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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore,
le espongo il mio problema:
ho 31 anni da quando sono solo, cioè non ho una ragazza a fianco, sto male. E' la prima volta dopo 11 anni di vita di coppia che mi trovo in questa condizione. Non riposo bene, mi sembra di impazzire, vivo in una condizione di ansia e panico costanti. Ho sempre una serie di pensieri ricorrenti quali la nostalgia, il senso di colpa, la sensazione di essere abbandonato e dimenticato e queste sono solo le sensazioni più forti.
Penso che sono da solo, che nessuno si ricorda neanche che esisto, e che me lo merito. Inizio a non reggere più, a sentire una certa stanchezza per tutto questo.
Secondo lei per stare meglio sono necessari dei farmaci?
Io preferirei evitare farmaci, non tanto perchè non mi piace l'idea di non prendere farmaci in generale, ma quei farmaci mi spaventano davvero, e non vorrei aggiungere altri problemi e paure. Ho deciso di iniziare una psicoterapia ma non so se è sufficiente nel mio caso.
Dovrei anche rivolgermi a uno psichiatra?
E' davvero una sofferenza non so quanto posso reggere ancora, già adesso a volte mi sembra di essere lì lì per impazzire o qualcosa di simile, di finire in uno stato da cui non riuscirei a tirarmi fuori. Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Marco,
lasci stare gli psicofarmaci, nel suo caso, sarebbero veramente un danno. Certo, ha bisogno di capire un po' di cose, soprattutto sulla sua modalità di stare con le donne. Ma, lei lo capisce, per questo i farmaci non servono. Va bene una psicoterapia, se può, si scelga uno psicoterapeuta.


Aggiunto: Aprile 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


in realtà abbiamo provato a parlarne più volte,ma credo che quello che non riesco ad accettare il più delle volte sia il fatto di crescere,solo alcune volte lo supero,ma a livello cosciente non percepisco il perchè.Comunque è vero,adesso che mi ci ha fatto pensare ho 1 atteggiam ambivalente verso il mio terapeuta,proverò a parlargli meglio anche di questo

Aggiunto: Aprile 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve,
sono una ragazza di 19anni che le ha già scritto tempo fa,e che segue un terapeuta del suo stesso orientamento da circa 3 anni,volevo dirle che c'è 1 cosa che non riesco a capire di me,passo da stati di interesse e apertura verso il mondo e gli altri,a stati di menefreghismo e chiusura totale,non mi interessa di niente e non provo nemmeno niente per gli altri.Dietro tutto questo c'è il rifiuto di crescere e di cambiare,responsabilizzarsi,però a volte esco da questo stato di isolamento facendo leva su alcuni pensieri con cui discuto col terapeuta,altre volte(la maggior parte)sono inefficaci .Lei cosa pensa?Mi sento e sembro essere 2 persone diverse eppure i cambiamenti avvengono da 1 giorno all'altro.
Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Valentina,
perchè non dice queste cose, così come le ha scritte a me, al suo terapeuta? Solo lui, voi, che vi conoscete da 3 anni potete trovare un significato a questo suo comportamento. Lascerei stare le due personalità, non centra niente, evidentemente lei ha nei confronti del suo terapeuta un atteggiamento ambivalente. Il perchè, il significato di queste sue difficoltà, le può trovare solo all'interno della terapia


Aggiunto: Aprile 18, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve Signor Zambello, allora, io ho 17 anni e ho problemi di ansia. Per esempio, a volte evito alcune situazioni per paura del giudizio degli altri e, se affronto alcune di queste, ho il cuore che mi va a mille. Da quasi due settimane ho alcuni attacchi di panico, ovvero alcuni momenti in cui sembra mi manchi l'aria, in cui comincio a sentire dolori, caldo e a sudare e un senso come di "testa leggera". Inoltre mi capita come di assentarmi cioè, come di essere in un sogno, come se avessi per esempio le mani non collegate al resto del corpo. Il tutto poi è aggravato dai mal di testa continui che ho, trattasi probabilmente di sinusite. Ho sempre poi paura che mi succeda qualcosa, che mi venga qualche malattia o un infarto e ho sempre paura che succeda qualcosa a qualche mio familiare, per esempio a volte quando sento squillare il telefono ho questa paura. per questo mi ritrovo a volte a non voler far uscire di casa il cane per paura che vada in strada. Mi ritrovo quindi spesso a fare respiri profondi per sentire se ho il respiro regolare oppure a sentire il cuore se sento dei dolori al petto, spaventandomi. Tutto ciò ultimamente mi impedisce di svolgere le normali attività, e in questo sarei molto impegnato, tra sport e studio, e vorrei trovare un rimedio. Io ho cercato di riassumerle i miei sintomi, che cosa mi consiglia di fare? Grazie!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo NicoLoco,
intanto non si spaventi troppo, è normalissimo alla sua età avere qualche segno di instabilità. La sua è una età dove il corpo, la mente è in continua evoluzione, crescita, cambia giorno per giorno ed è fisiologico avvertire un'ansia di fondo. Pensi che studi recenti di psicobiologia mettono direttamente in correlazione l'intelligenza con l'ansia. E' chiaro però che i livelli di questa non devono mai essere superare una certa soglia. Se questo succede, e lei sembra accusarlo, bisogna chiedere aiuto. Le possibilità sono due o lei va da uno psichiatra e chiede un aiuto farmacologico o si trova uno psicoterapeuta e verifica con lui come e cosa affrontare. Non si esclude che sia possibile fare l'una e l'altra. Una cosa eviterei: iniziare ad impasticcarmi di "ansiolitici al bisogno".


Aggiunto: Aprile 17, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Ho frequenti attacchi di rabbia. Li ho sempre avuti come ne ho memoria, sin da bambina.
Mi sento, dico io, "violentata" da qualcuno. Mi viene una rabbia dentro, un senso di ingiustizia che devo liberare in tutti i modi. Lo faccio urlando e avendo crisi di nervi (mai messo le mani addosso a qualcuno, tranne da adolescente).
Ricordo che queste sensazioni le provavo verso mia mamma, quando mi sgridava. Ora ho con lei un ottimo rapporto, anche se lei resta una persona ansiosa.
Questo problema mi sta creando difficoltà nel mio rapporto di coppia e non voglio che lo faccia.
Voglio capire se un'analisi mi potrebbe aiutare o se è una cosa su cui devo lavorare da sola.
La ringrazio molto.

ps: le scrivo perchè ho trovato su internet il suo articolo attacchi di panico/attacchi di rabbia....beh, mi ci rivedo moltissimo.
Grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
ho sempre proposto per l'analisi la metafora di un enzima. L'enzima è una sostanza che permette una reazione o la velocizza. Certamente lei potrà, da sola, imparare a gestire la sua aggressività ma, da sola non potrà mai capirne le cause, semplicemente perchè sono datate nella sua testa la quando il pensiero non c'era ancora. E' questa la differenza sostanziale tra una terapia comportamentista ed una psicodinamica. Quest'ultima ha la pretesa di capire cosa sia successo la quando il pensiero ancora non esisteva.


Aggiunto: Aprile 16, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Scusi doc ma proprio non la seguo più. Come fa a dire che la odontoiatria è una delle specialità più nobili della medicina. le ricordo che si parla di denti, non di cuore, polmoni, fegato, cervello ma di denti. Mi farebbe piacere se lei pregisasse la sua affermazione. Grazie,

Risposta del Dott.Zambello: Uffa! Ci siamo infilati in una discussione che non mi interessa più da anni ma, rispondo volentieri.
Lei non ha mai visto una foto dell'homunculus? Questo è la rappresentazione dell'estensione delle aree motorie e sensitive relative ad ogni distretto corporeo in una particolare parte della corteccia celebrale. Bene, da questo si evince che una grandissima parte della area motoria e sensitiva e deputata all'organo della masticazione. Ci sarà un senso. Le ricordo che ormai da decenni la medicina ha scoperto che c’è una correlazione tra lo stato psicofisico generale, le tensioni muscolari, molte cefalee, alcune scoliosi nei giovani, finanche alcune lombalgie con problemi legati alla masticazione. La scienza odontoiatrica che studia queste correlazioni è la Gnatologia. Vada a farsi un giro in rete scrivendo gnatologia. L'odontoiatria si sviluppa poi nella parodontologia, conservativa, endodonzia, protesi e molto altro. Per ultimo le vorrei ricordare una correlazione ormai provata tra alcune malattie del cuore e la paradontologia. Tutte le malattie dismetaboliche hanno una ripercussione immediata a livello orale.
Le ho volutamente tralasciato l'aspetto protesico, chirurgico e implantologico e non ultimo quello estetico che immagino lei conosca.
Detto ciò mi allontano e, definitivamente da questa nobile arte


Aggiunto: Aprile 16, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Caro dottore dopo la sua risposta a depressa sono andatoa vedere il suo nome negli elenchi dell'ordine dei medici e cè scritto che lei è un odontoiatra ma lei è un dentista?? Mi spieghi la prego, non capisco più niente. Grazie. le devo dire che lei è sempre molto gentile e io la seguo da tanti anni.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Aldo,
Grazie a lei. Essere Odontoiatra non è un limite, spero.
Anzi, considero l'odontoiatria una specializzazione nobile della medicina, molto complessa e difficile. Si, ho avuto la fortuna di poterla esercitare, dopo chiaramente una adeguata formazione, per quasi 15 anni. Sono gli anni in cui, già medico, continuavo la mia formazione come psicoanalista che si è protratta appunto per oltre un decennio dopo la laurea. Nel frattempo chiaramente avevo necessità di lavorare, esercitare come medico. Ho avuto la fortuna di poterlo fare come odontoiatra e oggi, a distanza ormai di quasi 15 anni da quando ho smesso, sono orgoglioso di averlo fatto. Le assicuro Signor Aldo che l'Odontoiatria è una specialità difficile ma completa. Richiede una capacità diagnostica e tecnica che aiuta il medico ad acquisire una buona capacità clinica.


Aggiunto: Aprile 15, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno!
Volevo chiedere se la psicoanalisi può portarmi alla definitiva individuazione del mio orientamento sessuale e a verificare il superamento del complesso edipico?
Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Questo è uno degli scopi della psicoanalisi


Aggiunto: Aprile 15, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,sono Gio un ragazzo di 30 anni...è circa 2 anni,da quando sono andao a convivere,che non sono piu' me stesso,cioè:ho sofferto x il primo anno di attacchi di panico,e circa un ano e mezzo che ho difficoltà a respirare e sento una sensazione di peso al petto...Ho fatto vari esami,tra qui rx al torace e rx al cranio x quest ultimo causa mal di tsta continui che vanno e vengono,ogi anno faccio il cardiogramma xche gioco a calcio e visite varie ma nessuna anomalia riscontrata....Non riesco neppure piu' a giocare a calcio,ho sempre la paura che mi succeda qualcosa...Ogni volta che devo andare da qualche parte stento sempre a dire:si vado...per paura di star male o che mi venga un male improvviso...Tutto questo da quando convivo.Ad essere sincero non sono mai stato convinto di andare a convivere,non tanto per il fatto che poi non avessi piu' i miei spazi ma credo perche' di non essere piu' innamorato della mia compagna.Lo so',dovrei parlarne con lei,ma non riesco a farlo...Sono stanco di stare male,di avere tutti questi malessere...Lei mi puo' aiutare in qualche modo?
La ringrazio in anticipo....
Buona serata Gio

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Gio,
non capisco, vuole che glielo dica io alla sua ragazza? Mi pare che il coraggio lo debba trovare lei.
Però, non le sembra strano che in una situazione affettiva che non le corrisponde "lei decida" di somatizzare in maniera così potente che, immagino, obbligherà la sua ragazza a prendersi cura di lei?
Le sto dicendo che, dando per buono quello che lei scrive, lei si comporta in maniera molto ambivalente. Da una parte vorrebbe mandar via la ragazza dall'altra la trattiene obbligandola a prendersi cura di lei.
Le dico questo, perchè se è verosimile questa mia supposizione, non servirà molto liberarsi di questa ragazza, con la prossima farà altrettanto. Meglio sarebbe affrontare, lei, queste dinamiche con uno psicoterapeuta.


Aggiunto: Aprile 14, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


gradirei che lei pubblicasse il suo curriculum vitae in modo molto dettagliato o me lo inviasse via mail. Poi, ma solo poi, posso contattarla per esporre i miei problemi. grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
è un diritto conoscere il medico al quale ci si vuole rivolgere, non è un suo diritto mettere sotto esame chi ha titolo per esercitare una professione. Il mio curriculum formativo è pubblico ed è sintetizzato negli elenchi dell'Ordine dei medici.
Vi trova scritto: Medico Chirurgo, Psicoterapeuta. Non è un mistero, l'ho scritto tante volte che la formazione psicoterapeutica è stata come Ipnotista, Psicografologo e Psicoanalista Junghiano.


Aggiunto: Aprile 14, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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