Disfunzione erettile o impotenza sessuale o
La disfunzione erettile, come sintomo, spesso non viene affrontata direttamente durante la terapia. La psicoanalisi non si fa direttamente carico del sintomo ma ricerca le cause che l’hanno prodotto.
Nel caso clinico che segue voglio dimostrare come sintomi importanti come la disfunzione erettile, ma anche la fibrillazione striale siano stati superati. “Guariti” non su un piano sintomatologico ma rimuovendo le cause psicologiche.
Storia di Andrea che soffriva di impotenza sessuale:
Andrea era un uomo di 35anni, perito elettronico, caporeparto nella fabbrica dove lavorava, fisico atletico, sposato da 13 anni. Andrea era uno sportivo a livello competitivo. Il motivo che lo portò nel mio studio fu una sintomatologia cardiologica. Un episodio di fibrillazione atriale, l’aveva colpito in montagna mentre tentava di scalare una vetta. Si spavento molto. Forse fu un attacco di panico. Soccorso e riportato a valle dall’elicottero fu ricoverato nel più vicino ospedale.
Lo spavento.
Quel episodio di fibrillazione atriale lo spaventò molto ma dagli esami clinici non emerse nulla. Il medico gli suggerì che probabilmente il suo problema era prevalentemente psicologico. Decise di prendere appuntamento con me.
Primo incontro
Al primo incontro mi descrisse nei minimi particolari la sintomatologia cardiaca. In particolare la paura di morire che aveva provato. Sentiva il cuore che andava come un pazzo e sembrava gli saltasse fuori dal petto. Mi chiese se potevo aiutarlo con una terapia veloce che risolvesse prima possibile il suo problema. Dissi che non sapevo cosa potevamo fare assieme. In ogni caso, prima di qualsiasi decisione era necessario incontrarci almeno tre volte e parlare liberamente.
Il problema taciuto: La disfunzione erettile.
Liberamente pensò ad alta voce. Io veramente ho un altro problema, non ne ho mai parlato con nessuno, soffro di impotenza. Mia moglie è ancora vergine. C’entra qualcosa con le mie aritmie, lei può aiutarmi anche a proposito della mia impotenza?
Risposi che non lo sapevo e che potevamo fare solo ciò che lui era disposto a fare.
Inizio della terapia.
Dopo alcuni incontri ci accordammo per una seduta alla settimana. Il lavoro si snodò subito su piani diversi. Proposi ad Andrea di pensare alla fibrillazione atriale, l’impotenza come dei sintomi. Non erano la malattia. Erano come la febbre nell’influenza, fastidiosi sintomi, nulla più. Lui capiva ma soprattutto, condivideva.
Verso il superamento dell’ impotenza sessuale
Si lavorò molto sui sogni. Da questi emergevano figure parentali terrificanti, in particolare una madre vampiro ed un padre padrone.
La storia che costruimmo assieme era una storia dove i suoi genitori erano figure onnipotenti. Erano ancora odiate e temute dalle quali aveva tentato di sottrarsi sposando sua moglie. Ma non riuscì mai a raggiungere una vera indipendenza. Non era diventato, o meglio non si era riconosciuto come un uomo. Le figure genitoriali incombevano sempre. Era bloccato e controllato da quei fantasmi.
Il blocco era così forte che Andrea non si poteva permettere di imitare in niente i suoi genitori, compreso la sessualità. La struttura psicologica di Andrea era di tipo ossessivo.
Il rapporto con me.
Il transfert con me era positivo. Io rappresentavo finalmente un padre buono e Andrea imparò piano, piano a non temermi e a fidarsi.
Cominciò a vedere ciò che veramente gli apparteneva e ciò che invece era solo frutto di reazione nei confronti delle figure parentali.
Dopo circa quindici mesi Andrea mi portò un sogno dove la sua voglia di paternità era evidente. Diminuì il risentimento verso i suoi genitori e iniziò a pensare alla sua famiglia in termini diversi. Si ripresentò così la tematica della sua impotenza che lui risolse rifacendosi alla sua esperienza sportiva.
Riconoscimento delle sue parti positive.
“In fondo,” disse, “è un muscolo, e come tutti i muscoli ha bisogno di fare esercizio per funzionare al meglio.” All’età di 34 anni deflorava sua moglie e faceva per la prima volta l’amore.
Chiaramente non fu sottovalutata la possibilità che ci fossero delle cause organiche che causavano la sua disfunzione erettile ma organicamente non aveva alcun deficit. In seguito Andrea mise incinta la moglie per due volte.
Oggi.
Oggi Andrea è un uomo che a mio parere vive molto meglio di prima. E’ rimasta la struttura ossessiva, ma questa è molto meno pervasiva e la sua qualità della vita è sicuramente migliorata. Il sintomo impotenza, così come la fibrillazione sono scomparsi.
Video correlato: http://youtu.be/vyqc7QzPi_I
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Di Renzo Zambello il libro ” Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista “ Ed. Kimerik
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La Disfunzione erettile