IL PRECARIATO LAVORATIVO E I DISAGI SESSUALI
Il precariato non provoca solo pressione sociale e psicologica ma anche eiaculazione precoce. Ma crea problemi anche sotto le lenzuola. “Oggi il 20-25% dei giovani italiani soffre di eiaculazione precoce. In molti casi questo è dovuto all’ansia e allo stress legati all’instabilità esistenziale. E anche ai problemi nel trovare un lavoro fisso e a tutte le difficoltà dei nostri giorni”.
Precariato lavorativo: disagi psicofisici
Parola di Marco Carini, direttore della Clinica urologica dell’università di Firenze. Se fino a qualche anno fa “le difficoltà sessuali di questo tipo erano scatenate dall’ansia da prestazione, dal confronto con i propri coetanei, magari anche per quanto riguarda le dimensioni del pene – ha sottolineato l’esperto – oggi la situazione sta cambiando e i ragazzi sono sempre più sotto pressione per motivi che esulano dalla loro sfera intima, ma che coinvolgono la loro vita a 360 gradi. E, in questo modo, è anche più difficile risolvere il problema: in presenza di timori e paure legate all’approccio con l’altro sesso, attraverso il dialogo con il medico o con la partner queste difficoltà possono facilmente essere risolte. Mentre per quanto riguarda il precariato, la sensazione di non avere un base solida su cui costruire il proprio futuro non è un elemento a cui si può smettere di pensare”.
Commento del Dott. Zambello
“Chi non lavora non fa l’amore” cantava Celentano. Oggi potremmo dire chi non lavora lo fa male, in fretta, con ansia. Ha ragione il Professore Carini, la sessualità ha bisogno di leggerezza, distacco dalla realtà, tranquillità. E’ chiaro che chi vive una situazione di precariato, queste condizioni non le ha e spesso chiude il rapporto con una eiaculazione precoce. E’ importante avere questa consapevolezza delle cause onde evitare prima di tutto di colpevolizzarsi, secondo, non impasticcarsi per niente. La soluzione non sta nell’aggiungere qualche movimento coitale ma, raggiungere una sufficiente tranquillità e per questo, le pasticche non servono.
Di Renzo Zambello il libro: ” Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista” Ed. Kimerik
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