Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera, ho letto con interesse il suo articolo sull'ombra e l'individuazione ma non mi è ben chiaro il passaggio, quando scrive, del rischio dell'inflazione dell'io "quando vuole essere buono e perfetto scadendo in deliri di onniscienza ed onnipotenza". Mi può per favore spiegare con un esempio semplice un caso del genere e poi come si può evitare questo pericolo ed anche come uscirne? Un persona che da credente/cristiana vuole crescere nel bene quando rischia l'inflazione in tal senso? Grazie mille
Risposta del Dott.Zambello: Le riporto un brano del Vangelo di Luca. Credo sia un esempio perfetto di un comportamento di inflazione dell'Io.
"In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
(Lc 18, 9-14)
Aggiunto: Febbraio 13, 2021
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Pseudonimo: Figliuol Prodigo
Pseudonimo: Figliuol Prodigo
Domanda allo psicoterapeuta:
Però, sono diventato medico, psicoterapeuta e poi psicoanalista. Da 25anni lavoro come psicoterapeuta.
Quindi, basta volerlo.
Ed io aggiungerei anche Grafologo, Dentista nonché (ex?) Paracadutista!
Risposta del Dott.Zambello: Veda la risposta sotto
Aggiunto: Febbraio 9, 2021
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Pseudonimo: Figliuol Prodigo
Pseudonimo: Figliuol Prodigo
Domanda allo psicoterapeuta:
Però, sono diventato medico, psicoterapeuta e poi psicoanalista. Da 25anni lavoro come psicoterapeuta.
Quindi, basta volerlo.
Ed io aggiungerei anche Grafologo, Dentista nonché (ex?) Paracadutista!
Risposta del Dott.Zambello: Se si riferisce alla mia biografia aggiungerei 10 anni come Insegnante di Scuola Guida e almeno 8 come Portiere di Notte.
Si, si può tutto ad una sola condizione che si metta in ciò che si fa, tutto se stessi che prevede rispetto per sé ma soprattutto per gli altri. Dobbiamo mettere in ciò che facciamo il massimo delle nostre possibilità e nel contempo sapere che tutto è una tappa, tutto finirà. Unica verifica in questo processo: gli altri.
Aggiunto: Febbraio 8, 2021
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Pseudonimo: Crudele
Pseudonimo: Crudele
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dottore,
non riesco a capire perché a volte sento l'esigenza di essere "crudele" con la mia terapeuta; ovviamente non parlo di vera crudeltà, ma di essere un po' "cattivo"/scontroso, di volere farla rimanere male. Da cosa può dipendere?
Risposta del Dott.Zambello: È una osservazione importante, la deve elaborare con la sua terapeuta.
Aggiunto: Gennaio 25, 2021
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Pseudonimo: Imbranato
Pseudonimo: Imbranato
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottor Zambello,
Ho un problema: mi ritengo una persona timida, imbranata e "debole", nel senso che non riesco a impormi con le persone, ma non in senso "aggressivo": faccio fatica anche a esprimere una mia opinione/idea, a iniziare/portare avanti una conversazione, mi sembra sempre di fare la figura del tontolone e dello scemo, quando invece avrei anche delle cose intelligenti da dire, ma la timidezza mi blocca e rimango muto a fare la figura dell'incapace. Forse tutto questo è dovuto anche al fatto che o miei genitori, da bambino, non mi prestavano molta attenzione e, quando lo facevano, era quasi sempre per criticarmi.
Come posso avere un rapporto più "normale" con le persone e non fare sempre la figura dell'imbranato?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo,
Situazioni psicologiche come la sua trovano un grande beneficio con una psicoterapia. Le suggerirei una psicoterapia dinamica, Credo infatti che lei dovrà fare un po' di lavoro per imparare a gestire la sua aggressività.
Aggiunto: Gennaio 22, 2021
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno
mia sorella di 46 anni sta vivendo chiusa inc camera al buio a piangere e dormire. dei farmaci prescritti dl medico curante non vuole saperne. vorremmo che intraprendesse un percorso psicologico ma si rifiuta. come possiamo convincerla a farla incontrare da Lei?
Abbiamo timore che possa fare qualcosa di irreparabile
Risposta del Dott.Zambello: Non lo so. Tenga conto che si può anche valutare anche la possibilità di un ricovero non volontario.
Però, prima di decisione così gravi, cercherei di fare venire a casa un medico, il suo di base e poi uno specialista: medico.
Aggiunto: Gennaio 22, 2021
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Pseudonimo: Fiore
Pseudonimo: Fiore
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera , secondo lei esiste un'età limite oltre la quale non ha più senso iniziare la formazione per diventare psicoterapeuti? Grazie
Risposta del Dott.Zambello: No, non c'è un limite. Bisogna però avere chiaro qual'e' il percorso formativo e quanto dura.
Io ad esempio mi sono iscritto a medicina a 27 anni. I miei coetanei facevano già le scuole di specializzazione.
Però, sono diventato medico, psicoterapeuta e poi psicoanalista. Da 25anni lavoro come psicoterapeuta.
Quindi, basta volerlo.
Aggiunto: Gennaio 20, 2021
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Pseudonimo: Carlo
Pseudonimo: Carlo
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Pseudonimo: N.
Pseudonimo: N.
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dottore,
Le volevo chiedere, se un terapeuta ha di fronte un paziente particolarmente difficile, egli cerca aiuti anche nella letteratura settoriale e/o va in supervisione?
Risposta del Dott.Zambello: Non capisco cosa intende per paziente difficile. Se un paziente non vuole e non cerca un rapporto terapeutico non è obbligato a rimanere in terapia.
Detto questo il terapeuta è continuamente invitato a leggere il suo controtrasfert.
Il lavoro del teraputa è quello di capire il paziente e se stesso.
Aggiunto: Gennaio 18, 2021
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Pseudonimo: Senza speranza
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Gent. Dott. Zambello,
sono in baliada anni dei miei problemi psicologici e, francamente,ho paura anche di sviluppare problematiche psichiatriche o di andare incontro a un vero e proprio esaurimento nervoso. In questi anni (più di dieci) ho sempre cercato di reagire e di superare i miei problemi psicologici. Ho cambiato diversi terapeuti e adesso mi sento esausto, svuotato, scarico, non ho più voglia di parlare e spiegare quello che ho dentro... sono esausto dottore da questi dieci anni di "lotta" (senza grandissimi risultati, a dir la verità). Adesso ho nuovamente il dubbio che il terapeuta attuale non sia giusto per me, che non mi possa aiutare (nella mia testa, quando sono da lui, mi sembra di essere davanti a mia madre e mi dico "io certe cose non gliele voglio dire perché non potrebbe capirle"). Non so se riesco a spiegarmi... sono davvero "morto spiritualmente" (nel senso che sento che il mio spirito/la mia anima è come morto, inaridito)... Mi sento davvero un deserto in cui non può fiorire più nulla. Mi sento un morto che respira... Come si fa a uscirne?
Quello che le chiedo dottore è questo: c'è qualche suo collega che mi consigliare nella città di Brescia (dove io risiedo)?
Mi scuso per la lunghezza ma sono in una condizione di malessere estremo
La ringrazio e le auguro una buona giornata
Risposta del Dott.Zambello: A Brescia c'è il Dott.
Caldera Renato Milano CMP
Via del Canalotto 15 - Brescia
- renatocaldera@tiscali.it
Non lo conosco personalmente ma so che è uno psicoanalista formato alla Spi