Gli attacchi di panico cosa sono? Una moda già passata? statistica.
Gli attacchi di panico cosa sono? L’attacco di panico vanta una letteratura clinica vastissima e ricca da tutti i punti di vista. Anch’io ho già pubblicato qualcosa sia sulla teoria che la clinica di questo disagio. Premetto subito, per i puristi che i miei dati non hanno alcun valore statistico. Sono solo osservazioni personali.
Le mie statistiche.
Bene. Ho controllato qual era la sintomatologia di base, le motivazioni che spingevano le persone a chiedermi aiuto una decina di anni fa. Su 100 persone almeno 60 soffrivano di un attacco di panico in un rapporto di tre a uno tra donne e uomini. Oggi, meno del venti per cento.
E’ un dato significativo. D’altra parte, lo sappiamo tutti, all’inizio del ventesimo secolo, quando Freud iniziò a curare con la parola, con la psicoanalisi, si interessava prevalentemente di isteriche. Oggi è quasi difficile vederne.
Meno gente chiede aiuto per un attacco di panico
Sapete cosa va più di moda oggi? La sofferenza narcisistica.Questa è legata ad un disturbo di personalità e, mi si darà atto che non è possibile che questo, il narcisismo, si sia strutturato negli ultimi 10 anni.
Mi sembra evidente che probabilmente c’è un errore di interpretazione. Troppo spesso noi confondiamo il sintomo con la causa. Una psichiatrizzazione della società ci ha portato a classificare ogni comportamento e pensiero all’interno di categorie diagnostiche. Chi presenta un disagio, viene diagnosticato e curato come appartenente a quella determinata categoria ove si è manifestato il sintomo. E allora abbiamo i fobici, gli isterici, gli ipocondriaci, i narcisisti e purtroppo, mille altre categorie.
L’attacco di panico non è valutato in una categoria psichiatrica
Nulla di più pericoloso pensare che un attacco di panico, come ad un sintomo psichiatrico. Sarebbe sbagliatissimo. Purtroppo la risposta che spesso viene data è di questo tipo. In maniera più o meno elegante viene detto al paziente che qualcosa non funziona nel suo cervello e bisogna curarlo. Con cosa? Con le medicine. In fondo è la stessa cosa di quando ragazzi di 25, 30 anni, per motivi psicologici si ritrovano a quell’età ad avere esperienze di impotenza sessuale e vengono classificati come impotenti e curati con Viagra o Cialis. Risultato.
Risultato:
a 40 anni non avranno più alcuna libido. Credo sia possibile per tutti vedere che un ragazzo di 25 anni che sta vivendo un’ esperienze di impotenza, si vuole dire altro , oltre al suo sintomo. Ha bisogno di fermarsi, capire. Se io come medico lo stigmatizzo, lo rovino. La stessa cosa vale per un attacco di panico, come valeva per le isteriche. Sono sintomi, ed è vero che forse l’inconscio usa il linguaggio più comune, di moda ma, per farsi sentire, capire meglio, non per farsi tacitare e imbavagliare con medicine ed etichette.
Video e articoli correlati:
http://www.psicoterapiadinamica.it/2014/01/attacchi-di-panico-quale-terapia/
Del Dott. Renzo Zambello il libro: “Ricordi e Riflessioni di uno Psicoanalista”. Ed. Kimerik
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