Sesso virtuale, poco più di una masturbazione
Il sesso virtuale, non è l’unico disturbo dei maschi italiani. Uno studio dell’Istituto di Sessuologia Clinica dell’Università di Roma La Sapienza ha esaminato le cartelle cliniche di 402 pazienti, sia uomini che donne, dai 17 ai 70 anni, che avevano difficoltà sessuali.
Disagi sessuali da sesso virtuale.
La disfunzione erettile preoccupa il 8,7% dei single e il 37,7% degli “accoppiati”. Lo studio parla di coppia etero, ma su 400 pazienti vuoi che qualche gay non ci sia? Il 14% ha problemi di eiaculazione precoce, percentuale che sale al 22,5% in chi ha partner stabile. I single sono più assillati da problemi psicologici, 17% contro 5%. Mentre la maggior parte di quanti vivono in coppia, 14,5% contro 5,3%, lamentano il calo del desiderio. Pare, comunque, che la vera malattia di cui soffrano tutti sia quella del cybersesso. Voi che ne pensate?
Commento del Dott. Zambello
Sfido a trovare uno che non abbia almeno per una volta sbirciato un video porno su internet. E’ un po’ la stessa cosa delle masturbazioni: non c’è uomo sano e moltissime donne che non si masturbino. Il problema è la quantità, E’ un problema, se l’unico modo per avere un orgasmo, l’uomo lo può avere davanti ad un video. Può avere cioè, solo sesso virtuale. Il problema è quando, succede spesso con gli adolescenti. Il soggetto adolescente si confonde con i pornodivi. Ne conseguono sensazioni di inadeguatezza ma soprattutto una sessualità puramente genitale.
La clinica.
Mi è capitato spesso di avere pazienti che soffrivano di disturbi sessuali quali, capacità erettiva insufficiente e eiaculazione precoce. Si scopriva poi che il disturbo nasceva da un’ansia da prestazione interiorizzata rispetto al modello virtuale. I video sono forvianti. Non solo per i modelli fisici presentati ma soprattutto perché nei video porno non c’è fantasia, affetto. Tutto viene divorato in 2, 3 minuti al massimo.
Nel sesso virtuale non c’è sessualità, ci sono solo i genitali e un po’ di idraulica.
Del Dott. Renzo Zambello il libro: ” RICORDI E RIFLESSIONI DI UNO PSICOANALISTA”. Ed. Kimerik
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