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Pseudonimo: Paride
Pseudonimo: Paride
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dottore
Cosa ne pensa della terapia di gruppo? Può andare bene anche per un borderline? Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Per una persona borderline la terapia più indicata è la psicoanalisi. Può andar bene anche la terapia di gruppo alla sola condizione che il terapeuta sia di formazione dinamica.
Aggiunto: Luglio 4, 2020
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Pseudonimo: Mi sto consumando
Pseudonimo: Mi sto consumando
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dott. Zambello, Le avevo già inviato questa domanda ma credo ci sia stato un problema tecnico, quindi provo nuovamente a inviargliela.
Come faccio a liberarmi dall’invidia e dall’odio verso una specifica persona? Provo un odio smisurato nei confronti di un individuo, un odio che mi consuma, dormo male di notte, ho spesso bruciori di stomaco, sono arrabbiato con il destino con la vita e con dio per avermi fatto incrociare un individuo così, sono spessissimo nervoso e arrabbiato, non riesco a togliermelo dalla mente. Non riesco quasi più a pensare alla mia vita perché penso quasi sempre a quanto io detesti questa persona e gli auguro la morte e fantastico su quanto mi piacerebbe fargliela pagare e mettergli pesantemente le mani addosso. Mi sento a un passo da un crollo nervoso. Ho perso la gioia e la voglia di fare le cose perché sono divorato dall’odio verso questo individuo. Mi rendo conto che molto probabilmente ho un problema, ma non so cosa fare, dovrei andare da uno psichiatra?
Risposta del Dott.Zambello: Indipendentemente da ciò che questo è "colpevole", non é, ai suoi occhi, meritevole che lei gli dedichi la sua vita.
Se non ce la fa da solo, chieda aiuto ad uno psicoterapia
Aggiunto: Luglio 4, 2020
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Pseudonimo: Indeciso
Pseudonimo: Indeciso
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Pseudonimo: Spark
Pseudonimo: Spark
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera gent.mo dott. Zambello, può capitare che non scatti la "scintilla" con un terapeuta? Che non si voglia "consegnare" a lui/lei un pezzo del proprio mondo interiore proprio perché si sente una sorta di "incompatibilità"? E, in casi come questo, cosa sarebbe auspicabile fare?
Risposta del Dott.Zambello: Può succedere, come in tutti i rapporti. Cosa conviene fare? Parlarne con lui/lei. Valutare e poi decidere di continuare oppure no. Cambiare il terapeuta non è vietato, né è un peccato.
Aggiunto: Luglio 3, 2020
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Pseudonimo: Indeciso mi è venuto in mente
Pseudonimo: Indeciso mi è venuto in mente
Domanda allo psicoterapeuta:
La psicoterapia deve essere una bellissima esperienza.La difficoltà sta nel cercare di essere se stessi, il più possibile, altrimenti non serve,vero?Non cosa facile.
Personalmente ho intrapreso qualche colloquio,poi per motivi di distanza,ho dovuto chiudere il rapporto avrei continuato mi trovavo bene.Ho un piacevole ricordo quando sono andato nell'"anticamera"(non so perché volevo cambiare la numerazione tutta precisa dei libri va be'..)Ho cercato di rilassarmi e di non avere paura.Quando sono stato accolto dal dottore nella stanza solita,ero come "ipnotizzato"sicuramente un po'per scelta del medico.Durante la seduta, in un mio momento di panico,mi ha "svegliato",si è un po' spaventato nel gestire la situazione sul più bello,secondo il mio parere.
Leggerò al più presto il suo libro cercando qualche risposta anche su come affrontare una psicoterapia.
Buonasera
Aggiunto: Luglio 2, 2020
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Pseudonimo: preoccupato
Pseudonimo: preoccupato
Domanda allo psicoterapeuta:
Credo che mio figlio abbia un problema: è sempre stato un tipo piuttosto solitario con pochi amici e poco socievole. È iscritto all'università e fino a prima del lockdown usciva di casa solo per andare alle lezioni. Penso che sia un ragazzo intelligente ma è davvero troppo chiuso in sé stesso e nel suo mondo. Durante il lockdown credo che non abbia seguito le lezioni online, temo che non stia più studiando. Ormai, sta chiuso in camera tutto il giorno e esce dalla camera solo per mangiare, per guardare la televisione e per le pratiche igieniche (che tra l'altro, mi sembra che stia un po' trascurando). Mi sembra che viva in un mondo suo, con poco spazio per la realtà. Con noi genitori parla abbastanza, ma certe cose non possiamo chiedergliele (ad esempio sull'università) perché si arrabbia moltissimo (una volta, ad esempio, mi ha preso a spintoni). Ho notato che spesso non ascolta i discorsi che vengono fatti ma sembra che nella sua testa sia altrove. Fa spesso discorsi troppo seri, prende quasi tutto troppo sul serio, a volte più che dialogare, sembra che faccia dei "comizi", dei monologhi, sembra convinto di avere ragione lui e che tutto il resto del mondo non capisca niente e tutta la gente sia scema. A volte ha manifestato degli scoppi d'ira (anche con lanci di oggetti). Appena maggiorenne non ha voluto fare la patente (adesso ha 21 anni e non sembra minimamente interessato a guidare). Non ha contatti con i suoi coetanei, non ha amici; non ha mai avuto una fidanzata. In apparenza non sembrerebbe il "tipico depresso", tuttavia c'è qualcosa di "strano" in lui, c'è qualcosa che non va, per esempio a volte quando ride mi sembra che abbia una risata molto forzata, una risata finta. Si trascura anche nel vestire. Io ho paura che possa sviluppare una patologia mentale (sempre che non l'abbia già sviluppata). Purtroppo, non prende nemmeno in considerazione l'idea di essere aiutato da un professionista. Come genitori, potremmo andare noi da un professionista e farci aiutare a convincere mio figlio a farsi seguire? Mi piange il cuore nel vedere un ragazzo di 21 anni che si sta buttando via e che passa il tempo a marcire in camera sua (scusi il linguaggio, ma sono davvero preoccupato). So di avere avuto delle mancanze nei confronti di mio figlio, soprattutto quando era piccolo, ma non voglio che si rovini la vita. Credo che a mio figlio serva l'aiuto di un professionista ma non ci vuole andare. Dottore, come faccio ad aiutare mio figlio?E sarebbe utile andare da uno psicologo o da uno psichiatra?
Grazie
Distinti saluti
Un padre preoccupato
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore, capisco la sua preoccupazione e forse ce n'è anche motivo. Posso solo consigliarle di andare voi genitori da uno/a psicoanalista medico
Aggiunto: Giugno 29, 2020
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Pseudonimo: Fab
Pseudonimo: Fab
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore,
sono un ragazzo interessato alla psicologia, soprattutto dinamica e Le vorrei porre un paio di quesiti:
- Quali sono le principali differenze tra psicoanalisi e psicoterapia?
- Come ci si accorge di aver trovato terapeuta "giusto"?
Buona giornata
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Fab, mi dispiace riproporre il mio libro: "Ricordi e riflessioni di uno psicoanalista " Ed. Kimerik ma l'ho scritto proprio per rispondere a quesiti come il suo.
Lo trova su Amazon.
Aggiunto: Giugno 29, 2020
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Pseudonimo: Sogni
Pseudonimo: Sogni
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore,
So che di solito non si interpretano sogni online ma stanotte ne ho fatto uno particolare, ancora molto vivido.
Ho sognato di avere un secondo cane, oltre alla cagnolina che nella realtà già ho.
Era un meticcio che veniva dal canile e all'inizio doveva essere solo uno stallo temporaneo, in attesa di trovargli una famiglia.
Ma dopo un po' mi ci affeziono e poi va molto d'accordo con la mia cagnolina, si fanni compagnia a vicenda, così decido di adottarlo io.
Il cane aveva un nome banale tipo "Tommy" o "Billy", non ricordo. Comunque non mi piace e decido di cambiarlo. Siccome ha il muso metà nero e metà bianco e, di conseguenza, anche gli occhi e il tartufo di colori diversi (da una parte chiari, dall'altra scuri), sembra che abbia due facce. Per questo motivo decido di chiamarlo Giano, come il dio bifronte.
Si fa sera e arriva il momento di mandare i cani a dormire. Solo allora mi rendo conto che nel mio salotto c'è spazio solo per una cuccia, la cuccia della mia cagnolina.
Anche Giano ha bisogno di una cuccia ma non c'è posto. Sono costretta a farlo dormire in bagno, chiuso nel teasportino con cui era arrivato a casa mia. E purtroppo non so proprio come dargli una cuccia dove dormire in futuro, posto non ce n'è. Lo guardo molto dispiaciuta, mi dispiace di averlo separato dall'altra cagnolina e che debba dormire lì. Ma lui entra nel trasportino sereno e contento, facendomi capire che va bene anche così. Io mi tranquillizzo un po' anche se comunque mi dispiace di non potergli dare una cuccia comoda.
Cosa ne pensa di questo sogno? A me non sembra molto positivo...
Aggiunto: Giugno 25, 2020
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Pseudonimo: Ricky
Pseudonimo: Ricky
Domanda allo psicoterapeuta:
Una infanzia caratterizzata da maltrattamenti psichici e fisici che ripercussioni può avere sulla vita adulta di un individuo?
Risposta del Dott.Zambello: Orribili. Può crescere una persona insicura, piena di paure e incertezze o, una persona a sua volta violenta e prevaricatrice.
Aggiunto: Giugno 25, 2020
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Pseudonimo: Farmaci
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dott. Zambello, qual è la sua opinione sugli psicofarmaci?
Risposta del Dott.Zambello: Sono un medico psicoanalista e penso che ogni malattia fisica
e sofferenza psicologica ha una componente psicologica e fisica.
Penso che l'utilizzo della psicoterapia e degli psicofarmaci sia molto spesso una buona strategia terapeutica.