Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno.
Sono una ragazza di 20 anni e molto sensibile.
Nella mia vita non sono mai stata da uno psicologo, anche se credo di averne bisogno. Durante la mia infanzia persi mia madre e subito dopo subii una violenza sessuale. Tutto questo ovviamente, ricade sulla mia personalità e il mio modo di pensare.
Ho sempre fatto sogni strani, ma ultimamente sono più frequenti.. Sogno spesso la morte e ho sempre l'impressione di essere osservata da qualcuno, sono molto spaventata. Cosi, mi chiudo in me stessa e auto distruggo tutto cio che mi sta attorno, rapporti compresi. Sono insicura di me stessa,faccio pensieri strani e a volte ho tanta paura.. Non so più cosa fare, vorrei piangere per sfogarmi un po, ma sono bloccata. È molto angosciante vivere così. Mi sento una donna anziana, chiusa nel corpo di una ragazza.. Vorrei fare tante cose, so di avere le doti necessarie ma mi perdo nei miei pensieri. Ho bisogno di aiuto
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina, penso che lei abbia ragione: chiederei aiuto ad uno psicoterapeuta. Lo cerchi, faccia alcuni incontri conoscitivi e poi, se funziona, continui con fiducia.
Aggiunto: Novembre 15, 2020
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Pseudonimo: Greta
Pseudonimo: Greta
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Dottore,
Sono senza lavoro da poco più di una settimana, non mi hanno rinnovato il contratto causa calo di attività... Se non lavoro mi assale subito la 'depressione da disoccupazione' e non ho più energie o voglia per qualsiasi cosa, passo il tempo a dormicchiare. Tra l'altro ora come ora non è un momento ideale per trovare altro impiego in tempi brevi e questa condizione sospesa mi destabilizza notevolmente. Sono una ragazza di quasi trent'anni solare, positiva, amabile ma in quando sono in crisi come adesso voglio solo isolarmi... Come posso fare per dare un senso alle mie giornate? Ho dei corsi online da fare, i mandala da colorare e altre cavolate ma mi sento stupida a farle perché senza lavoro mi sento una nullità... Tra l'altro questa situazione temo possa rovinare qualcosa anche con il mio compagno con cui convivo. Ad agosto avevamo parlato della possibilità di provare a fare un figlio se mi avessero fatto l'indeterminato come mi aspettavo adesso ovviamente un figlio non lo faccio se sto così.. Capisce dottore per me così si allontana anche la possibilità di crearmi una famiglia, può essere che stia vivendo questo 'lutto'?
La ringrazio e le auguro un buon proseguimento!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Greta,
capisco, la sua è una situazione che tocca milioni di persone ma soprattutto rischia di cronicizzare in una depressione economica. Che fare? Certamente non ho soluzioni pratiche da suggerire. Posso dirle come si affronta il "lutto" , come dice lei: bisogna accettare la realtà, solo accettandola possiamo accorgerci che abbiamo altre possibilità, soprattutto dentro di noi. D'altra parte, potrebbe gia' pensare che se il suo star bene, anche le sue relazioni, dipendono in fondo da qualcosa di fuori di sé, forse c'è qualcosa da rivedere.
Auguro anche a lei ogni bene.
Aggiunto: Novembre 13, 2020
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Pseudonimo: Borderline
Pseudonimo: Borderline
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dottore, mi consenta di rivolgermi al signore del post qui sotto:
Dice che il suo capo è "una tipa bourdeline". Da cosa lo deduce, mi scusi, dall'alto della sua specializzazione in psichiatria? Immagino come conosca bene il disturbo di personalità borderline visto che non ha neanche neanche come si scriva.
Che bel Paese l'Italia, dove chiunque all'occorrenza può diventare medico, virologo, Presidente del Consiglio, economista, psichiatra... basta avere una tastiera, una connessione a internet e saper sparare due cazzate. Un Paese dove chiunque è autorizzato a dire la sua su tutto, anche capre come lei, caro signore, che parlano di cose di cui non sanno una beata minchia giusto per dare aria alla bocca.
La sua capa sarà anche una stronza, ma lei è un povero idiota ignorante che non farà mai nessun tipo di carriera, perché troppo stupido. E poi si chiede anche perché sul lavoro venga vessato e trattato male?
Aggiunto: Novembre 12, 2020
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Pseudonimo: Lavoro
Pseudonimo: Lavoro
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore volevo un consiglio.
Con il covid è venuto nel nostro ufficio una nuova dirigente: sul lavoro dicono che è brava ma urla, grida, dà ordini dicendo che le dobbiamo ubbidire e che non dobbiamo discutere.
Premesso che è una tipa bourdelaine perché prima tratta i miei colleghi da schifo e dopo gli va vicino con le smancerie, la mia domanda è può essere un soggetto appunto bourdelaine e narcisistica nello stesso tempo? E come fanno questi soggetti instabili a raggiungere una posizione di potere, dirigenziale se poi per dirigere usano come strumento solo la forza delle minaccia e delle urla?
Risposta del Dott.Zambello: Tutti i narcisisti patologici sono borderline. È chiaro che io non conosco la sua capa.
Il narcisista non è limitato da un punto di vista cognitivo, anzi. Noi abbiamo avuto per anni un personaggio narcisista ma che aveva ottenuto il massimo della responsabilità politica.
Aggiunto: Novembre 10, 2020
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Pseudonimo: Francy
Pseudonimo: Francy
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Dott. Zambello, le scrivo in quanto mamma demoralizzata. Ho due bambini di 6 e quasi 10 anni. Il grande mi sta facendo disperare, ma sono anni ormai.
È un continuo opporsi e contrastare tutto ciò che gli viene detto, creando continuamente scontri e clima pesante in casa.
È sempre stato così fin da piccolissimo. Rispettoso, timido ed educato fuori casa ma una tragedia con noi. È un bambino molto sensibile e molto intelligente. Ha scuola ha un'ottima media ma non è ancora capace di rendersi autonomo in niente. Mi dicono tutti che è perché "è il primo figlio". Può essere, ma la vita sta diventando un inferno. Io lavoro tanto, ora lavoro da casa e sono stremata perché mi sembra di avere addosso un bambino con problemi a cui badare 24 ore su 24 e non è possibile né tollerabile. Io faccio io mio e poi mi ritrovo a dover combattere (e mi creda, proprio combattere) perché lui faccia il suo. Non c'è un giorno in cui arrivando a casa prenda in mano un libro. E per fare un compito di 10 minuti ci vogliono magari anche 3 ore di urla, pianti e minacce.
Tutte le mattine bisogna pregare che il bambino si svegli di luna buona se no le giuro che portarlo a scuola è un incubo. Si pianta sul divano ed è un continuo... Non mi vesto, non vado a scuola, se vado spacco tutto, io sto a casa e via dicendo. Se esce in giardino con gli amici è l'unico che al momento del rientro fa sceneggiate. Se siamo in spiaggia è l'unico che riesce a fare capricci.. Insomma, scene che a 10 anni non dovrebbero più esistere da tempo.
Ma mi rendo conto che il problema non è la scuola. È un continuo metterci alla prova e sfidarci.. Se passa invece un pomeriggio dal nonno diventa un angelo. Il fatto è che per star dietro a lui e ai suoi compiti ad esempio faccio davvero fatica fisica, non ho più un attimo per me stessa anche perché ho il piccolo a cui stare dietro. Mi sento impotente e frustrata e ormai non ho più pazienza con lui e a volte mi escono davvero parole orribili ma sono allo stremo delle forze fisiche e mentali.
Mio marito è messo come me, con la differenza che lavora fuori casa e quindi ha meno occasioni di scontri ma nonostante questo riesce a gestirlo ancora meno.
Vorrei mettere uno stop a tutto questo. La nostra vita in casa è diventata impossibile. Vorrei sentire qualcuno o chiedere aiuto ma da dove comincio? Io sono anni che penso di andare a chiedere aiuto, poi il periodo NO passa e cambio idea ma adesso non ce la faccio più. Come può un bambino essere così? :!cry:
Risposta del Dott.Zambello: Chieda aiuto ad uno/a psicoterapeuta che si interessi di adolescenti.
Aggiunto: Novembre 9, 2020
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Pseudonimo: Vinjafanja
Pseudonimo: Vinjafanja
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Pseudonimo: Luoghi comuni
Pseudonimo: Luoghi comuni
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore sono un napoletano trapiantato da un mese a Torino. Sono un collaboratore scolastico anche se sono un dottore in economia: ho accettato perché a sud non c'è lavoro e perché facendo punteggio in questo ruolo, posso utilizzarlo per essere assunto in amministrazione nella scuola.
Sentire però persone che tifano contro la Campania affinchè diventi zona rossa oppure passare per furbo o meglio per ladro per non aver pagato ieri, giovedì, l'affitto della stanza visto che ero tutta la giornata a lavoro ( tra l'altro affitto in nero presso una struttura ecclesiastica) oppure che i meridionali sono sporchi, furbi, non lavorano, nel 2020 non ha prezzo. La cosa che mi spaventa e che questo lo dicono persone acculturate.
Risposta del Dott.Zambello: Vede, gia lei divide le persone tra culturate e aculturate. Ne è ceto che siamo classi possibili, che esistono nella realtà?
Ma l'uomo ha sempre bisogno di distinguersi dagli altri, classificare gli altri come inferiori. Quando era giovane, venni a Torino per un breve periodo e mi ricordo un cartello che vidi alla porta di un ascensore: " No ai cani e ai veneti". Milioni di persone, in particolare i veneti avevano emigrato e quel cartello era un sintomo di come venivano percepiti dagli altri. Oggi nel Veneto c'è la Lega con tutto il suo bagaglio di federalismo e razzismo contro gli extracomunitari i "terroni" e con Zaia si sentono "un popolo". Ha mai notato quante volte in un discorso il Presidente dice:"I veneti" ? E, le classi sociali divise per identità sessuale? Le donne dopo gli uomini, gli omosessuali in ghetti, nascosti. Fino agli anni sessanta li mettevano in manicomio o in galera. Potremmo continuare ad elencare classi e sottoclassi che l'uomo usa, pensi ai bianchi e negri e anche a, culturato e aculturato. Ma perché lo fa? Per sentirsi forte, migliore. C'è di fondo una grande fragilità e poca stima di sé.
Aggiunto: Novembre 6, 2020
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Pseudonimo: Vinjafanja
Pseudonimo: Vinjafanja
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottor Zambello sono ancora in ripresa, i miei sforzi vengono premiati, tuttavia mi sono reso conto che delle cure psicoterapeutiche sbagliate hanno reso più difficile la mia guarigione, di cui da un anno mi occupo con successo, ma il percorso come lei mi insegna è ancora lungo e molto, ma per me non è un problema, sono felice lo stesso. C'è una componente mancante nella mia cura, mi rivolgo a lei chiedendo risposta. Io ho subito abusi psicologici gravi e anche verbali, lei sa indicarmi a Roma una scuola di difesa contro queste violenze? Io non ho la sua esperienza ovviamente, non potrei mai riuscire da solo a trovare sempre io la risposta, sarebbe come fare una lista della spesa lunga due chilometri.
Risposta del Dott.Zambello: Non c'è motivo di andare a cercare un ulteriore terapeuta, ne parli con il suo
Aggiunto: Novembre 5, 2020
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Pseudonimo: Indeciso perenne
Pseudonimo: Indeciso perenne
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve gent.mo dott. Zambello,
non riesco mai ad essere "soddisfatto" dei terapeuti che scelgo; trovo sempre delle cose che non mi piacciono; appena comincio con uno, penso che non sia quello giusto e penso già a cambiare professionista. Il risultato è che passo da un terapeuta all'altro, concludendo poco o nulla. Non so cosa fare
Risposta del Dott.Zambello: C'è una soluzione: parlarne con il suo terapeuta. Solo bel confronto lei potrà scoprire perché si comporta così.
Aggiunto: Novembre 4, 2020
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Pseudonimo: Accidia
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore,
uno dei miei problemi più grandi è l'accidia; sembra che il mio talento più grande sia perdere tempo senza fare nulla di produttivo. Ho intrapreso varie terapie ma le ho sempre terminate prematuramente e non ho concluso niente. Non ria mia accidia non mi consente di raggiungere anche i pochi obiettivi che ho. Cosa posso fare?
Risposta del Dott.Zambello: La chiesa cattolica considera l'accidia un peccato capitale.
Non ho alcun interesse riguardo queste categorie ma penso che queste mettono in risalto una realtà: l'accidia dipende dalla nostra volontà.
Solo agendo su questa la possiamo superare.
Valuti altresi', si faccia aiutare per vedere che non ci sia una forma di depressione.