La malattia mentale e lo stigma
Da ricerche effettuate sembra che lo stigma verso la malattia mentale sia diffuso maggiormente nel mondo occidentale. La maggior parte degli americani di molti paesi dell’Europa hanno opinioni stigmatizzanti circa la malattia mentale. Le stigmatizzanti non arrivano solo dalla parte di popolazione incolta o meno istruita ma persino molti professionisti. Nel campo della salute mentale quasi condividono stereotipi riguardo la malattia mentale.
La malattia mentale nel mondo
D’altro canto anche se lo stigma sembra meno evidente in paesi asiatici ed africani non è chiaro se questa conclusione rappresenti una sfera culturale che non promuove lo stigma. Chi è malato di mente non è poi così anormale, o se sia dovuto ad una scarsità di ricerca in queste società. Secondo lo psichiatra Horacio Fabrega non c’è differenziazione tra le malattie psichiatriche e quelle non psichiatriche nelle tre grandi tradizioni mediche non occidentali. C’è una minore severità dello stigma verso le malattie mentali in queste culture (africana, asiatica, cinese) rispetto all’occidente. Dalle sue ricerche ha trovato che in queste culture la stigmatizzazione esiste ma solo rispetto alla cronicizzazione. Sono forme croniche che non rispondono alle cure tradizionali. Mentre nella nostra cultura ad esempio c’è la paura di venire stigmatizzati già al primo contatto con una struttura psichiatrica. Solo nelle società islamiche lo stigma sembra essere del tutto inesistente.
Di Rosetta Serratore, Associazione MenteInPace
Commento del Dott. Zambello
Il problema della stigmatizzazione della malattia mentale, di essere considerati “matti”, è un problema culturale serio. A volte ciò avviene solo perché si chiede aiuto ad uno psicoterapeuta. Ciò è un ostacolo che impedisce a tante persone di servirsi delle strutture giuste e nei tempi giusti.
L”esempio più chiaro credo sia di preferire di rivolgersi al neurologo anziché allo psichiatra, se si hanno dei disagi psicologici una leggera depressione . Il neurologo non è proprio lo specialista adatto. Lui per formazione è un organicista, non si interessa di “dinamiche mentali” ed è poco interessato alla psicologia. Ciò nonostante, proprio perché è meno stigmatizzante si preferisce andare da lui anziché dallo psichiatra.
Il frutto di preconcetti culturali.
Questo errore nasce da preconcetti culturali. Dalla paura della malattia mentale e un po’ è alimentata quotidianamente dalla disinformazione. I media continuano, anche a livelli di giornalismo molto alto a confondere, neurologo, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta. Fanno un zabaione unico. In fine c’è la politica che non vuole investire, tranne rare eccezioni nella informazione, formazione e prevenzione.
Del Dott. Renzo Zambello il libro: ” RICORDI E RIFLESSIONI DI UNO PSICOANALISTA”. Ed. Kimerik
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Sono interessato alla progressiva occidentalizzazione del mondo e vorrei sapere se nel mondo non-occidentale la stigmatizzazione della malattia mentale stia crescendo.
Gent.mo Signor Parisi,
non ho dati recenti sul mondo non occidentale. La mia impressione è che è proprio la così detta occidentalizzazione che porta con sé la stigmatizzazione della malattia mentale. Però non ho nessun dato statistico per dimostrarlo.
Buona giornata.