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Domanda allo psicoterapeuta:


mio marito e un carattere sulle sue e tutto per le sue sorelle e il padre abbiamo 3 figlie ora che pensi alla sua famigli ma non gli va in testa i suoi non mi possono vedere lui non locapisce cosa devo fare?

dott. mi scusi ma volevo chiederle come posso fare che mio marito non ha fiducia?

secondo lei lo devo lasciare mio marito non mi da unsoldo ho 3 figli non riescopiu a volergli bene?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Donatella,
lei mi ha mandato tre domande separate che ho riportato sopra in ordine cronologico. Purtroppo, da quello che capisco la sua è una tematica prevalentemente sociale. Dovrebbe rivolgersi ai Servizi di Assistenza Sociale della sua ASL e farsi guidare da loro.


Aggiunto: Gennaio 20, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,
la mia è una domanda un pò particolare che riguarda più che un consiglio psicoterapeutico,un consiglio di vita.Sono una studentessa di medicina al quarto anno e da una anno a questa parte vado molto a rilento con gli esami perchè non trovo stimoli.Vorrei fare la psicoterapeuta o comunque mi piace molto l'ambito psicologico e mi piacerebbe molto lavoarare con bambini autistici o con altre difficoltà.NOn trovo molto interesse nelle restanti parti della medicina che non riguardano la psiche.Quindi, visto che la laurea in medicina tratta pochissimo gli agomenti psicologici ma soprattutto si interessa all'anatomia e alla fisiopatologia delle restanti parti de corpo umano,mi sembra di fare un percors che non mi appartiene.Visto che lei è un medico psicoterapeuta,magari può consigliarmi.HO 25 anni e ho il dubbio se il prossimo anno mollare tutto e provare il test per fare psicologia.CAlcoli comunque che pur essendo iscritta al quarto anno sto facendo ancora esami del terzo anno.Grazie per l'attenzione.SAra

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Collega,
è sempre più artificiosa la separazione corpo - psiche. La clinica ce lo conferma quotidianamente e anche studi e ricerche scientifiche l'hanno dimostrato: noi siamo un tutt'uno. Eric Richard Kandel, Psichiatra e Premio Nobel per la medicina, lo ha confermato al di sopra di ogni dubbio. Mi sembra quindi evidente che una formazione più allargata possibile sia un vantaggio per qualsiasi specializzazione poi uno vada a fare. Se lo immagina lei un ortopedico che non abbia una formazione sufficientemente solida come cardiologo? Sarebbe un disastro. Questo non significa affatto che poi uno debba fare tutto, anzi. Sono però convinto che una preparazione specifica iniziale sia invalidante poi per la professione, per la comprensione del paziente. Non si preoccupi, una volta medico lei avrà tutto il tempo per specializzarsi in psicoterapia ma, soprattutto di formarsi lavorando su se stessa.
25 anni, già fatto parte degli esami del secondo, terzo anno, le di fatto ha già percorso un terzo della strada, la più difficile peraltro. Veda lei, se vuole buttare tutto alle ortiche ma, sappia che non è vero che specializzerebbe la sua formazione, sarebbe una fuga.


Aggiunto: Gennaio 19, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile Dottor Zambello,

posso rispondere a Rebecca, colei che ha fatto il suo
intervento prima del mio, dicendole che quello che
ha scritto, e quello che ha detto con quello che ha
testimoniato fa proprio schifo?

Fa schifo Rebecca come persona, come comportamenti,
come modo di vivere, come tutto, è proprio
una persona ripugnante.

Posso permettermi di dire che le persone come Rebecca
fanno schifo
solo per il fatto di esistere?

Se il mondo fa schifo, è proprio anche perchè esistono persone come lei.

Codarde, vigliacche, che fanno scelte di vita che non sono in grado di sostenere. Si sposano fanno figli e poi
vanno con altri.

Rebecca o chiunque tu sia con questo pseudonimo, lasciati
dire che fai proprio schifo, e che se qualche sofferenza
o senso di colpa ti rode dentro, non fai altro che MERITARTELO!! TE LO MERITI TUTTO,da quanto schifo fai,

e dal modo in cui hai deciso di condurre la tua vita. Se qualche sfortuna ti piove addosso, ahimè mi duispiace dirtelo, MA TE LA MERITI TUTTA.

Se in questo mondo ci sono un sacco di cose che non vanno è proprio perchè esistono persone come te,

che costruiscono relazioni e nello stesso tempo le distruggono, facendo male a se stessa,MA SOPRATUTTO
ANCHE AD ALTRE PERSONE che non c'entrano niente

con le tue CONFUSIONI MENTALI!! Fatti chiaro DENTRO tesoro prima di fare danni a te ma agli altri soprattutto.

Tu stai facendo soffrire un sacco di persone col tuo
modo di essere.

E lasciati ancora dire CHE FAI PROPRIO SCHIFO.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Linda,
ho pubblicato la sua lettera per rispetto a lei e perché mi sembra giusto che, salvaguardata la privacy, sia possibile dire ogni cosa.
Ciò nonostante non mi associo a nessuna delle sue affermazioni. Lei esprime giudizi trancianti sul comportamento e disagi delle persone con una "sicurezza" che nessuno di noi dovrebbe avere. Dice Gesù: "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Lei non ha dubbi a gettarla ma, è sicura di essere così "pura" in tutto, tanto da poterlo fare con tanta veemenza. Si, forse non avrà queste difficoltà ma, lei è senza incoerenze nella sua vita? Gentile Linda, permetta anche me, grazie all'anonimato, di sospettare che lei sia una donna ferita. Questo rende comprensibile il suo sfogo ma, mi creda, non l'aiuta a sedare il suo dolore.


Aggiunto: Gennaio 20, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dopo 10 anni di amore nascosto, colleghi di lavoro ma entrambi sposati, lui con due figli, abbiamo deciso di separarci dai nostri rispettivi coniugi con i quali non condividevamo più nulla. I nostri ex coniugi sapevano però che eravamo innamorati, ma che non era in effetti successo nulla. Siamo stati così amanti strani noi due, fedeli tra di noi. Con grande vergogna e sensi di colpa abbiamo così rubato anni di vita a chi invece, nella speranza che tornassero momenti migliori, ci ha aspettato, pazientemente, in silenzio senza nulla chiedere in cambio. Ma i silenzi rimbalzavano nelle pareti delle nostre case, ormai, e quindi la scorsa estate abbiamo deciso di andare via di casa ma di prendere due case vicine, non dicendo agli altri però ancora una volta la verità. Ed ancora ci nascondiamo, anche se io sono arrivata al punto di voler uscire allo scoperto, ho detto al mio ex marito di ssere innamorata di un altro uomo. mentre il mio uomo non ce l'ha fatta, messo alle strette dalla ex moglie ha confessato una relazione ormai passata, uno scivolone con me, la collega di studio. Ora sono passati per me 12 mesi per lui 8 mesi da quando siamo andati via di casa. Lui, inizialmente sereno è però caduto in una fase di depressione. E' diventato un'officina di sensi di colpa che lavora a tempo pieno, ha paura di dire la verità perchè vorrebbe mantenere rapporti civili con la sua ex moglie, teme il giudizio dei figli, anche perchè in varie occasioni minacciato dalla sua ex che sembra abbia detto qualcosa ai figli. ed io mi ritrovo così, ad un altro bivio della mia vita, dove dovrei trovare l'energia per me stessa ma con la forza di un amore che sembra barcollare. lui continua a dirmi che mi ama, che non vuole tornare indietro, che non vuole perdere i figli ma non intende oggi dire la verità alla sua ex, di noi due. cosa debbo pensare, cosa fare ?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Rebecca,

io non conosco lei e tanto meno il suo collega, amante. Non so proprio che dinamiche ci siano tra voi due e ancor meno con i rispettivi coniugi. Il mio “parere” è puramente una fantasia, una sensazione. Penso che le bugie che tanto tormentano il suo amico siano quelle che “inconsapevolmente” le racconta: lui non vuole fare coppia con lei. Gli andava bene quando era una fuga, qualcosa che doveva rimanere in silenzio, anche rispetto a se stesso. Fantasticato e sognato ad occhi aperti come una alternativa ad una quotidianità noiosa. Ora, la sua quotidianità è lei, e lui ha bisogno d’altro, magari la famiglia di prima che nel frattempo, internamente è diventata desiderabile perché esterna. Mi dispiace, ma veramente non si era accorta di essere vissuta come interessante perché proibita? Se veramente le piace quest’uomo, lo lasci tornare da sua moglie, poi, vedrà, in pochi mesi ritornerà ad essere ancora più desiderata, “amata”, di prima.


Aggiunto: Gennaio 19, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


mi sento a due velocità, la testa in fermento vorrebbe fare mille cose - che non riesco a mettere in atto - ma il corpo non risponde e passano i giorni, gli anni e questo stato di fatto mi ......deprime mi angoscia sento di perdere tempo davanti alla televisione che non mi interessa, accucciata sul divano con la testa .....piena di idee .

quando riesco a rompere questo stato di fatto mi sento bene, viva, peccato che succeda di rado

prendo 1 sertralina al dì che non risolve niente.

dottore che ne dice?

La ringrazio di una sua gradita risposta

Cordialmente

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Maria,
nelle depressioni, spesso, è necessario cambiare il farmaco o modificare la posologia alcune volte, prima di avere una risposta significativa che non arriva mai prima di 15, 30 giorni.
La depressione poi richiede, un lavoro parallelo di tipo psicoterapeutico che non si sostituisce inizialmente alla terapia farmacologica ma la rafforza, fino a diventare successivamente l'unica terapia.


Aggiunto: Gennaio 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve, ho un'amica che sospettiamo soffra di narcisismo.... vari dei suoi ex ci hanno raccontato che sono stati lasciati prima della convivenza con un sacco di bugie e gli è stato fatto pesare tutto addosso, mentre lei già iniziava a frequentarsi con un altro per sentirsi di nuovo amata come dice lei... il problema che uno dei suoi ex dalla disperazione ha cercato il suicidio... e lei non ne ha affatto rimorso anzi ne parla male. come facciamo a farle capire che dovrebbe farsi vedere da un'esperto senza ferirla visto la sua fragilità?

Risposta del Dott.Zambello: Gent,ma Silvia,

credo che si stia strutturando un falso comportamento, l'idea che bisogna diagnosticare e terapeuticizzare tutti. Se ho dato questa impressione, mi dispiace, è lontano anni luce da me questo pensiero. Diceva un mio vecchio saggio professore: una interpretazione fuori dal setting analitico, è sempre falsa. Direi io: non serve. Cosa voglio dire, che i rapporti tra le persone devono essere rapporti che seguono la dialettica di quella particolare relazione. E allora, come scrivevo nelle risposte precedente, le mamme non vanno a scuola di psicologia per fare le buone mamme, eventualmente sarà al contrario e gli amici devono saper fare gli amici. L'amico è quello che ti vuole bene ma sa anche dirti cose dolorose e se ne prende la responsabilità. Perchè nascondersi dietro maschere improprie e forvianti: faccia semplicemente l'amica o, la lasci perdere.


Aggiunto: Gennaio 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


buongiorno dottore,
volevo farle una domanda:al mio ex marito e' stato diagnosticato un disturbo bipolare vista la ns situazione matrimoniale ho saputo che lui vuole rivolgersi da un avvocato come parte lesa facendoci chiamare ai danni x avergli provocato questo disturbo dato che dice che questa situazione gli e' stata creata da noi(cioe' dalla mia famiglia).volevo sapere se a lei e' mai capitata una situazione del genere!!!grazie mille in anticipo:

Risposta del Dott.Zambello: Non voglio proprio entrare nel merito della vostra situazione familiare. Sono però certo che il disturbo bipolare non si può annoverare tra i disturbi dell' adattamento. Vedo perciò difficile chiedere dei danni per qualcosa che non può essere provocato da altri


Aggiunto: Gennaio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore,

Sono un ragazzo di 20 anni, studente a Milano, che da qualche anno soffre di insicurezza ed eritrofobia.
Mi è stato consigliato di rivolgermi ad un analista junghiano per l'efficienza della terapia.

Lei crede che nel mio caso possa rivelarsi un valido strumento per la cura della fobia?

La ringrazio anticipatamente
Distinti saluti

Domenico

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Domenico,
se l'aspettativa è acquistare maggior consapevolezza di sé cogliendo le cose che le appartengono e lasciando perdere ciò che, per lei, non è importante, allora, la psicoterapia Junghiana la può aiutare. Se invece la ricerca è quella di "far sparire" un sintomo esterno, la psicoterapia non è la via giusta. E' la stessa cosa di quando si accende una spia sul cruscotto, la domanda non deve essere di spegnere la spia ma, di rimuovere il problema che la spia segnalava


Aggiunto: Gennaio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve sono 1 ragazza di 19anni che da circa 3 anni va da uno psicoterapeuta di orientamento junghiano,in questo momento ho lasciato l'università,sto regredendo e mi ha diagnosticato 1 disturbo di personalità borderline,anche se mi riscontro di più leggendo in 1 atteggiamento schizoide,antisociale e bipolare. Il mio problema è che non voglio pensare al mio futuro,non nee ho il coraggio,lo psicoterapeuta dice che è paura,ma io non desidero fare nulla nella vita,non sento il bisogno di autorealizzarmi e non saprei cosa scegliere,infatti ho fatto questa scelta(infermieristica)ma mi sentivo costretta...penso molto al suicido Il mio problema è che quando provo a chieermi cosa mi piacerebbe fare le risp cambiano a seconda del momento,non sono coerente neanche nel dire cosa mi interesserebbe fare,non mi conosco.. Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Vale
credo che lei sia consapevole, indipendentemente dalla diagnosi che la sua è una "situazione delicata". Io credo che in questo momento, per lei sia necessario mantenere una buona salute psico- mentale, poi affronterà il problema della scuola o altro. Pertanto lei deve andare, quanto prima da un medico psichiatra. Vedrà che in un tempo, non lunghissimo, lei ritornerà ad essere padrona della sua vita.

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Aggiunto: Gennaio 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Io sono stata 10 anni in psicoterapia e non ne ho

tratto nessun giovamento, secondo me gli psicoterapeuti

non servono a niente. Lo stato di malessere rimane

anche se si va in terapia, ciò prova il fatto che non

servite a niente. Spesso avete voi stessi le idee meno

chiare dei vostri stessi pazienti. Un giorno un

neuropsichiatra mi disse che lui stesso trovava il suo

equilibrio per vivere grazie ai suoi pazienti, lui stava

in equilibrio grazie ai suoi pazienti, questa è la

prova che voi psicoterapeuti non avete poi tante verità

o almeno non avete di più dei vostri stessi pazienti se

per vivere o per trovare il vostro equilibrio voi avete

bisogno di loro. Arrivederci

Risposta del Dott.Zambello: Mi dispiace Giovanna che lei ci abbia messo 10 anni per capire che il dolore c’è e, non è annullabile. Purtroppo le rimane l’illusione che essere adulti significhi mancanza di fragilità, di contraddizioni. Lei, ancora come una bambina si arrabbia vedendo che il padre, gli adulti, non sono “perfetti”. Eppure, ha conosciuto, adulti saggi che le hanno detto: guarda che io ho bisogno degli altri, per continuare a vivere. Sono stati come un padre buono e saggio che cresce rispettivamente col figlio e grazie a lui, senza mai rinunciare al suo ruolo di padre ma, senza mai illudere il figlio di essere un Superman. I supermen sono una invenzione, una fantasia che deve essere riconosciuta come tale. La vita, di noi tutti, è fatta di mille contraddizioni, dolori, paure e lati oscuri, ma anche dall’esperienza quotidiana che, nonostante tutto, rimane sempre la possibilità di vivere, scoprire un “raggio di luce” intensa e calda: l’amore. L’adulto ha imparato a gestire un po’ meglio rispetto al bambino i suoi lati oscuri e sfrutta un po’ più, giorno dopo giorno, le sue capacità di luce, di amore di creatività. Certo, almeno questo è auspicabile, anche con i pazienti, se è un terapeuta.


Aggiunto: Gennaio 17, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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