Domanda allo psicoterapeuta:
salve dottore questa è la seconda volta che le scrivo e non so se si ricorda della mia domanda allora, io sono incinta da 6 mesi (Sono stata sempre e solo con mio marito) e prima di rimanere incinta guardai un film hard da sola e da allora ho iniziato a pensare che potesse somigliare a quello del film almeno nel colore della pelle e da allora non riesco a vivere più bene perchè ho paura e vorrei sapere dottore visto che ci sto pensando sempre tutti i giorni può succedere?e questo pensiero fisso può far succedere qualcosa alla mia bambina? il fatto è che io lo so dottore che è una cosa impossibile ma non riesco a non pensarci ma perchè tutto questo? Grazie ancora dottore e mi scusi :)
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
certo che mi ricordo di lei. Io non so il perchè dei suoi meccanismi ossessivi, eventualmente può chieda aiuto, tra qualche mese ad uno psicoterapeuta ma, sono certo che il suo bambino non cambia il colore perchè lei lo teme.
Auguri e, ci faccia sapere, saremo contenti di sapere che tutto e andato bene.
Aggiunto: Settembre 4, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
LA RINGRAZIO PER AVERMI RISPOSTO, MA DOTTORE VORREI SAPERE SE QUESTO MALESSERE PUO'NESSERE DOVUTO AL NODULO ALLA TIROIDE (ESAMI DI LABORATORIO TUTTO OK)O MAGARI A QUALCOSA INTESTINALE DATO CHE HO SEMPRE LA LINGUA BIANCA. ;)
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Angelo,
vede, lei non "lascia" nemmeno per un attimo il suo pensiero ossessivo con contenuti ipocondriaci. Solo un intervento terapeutico, lungo e ben strutturato, riuscirà a strapparla da questa schiavitù mentale e darle la possibilità di provare la gioia di sentirsi veramente libero, sano.
Aggiunto: Settembre 4, 2011
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Pseudonimo: elisa
Pseudonimo: elisa
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera, lo psicoterapeuta si è innamorato di me.
Me ne sono accorta e gli ho chiesto se il nostro rapporto era ancora professionale.
Per lui lo era, ma mi ha mentito, bene la psicoterapia non ha avuto esiti positivi, mi sono allontanata , sono disperata perchè oltre che aver perso una persona che s timavo e un punto di riferimento ho perso un amore.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Elisa,
"meglio perderlo che trovarlo".
Scherzo un po' e capisco il suo malessere ma, mi creda, non ha perso niente se non un po' di tempo. Ci sono tanti terapeuti "seri". Lo cerchi, faccia alcuni colloqui di conoscenza reciproca e poi decidete assieme che percorso fare. In fondo, anche questa esperienza negativa, può diventare una occasione che la aiuterà a conoscersi meglio.
Aggiunto: Settembre 4, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
da diversi mesi che sto vivendo male, inizialmente mi sentivo sempre agitato avevo anche dei momenti di deprersonalizazione cioe' quando mi trovavo a parlare con colleghi di lavoro mi sentivo all'improvviso strano,adesso mi sento un po meglio non ho piu episodi ansiosi dovuti spesso alla paura di non sentirmi piu me stesso mi sono rivolto ad un neurologo ma per lui non ho nulla midiceva che prendendo ipsicofarmaci altro che non farei che mettere solo un tappo ma che il problema non l'avrei risolto. facendo degli esami alla tiroide ho riscontrato di avere un nodulo di due millimetri ma i risultati di laboratorio sono buoni. vorrei sapere se questo mio malessere puo' essere dovuto a questo o magari dato che ho sempre la lingua bianca se puo' essere dovuto a un problema gastrointestinale.Distintamente la saluto.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Angelo,
mi sembra ci sia di fondo un po' di ansia ipocondriaca. Non penso che questa sia meno fastidiosa di altre forme di ansia ma, credo vada affrontata partendo da questa constatazione.
Ho scritto abbastanza sull'ipocomdria ed ho fatto anche un video, se è interessato lo può vedere a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=EMJf6YJveNs
Aggiunto: Settembre 3, 2011
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Pseudonimo: Paola
Pseudonimo: Paola
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dott. Zambello, come si spiega l'ossessione amorosa? Ovvero la (pseudo)certezza che insieme a quella e a quella sola persona saremmo felici? Ossessione che a volte dura anni, e che preclude una vita "sana" e scorrevole: com'è possibile che una persona arrivi a vedere il proprio "centro esistenziale" così fuori da se stessa?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Paola, in realtà le cose, psicologicamente, sono un po' diverse. Il suo è un bisogno narcisistico. La persona che lei definisce "fuori del Sé" è una proiezione di se stessa in un "oggetto" esterno idealizzato. Il problema è doppio: quell'oggetto esterno non esiste così come pensato e, nel contempo, lei non riconosce che quelle parti tanto amate le appartengono
Aggiunto: Settembre 3, 2011
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Pseudonimo: MELI
Pseudonimo: MELI
Domanda allo psicoterapeuta:
buona sera,io sono una ragazza di 24 anni molto avvilita e preoccupata per mio fratello ,che ne ha 21 .due anni fà piangendo mi ha fatto una confidenza ,quella di essere omosesssuale ,,per lui è stata come una liberazione ....dopo un pò mi ha anche detto che lui soffre tanto perchè non ha mai avuto erezioni in presenza di qualcuno quindi nn ha mai fatto sesso ,ma riesce ad avere l'erezione masturbandosi,vorrei un consiglio perchè io sto male per questa situazione mi sento impotente e nervosa.per di più lui è chiuso come carattere e a volte fà degli scatti di nervosismo in famiglia con tutti ,lo vedo irascibile ,trista ,sofferente, facilmente irritabile,lui studia e nell'ultimo periodo parlando con mia madre diceva di non avere neanche più stimoli nello studiare . non ha quasi dialogo con il papà....io sono preoccupata.da sorella come potrei comportarmi.grazie mille,aspetto una risposta con ansia
Risposta del Dott.Zambello: gent.ma Giorgia,
è bella la sensibilità che lei mostra per suo fratello, credo che lo aiuti molto.
Chiaramente io non lo conosco, da ciò che lei dice mi sembrerebbe chiaro che suo fratello "fatica" ad accettare la sua sessualità. Si è creato attorno ad essa un groviglio di emozioni e paure che rischia di diventare sempre più grosso.
Le assicuro, vista la giovane età che molto spesso in questi casi basta un intervento psicoterapeutico anche breve ma ben mirato per permettere alla persona di uscire dalla nebbia.
Certo, lo deve fare lui, lui deve prendere un appuntamento con uno psicoterapeuta. Ma lei lo aiuti, lo rassicuri, vedrà che la cosa non è poi così grave.
Aggiunto: Settembre 2, 2011
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Pseudonimo: Jonny
Pseudonimo: Jonny
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve Dottore , sono un ragazzo di 30 anni e nella mia vita ho subito la perdita di un fratello e quella recentemente di mio padre. Sono da sempre una persona emotiva che si tiene tutto dentro,è da circa 3 settimane che ho cominciato gradualmente a : perdere la gioia in tutto (lavoro,mangiare,rapporti sociali)..ho incominciato ad ad essere molto agitato, la mia concentrazione si è affievolita,e la paura di tutto ( camminare,guidare,di essere giudicato, di morire), faccio fatica a mangiare e brucio molto senza fare nulla.
Ho contattato il medico di famiglia e mi ha dato in compresse Alprazolam EG , io ho preso una sola compressa per i seguenti motivi : mi sono reso conto di perdere le mie facoltà di movimento e percezione e ho preferito passare ad un prodotto omeopatico Synergiplus,che mi aiuta a rilassarmi avendo comunque concentrazione..sento che dentro ho i nervi molto tesi e agitati e questo mi fanno avere poca fame e calo di peso ..ho molta paura di sbagliare Dottore e cura, questa sera vado a fare la mia prima visita dal Neurologo..sto sbagliando? sono felice di avere un vostro parere!!!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Jonny,
lei non sbaglia a chiedere aiuto e sono certo che il medico che l’ha ascoltata avrà saputo darle i suggerimenti e le medicine più giuste.
C’è una cosa che non capisco, perché dal Neurologo? Lei avrà capito leggendomi che personalmente, ma non il solo, ritengo che gli specialisti per il disagio che lei descrive sono lo Psichiatra e lo Psicoterapeuta. Il primo da delle indicazioni farmacologiche il secondo cura “con la parola”, direi io “nel rapporto”. Le auguro di star il più presto possibile bene ma se sentirà il bisogno di approfondire, lo faccia con uno Psichiatra o uno Psicoterapeuta.
Aggiunto: Settembre 1, 2011
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Pseudonimo: MELI
Pseudonimo: MELI
Domanda allo psicoterapeuta:
Ma, gentile dr.Enzo cosa devo fare per ricualificarmi, io non sono stato cosi e ora questa cosa sembra essere diventata genetica
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Meli,
chiaramente non è genetica e non lo può diventare, per definizione ma, ha ragione, è sicuramente profonda.
Le studio comparato delle neuro-scienze ha dimostrato che queste paure si annidano nel sistema limbico, quello più profondo, quello che scatta in maniera indipendente dalla volontà. Le neuro-scienze hanno però anche dimostrato che una psicoterapia, strutturata, non colloqui una tantum, riescono a rimuovere la parte "fisica" di queste paure.
Aggiunto: Settembre 1, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:
Egr. dr. Zambello
cercherò di essere un pò impersonale, per evitare che venga riconosciuta. Dopo un’esperienza positiva di più di vent’anni alla scuola statale, per sette anni sono stata dirigente in una scuola privata. Tutto proseguiva bene,fin quando si è verificato un problema per un insegnante,(accuse pesanti..) io suggerisco un intervento al CdA , ma esso ritiene di risolvere il problema in altro modo.
Alla fine mi hanno affiancato un pedagogista che criticava la mia gestione,anche davanti ai genitori. Le descrivo uno dei tanti suoi interventi :" Per non far piangere i bambini il primo giorno di scuola, basta dire alla mamma di piangere anche lei , così il bambino per non rattristarla smetterà !
A maggio ho dato le dimissioni , ma quando mi domando il perché del loro atteggiamento nei miei confronti sto male , piango e mi sento frustrata e incapace . Gradirei che lei mi aiutasse ad dimenticare e a ritrovare la serenità ringraziandola per la sua attenzione porgo cordiali saluti
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
mi dice perchè io dovrei dirle, immagino, qualcosa di specifico in una situazione complicata, durata anni e della quale non so proprio niente?
Le consiglio, se ha bisogno di "parlarne" di trovarsi delle amiche, se invece desidera capire come, cosa è accaduto dentro di lei, di contattare uno psicoterapeuta.