Cosa vuol dire essere borderline?
Gentilissimo Dottore, cosa vuol dire essere borderline? E’ vero che il borderline soffre più di altri? Io credo che il depresso soffra molto di più o, mi sbaglio? (Marzia)
Gent.ma Marzia, le riporto le riflessioni di una collega, la Dott. ssa Fernanda Zanier di Udine. Ella scrive in ” Borderline: il dolore incompreso”,
“(il dolore) …..non è la somma delle innumerevoli croci comportamentali che il borderline deve portare. No, la sofferenza è altra, è lo stare continuamente in bilico tra delirio e lucidità.
È impazzire e rendersi conto di esserlo stato un attimo prima, senza poter fermare il fiume di rabbia e frustrazione che spesso lo sovrasta, come una piena distrugge tutto nel suo percorso.
Basta un niente, un situazione frustrante e tutto ricomincia.
Nonostante il percorso terapeutico, nonostante i farmaci, gli sforzi, nonostante tutto.
E ogni volta egli si ritrova ai piedi della montagna e deve ricominciare a credere di potercela fare, di arrivare alla vetta, alla serenità di una vita priva di paure. Ad una vita nella quale lui possa credere in se stesso e bastarsi.
Psicosi e stato borderline
Lo psicotico ha un grande “vantaggio” rispetto al borderline, è sempre nel delirio. Non deve fare i conti con gli eventi distruttivi da lui provocati nelle relazioni. Lo psicotico ha il suo mondo e non lo condivide con nessuno.
Il borderline è costretto a tornare e, nel ritorno, dopo il tonfo per terra, si ritrova pieno di sensi di colpa, vergognoso a chiedere scusa. Ma scusa di cosa? Di avere sofferto come un cagnaccio senza tana?
Camminando avanti e indietro senza trovare pace al delirio, di questo deve chiedere scusa, o di essere tornato alla realtà?
A sentirsi un niente, perché dopo, rimane solo la consapevolezza di essere stati in un posto dove la rabbia trova motivo di essere. Nel posto dei temibili ricordi, che richiedono di essere pacificati. Richiedono il perdono.
Ma la rabbia regna.
Questa è la vita del borderline. In bilico.
Se ci pensate bene, il borderline chiede continuamente di essere perdonato. Insaziabilmente, come se dovesse espiare chissà cosa. Confonde il perdono con l’essere amato.
Amami perchè ho peccato…
La sofferenza mentale e il dolore.
Sulla sofferenza mentale non si parla mai abbastanza, libri su libri, il male oscuro (depressione) di qua, di là , su, giù. Ma lo avete mai chiesto che cosa sia, o cosa sia stato a quello che meditava sul terrazzo.” Vado giù o resto ancora un po’?..”.
Ai finti sani del sabato sera che devono dirsi di avere tutto per non sentire quello che hanno dentro: il nulla.
….
Da: http://www.mondodiholden.altervista.org/post.php?id=290
Cosa vuol dire essere borderline. Il borderline e il suo dolore
La dottoressa Zanier riesce, utilizzando colori forti, con pennellate volutamente sfumate e imprecise, a trasmetterci il marasma dolorosissimo che prova il borderline. Non mi piace parlare del dolore in termini di quantità, come avessimo la possibilità di misurarlo. Il dolore è una esperienza soggettiva. Quando riguarda gli altri , possiamo solo percepirlo indirettamente, attraverso i nostri sensi e tentare di capirlo comparandolo alla nostra esperienza . Nel borderline lo percepiamo così profondo che ci sembra di stare ai bordi di un abisso. Meraviglia e paura tolgono quasi la parola e allora, possiamo solo provare rispetto e pathos. E’ ciò che sperimentiamo davanti a “L’urlo di Munch”.
Una mia paziente borderline
Ricordo una mia paziente borderline che si definiva come “un sacco vuoto” che camminava. All’inizio della terapia mi portò un sogno dove aveva ospiti in casa. Lei serviva a tavola ma non la vedevano. Vedevano muoversi per la casa solo i guanti che aveva indossato. Era totalmente trasparente. C’era dolore in questo? Si. Quanto? Tanto.
Di Renzo Zambello il libro: “Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista” ed. Kimerik
Contatti:
Lo studio del Dott. Renzo Zambello è in via Amico Canobio 7, CAP 28100 Novara. Cellulare 3472282733, Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 19 .
Ho 42 anni e da un 2 o 3 ho scoperto di essere borderline aitodiagnosi, ultimamente sto soffrendo tanto, sono alcolizzato e abuso un po di tutto. Avrei bisogno di aiuto ma al cim sanno dare solo pilloloni enormi e son contrario ai farmaci non mi fido tanto del SSN. Un consiglio?
Si scelga uno psicoterapeuta.