Mi sento vuoto. Il dolore mortale del narcisista.
” Mi sento vuoto !” E’ l’urlo doloroso del narcisista. Il Vuoto narcisistico, conseguenza di una società che sempre più spinge verso l’apparire. L’incapacità ad essere viene avvertita come un vuoto mortifero.
Domanda dal Forum:
Gent.mo Dottore,
sono una mamma di un 17enne. Mio figlio è un bravo ragazzo, a scuola va bene e spero che nella vita riesca a fare veramente quello che desidera. Noi come genitori faremo tutti gli sforzi che potremo per aiutarlo. C’è però un problema, mio figlio mi sembra un ragazzo infelice. Lo vedo spesso da solo, non riesce ad avere rapporti stabili né con i suoi compagni e tanto meno con le ragazzine. Si infiamma facilmente. Per alcuni giorni sembra il più innamorato del mondo e dopo un po’ lo rivedo triste e deluso. Anche le sue prospettive per l’università sono troppo altalenanti. Un giorno vuol fare l’Ingegnere, il giorno dopo il giornalista, il giorno dopo qualcosa di diverso. Con noi si arrabbia spesso ed è eccessivamente scontroso. Il padre ogni tanto non lo sopporta. Alcuni mesi fa avevo chiesto aiuto allo psicologo della scuola. Ho convinto mio figlio ad andarci. Mi sembra che gli abbia fatto dei test e poi ci ha chiamato tutti. Siamo andati sia io che suo padre che lui. Lo psicologo ha detto che dai test e dai colloqui è emerso che mio figlio soffre di narcisismo patologico. Per la verità io non ho capito bene e non mi sembra neanche troppo vero. Mio figlio non è uno “sbruffone”, anzi lo trovo un po’ insicuro per la sua età. Io l’ho detto allo psicologo ma lui ha risposto che non centrava niente. Che fosse o non fosse sbruffone ma che era un disturbo di personalità. Andrea aveva bisogno di aiuto da uno psicoterapeuta. Non le nascondo che ci siamo un po’ offesi. Ma ora, a distanza di alcuni mesi mi rendo conto che mio figlio non sta tanto bene. Dottore mi aiuta a capire che dobbiamo fare? Grazie
Risposta del Dott. Zambello
Gent.le Signora, il Narcisismo come disturbo della personalità nulla ha che vedere con l’aggettivo narcisista così come noi comunemente lo usiamo. In questo secondo caso intendiamo una persona vanitosa, presuntuosa fino a quasi a rendersi ridicola. Nel caso del disturbo di personalità ci troviamo difronte ad una sofferenza conseguenza di un vuoto narcisistico. E’ un disturbo che va compreso, le dinamiche sono complesse ma è possibile uscirne.
Dinamiche del Narcisismo patologico.
Per capire questo disturbo, il dolorosissimo vuoto narcisistico ci dobbiamo rifare al mito di Narciso. Esistono diverse versioni, la più nota è la versione di Ovidio, contenuta nelle Metamorfosi. Narciso figlio di una ninfa e di un dio, Cefiso, è famoso per la sua bellezza. Ma cresce incredibilmente crudele e incapace di provare amore. A seguito di una punizione divina si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Resosi conto dell’impossibilità del suo amore si lascerà morire incapace di dare una risposta ad Eco la ninfa che si era innamorata di lui.
Ciò che si legge nel mito è la tragedia che affligge queste persone. Il loro vuoto narcisistico. Sono persone che spasimano nell’attesa di trovare l’amore e nel contempo, sono impossibilitate ad amare.
Innamorati dell’amore sono condannati a rimanere soli.
I narcisisti si accostano agli altri, molto spesso idealizzandoli. Si innamorano dell’altro come “immagine di sé”. Pensate a Narciso sullo specchio d’acqua, vede solo se stesso, ama se stesso.
Quando l’altro apparirà nella sua dimensione reale che non è, non può essere quella idealizzata e proiettata, il narcisista si sentirà tradito. Lo abbandonerà. Lo stesso meccanismo vale rispetto alle cose, ai progetti, al lavoro. Il narcisista abbandona ogni persona, oggetto o progetto senza il minimo senso di disagio per l’altro. Gli altri sono oggetti da usare o abbandonare incuranti dei loro sentimenti.
Mi sento vuoto. Il delirio del narcisista
Spesso il narcisista investe in progetti grandiosi. E’ vero che avverte gli altri, nella fase proiettiva, come degli “dei”, persone perfette, ma lui stesso è assorbito da fantasie di successo e potere. Crede di essere speciale ed unico. Ma tutto questo però lo rende fortemente instabile. Ben preso avvertirà il fallimento e all’idea di un Io megalomanico subentrerà una percezione di un Io piccolo e svalutato. Seguirà un forte risentimento verso gli altri e un bisogno di controllare. Gli altri sono avvertiti come pericolosi perché deludenti e traditori. Vive in un mondo “fantasticato” che però sa di essere falso ed avverte che in ogni momento potrebbe crollare.
L’Io del narcisista
Lui che si sente “l’Unto” nutre in verità forti sentimenti di invidia per gli altri. Il paradosso di tutto questo è che sotto questi pensieri di perfezione, megalomanici c’è una sensazione di sé molto fragile. Un vuoto interno che non si colma mai ma che anzi, ogni giorno diventa sempre più profondo.
Il dolore narcisistico.
Il Narcisista sente di esistere solo nella sua immagine e vive in uno stato di povertà emotiva e vitale, di vuoto narcisistico che avverte come mortifero. La terapia deve essere necessariamente psicodinamica. Non sono terapie brevi e a volte molto dolorose ma che permettono al paziente di rinascere e vivere finalmente libero
Di Renzo Zambello il libro ” Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista “ Ed. Kimerik
Video Psicoterapia e Narcisismo del Dott. Renzo Zambello
Contatti:
Lo studio del Dott. Renzo Zambello è in via Amico Canobio 7, CAP 28100 Novara. Cellulare 3472282733, Aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 19 .
Grazie Collega, sei molto gentile.
In un’epoca storica che vede la società ricercatrice dell’apparenza, di ciò che si ha e non di ciò che si è, e quindi capitalistica, mi soffermerei appunto su di essa.
L’incalzare delle conseguenti nevrosi dei singoli è sintomo di una società malata e in questo caso il narcisismo appartiene a quest’ultima.
Più che individuare nuove patologie, che poi sono sempre le stesse che mutano attraverso le varie epoche, coglierei il disagio dei “disadattati” come la “normalità” che lancia messaggi contro il vuoto del capitalismo.
Ben venga la rabbia di un adolescente che si ribella tanto ai genitori quanto al vuoto del contesto sociale in cui vive, e che fa progetti “grandiosi”….