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Pseudonimo: Alprazolam
Pseudonimo: Alprazolam
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dottore,mi è stato prescritto alprazolam per un leggero stato di ansia ma non mi fa alcun effetto, anzi mi sembra che mi faccia agitare e innervosire; è possibile e cosa potrei fare?
Risposta del Dott.Zambello: L'Alprazolam, Xanax, è uno degli ansiolitici più utilizzati. Fa parte della categoria selle Benzodiazepine. Tutti questi farmaci in rari casi danno un effetto paradosso: aumentano l'ansia. Torni dal medico e si faccia cambiare farmaco.
Aggiunto: Ottobre 28, 2020
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Pseudonimo: Sisifo
Pseudonimo: Sisifo
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dott. Zambello
sono giorni che litigo con i miei genitori (in particolare con mia madre) che mi rinfacciano di continuo il fatto di non aver voluto continuare gli accertamenti clinici cui mi ero sottoposta il mese scorso in merito alla mia ipoacusia.
Io non voglio litigare con loro ma loro continuano a dirmi che mi sto comportando come una bambina di tre anni, che devo capire che l'unica soluzione è l'impianto cocleare, ma io non lo voglio nella maniera più assoluta. E non voglio neanche dover mettere delle protesi esterne al canale auricolare. Loro non lo vogliono capire che io quell'impianto non lo farò mai nella mia vita, per nessuna ragione al mondo, e che mi devono lasciare in pace.
Non ne posso davvero più. Dopo aver disdetto quegli appuntamenti ero più tranquilla però adesso, a sentire mia madre che mi ripete in continuazione che comunque prima o poi dovrò fare l'impianto e che non c'è altra soluzione, mi viene di nuovo l'ansia. Come posso fare a farle capire che non succederà mai, che ne uscirei sfigurata da una operazione del genere e che non potrei mai più avere nessun tipo di vita sociale perché sarei un mostro? Lei non lo capisce questo... e mi sembra assurdo. Oltretutto se ho questa malattia è proprio colpa di mia madre.
Risposta del Dott.Zambello: Lascierei perdere la colpa di sua madre. Che colpa dei suoi geni? Ha colpa lei, se é nata così?
Lei ha diritto a non farsi fare l'impianto ma, sua madre considera un dovere suggerirle di ripensarci. Mi sa che siete tutte e due belle cocciute.
Auguri.
Aggiunto: Ottobre 28, 2020
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Pseudonimo: Vinjafanja
Pseudonimo: Vinjafanja
Domanda allo psicoterapeuta:
Ah davvero? E perché altre volte ha interpretato altri film e questa volta non può?
Risposta del Dott.Zambello: È ben diverso interpretare un film, cosa avrà voluto dire il registra. È come farlo davanti ad un quadro. Dare delle intrepretazioni a ciò che uno prova é un compito da seting analitico.
Aggiunto: Ottobre 24, 2020
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Pseudonimo: Vinjafanja
Pseudonimo: Vinjafanja
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottor Zambello proprio in questi giorni sono rimasto colpito da un film di cui ho visto solo il trailer che contiene un personaggio femminile che ha molto a che spartire con il personaggio di un anziano esorcista uomo presente in un telefilm che si chiama il tredicesimo apostolo il Prescelto, nella puntata la casa del diavolo, è padre Samuele Costa che in una scena dice è l'amore la forza più grande, c'è quindi un collegamento con il personaggio incarnato nel film di cui parlavo all inizio The Tree of Life, interpretato da Jessica Chastain una madre che insegna al figlio il potere dell amore. Proprio oggi ho scoperto la forza dell amore per me stesso, poiché non mi sono sempre amato, e mi sta curando. Potrebbe scrivere riguardo a questo film di Terrence malick? Sarebbe bellissima una spiegazione psicanalista fatta da lei.
Risposta del Dott.Zambello: No, si sbaglia, non posso darle alcuna interpretazione. Non so che dirle. Auguri.
Aggiunto: Ottobre 19, 2020
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Pseudonimo: Addormentarsi
Pseudonimo: Addormentarsi
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore, ho notato che il mio terapeuta (ad orientamento psicoanalitico), almeno un paio di volte durante la seduta, chiude gli occhi e sembra si assopisca (inclina anche un po' la testa in avanti); la cosa mi infastidisce e mi fa sentire non ascoltato (a volte, mentre ha gli occhi chiusi, mi sembra di parlare "al muro"), ma non ho mai detto nulla. Cosa ne pensa?
Risposta del Dott.Zambello: Glielo dica, ne parli con lui.
Aggiunto: Ottobre 16, 2020
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Pseudonimo: Sisifo
Pseudonimo: Sisifo
Domanda allo psicoterapeuta:
Capisco. La mia vita sociale già ne risente moltissimo. Non riesco a sentire la TV né il telefono o il citofono, non esco più con nessuno e non ho più amici perché non sono in grado di capire ciò che le persone mi dicono. Prima non riuscivo a sostenere una conversazione con più persone, adesso anche con una persona sola mi è diventato quasi impossibile.
Venti anni fa, ero ancora adolescente quando mi consigliarono per la prima volta le protesi. Le rifiutai per la paura che fossero visibili a tutti.
Quattro anni dopo ebbi la fortuna di parlare con un medico che mi disse che esistevano anche protesi endoauricolari, che restano nascoste all'interno del canale auricolare (oltretutto adesso sono molto più piccole e meno visibili rispetto a 15 anni fa) e mi convinse a provarle dicendomi che le persone non le avrebbero notate. Effettivamente aveva ragione,è molto raro che qualcuno se ne accorga.A volte la gente mi chiede "se hai problemi di udito perché non delle protesi?",non si accorgono che già le indosso.
Però adesso anche con quel tipo di protesi io ci sento pochissimo. Nonostante questo non voglio mettere protesi visibili né impianti. Non mi importa se non potrò più parlare con i normali, tanto comunque non mi vorrebbe più nessuno con quelle cose in testa.
Dopo la visita ORL ho passato un mese con l'ansia, ma adesso che ho disdetto quegli esami sono più tranquilla.
A lei comunque le peotesi le consiglio lo stesso. Alla sua età è fisiologico un calo dell'udito, oltretutto in genere negli anziani le malattie degenerative dell'orecchio progrediscono lentamente (se questo dovesse essere il suo caso) e potrebbe avere un buon recupero uditivo per molti anni con le sole protesi endoauricolari, se riesce a portarle.
Risposta del Dott.Zambello: Grazie.
Aggiunto: Ottobre 15, 2020
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Pseudonimo: Sisifo
Pseudonimo: Sisifo
Domanda allo psicoterapeuta:
Qualche ora fa ho disdetto una visita e due esami che avevo programmato per l'inizio di novembre.
Ho già fatto una TAC, ma ho deciso di bloccare tutto.
Un po' perché la situazione dei contagi ormai è drammatica, e oltretutto la gente si ostina a non indossare la mascherina e a fare come se nulla fosse.
Ma, a parte questo, ho disdetto tutto perché io per prima non me la sento più di continuare questo percorso. Tanto mi hanno già fatto capire che non si può fare più nulla per farmi recuperare l'udito, e vogliono valutare se io abbia bisogno di un impianto cocleare o se con protesi diverse da quelle che porto ora potrei andare avanti ancora per qualche anno, prima che la malattia progredisca ulteriormente. Insomma che sia adesso o tra 5-7 anni all'impianto ci arriverò comunque.
E io non voglio, per questo ho rinunciato. Non voglio l'impianto ma non voglio neanche delle protesi esterne, non voglio nulla che sia visibile. Altrimenti le persone mi prenderebbero in giro e mi tratterebbero da handicappata e da ritardata mentale.
Sono sempre stata presa in giro e non voglio che succeda ancora. Io voglio diventare normale, invece i medici vogliono farmi diventare più brutta e più anormale di quanto io già non sia.
No, preferisco restare sorda ma che la gente almeno pensi che io sia normale quando mi vede.
Risposta del Dott.Zambello: Anche io comincio ad avere alcuni problemi di udito. Cone lei ho una idiosincrasia agli apparecchi acustici. Però, quando la mia qualità di vita, di rapporti sociali ne risentirà, metterò l'apparecchio acustico. Pazienza.
Aggiunto: Ottobre 14, 2020
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Pseudonimo: Vinjafanja
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Pseudonimo: Vinjafanja
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Domanda allo psicoterapeuta:
Dottor Zambello continuo a stare meglio grazie a delle nuove tecniche e a tanto lavoro tanto impegno, riposo e anche grazie a lei. Volevo chiederle ma una persona può scoprire di essere competitiva e rivelare il suo vero sé stesso una volta essere diventato competitivo? Io mi ricordo che lei una volta in un post di qualcosa come cinque anni fa ne parlava.
Risposta del Dott.Zambello: Lasci la competizione agli adolescenti. Loro hanno bisogno di misurarsi per crescere. Lei, viva la sua vita e lasci vivere, contenta.
Aggiunto: Ottobre 4, 2020
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Pseudonimo: Sisifo
Domanda allo psicoterapeuta:
Anche mia madre soffre di una forma lieve di otosclerosi, le è stata diagnosticata solamente due anni fa, alla soglia dei 65 anni e per adesso ha solo un lieve calo dell'udito. Tutti gli otorinolaringoiatri che mi visitavano fin da bambina dicevano che è una malattia con una forte componente ereditaria e non si spiegavano perché non ci fossero altri casi in famiglia a parte il mio. Abbiamo scoperto che la colpa è di mia madre solo pochi anni fa, perché io la malattia l'ho sviluppata da bambina, lei invece da anziana. Però anche l'otorino che mi ha vista il mese scorso ha voluto sapere se c'erano altri casi in famiglia e ha confermato l'ereditarietà. Quindi sì, è precisamente colpa sua.
Oltretutto il fatto che io abbia avuto un'insorgenza così precoce della malattia, è dovuto all'anomalia cromosomica con la quale sono nata. E,secondo il genetista che ha visto il mio cariotipo 3 anni fa (perché volevo sapere di chi fosse la colpa, se di mio padre o di mia madre), è più probabile che l'anomalia sia da attribuirsi al cromosoma X materno piuttosto che a quello paterno. Per saperlo con certezza dovrei fare esami specifichi che nessun medico mi prescriverebbe, visto che non ce n'è necessità dal punto di vista clinica. Ma io sono certa che la colpa è di mia madre. è stata lei a farmi nascere sbagliata, perché evidentemente voleva essere l'unica donna della famiglia, non voleva rivali. Non è stato mio padre. è DUE VOLTE colpa di mia madre. La genetica non mente.
Risposta del Dott.Zambello: È lei che mente a se stessa. Se è una questione genetica, che colpa ha sua madre? Lo sapeva? Poteva modificare i suoi geni? No, la smetta di farneticare