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Pseudonimo: Paolo
Pseudonimo: Paolo
Domanda allo psicoterapeuta:
carissimo dottore la riscrivo a distanza di + di un anno,la mia situazione specie nell’ultissimo periodo è fortemente peggiorata,ho un fortissimo senso di paura addosso,paura di impazzire di finire male x questa malattia che non vuole lasciarmi,pensavo di farcela da solo,ma nn riesco è una bestia nera.le descrivo i sintomi,forte ansia,senso di soffocamento continuo alla gola e pressione allo sterno,angoscia,stanchezza pesantezza agli occhi ma la cosa he mi spaventa di + è l’essere assente,camminare senza saper ke fare,nn riuscire + a fare nulla senza fatica,interessi limitati e ultimamente esco di meno,xkè nn voglio farmi vedere dagli amici che stò male,a volte la disperazione è forte.ho paura.il fatto è che trascino questa cosa da due anni da solo nn riesco a coinvolgere nex x paura di ex giudicato male o abbandonato,nex vorrebbe circondarsi di una persona “malata di testa”,nemmeno i miei sanno.dott potessi farei tutto da solo,cure da psicoterapeuta ma non ho le risorse per poterle affrontare da solo,ma non esiste un supporto statale per questo?sec lei dopo due anni cè da aspettarsi il peggio visto la mia situazione?i farmaci sono necessari?non voglio perdere la mia vita,voglio ritornare la persona di un tempo…premetto
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Paolo,
ma perchè sopportare tanta sofferenza? Ho visto la sua lettera di un anno fa, mi diceva le stesse cose. Le chiedo, perchè non è andato da uno psichiatra, anche ASL a farsi prescrivere un po’ di farmaci. Sono necessari? Si nel suo caso, indispensabili. Con questo non le sto dicendo che gli antidepressivi la “faranno” rinascere. Probabilmente ci sono cose, un po’ più profonde che richiederanno un po’ di tempo e magari un aiuto psicoterapeutico ma, i farmaci, l’aiuteranno a non sentirsi più uno “zombi” che gira per strada chiedendosi dove sta andando.
Aggiunto: Aprile 14, 2012
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Pseudonimo: Livio
Pseudonimo: Livio
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve Dottore,sono un ragazzo di 23 anni e nonostante assumo Cialis abbastanza spesso per contrastare i miei problemi di ansia da prestazione,nonostante l'utilizzo del farmaco alterno momenti in cui ho molta voglia e ho delle performance ottimali a momenti in cui ho calo del desiderio e non riesco a raggiungere un erezione soddisfacente per la penetrazione..Saprebbe aiutarmi e spiegarmi perche' neanche l'utilizzo di questo farmaco ha risolto del tutto il mio problema? Grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore Livio
le difficoltà erettive possono avere due cause: fisiche o psicologiche. Do per scontato che lei abbia escluso un interessamento organico che le ricordo può essere venoso, ormonale, neurologico, metabolico o come esito da una perdente infezione. Lo specialista in grado di valutare clinicamente e fare una diagnosi e l'Andrologo. Se come credo, il disagio ha origini psicologiche, perchè una pastiglia dovrebbe risolvere il "problema"? Mi sembra evidente che c'è bisogno, lei sente il bisogno di affrontare la questione su un piano diverso che non sia la pastiglia. Si cerchi uno psicoterapeuta, meglio con una formazione psicodinamica e la smetta di "lottare" inutilmente con le pastiglie.
Aggiunto: Aprile 13, 2012
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Pseudonimo: Margherita
Pseudonimo: Margherita
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dottor Zambello.Sono una donna sposata da circa sei anni solo negli ultimi mesi ho scoperto che mio marito da anni praticava autoerotismo causa forse di un suo disturbo dell'erezione con insufficienza a consentire il coito.Attualmente siamo in seduta da uno psicologo le cose apparentemente sembrano essere migliorate.Il problema potrebbe ritornare?Poichè l'autoerotismo era presente prima di me possono esserci cause psicologiche presenti in lui che ha riportato nella coppia?Grazie della vostra disponibilità.Da chiarire che la sua è una personalità pianificatrice
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Margherita,
non conosco uomini giovani e nel pieno della loro maturità che non pratichino, chi più chi meno, l'autoerotismo. Solo una vita di coppia equilibrata e soddisfacente dal punto di vista sessuale può abbassare l'incidenza della pratica autoerotica nell'uomo. La sessualità è una "carica" energetica talmente preziosa, potente e composita che molto spesso è difficile controllarla limitandola ai soli atti sessuali all'interno della coppia. Tacciare come "perverso" o peggio ancora "immorale" qualsiasi atto sessuale compensatorio al di fuori del rapporto familiare non solo é inutile ma rischia di danneggiare lo stato psichico della persona e certamente non favorisce il rapporto di coppia.
Aggiunto: Aprile 12, 2012
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Pseudonimo: Giacomo
Pseudonimo: Giacomo
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera, vorrei sapere il suo parere sulla tecnica EMDR, a che tipo di disturbi può essere applicata, e se presenta controindicazioni. La ritiene valida?
Risposta del Dott.Zambello: L'EMDR e' un metodo per il trattamento del disturbo post traumatico da stress e disturbi relativi.
Il metodo EMDR prevede che il paziente si concentri sull'evento traumatico e sulle sensazioni corporee e relativi stati emotivi che vengono evocati nel paziente.
Il terapeuta da precise istruzioni al paziente di seguire i movimenti ritmici delle dita del terapeuta, mentre il paziente cerca di rivivere l'evento traumatico.
Personalmente non ne ho una esperienza diretta né ho visto trattamenti, mi è capitato alcune volte di sentire il resoconto clinico da parte di colleghi. E' mia abitudine sospendere ogni giudizio esterno e tanto più interno su cose che non conosco.
Aggiunto: Aprile 11, 2012
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Pseudonimo: Geko
Pseudonimo: Geko
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore come è possibile aumentare la propria autostima per poter migliorare la qualità della vita?
Risposta del Dott.Zambello: Bravo, questo è lo scopo di ognuno di noi e la dove vi siano delle difficoltà, della psicoterapia. E' chiaro credo anche a lei che mi legge che poi, sul tipo di intervento terapeutico, la teoria si divide. Grossolanamente i comportamentisti pensano che sia necessario acquisire una serie di comportamenti nuovi che ci aiuteranno a superare l'ostacolo, gli psicodinamici pensano che gli ostacoli siano dentro, nel profondo, nell'inconscio ed é li che bisogna raggiungerli per superarli, elaborarli.
Aggiunto: Aprile 11, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore, sono Alessandro 42 anni. Vorrei sapere se e' possibile superare quel blocco che una persona ha quando deve urinare davanti ad altri. Per esempio come capita a me quando devo fare la visita di revisione a lavoro. Il dottore o l' infermiere ti guardano mentre la fai dentro la provetta. Ed io non riesco mai, mi blocco, anche se ho la vescica che mi scoppia. Esiste qualche soluzione,perché fra qualche giorno dovrei rifare i test, e gia' ci sto pensando. Per favore mi dia un consiglio. Alessandro.
Risposta del Dott.Zambello: Get.mo Signor Alex,
si, la può aiutare una terapia ipnotica mirata.
Chieda aiuto all' AMISI a Milano o a qualche loro associato in Italia.
Veda: www.amisi.it
Aggiunto: Aprile 8, 2012
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Pseudonimo: Giuditta
Pseudonimo: Giuditta
Domanda allo psicoterapeuta:
Quando ci si accorge di quel vuoto, di quel nulla di cui siamo realmente fatti, che drogarsi, scopare, spendere, mangiare danno solo euforie che muoiono all’inizio lasciandoci soli, si ha talmente schifo di se stessi che non si può fare altro che suicidarsi o almeno tentarci. ho 17 anni, sono in cura da psicologi, psichiatri, ho preso e prendo attualmente psicofarmaci da quando ne avevo 13. ricovero in clinica. all’infelicità senza desideri non c’è cura. la morte sarà come provare una nuova droga, proverò sensazioni nuove. se c’è qualcosa oltre spero di non essere sempre tremendamente annoiata, come ora, nonostante i 9 che avevo quando ancora andavo al liceo, nonostante abbia tutto, una 38 di taglia e gli altri dicano che io sia davvero molto bella. non è mai abbastanza quando si è fatti per autodistruggersi. “chi e perché mi ha messo al mondo, dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo?”. solo con la morte si è liberi.
Risposta del Dott.Zambello: Mi dispiace. Le mie parale non colmeranno il tuo vuoto, ma vorrei assicurarti da padre, nonno che ti ha anticipato di oltre 40 anni che dopo il dolore, il vuoto che disintrega c’è, se lo cerchi, un senso, un piacere di esistere che non spiega il perchè delle cose ma ti permette di esserci. Io credo sia un nostro compito tentare di arrivarci.
Ciao. Ti auguro una Buona Pasqua.
Aggiunto: Aprile 8, 2012
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Pseudonimo: Sara
Pseudonimo: Sara
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dott. Zambello, siamo una coppia di genitori di 31 anni ed abbiamo un figlio che il prossimo settembre iniziera la scuola primaria.Viviamo in un piccolo quartiere di periferia dove siamo ben inseriti e dove mio figlio frequenta la materna, ha compagni di scuola che frequenta durante il pomeriggio...forse questa estate però dovremmo cambiare casa, quartiere e quindi scuola e di conseguenza compagni, ho paura che mio figlia avendo già un carattere insicuro e timido soffra talmente tanto per il cambiamento che gli si creino dei seri problemi... è possibile? Lei cosa mi consiglia?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
le "consiglio" di preoccuparsi un po' meno. Suo figlio non diventerà mai sicuro se lei "gli butta" addosso tutte queste preoccupazioni. E' un bambino, ha una capacità di adattamento quasi totale. Lasci che si sperimenti, si "sbucci un po' la pelle", lo aiuterà sicuramente a fortificarsi. I genitori devono aiutare i figli a camminare da soli, a crescere, ad essere indipendenti e poi ad andarsene.
Aggiunto: Aprile 7, 2012
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Pseudonimo: Adi
Pseudonimo: Adi
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore sono sempre io Adi, senta ....è possibile che il problema di eiaculazione precoce sia accompagnato da disfunzione erettile??!! Oppure è una conseguenza dello stato emotivo da esso causato?! In tutto questo la masturbazzione che ruolo ha??!! Un sbagliato approccio ad essa può essere una delle cause??!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Adi,
lei mi chiede una diagnosi ma io non sono in grado di farla, per ovvi motivi. In alcuni casi di ansia alla eiaculazione precoce si aggiunge anche difficolta erettive. La masturbazione non ha alcuna controindicazione fisica ma, in alcuni casi può bloccare la persona a meccanismi mentali troppo rigidi che non aiutano il rapporto sessuale che per natura richiede fantasia.
Aggiunto: Aprile 6, 2012
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Pseudonimo: rosa
Domanda allo psicoterapeuta:
salve dottore, volevo chiederle se ha visto il servizio delle iene riguardo l'uso di alcuni psicofarmaci,che aveva "effetti indesiderati" non riportati nel foglietto illustrativo, in quel caso si parlava di persone che prima di assumere medicine non avevano mai avuto l'impulso di giocare e invece poi si sono giocati migliaia di euro, altri che avevano iperattivita' sessuale, una ragazza e' addirittura finita in carcere.adesso mi chiedo pur leggendo scrupolosamente il foglietto e non trovando nulla di tutto cio' e avendo il dubbio che una persona che ne fa uso abbia qualche impulso x l'illegalità ,e' possibile che x pararsi il sederino le case farmaceutiche arrivino a nn riportare gli effetti che questi medicinali possono avere??come si fa a constatare che dipendano da l'assunzione dei farmaci???grazie in anticipo.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Rosa,
no, non ho visto il servizio delle Iene. Non sono un fans delle terapie farmacologiche ma, le assicuro però che le case farmaceutiche per "pararsi il sederino" sono interessate a scrivere tutti gli effetti collaterali possibili e conosciuti. Il motivo è evidente: "lo avevamo scritto". Basta leggere un bugiardino qualsiasi e ci si rende conto che è così. Cosa diversa invece è quello di cui lei parla: i casi di probabile crisi maniacale. Certo, i farmaci antidepressivi possono spingere verso una crisi maniacale. E' per questo che la diagnosi in caso di depressione deve essere fatta da uno specialista: lo psichiatra, e la terapia deve essere seguita dal medico. Mi scusi, signora Rosa, come tutte le terapie farmacologiche.