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Pseudonimo: Elisa
Pseudonimo: Elisa
Domanda allo psicoterapeuta:
mi chiamo elisa e sono una ragazza di 18 anni. Sono sempre stata sicura di me, ma è da qualche mese che mi sento solo, abbandonata, sfiduciata. continuo ad avere l’ impressione di non contare nulla per le persone che ho vicino…se dovessi sparire se ne accorgerebbe qualcuno?
Ogni mattina, sdraiata sul letto mi chiedo: perchè dovrei alzarmi?ormai non mi importa più di niente…
cosi anche i miei voto scolastici hanno iniziato a risentirne, e quest’ anno ho pure la maturità.
sono stanca di piangere, ho davvero bisogno di aiuto…
Risposta del Dott.Zambello: Bene Elisa. Alzati da letto, vai dal tuo medico e racconta quello che hai raccontato a me. Vedrai che con poco, in poco più di un mese ritornerai quella di prima. Auguri.
Aggiunto: Dicembre 29, 2011
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Pseudonimo: Jupiter
Pseudonimo: Jupiter
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve, sono Jupiter. Le ho già scritto una volta ( questione di diavoletti). Io provo un senso di vergogna sociale per il lavoro che svolgo ( sono custode notturno) in una comunità, al punto che più di una volta ho mentito sul mio lavoro, o tergiversato, specialmente con vecchie conoscenze che ora, grazie a facebook, mi ricontattano. Questo tipo di vergogna, da quel che mi pare, è collegata anche alla questione dei rapporti con le donne. Il pensiero che mi domina è: che può volere una donna da uno che fa il custode, guadagna il minimo indispensabile per sopravvivere e non potrebbe permettersi nulla? Una delle prime cose che dissi alla mia ultima ragazza fu: guarda che io sono povero. Inoltre, guardo sempre con disprezzo ad uomini miei conoscenti od amici che si sposano e vanno a vivere nella casa di proprietà di lei. Penso: ecco un matrimonio d'affari, ecco una vigliaccata,ecco un rapporto di dipendenza. Mio padre, lavoratore indefesso, si sposò ed andò a vivere in un grande appartamento di proprietà della famiglia di mia madre.Credo che questi pensieri siano epifenomeni di disagii più profondi, tuttavia, nei momenti di debolezza mi si parano davanti, nella loro banalità e nella loro potenza.
Cordiali saluti,
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Jupiter,
se ricordo bene, lei mi disse che era in terapia. Le tematiche che pone sono squisitamente un tema da elaborare all'interno di quel rapporto.
Rimanendo nel generale la questione della professione come elemento che rafforza l'Io, l'autostima è così mal posto, non vero. E' vero il contrario. Un Io sufficientemente forte ti permette di qualificarti, essere te stesso, in qualsiasi professione. Mi creda, poco importa quello che uno fa.
Ricordo un bel libro della Fallaci: "Insciallah", dove l'eroe, tragico della resistenza fondamentalista, dopo esser stato il leader, finito il suo, tragico, compito, torna a pulire le strade. Dice la Fallaci, cito a memoria, con lo stesso impegno e orgoglio con il quale aveva ordinato e diretto drammatiche azioni militari.
Aggiunto: Dicembre 29, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
salve vorrei chiederle se la eculazione precoce si puo curare con la psicoterapia mi da un consiglio la ringrazio
Risposta del Dott.Zambello: Quando l'eiaculazione precoce è il sintomo, l'epifenomeno di uno stato di disagio, tensione psicologica, questa va curata con la psicoterapia. Questo non significa che, all'inizio non la si possa o debba affrontare con i farmaci che oggi ci sono ma, sarebbe assolutamente inutile fermarsi a questa prima tappa. La soluzione è l'elaborazione del disagio psicologico.
Aggiunto: Dicembre 28, 2011
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Pseudonimo: Terry
Pseudonimo: Terry
Domanda allo psicoterapeuta:
buongiorno ho un problema sono separata da 4 anni sono mamma, in questi 4 anni ho cercato di rifarmi una vita con un'altro uomo ma niente da fare, nn mi attirano, x questo ciò rinunciato. ma qualke mese fà ho visto il mio ex ke è sposato e nn sò cosa mi è successo, mi attira mi fà eccitare e lo desidero sempre, nn capisco questa situazione glielo vorrei dire quello ke mi fà provare ma ho paura nn sò cosa fare mi può aiutare x favore grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Terry,
si, lei vive un lutto cronico, Si parla di lutto cronico quando non si riesce a staccarsi dopo due anni dall'oggetto perso per morte, separazione o altre cause. E' chiaro che c'è dietro questo una difficoltà a leggere la realtà e a viverla per quello che è abbandonandosi a fantasie onnipotenti, Credo sia un disturbo che investe non solo il suo ex marito ma tutto ciò che la circonda. Non si spaventi, chieda aiuto ad uno psicoterapeuta è vedrà che potrà iniziare a vedere un mondo un "po' più grande".
Aggiunto: Dicembre 28, 2011
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Pseudonimo: Lando
Pseudonimo: Lando
Domanda allo psicoterapeuta:
Egr. Dott. Zambello, il problema che le volevo sottoporre è quello di mia moglie. E' perennemente depressa e non riesco più a convivere con questo suo disagio. A volte sembra quasi che lei la viva come una cosa normale, e se le dico di non abbattersi, di non preoccuparsi insomma se provo a darle sostegno, lei addirittura si arrabbia come se rivendicasse il diritto alla depressione. Questo porta pure me al nervosismo e quindi litighiamo. Il motivo della sua depressione? Ma sicuramente il lato economico, le continue spese, il conto corrente sempre a zero e la paura di non farcela ad arrivare a fine mese. Il guaio inoltre è che questo suo stato la porta anche a provare invidia e gelosia nei confronti degli altri, soprattutto riguardo la mia famiglia tipo per esempio, che mia madre non ci aiuta mai con nostra figlia o nelle faccende di casa, che mio fratello o mia sorella invece sì, e cose del genere. Io anche dandole ragione le dico di non polemizzare su questo perchè la fa stare male e ovviamente si arrabbia e litighiamo. La cosa che mi preoccupa è che questo suo atteggiamento alla depressione possa influenzare anche mia figlia di 7 anni, che spesso e volentieri mi chiede: "Ma la mamma cosa ha?". Ho provato anche a dirgli di andare da uno come lei ma ovviamente si arrabbia dicendo che non vuole spendere soldi per queste cose. Mi scusi se mi sono dilungato, ma le chiedevo un consiglio su come devo comportarmi io di fronte a questa situazione, visto che comincio ad essere stanco e abbattuto anch'io. Grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Lando,
"obbligando" sua moglie a chiedere aiuto. Non ci sono vie, scappatoie, o sua moglie si cura coi farmaci, meglio sarebbe, farmaci e psicoterapia-dinamica, o si cronicizzerà in questo stato di perenne malinconia, dove, il suo inconscio desiderio e di "farla pagare a tutti", Lei vuo pagare il conto delle sue fantasie, farlo pagare a sua figlia? Credo di no e, allora, gli metta un bel aut-aut. Basta.
Aggiunto: Dicembre 28, 2011
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Pseudonimo: Marco
Pseudonimo: Marco
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno. Mi scusi per il disturbo. Ho un problema: da un pò di tempo mi succede che mi danno fastidio delle cose con la mia ragazza. Una di queste cose è che mi da tremendamente fastidio se dalla tuta o dai pantaloni le escono fuori le mutande, e soprattutto il perizoma ,col relativo fondoschiena, oppure si veste un pò scollata e come si piega le si vede tutto... Non riesco a sopportare la cosa: le ho chiesto di farci attenzione, mettersi la cinta (a volte non lo fa proprio!), ma la cosa si ripete molto spesso e mi prende veramente a male..lo so sembra strano forse ma mi succede questo...cioè io quando stiamo in compagnia mi sento a disagio tanto...da soli se succede meno però ho paura che possa succedere anche quando è sola o con le amiche e quindi la cosa mi fa star male; ne abbiamo parlato ma succede ancora spesso...anzi mi riprende dicendomi che devo farmi gli affari miei.....io mi sento troppo a disagio....la cosa che mi dispiace più di tutte....è che pensa che non c'è niente di male..cioè può succedere che vuoi che sia...non devo farci tanta attenzione e devo lasciarla perdere...come a dire che quel che le dico me lo invento e non le interessa...questo mi dispiace...non ci crede che ci sto male pensa che lo faccio apposta x farle fare quel che dico io! che posso fare? come mi devo comportare?? grazie mille..
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Marco,
sono certo che tanti, leggendo la sua lettera avranno pensato:ma che strano questo Marco? Ebbene no, lei non è strano per niente e coloro che l'hanno pensato forse proiettavano le loro, piccole grandi manie. Di questo si tratta di una forma ossessiva con qualche elemento di gelosia che confonde un po'. In realtà è una banale ossessione. lei fatica ad accettare che la sua ragazza non è come lei la vorrebbe, anzi è diversa. Lei però, non rinuncia affatto all'idea di "trasformala" a sua immagine e somiglianza, non ci può crede, accettarla. Vede, il fatto che la sua ragazza mostri un po' di fondo schiena, non è una questione di pericolo e gelosia, è constatare che la sua ragazza "non si piega a lei". E' lesa maestà. E' nevrosi.
Aggiunto: Dicembre 27, 2011
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Pseudonimo: Francesco
Pseudonimo: Francesco
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dottor zambello volevo chiederle io e da poco che soffro di eiaculazione precoce duro da un minuto a un minuto e mezzo ho visto che ci sono delle pillole che si chiamano delay e sono a base di estratti naturali di erbe lei dice che queste pillole possano funzionare e far male ?attendo al più presto una sua risposta grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Francesco,
non lo conosco ma,se sono veramente degli estratti di erbe, male non le fanno, potrebbe farle poco. Il problema è che molto spesso questi prodotti, soprattutto quelli venduti in rete, non sono sufficientemente controllati e non si sa bene cosa contengono. C’è oggi in commercio un farmaco che funziona: il Priligy. Perchè non usa quello? Il farmaco richiede la prescrizione medica.
Aggiunto: Dicembre 27, 2011
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Pseudonimo: Rossana.
Pseudonimo: Rossana.
Domanda allo psicoterapeuta:
Gent.mo Dott, Zambello, la mia famiglia di origine è stata "sterminata" dal tumore: i genitori,due adorate zie e uno zio ai quali ero molto legata. mi spiegherebbe,gentilmente,cosa è l'elaborazione del lutto? la ringrazio di cuore.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Rossana,
non riesco, non ce l'ho un motivo psicologico e tanto meno filosofico che dia una spiegazione al dolore né alla morte. So però che se noi vogliamo dare un continuum alla vita dei nostri cari che ci hanno preceduto dobbiamo viverli in noi, vivere. Cercare di portarli dentro, "investendo" su altri ciò che ci hanno lasciato. Questo credo sia il modo per dare loro "eternità".
Aggiunto: Dicembre 27, 2011
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Pseudonimo: Manuele
Pseudonimo: Manuele
Domanda allo psicoterapeuta:
salve la ringrazio in anticipo se mi rispondera immagino che vi siano molte persone che le scrivono... o 20 anni e pultroppo a me o un problema di depressione grave dovuta si forse in parte al mio carattere da sempre un pò spento ma dal abuso frequente di cocaina dai 14 ai miei 16 anni.. sotto scrivo(cattive compagnie, genitori assenti e quant altro senza entrare nello specifico nn tanto per giustificare il fatto ma solo per darle un idea in che situazione sono cresciuto in modo da ricevere una sua risposta nn troppo leggera grazie ) dunque sono in cura psichiatrica da uno specialista da quasi due anni ... "perchè nn sei andato prima visto che avevi smesso gia da due anni??".. bè nn sapevo neanche che la depressione esistesse come malattia, mi sto curando con zoloft 100 mattina vicino i pasti e 100 a cena per accentuare il riassorbimento... sono stato curato con altri anti depressivi e questo è risultato il più efficace, e cosi da circa un anno solo che da due mesi circa o delle ricadute a volte sto bene rido scherzo esco con gli amicivado in palestra, lavoro anche se saltuariamente il lavoro che faccio mi gratifica molto e pure torno a casa resto solo e pensieri cupi mi vengono alla mente nn qualcosa di specifico ma qualunque cosa possa svilupparli avvolte anche pianto... arrivo al dunque la mia strada sembra al capolinea più di tanto nn riesco a migliorare avrebbe consigli da darmi su scala medico chirurgica "post scrittum" il mio analista è uno dei migliori della mia provincia" ancora grazie....
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Manuele,
accolgo il suo invito e cerco di non essere "leggero" se pur sincero. Il suo problema non è la depressione o meglio solo la depressione, questa è un sintomo che nasconde una "forte" aggressività. Continui pure a prendere gli antidepressivi ma, se non affronta le tematiche della sua personalità, non ne uscirà mai. E visto che sono autorizzato, lasci fare al suo bravo psichiatra lo psichiatria ma, si cerchi uno psicoterapeuta meglio se di formazione psicodinamica ed inizi a lavorare su di sé veramente. Il percorso è lungo ma, lei è appena nato, per sua fortuna e,forse, non le mancano le possibilità
Aggiunto: Dicembre 27, 2011
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Pseudonimo: Rossana
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo Dott. Zambello, il giorno di Natale Le ho posto una domanda sulla elaborazione del lutto,perchè ogni anno a Natale sono particolarmente triste. Ora,dopo aver letto la sua risposta,devo ringraziarLa poichè le Sue parole,come per magia,hanno"rischiarato il cielo" e mi hanno permesso di vedere nuovamente la "luce".Seguirò il suo consiglio e non permetterò più che il dolore distrugga la mia vita e quella dei miei figli. Grazie di cuore.