Nuove dipendenze senza sostanza
Cellulari e internet sono le nuove dipendenze. Sempre più diffusi si sono trasformati negli anni in strumenti in grado di provocare una vera e propria dipendenza in chi li usa. Le conseguenze sono le stesse delle cosiddette tossicodipendenze.
La situazione Italiana
In Italia si è discusso di prevenzione e terapie delle dipendenze senza sostanza nel corso del convegno organizzato a Firenze. Organizzatore: la Rete Nuove Dipendenze Patologiche e dalla Scuola di Psicoterapia Comparata. E’ emerso che sarebbero centinaia di migliaia gli italiani dipendenti da internet, dal cellulare, dallo shopping, dal gioco d’azzardo. Tutto ciò può causare una dipendenza molto insidiosa e difficile da trattare con i mezzi terapeutici conosciuti. Proprio perché non è inquadrabile nelle categorie accademiche. Purtroppo però , è in costante espansione. Essa si nutre, dicono gli psicologi, delle incertezze, dell’immaturità, delle false speranze e sicurezze che caratterizzano la società attuale.
Dipendenze: nel mondo
Eppure, in Giappone queste patologie, in particolare quelle determinate dall’abuso dei nuovi mezzi di comunicazione, sono già emergenza sanitaria. La Cina potrebbe diventare il primo Paese a definire la dipendenza da internet un vero e proprio disordine mentale. Disordine comparabile all’alcolismo o alla dipendenza dal gioco d’azzardo o alla droga.
Il telefonino, in particolare, ha contribuito a trasformare radicalmente i rapporti sociali e a instaurare nuovi stili comunicativi tra le persone.
Senza voler demonizzarne l’uso controllato e razionale, è certo che un suo uso eccessivo espone al rischio della nuova dipendenza. Così ha spiegato Rosa Mininno, direttore scientifico della Rete.
Caratteristiche delle dipendenze
Le caratteristiche peculiari del cellulare che può essere usato dovunque e in qualunque momento, dà la possibilità di essere raggiunti in ogni momento. Può essere sempre portato con sé. Lasciato acceso o spento a piacimento e può scatenare fenomeni di attaccamento al limite del feticismo. Può sviluppare in chi ne abusa intensi investimenti affettivi e di piacere del possesso.
Il telefonino-dipendente si ritira dunque progressivamente dal mondo reale, perde interesse in quello che lo circonda. Mostra improvvisi cambi di umore, disturbi del sonno e dell’alimentazione, i suoi rapporti sociali sono conflittuali.
La realtà virtuale
La realtà virtuale, insomma, si sostituisce al mondo reale. Anche quando la dipendenza è sviluppata nei confronti del web.
Un soggetto può essere definito dipendente da internet quando arriva a trascorrere online 40 e più ore a settimana. Presenta sintomi come disturbi del sonno, mal di schiena, di testa, stanchezza degli occhi e irregolarità nell’alimentazione.
La dipendenza da Internet comprende inoltre diverse tipologie classificate come Cybersex addiction. Sono quelle attività che provocano eccitazione sessuale come la ricerca di materiale pornografico o gli incontri in chat erotiche. La Cyber relational addiction consiste in un bisogno di instaurare relazioni amicali o affettive. Relazioni con persone incontrate on-line anche molto lontane fisicamente. Vi è poi la dipendenza dai giochi virtuali e interattivi.
I disturbi
I disturbi determinati dalla net-dipendenza non sono solo fisici. L’abuso di internet, ha spiegato ancora Rosa Mininno, compromette infatti la vita relazionale e affettiva. Spesso on-line nascono relazioni facilitate dall’anonimato, dalla semplicità del contatto virtuale. Risultato è che spesso a soffrirne è proprio il partner reale, isolato dal rifugio virtuale del soggetto dipendente.
Si registrano inoltre alterazioni dello stato di coscienza, depersonalizzazione, perdita del senso della propria identità personale. E inoltre, trance dissociativa da videoterminale, che può presentarsi in soggetti dipendenti da Internet.
Tutte queste dipendenze non sono ancora riconosciute ufficialmente dal mondo accademico e da quello scientifico. Ciò nonostante riguardano un numero di persone in costante crescita, di tutte le categorie sociali, economiche e anagrafiche.
La prevenzione
Il convengo Dipendenze senza sostanza ha affrontato anche gli aspetti della prevenzione e della terapia. A coloro che soffrono di queste nuove forme di dipendenza, suggerisce Mininno, bisogna restituire responsabilità e senso critico. Gli interventi possibili sono complessi. Si può ricorrere a una psicanalisi, a una psicoterapia cognitiva comportamentale e ai farmaci quando necessario.
La Rete Nuove Dipendenze Patologiche, sta lavorando per costruire un protocollo di intervento efficace e trasversale. Dovrebbe essere messo a punto entro sei mesi.
Di: Alessandra Talarico
Commento del Dott. Zambello
Le osservazioni uscite dal Convegno confermano quanto la Psicoanalisi aveva ormai da più di un secolo scoperto. Il blocco o la regressione a stadi infantili può utilizzare come “sintomo” cose diverse. Nel caso della regressione allo stadio orale, l’oggetto della dipendenza è l’alcol, la droga, il gioco, cibo o internet.
Ho avuto in terapia diversi giovani, giovani-adulti che soffrivano di questo tipo di dipendenze. E’ stato possibile vedere come le dinamiche interne che sostenevano la dipendenza fossero le stesse di chi è dipendente dall’alcol o dalla droga. Il distacco dall’oggetto della dipendenza con evoluzione interna, ha comportato difficoltà, tempo e sofferenza. Non sono mancate vere e proprie crisi di astinenza
Di Renzo Zambello il libro: ” Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista” Ed. Kimerik
Nuove dipendenze: cellulari e web vere e proprie droghe moderne.
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