Medici stressati. Record di suicidi
I Medici stressati: Un elevatissimo numero di medici tedeschi non regge allo stress professionale e decide di togliersi la vita. A lanciare l’allarme sono il quotidiano ‘Bild’ ed il settimanale ‘Der Spiegel’ che attribuiscono la causa di fondo all’eccessivo lavoro a cui sono sottoposti i sanitari tedeschi.
“I nostri medici sono troppo malati”, titola a caratteri cubitali ‘Bild’. E, sottolinea come ad aver bisogno di cure e’ proprio la categoria professionale chiamata ad occuparsi della salute degli altri. Il settimanale di Amburgo rivela che sono 200 i camici bianchi tedeschi che ogni anno si suicidano. Mentre il presidente dell’associazione di categoria, Dietrich Hoppe, spiega il perché. Egli dice che sono i problemi economici ed un disumano carico di lavoro che fanno ammalare un numero elevato di sanitari.
Condizioni dei medici tedeschi
Lo ‘Spiegel’ scrive che i medici di famiglia sono costretti a lavorare 55 ore per settimana. Impiegando un quinto del loro tempo a svolgere mansioni burocratiche e amministrative, causate dal complicato sistema sanitario tedesco. Una percentuale tra il 10 ed il 15 per cento dei sanitari finisce per cadere preda della dipendenza dall’alcol e dai medicinali. Le statistiche rivelano che il numero di suicidi tra i medici donna e’ tre volte più elevato di quello dei loro colleghi maschi. Il professor Ahrens, direttore del centro per malattie psicosomatiche, dichiara che tra i suoi pazienti ci sono uno su nove è un medico.
Medici stressati subito dopo i maneger
Dopo i manager, si tratta della categoria professionale che fa più spesso ricorso alle nostre cure, dice Ahrens. Ad essere più colpiti da depressioni, stress e attacchi di panico sono gli psichiatri e gli anestesisti. Secondo le stime degli esperti, un medico tedesco su dieci soffre della sindrome del burn-out” da logoramento da eccesso di lavoro. Negli ospedali il fenomeno riguarda un sanitario su tre. Molti medici stressati alla fine non riescono a reggere allo stress professionale. La tragica via d’uscita sembra essere proprio il suicidio. Così conferma il professor Ahrens, che aggiunge laconico: “quando un medico decide di togliersi la vita, sa come fare”. (AGI) –
Commento del Dott. Zambello
Questa triste notizia spiega almeno in parte perche agli psicoanalisti è richiesta una formazione prima della professione che dura minimo quindici anni. Ma, forse, anche ai medici organicisti dovrebbe essere richiesto un training psicologico personale. A tutti gli operatori che operano quotidianamente a contatto con l’ammalato dovrebbe essere offerta la possibilità di verificare le proprie motivazioni interne. Il proprio operato, onde evitare derive così drammatiche o situazioni psicologiche di Burn-out. Esistono strumenti psicologici, tecniche ed interventi psicologici specifici per evitare situazioni gravi, penso ad esempio ai Gruppi Balint.
Ma a qualcuno viene in mente che essere medici non protegge nè dalla morte, nè dalla vecchiaia, nè dall’asma, nè dall’infarto, nè da dipendenza da alcool, cocaina, nè dal disturbo di panico nè dalla depressione? La componente di predisposizione genetica individuale appartiene al domnio del dna che esiste prima della scelta della professione… I quotidiani tedeschi titolano ma si guardano bene dall’affermare che la prevalenza di suicidi tra medici eccede in modo statisticamente significativo la prevalenza di detti suici di nella popolazione generale.