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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottor Zambello,
Qual è l'approccio di uno psicoterapeuta al problema dell'omofobia interiorizzata? Come si cura, è un percorso lungo riuscire a liberarsene? Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Marco,
un giorno venne da me un ragazzo, un bel ragazzo che non gli piaceva il suo naso. Lei penserà che forse aveva un brutto naso. No, era piccolo e per sua stessa ammissione, regolare e armonico col resto della faccia. Cosa non le piaceva allora? Non le piaceva avere il naso in mezzo alla faccia. Diceva che gli dava fastidio e quando guardava di lato, lo vedeva. Lei capisce che il problema non era convincerlo che aveva un bel naso, né che lui era "bello" e piacesse ma, aiutarlo a sentirsi, essere se stesso. Tutto intero. Con lui ho lavorato due anni, nel frattempo si è era laureato.


Aggiunto: Dicembre 19, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


alcuni giorni fa le ho scritto riguardo il disturbi dell'umore, adesso mio fratelli e' in cura da uno psichiatra che gli ha dato una cura farmacologica che lui sta facendo ma continua a fumare mariuana e ad assumere alcol.credo si tratti di dipendenza.il medico ha detto che se la cura non funziona lo dovremmo ricoverare ma dato che mio padre lavora nell'ambito ospedaliero e sa quello a cui andrebbe incontro il figlio e' contrario.potremmo pensare ad una comunita'x disintossicarsi e fare la terapia x bene ?xche' i primi giorni lui stava meglio poi secondo me troppa lui ha avuto paura degli effetti che queste compresse gli portano e esagera con sostanze che gli diano l'effetto contrario , beve una quantita' infinita di red bull.esistono centri che potrebbero aiutarci?se ne conosce qualcuno nella zona di bari gentilmente me li indichi.grazie mille!

Risposta del Dott.Zambello: Gent,ma Rosa,
i ricoveri in un centro, comunità, vanno programmati e concordati con la ASL. Dovete sicuramente gestire con con i medici e l'Assistenza Sociale della zona la questione di suo fratello,


Aggiunto: Dicembre 18, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve, Dott.Renzo Zambello , sono un ragazzo di 23 anni. Dopo aver letto parecchie opere esoteriche (soprattutto di Evola e Guènon), sul buddhismo, l'alchimia e la mistica, da qualche tempo sto cominciando ad avere pensieri ossessivi, ansia, paura e attacchi di panico. Ho il terrore di perdere me stesso, di perdere il senso dell'Io e della realtà...circa due settimane fa ho cominciato a pensare cose che hanno dell'incredibile e che non riesco più a togliermi dalla mente: ho pensato che noi esseri umani non vediamo noi stessi (se non allo specchio) ma sono gli altri a vederci, e che in realtà noi non sappiamo niente di noi stessi, se non quello che gli altri ci hanno insegnato, è come se niente avesse più senso e di rimando non desiderassi più niente: mi chiedo continuamente chi è l'uomo? Che senso ha la vita? E' come se mi sentissi frammentato, non so come spiegarlo di preciso...Il fatto è che quando razionalizzo mi sembrano tutte delle fesserie, ma quando questi pensieri mi assalgono, via con ansia e attacchi di panico...La prego, mi risponda al più presto, le sarei enormemente grato.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Gianni
lei si spiega benissimo è ciò che dice é credibile. Cos'è successo? Lei ha aperto, un po' ingenuamente, la porta dell'inconscio, E' come rompere un argine, si rischia di essere invasi dall'acqua, dall'inconscio, Non si spaventi ma, bisogna uscirne, richiudere quella porta. Vede sarebbe come andare a fare immersioni nel male aperto senza preparazione, si rischia di farsi del male. Non è vietato fare immersioni, ma bisogna prepararsi, farsi accompagnare. Ripeto, non si spaventi, esca. In fondo può essere contento "di saperne" l'esistenza, poi, quando vorrà ci ritorni pure ma, con una "visita guidata",


Aggiunto: Dicembre 18, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gent.mo dott. Zambello, la ringrazio per il tempo che vorrà concedermi. Le scrivo per chiederle l'indirizzo di un bravo psicoterapeuta nei pressi di Lecce in quanto la mia compagna soffre di depressione post-partum e non sò a chi rivolgermi. Spero in una sua pronta risposta, la ringrazio tanto fin d'ora distinti saluti francesco.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Francesco,
a Lecce c'è

BENEGIAMO DOTT. STEFANO
V. ARNESANO 6
LECCE (LE)
T 328 8829999

è un caro amico e uno stimato medico psicoanalista.


Aggiunto: Dicembre 17, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


buongiorno dottore,
da qualche settimana mio fratello e' in cura da uno psichiatra x depressione, ha iniziato una cura e da subito abbiamo avuto risultati positivi.da un paio di giorni xro' il medico ha aggiunto un nuovo medicinale dicendo che nn puo' continuare con gli stessi xche' poi il suo organismo potrebbe abituarsi a cio' e che nel momento in cui venga sospeso ricadrebbe in depressione.volevo sapere se questo e' vero anche xhe' il medico stesso ha ammesso che lo vede migliorato.grazie in anticipo!!!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Rino,
non conosco né suo fratello né il farmaco che sta prendendo, Solitamente gli antidepressivi si prendono per diversi mesi e poi si scalano gradualmente ma, non so proprio di che farmaco si tratta.
Una terapia farmacologica può essere gestita solo dal medico che la prescrive, Se lei e suo fratello avete dei dubbi, potete sempre consultare un'altro psichiatra.


Aggiunto: Dicembre 17, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore,
ho 19 anni e nel corso del 2011 mi sono interessato moltissimo alle opere di psicoanalisi (prevalentemente Jung e Freud) e perfino la mia tesina di maturità liceale era uno studio sulla relazione tra mente e cervello. Mi sono diplomato questo anno ma purtroppo non sono riuscito ad entrare alla facoltà di medicina, il mio sogno (almeno per ora) è quello di laurearmi in medicina e poi avere la possibilità di occuparmi di psicoanalisi. Potrebbe gentilmente darmi qualche consiglio? (Sono ben accetti sia consigli sull'iter da seguire che su letture consigliate!)
Grazie e mi scusi per il disturbo, spero di ricevere una risposta!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Lorenzo,
per fare lo psicoanalista oggi, in Italia è necessario essere laureati in medicina o in psicologia, fare quattro anni di specializzazione in una scuola di psicoterapia e poi chiedere di essere ammesso in una società di psicoanalisi dove, una volta entrati il percorso minimo è di otto, dieci anni. Ciò che spinge una persona a fare un percorso così lungo non può essere certo la professione che farà dopo venticinque anni dal momento in cui inizia e tanto meno la gratificazione economica ma, il piacere, la curiosità per la materia ed anche il bisogno personale. Uno non può stare in sospeso in attesa di realizzarsi per 25 anni ma, sentire durante tutto il percorso formativo di fare qualcosa che gli piace e gli è utile. Lei sa che una delle cose più importanti, conditio sine qua non, per fare lo psicoanalista è di avere fatto un'analisi personale. Ecco, cominci col programmare quella anche per verificare, strada facendo le sue motivazioni. Stessa cosa vale per la laurea in medicina, sono 6 anni e lei non può studiare per sei anni una cosa "di passaggio" ma , le deve piacere. Per capirci, deve diventare prima un medico, dentro. Auguri, non si spaventi è giovanissimo ed ha tutto il tempo per verificare e fare quello che vuole.


Aggiunto: Dicembre 16, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


ho 13 anni, mi capita spessissimo di diventare rossa in viso, tremare senza aver freddo e sudare dalle mani, non sono tanto timidi ma per ogni cosa arrossisco in viso, cosa devo fare? mi passerà??

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Anastasia,
alla sua età io balbettavo, oggi non balbetto o, pochissimo. Ho smesso verso 17, 18 anni quando ho iniziato a "non preoccuparmi troppo" della mia aggressività. Per tutti noi, tutti, ognuno con i propri sintomi e disagi, il grande problema e la "gestione" della aggressività. Crescendo si impara, bisogna avere un po' di pazienza e accettarsi, accettarla.


Aggiunto: Dicembre 16, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


ho un figlio di 25 anni .Fa la pipi per terra,brucia le cose,sta sempre chiuso in cameretta,taglia gli indumenti,manda brutti messaggi..va da uno psichiatra ma non abbiamo risolto niente.Cosa devo fare?

Risposta del Dott.Zambello: Chiedere delucidazioni al suo psichiatra ed eventualmente cambiarlo.


Aggiunto: Dicembre 15, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Il male di vivere sta vincendo non ho più armi per combatterlo le ho usate tutte ed ora sono solo tanto tanto stanca Lo riesco ancora a tenere a bada solo quando stò con mio figlio (che mamma solare e simpatica riesco ad essere per lui)ma ha 18 anni e una vita tutta sua ora da portare avanti e quel giorno Lui vincerà ed io mi vaporizzerò...e non ci saranno più giorni persi E' così che tutto finisce?

Risposta del Dott.Zambello: Si, può vaporizzarsi, scomparire per sempre nella estrema vittoria narcisistica. O, se ha il coraggio, finalmente nascere, ri-nascere veramente. Dopo una vita spesa nella illusione di essere per gli altri che forse nascondeva l'essere, proiettata, negli altri, finalmente può, se vuole, sentirsi, esistere veramente. Le auguro un Buon Natale, ne faccia quello che vuole.


Aggiunto: Dicembre 15, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentilissimo dottore,
mi chiamo Sabrina, ho 31 anni e da 17 sono fidanzata.
10 mesi fa ho conosciuto un ragazzo più piccolo di me, Francesco, il quale ha 22 anni.
Ci siamo amati, abbiamo fatto e vissuto insieme cose nuove per entrambi. Siamo stati bene.
Ora, però, mi rendo conto che non riesco a lasciare il mio attuale compagno, con il quale ho continuato a vivere in questi mesi, e mi rendo conto di quanto tengo a lui.
Non so come lasciare Francesco. Mi perseguita continuando a dire che non ce la fa a vivere, che gli sto distruggendo la vita, che parlerà col mio compagno, che non vuole più vivere.
Cosa devo fare? Non risponderlo più al cell anche quando mi manda sms disperati o rispondere?
La prego di rispondere. Ne ho tanto bisogno.
Sabrina

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
premesso che non conosco nessuno dei due, mi chiedo come sia possibile che dopo 17 anni lei si definisca ancora "fidanzata". Mi sembra chiaro che non ci si può certo stare con chi si sente "distrutto" e la ricatta minacciandola di dire tutto al suo ragazzo. Coi "bambini" non si dovrebbe fare l'amore ma, sicuramente non si sposano.


Aggiunto: Dicembre 14, 2011
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