Domanda allo psicoterapeuta:
gentile dottore, vorrei un consiglio per scegliere la giusta figura professionale che possa aiutarre mia madre.
le spiego brevemente la situazione: gli è stata diagnosticata una malattia invalidante, paraparesi spastica (genetica...dominante), i sintomi sono sempre più evidenti e la vedo sofferente, ma non si sfoga, tiene tutto dentro...e a giorni rasenta la depressione. poi mi dice che la testa gli fa confusione...che può meglio aiutarla ad affrontare la mallattia, l'eventuale depressione o ansia?
grazie mille!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Chiara,
lei si è dimenticata di dirmi quanti anni ha sua madre.
Comunque lo specialista è il neuropsichiatra. Sono figure professionali che stanno scomparendo, in quanto la specialità è stata divisa in neurologia e psichiatria. In realtà, soprattutto per i casi come sua madre, era la figura più adatta.
Ce ne sono ancora molti, hanno chiaramente dai sessanta anni in su.
Se sua madre avesse superato i settanta anni, la figura più adatta sarebbe il geriatra.
Aggiunto: Gennaio 27, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
sono la mamma di un bambino di 21 mesi. da due mesi facciamo lezioni di fisioterapia. il mio bimbo cammina se lo si tiene x un amano ma dalla posizione seduta non riesce ad alzarsi nonostante esercizi, prove,....
possibile sia un problema di muscolatura?
aspetto una risposta. saluti
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
non lo posso proprio sapere. lo faccia vedere da un Neuropsichiatra infantile o da un Fisiatra.
Aggiunto: Gennaio 27, 2012
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Pseudonimo: Silvia
Pseudonimo: Silvia
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Dott. Zambello, mi chiamo Silvia ed ho 49 anni. Da qualche anno sono in cura da un medico per un problema di salute e nei mesi passati mi ha fatto un piccolo intervento.Lui è sempre stato molto gentile con me,ci diamo del tu e sono sempre stata grata alle sue cortesie ricambiandolo con dei regali per le ricorrenze natalizie.Da quando ho fatto l'intervento lui è diventato più formale e anche un pò maleducato. Il problema che ho non è tanto la maleducazione degli altri, a cui non posso porre rimedio, ma quanto il fatto che alla mia età ancora ci rimango male se qualcuno mi tratta in questa maniera.Cerco,inoltre, di lasciare una porta aperta a queste persone invece di dirgli che con il loro atteggiamento mi feriscono.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Silvia,
non so proprio cosa dirle. Mi chiedo, perché le importa tanto che quel medico si comporti in modo brusco? Se ci tiene al rapporto personale, gli chieda se è successo qualcosa, se ha fatto qualcosa che l'ha disturbato. Se invece, come credo dovrebbe essere tra medico e paziente, non le importa, lo lasci nel "suo brodo". L'importante è che professionalmente sia bravo. Gli dia del "Voi".
Aggiunto: Gennaio 27, 2012
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Pseudonimo: pina
Pseudonimo: pina
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottor Zambello,
io condivido e sono pienamente dalla sua parte e con
lei nel modo di vedere questo Signor Mattia. Secondo
me è proprio vero che questo Signor Mattia non è in grado
di accettare la realtà in quanto tale e il fatto
che si accanisca su particolari con tale ferocia, mi
sa da persona, arrabbiata, frustrata e per niente capace
di accettare la realtà come veramente è.
Non condivido niente delle prese di posizione di questo
Mattia, e anzi se mi posso permettere, dico che il suo
accanimento per particolari così di poco conto, danno
a vedere che o ha tempo da perdere oppure tanto una
persona serena non è-nemmeno questo Mattia.
E se diventa sul serio uno psicoterapeuta questo,
poveretti i suoi pazienti "in che mani si mettono" !!!!
Magari invece di trarre sollievo o cura dal suo modo
di intendere "terapia" i suoi poveri pazienti ( e Dio
mi salvi dal cadere nelle sue mani) ne escono con
più problemi di prima.
Benvengano tutte le sue sicurezze di essere nel giusto-
ma poveri i suoi pazienti.
A me ha dato l'idea di un "gran patetico"
di una persona patetica.
Arrivederci
Aggiunto: Gennaio 26, 2012
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Pseudonimo: Mattia
Pseudonimo: Mattia
Domanda allo psicoterapeuta:
Lei faccia come crede io farò lo stesso ho preferito prima avvisare lei, mi sembrava più corretto.
Ci tengo come ultima precisazione a fare presente che psichiatri e neuropsichiatri non possono più definirsi psicoterapeuti semplicemente richiedendolo ma devono fare la scuola(questo da diversi anni ormai), chiami l'ordine dei medici e si informi ;)
Risposta del Dott.Zambello: Non rispondo al Signor Mattia che ormai sembra incapace di avere un rapporto con la realtà ma, per conoscenza a chi mi legge. Potrà sembrare impossibile eppure l'affermazione del signore di cui sopra e obbiettivamente non vera. Psichiatri, Neuropsichiatri, possono, se lo chiedono essere iscritti all'elenco degli Psicoterapeuti. Credo che questa triste storiella che abbiamo vissuto con il Signor Mattia mostri come "sentimenti negativi" possano togliere la capacità di rimanere aderenti alla realtà. Spero il Signor Mattia ne faccia buon uso ma, ne dubito.
Aggiunto: Gennaio 26, 2012
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Pseudonimo: Mattia
Pseudonimo: Mattia
Domanda allo psicoterapeuta:
<<...La preparazione dello Psicologo, di là dalle capacità personali, non è clinica....>>
assolutamente falso dal momento che la maggior parte delle specializzazioni di psicologia sono di stampo clinico come si può facilmente dedurre aprendo qualsiasi sito di una Università italiana.
<<...Al futuro Psicologo mediamente, non è richiesta la frequentazione di strutture cliniche...>> Assolutamente falso nella quasi totalità dei casi (probabilmente in tutti), contatti una qualsiasi segreteria di una qualsiasi Università.
<<..La sua è una preparazione prevalentemente teorica...>> tirocini obbligatori durante la formazione e un anno di tirocinio obbligatorio dopo. Non mi sembra più teoria di una qualsiasi altra Facoltà compresa medicina.
<<...La legge gli permette di fare dei colloqui..>> mi sembra perlomento riduttivo art.1 18 feb 89 <<La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.>>
<<non di curare pazienti con la psicoterapia.>> attività preclusa anche agli psichiatri se non frequentano una scuola di specitalità ma credo si sia dimenticato di metterlo nella descrizione ;)
PS Claudia (sempre che esista e non sia una giochino dell'autore)anonimo? cosa devo fare mettere il mio numero di telefono? credo di essere anonimo quanto lei.. inoltre non riesco a capire il senso del suo intervento, mi conosce e volevami farmi presente il suo pensiero o semplicemente le è sembrato che le stessi chiedendo un parere o una consulenza?
Colgo l'occasione per porgere i miei più sinceri saluti e rinnovo l'invito alla rettifica.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Collega,
mi sembra per lo meno sgradevole che lei risponda a me,dubitando che sia io stesso che la contesto sotto falso nome. Grazie, ma credo non abbiamo molto spazio per confrontarci. Prendo atto delle sue definizioni, non ne vedo sostanziali differenze con quanto da me scritto da più parti, tranne il fatto che lei è così "arrabbiato" che altera la realtà, anche la più ovvia. Vuole un esempio? Il titolo di psichiatra, come quello di neuropsichiatra infantile conglobano il titolo di psicoterapeuta. Ogni psichiatra o neuropsichiatra infantile può, se lo desidera, iscriversi all'elenco degli psicoterapeuti presente all'Ordine dei Medici. Capisco che questo la faccia infuriare ma, sono problemi suoi, basta telefonare all'Ordine dei Medici e informarsi.
Aggiunto: Gennaio 25, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
SAlve ,
sono SAra una studentessa di medicina indecisa ,che già l'aveva contattata per un consiglio;intatno grazie per la sua risposta,ma volevo anche sapere da lei ,visto che ha fatto un'esperienza di studi simile a quello che forse sceglierò di intraprendere io,non ha trovato difficoltà nell'affrontare la scuola di psicoterapia vista la sua preparazione prettamente medica e scientifica di base e poco psicologica?grazie anticipatamente
Risposta del Dott.Zambello: Cara Collega,
lei avrà visto che faccio lo psicoanalista. Ciò ha comportato che prima della richiesta di entrare in una società psicoanalitica, ho dovuto fare una analisi personale. Solo successivamente è avvenuta la formazione all'interno della società.
I tempi, dall'inizio dell'analisi personale al raggiungimento del titolo: 19 anni.
Ora so bene che la scuola di psicoterapia dura 4 anni e so anche che teoricamente in molte scuole uno si potrebbe attenere solo a questo e poi esercitare come psicoterapeuta. Sarebbe lo stesso che dopo il raggiungimento della laurea in Medicina ed Esame di Stato,uno andasse in una clinica ed operasse a cuore aperto. Legalmente lo può fare ma, meglio di no. Qualsiasi specialità uno voglia esercitare, deve formarsi. Vale anche come psicoterapeuta. Io penso che per il nostro mestiere, la formazione parte dal lavoro personale che per me che sono psicoanalista, è assolutamente irrinunciabile.
Aggiunto: Gennaio 25, 2012
Inserito da
Pseudonimo: claudia
Pseudonimo: claudia
Domanda allo psicoterapeuta:
Ma perchè al mondo esistono esemplari di persone come
questo Mattia? Ma chi si crede di essere questo per
parlare con questo tono? Soprattutto in anonimo con
tutta la viltà che la cosa comporta.
Probabilmente crede di essere una persona "eletta"
rispetto alle persone con cui si rapporta. Beato lui.
Aggiunto: Gennaio 25, 2012
Inserito da
Pseudonimo: Mattia
Pseudonimo: Mattia
Domanda allo psicoterapeuta:
La invito caldamente a rivedere la definizione che da di psicologo e psicologo-clinico(?) nel suo sito web perchè oltre ad essere erronea è passibile di denuncia, essendo palesemente contrario oltre che alla realtà anche alle linee definite dalla legge dello Stato.
Distinti Saluti
Risposta del Dott.Zambello: Gent.le Collega,
invece di arrabbiarsi e minacciare, la dia lei la definizione giusta, ne avremmo tutti giovamento
Aggiunto: Gennaio 24, 2012
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Pseudonimo: laura
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dottor Zambello,
le faccio una domanda: si dice spesso che siano le donne
ad essere soggette a crisi depressive (attacchi di panico- crisi d'ansia..etc.)
Ma gli uomini (intendo il genere maschile) ne soffrono
oppure sono indenno da tutto questo?
Non intendo i ragazzi giovani adolescenti, intendo
gli uomini dai 45 ai 50 e anche 55.
La ringrazio molto se mi risponde.
Laura
Risposta del Dott.Zambello: Gent,ma Laura,
le statistiche dicono che l'età di insorgenza degli attacchi di panico è molto bassa, attorno ai 20 anni ed enteressa nel 60% dei casi le donne.
Ho fatto un veloce calcolo nei miei pazienti e direi che siamo al 50%, età media 30 anni.