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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore, innanzitutto chiedo scusa perchè so che dovrò essere prolissa. Sono una donna di 39 anni, durante l'adolescenza e per diversi anni ho sofferto di attacchi di panico, ansia generalizzata e probabilmente di depressione. All'epoca non ebbi nessun tipo di supporto, nè psicologico nè farmacologico, per inesperienza mia e poca cultura da parte dei miei genitori. Due anni fa, ho deciso, senza però nessun sintomo di ansia, di intraprendere un percorso di psicoterapia perchè sentivo il bisogno di rivedere il mio modo di vivere le relazioni importanti della mia vita: sono una persona apparentemente forte ma con un enorme bisogno di essere accettata, non contraddico per non ferire e di conseguenza ferirmi, etc. Tutto bene fino a due mesi fa, quando tra i miei piccoli passi verso un cambiamento, in una circostanza particolare mi ritrovai a raccontare a mia suocera quanto mi avesse fatto male in alcuni momenti importanti della mia vita. Mia suocera a distanza di due giorni mi ha aggredito verbalmente, idem mia cognata, e nonostante io abbia più volte detto ad entrambe che non era mia intenzione rompere il rapporto con loro, esse mi sono comunque avverse. Da allora sono iniziati di nuovo attacchi di panico che via via si sono trasformati in ansia generalizzata con una costante invalidante che è la mancanza d'aria. Le racconto tutto ciò perchè sono molto stanca, io lotto molto e cerco di non evitare le situazioni fonte di ansia proprio per non cadere in depressione, e la mia psiocoterapeuta ritiene che non sia necessario, anzi addirittura considera disfunzionale in questo momento, l'uso di ansiolitici o antidepressivi. Lei potrebbe essere così gentile da darmi un consiglio? Potrei, per esempio, prendere qualcosa in alternativa o fare attività che secondo lei potrebbere giovarmi? La ringrazio molto e soprattutto richiedo scusa per essermi dilundata.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
è evidente credo, anche a lei, che la “chiacchierata” con la suocera che poi ha provocato la reazione di quest’ultima e conseguentemente il riaffiorare degli attacchi di panico, è stata “voluta” da lei, inconsciamente, per affrontare un nodo che non era forse ancora stato elaborato,
Il risultato è stato efficace. E’ emersa tutta l’aggressività repressa. Si, l’aggressività si della suocera, della cognata ma, quella che le fa più paura, che forse scatena gli attacchi. è la sua,
Lei fa fatica a gestire la sua aggressività, ne ha paura.
Quale occasione migliore per parlarne con la sua terapeuta.
I psicofarmaci, lo dico in senso simbolico, metterebbero il silenziatore alle sue emozioni. Capisco che lei lo vorrebbe ma, sarebbe proprio utile, dopo tanta fatica?


Aggiunto: Febbraio 19, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


buongiorno.mi chiamo franco e ho 46 anni,è difficile formulare una domanda che possa contenere il senso di ciò che voglio conoscere, quindi il mio sarà un chiedere.ho avuto frammenti di ricordi di abusi sessuali solo un anno fà, sono certo di aver avuto quello che viene indicato come disturbo di evitamento da prima dell'adolescenza,disturbo che si è stabilizzato nel tempo, per poi riattivarsi fortemente nella fine di un rapporto di coppia 11 anni fa, portando in me una conclamazione di insicurezza estrema, mancanza di stima,e il sabotaggio costante di ogni mio sforzo realizzativo.credo fortemente che oltre l'abuso, sia centrale l'esigenza di rivisitare,rielaborare l'immagine dei miei genitori. mi chiedo quale quale sia l'indirizzo terapeutico più indicato per questo tipo di problemi,non solo,mi chiedo avendo avuto solo sporadici rapporti con psichiatri, e psicologi delle asl, se esista chi sappia applicare una psicoterapia. capisco cosa sia un rapimento emozionale, lo vivo di continuo,e sò che a questo disturbo si può solo soppravvivere, come può un terapeuta capire al di la di un concetto cosa sia,come è possibile che qualcuno sia in grado di far superare qualcosa a lui sconosciuto? grazie per la pazienza e la gentilezza.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Franco,
le sue domanda mi appaiono chiare e non ho dubbi che rispetto alla richiesta quale psicoterapia? La risposta è: una psicoterapia dinamica. Ciò che deve evitare assolutamente è una terapia ipnotica. Alla domanda come è possibile recuperare tutto quel dolore ed emozioni la risposta sta proprio nella scelta della terapia dinamica. Essa non si pone lo scopo di trovare la verità storica ma di rivivere elaborare la sua “verità emotiva”.


Aggiunto: Febbraio 17, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gent.mo dott. Zambello. Ho 28 anni. Le descrivo quello che penso sia un mio problema. Noto che in tutte le cose in cui mi cimento (lavoro, hobbies etc) non riesco a impegnarmi al massimo, in quanto se lo facessi e, non riuscissi nei miei intenti, ne soffrirei. In questo modo, non impegnandomi a fondo, in caso di insuccessi, posso sempre dare la colpa al mio poco impegno e non alle mie reali incapacità. Questo penso sia dovuto, sia ad una mia suscettibilità innata in tutto ciò che mi riguarda, sia magari al fatto che fin da piccola sono sempre stata lodata per la precoce intelligenza che mi permetteva di avere risultati "facili" (cosa che ora non accade più perchè sono cresciuta e gli obbiettivi sono cambiati e più ardui). Ho il terrore di scoprire che non ho le capacità che fin dall'infanzia tutti decantavano di me (genitori, insegnanti ecc). Il timore di deludere me stessa e gli altri mi preclude il successo che potrei ottenere e mi inibisce nel rapporto con gli altri, dove non mi espongo mai se non con persone che percepisco estremamente affini a me. Ho letto su una rivista di persone che tramite una ipnoterapia hanno superato in modo veloce problemi come il mio. Cosa mi consiglia? Può essere una buona soluzione? La ringrazio e la saluto cordialmente.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Grixenda

Anche in questo caso, in quello che chiede a me, lei sceglie "di non fare fatica fino in fondo". Fantastica che ci sia un "mago" alias, un " ipnotista" che le risolve il problema. Le piace vincere facile...vero? Scherzo. No, signorina, per quello che so io, solo una psicoterapia ben strutturata di tipo psicodinamico la potrà aiutare veramente. Di veloce nella vita non c'è niente, solo le fregature arrivano veloci. Altrimenti, aspetti...può darsi che la fortuna...


Aggiunto: Febbraio 17, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottor Renzo,la ringrazio x la sua risposta,così breve,concisa,semplice,e mirata.Ero accecata dal dolore,e nn vedevo (le nascoste verità)la realtà che avevo cmq davanti a me(ma lei fà anche l oculista????)Grazie di cuore,Kamilla

Aggiunto: Febbraio 17, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


paura ansia senza nessuna causa voglia di andare via da una conversazionenormale sentirmi dentro di me in stato di agitazione come debbo reagire? grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina Gera,
lei descrive l'ultima parte, quella più sgradevole di uno stato di depressione. Non dice niente a proposito del perchè, come mai si è trovata in questa situazione, quanti anni ha, che lavoro fa
Se le interessa solo togliersi di dosso questi sgradevoli sentimenti, prenda degli antidepressivi ma, se invece si pone le domande che le facevo prima, chieda aiuto ad uno psicoterapeuta.


Aggiunto: Febbraio 15, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buon giorno dottore,sono un infermierina di provincia,ho 50anni e vivo sul lago di Garda,sono separata,autonoma ed indipendente,amo leggere ,viaggiare,e la musica,ho accanto delle amiche vere,donne meravigliose,senza le q
quali la mia vita nn sarebbe la stessa :o
Ma non ce la faccio più,questo dolore mi logora e nn mi permette di esprimermi e godere appieno delle belle cose e persone che mi circondano.Mi riferisco a mia sorella,che c'è,ma nn accanto a me.Nel conforto,nel sostegno,nella condivisionedella malattia di ns padre,di cui mi curo da dieci anni.Lei abita a 100km,ha un marito e una figliadi18anni,capisco che fisicamente nn può essere presente,ma la "sento"proprio,la delusione e l amarezza mi soffocano,nnostante abbia chiesto il suo aiuto più volte,si dimentica di ricordarsi di farlo<nn sòxchè faccio così,tu hai ragione,ma nn è x cattiveria>
Con la rqgione capisco che lei nn ha le mie forze,le mie risorse,che nn posso aspettarmi da lei ciò che vorrei,che nn siamo tt uguali,che ogniuno ha i propri limiti :!cry: ma quando posta davanti al problema,che nn smetto di riproporle,aiutami ,sostienimi,ho bisogno che mi chiami,che mi chiedi se ce la faccio,comè andata,e che faccio come sono in grado in quel momento,a volte con rabbia,a volte con molta umiltà,mi dà le sue risposte vuote,come l ultima,eh sì,devo mettermi in testa di chiamarti,oppure riferendole il risultato della visita oncologicaall improvviso<scusa,devo liberare il telefono,devo ordinare le pizze>io mi dico che è una povera scema,e ho sperato che la pizza nn la digerisse,visto che io nn ci ho dormito x 2 nottix qst insensibilità....e si ripropone sempre lo stesso schema:io la riprendo,lei si scusa,e si ricomincia.Ma io nn ne posso più,voglio smettere di soffrire cosìx questo dolore che mi toglie troppe energie,e ciclicamente si ripropone in maniera devastante.Come posso conciliare mente e cuore?Può aiutarmi?La ringrazio,e le auguro buon lavoro,Kamilla

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Kamilla,
non ha letto il Vangelo, dice Gesù:«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». (Mat 12:46)
Lui aggiunse, chi fa la volontà del Padre.... Lei non può pensare che i suoi Fratelli, Sorelle, sono quelli che le stanno vicino, che vivono la sua quotidianità, che vivono con lei, per lei, L'altra è sorella, in municipio. Rispetti la sua volontà,


Aggiunto: Febbraio 14, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


buona sera dottore sono un ragazzo di 35 anni sposato e con un figlio di 4 anni io ho vari problemi tra i quali:soffro d'insonnia mi distraggo facilmente ,fantastico con la mente ho poca memoria,ho eseguito varie terapie farmacologiche ma stavo bene per poco tempo e poi ritornavo peggio di prima,naturalmente no fai da te attraverso l'indicazione di un medico.da circa 6 mesi sto avendo problemi sessuali in quanto non riesco ad avere un erezione continua ho problemi non provo niente,anche nei confronti di altre donne,un problema che mi sta dando tartassando di pensieri.ho eseguito anche l'esame ormonale pensando che fosse un problema dovuto a cio',ma i risultati sono del tutto normali.non so cosa fare o come optare per risolvere questo problema.grazie anticipato

Risposta del Dott.Zambello: Gent,mo Massimiliano,
la sua situazione sessuale va valutata da un'andrologo.
Tenga conto che anche i farmaci, spesso, hanno come effetto collaterale un certo calo della libido.
Non ho capito se lei si fa seguire da uno psichiatra. Mi sembra che non abbia parlato di psicoterapeuta. Questi due, psichiatra e psicoterapeuta la possono aiutare.


Aggiunto: Febbraio 14, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore, VOLEVO RINGRAZIARLA PER IL SUO GRANDE AIUTO, GRAZIE DI CUORE, con le sue parole ho capito finalmente cosa voglio in un rapporto. Ho deciso di lasciare il mio compagno di 46 anni con un figlio di 12 anni, questa decisione e' stata presa dopo aver letto la sua email e dopo aver fatto un incontro a 3 con il mio fidanzato e la sua ex moglie. Pensi che l'ex moglie mi ha dato ragione e mi ha capito bene che stavo soffrendo perche' il mio fidanzato non riesce a trovare un giusto equilibrio tra me ed il figlio. la ex moglie mi ha detto che purtroppo il suo ex marito, cioe' il mio fidanzato, mi sta facendo scontare i traumi del suo divorzio. Pensi che ora che ho deciso di lasciarlo, anche perche' ho trovato un nuovo lavoro lontano da dove lui abita, piu' di due ore di macchina, mi ha detto che e' disposto a trasferirsi con me in un'altra citta'! incredibile! ma perche' gli uomini cambiano e fanno i salti mortali solo quando capiscono che li staimo lasciando! COMUNQUE LEI DICE CHE UN RAPPORTO PARITARIO TRA LA NUOVA COMPAGNIA ED UN BIMBO PICCOLO E' UNA VERA UTOPIA, MA GUARDI CHE LA MIA AMICA E' FELICEMENTE SPOSATA CON UN UOMO DIVORZIATO E DUE BIMBI DI 4 ED 9 ANNI E LEI SI SENTE TRATTATA ALLO STESSO MODO DEI BIMBI, NON SI E' MAI SENTITA L'ULTIMA ROTA DI SCORTA ED I BIMBI NEANCHE ED HANNO UN RAPPORTO BELLISSIMO ANCHE CON I BIMBI! INSOMMA UN RAPPORTO PARITARIO ED EQUILIBRATO!nella vita tutto e' possibile se c'e amore, equilibrio e fede! Grazie ancora di cuore! SPERO CHE LEGA QUESTA EMAIL E MI RISPONDA! Io nel frattempo e con il nuovo lavoro spero di trovarmi un compagno libero, ma ho 36 anni e alla mia eta' e' difficile, parecchi sono divorziati! Preghi per me e io preghero' per lei! Grazie mille! Stella inglese La mia precedente email era: 65) Stella inglese mer, 26 gennaio 2011

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora
Certo che è possibile avere rapporti diversi da quello che riesce ad ad avere il suo compagno ma, il suo compagno può avere quel tipo di rapporto. A lei tenere o lasciare. Auguri.


Aggiunto: February 4, 2011
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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