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Domanda allo psicoterapeuta:


Caro Dott.,
intanto la ringrazio per la sua risposta,beh lei ha ragione sul fatto della terapia di copia e infatti io sono disponibilissima e lo farei ben volontieri,il problema è sempre lui..non accetta in nessun modo di andare dal psicologo,non ne vuole proprio saperne,e sinceramente non so più come convincerlo...cmq le faccio i miei complimenti per il sito e grazie ancora...cordiali saluti


Aggiunto: Ottobre 1, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Caro dott.,
allora la mia è una lunga storia ma cerco di abbrevviare il più possibile,
il problema è mio marito...
Lui è molto impulsivo insomma troppo impulsivo,siamo insieme da 2 anni e sposati da 1,con una una bimba di 3mesi..
Lui quando è arrabbiato incomincia a parlare e non smetti più non ha limite..intanto c'è da dire ke ha poca pazienza veramente pochissima subito si innervosisce,ad es:se gli dico di nn fare una cosa magare ad alta voce (senza rendermi conto)lui se la prende;e se una persona sbaglia a capirlo lui non cerca di spiegarsi ma peggiora solo la situazione...o quando si altera inizia a lamentarsi e volte arriva anche a insultarmi e mi ferisce molto,e subito qualke secondo le passa e viene per abbracciarmi e parlarmi come se niente fosse io invece quando sn nervosa ho bisogno tempo per scaricare..allora lo allontano e lui si innervosisce ancora di più e mi stringe con forza a volte mi fa pure male...beh all'inizio stavo zitta fino quando non si calmasse cosi cercavo di parlargli tranquillamente ma vedevo ke lui esagerava allora ho incominciato a rispondere a come fa lui,ma non ha servito lo stesso anzi peggio,ma il problema e che con tutto questo non se ne rende conto e non ammette che lui è impulsivo crede pure di avere ragione ho cercato di fargli capire ke cio' fa nn è normale ed di andare da un psicologo a farsi vedere ma non ne vuole sapere...la prego dott. cosa devo fare???lui non era cosi quando eravamo fidanzati anke perche abitavamo lontano quindi nn ci vedevamo troppo spesso..ora mi dispiace perchè quando è calmo e un uomo fantastico mi stra riempie di attenzioni...mi ama e me lo dimostra in 1000modi ed è un buon padre..ah dimenticavo comportamento non lo usa solo con me ma purtroppo anke con i suoi genitori è cosi!spero di essermi spiegata è un po' una storia contorta!!!in attesa di una sua cortese risposta le porgo i miei più cordiali saluti...

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
credo che abbia ragione lei, suo marito ha bisogno di essere aiutato ma, lui non vuole. Che fare? Lo deve volere lei. E' poco che siete assieme ma, se continuate così rischiate di rovinare tutto. Se vuole salvare la famiglia lo deve volere, lei.
Non penso che la terapia individuale sia la soluzione migliore per suo marito ma la terapia di coppia.


Aggiunto: Settembre 28, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno,
sono una persona molto stressata, il medico mi ha prescritto una visita dal neurologo, ma chiamando per prenotare, mi hanno detto che sarebbe meglio uno psichiatra.
Lei mi sa consigliare cosa sarebbe meglio?
Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
non ho dubbi, lo Psichiatra. Il Neurologo è un grande specialista ma, per sua scelta non si interessa di psiche ma, solo della biologia. Il suo disagio non è solo biologico si esprime nel fisico ma, così credo è soprattutto mentale, dell'anima.


Aggiunto: Settembre 28, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottor Zambello, sono un ragazzo di 23 anni, frequento il 2 anno di università, le scrivo perchè ho il sospetto di vivere in uno stato un pò depressivo e vorrei sapere se lei mi può consigliare un qualche aiuto esterno visto che da solo non riesco tanto ad uscirne. Cerco di spiegarle per quanto possibile la mia situazione.
Sostanzialmente non ho più motivazioni, o forse il vero problema è che non le ho mai avute o ormai non ricordo neanche l'ultima volta che le ho avute. Passo tutti i giorni a lamentarmi di tutto, del lavoro, dello studio, della famiglia. La mia ragazza non mi sopporta più, dice che mi lamento sempre, il fatto è che a me non piace lamentarmi e questa situazione mi fa davvero male, soprattutto sentire che la mia partner non mi "sopporta" mi da un profondo senso di smarrimento. Non c'è niente che allo stato attuale vada "bene". In un anno di studi non ho dato neanche un esame e non riesco a studiare, a volte parto convinto di potercela fare ma poi inizio a buttarmi giu da solo dicendomi che è impossibile e che non posso farcela. Questa è una dinamica che continua a ripetersi all'infinito. Tutti gli ambiti della mia vita sono per me una profonda delusione, sono deluso da me stesso. Gli unici momenti in cui mi sento bene sono quelli che passo con la mia ragazza, però questo mio male mi porta a litigare con lei e la mia insoddisfazione si allarga ulteriormente in questi momenti. Davvero mi sento inutile, senza obbiettivi non so cosa fare so solo che voglio uscirne perchè mi accorgo di non stare bene. La prego mi dia una mano.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Dado,
non posso di certo entrare nel merito del suo disagio ma, credo lei potrebbe trarne un grande vantaggio da una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico. Provi a vedere in rete negli elenchi della SPI, AIPA o CIPA.


Aggiunto: Settembre 28, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Ho subito un lutto 5 anni fa, molto grave e improvviso, un padre.
Sono stata in terapia e ne sono venuta fuori o almeno così credevo. Oggi vivo una realtà precaria dovuta anche alla crisi lavorativa ecc. ogni volta che mi ritrovo senza l'ennesimo lavoro interinale (a termine per dirla breve) cado in un baratro...non vedo vie d'uscite mi sento morire anche perchè non ho possibilità economiche di affrontare la vita e una terapia che possa aiutarmi al momento.
Convivo con un ragazzo che non sopporta più queste mie depressioni rabbiose e vuole che vadi dallo psico di nuovo ma io ho spiegato che non ho nessuno al momento a cui chiedere dei soldi per questa cosa, non è che non voglio, il fatto è che non sapendo quando terminerà una terapia non posso neanche dire una somma precisa capisce la cosa?
Sono andata all asl ma sa bene che un conto è una terapia e un conto è andare li...non ne ho cavato un ragno...
Mi sento a disagio e so che non posso dargli al momento quello che lui vorrebbe, mi sento oppressa da tutto questo e in balia degli eventi e lo spronare in maniera forte di lui non mi aiuta...ricado sempre e solo quando sono disoccupata, a volte anche quando lavoro ma perchè so che non sto investendo in niente...sarà solo l'ennesimo sfruttamento da parte di qualche azienda che della crisi ormai ne ha fatto lo stendardo per tutti i suoi peccati...sono una donna e a 30 anni piano si sente anche il desiderio di qualcosa di più stabile ma così non vedo proprio come. Ho menzionato il lutto perchè ogni volta che sto cosi mi sento come se non riuscissi a combinare niente di buono come proseguimento a quello che è stata la mia eredità paterna, so che devo qualcosa a me stessa e non a mio padre ma manca un anello, qualcosa non torna e io inconsciamente sento di dover mettere a posto delle cose con lui (forse perche è morto all'improvviso) ma sono tutte ipotesi, non saprei, sto cercando di spiegarmi al meglio...non so che fare dottore, lasciate che i morti seppelliscano i loro morti...ma come ???? Grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Karol,
non lo so ma, mi sembra di capire che nonostante si sforzi a pensare a suo padre in termini positivi, ogni volta lei crede di "aver subito una ingiustizia" lei cade in depressione, come se ancora una volta "un padre" cattivo l'avesse "tradisce". Anche rispetto al suo ragazzo in fondo lei sembra aspettarsi la stessa cosa: un padre buono. Chiaramente, se queste sono le premesse, tutto e tutti poi la deludono. Non c'è più quel "padre", forse non è mai esistito e solo il frutto dei suoi bisogni. Non so, ma se fosse così, allora lei capisce che la realtà esterna per quanto dura è comunque per lei alterata. Ma, ripeto, queste sono solo ipotesi, solo in un rapporto terapeutico lei potrebbe conoscersi ma, temo che anche in questo lei cerchi un terapeuta-padre. Di questo sono sicuro: non esiste.


Aggiunto: Settembre 28, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve,
mi chiamo giovanni ho 20 anni,ultimamente credo di aver qualche problema sessuale.Da molto tempo prima di rapporto puo capitare piu masturbazioni,sul fatto pisicologio puo essere una mancanza di un vero rapporto femminile ma sul piano sessuale ho questo problema mala voglia di fare l'amore
la domanda puo essere un eccessiva masturbazione?un eccessiva masturbazione puo creare qualche danno?
si puo risolvere ho bisogno di un medico specialista?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Giovanni, la masturbazione "non fa male", dipende chiaramente da quanto uno si masturba ma, di per se, non è assolutamente nociva, anzi, in alcuni casi è terapeutica. E' chiaro, credo anche a lei che, con la masturbazione disperde una certa quantità di energia libidica ma, spesso vengono eccessivamente coltivate fantasie bizzarre ed onnipotenti che disturbano, poi, durante il rapporto.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che abbia una certa esperienza come sessuologo.


Aggiunto: Settembre 28, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentilissimo dottore,sono sposato da circa 5 anni e ho due bambini piccoli,con mia moglie siamo sempre andati alla grande avendo anche importanti progetti futuri,da circa un mese pero' ho cominciato a notare dei peggioramenti,mia moglia comincia a perdere peso dormire poco e rifiutare qualsiasi rapporto con me,gli chiesi spiegazioni e lei mi disse che di aver avuto degli attacchi di panico e di sentirsi fortemente depressa.il problema e' che lei pensa che in parte la causa sia io,con tutti si sforza di essere sempre uguale a prima e invece nei miei confronti rimane indifferente,continuando a dirmi che tornera' a considerarmi come una volta...la mia domanda e' questa:MA UN MINIMO DI AMORE NONOSTANTE QUESTA DICIAMO MALATTIA LO PROVA ANCORA NEI MIEI CONFRONTI..DEVO ASPETTARE...O LA STO PERDENDO PER SEMPRE.la ringrazio in anticipo

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Maurizio,

fatto salvo che non conosco né lei né sua moglie, leggo solo quello che mi scrive, devo dirle che mi fa impressione che un marito che a suo dire ha una moglie che sta male fisicamente e psicologicamente mi chiede e si chiede: "...ma mi vuole ancora un po' di bene?". Non le viene il dubbio di essere "un po' infantile". Lei è come un bambino che vede la mamma che piange e corre a chiederle :"mamma, tu mi vuoi bene"? Penso che fareste bene a farvi aiutare, potrebbe chiedere a sua moglie di andare da un terapista della coppia e poi scegliere con lui quale percorso fare.


Aggiunto: Settembre 27, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore buona sera mi scusi il mio essere diretto ma volevo avere una sua opinione sul mio problema, oramai da anni dopo periodi di scomparsa e poi ricomparsa soffro di una serie di stati d'animo di tristezza ,groppone al centro dello stomaco ,e dolore al centro dlelo stomaco,che m'infastidiscono non poco durante l'arco dell'anno sono poche rispetto alle giornate che trascorro serenamente ,tali sensazioni si attenuano o spariscono se mi trovo in situazioni particolari tipo feste in compagnia eventi che coinvolgono i sentimenti, ma se anni fa sparivano ora sono anni che si ripresentano sempre durante l'arco dell'anno,sono in cura da una psicologa e ne ho cambiato 2 la prima perchè non vedevo alcun miglioramento la seconda perchè dopo 1 anno di terapia con miglioramenti e poi un improvviso ripresentarsi dei sintomi mi ha accennato ad una sorta di bipolarismo e che la sua terapia era finita ,dopo di chè ho cercato un altra terapista per conferma ma l'attuale psicologa psicoterapeuta non è daccordo ,ormai e da un anno che la segua ma ancora oggi mi ritrovo bene o male sempre nella stessa situazione secondo lei soffro di bipolarismo?Sarebbe il caso di cercare una terapia anche leggera farmacologica per sostegno? Le sarei davvero grato di una sua risposta.Non soffro di crisi convulse o di scatti di ira ma di tristezza o groppone che si presentano durante e per la maggior parte della settimana,anche se sto seguendo le direttive del mio terapista .

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Giulian,

"le direttive della mia terapeuta" mi fa pensare che lei stia facendo una terapia cognitivista, non so cosa abbia fatto prima. Il cognitivismo con la depressione vanno poco d'accordo. La depressione ha cause psicologiche "antiche" dove il cognitivismo ci arriva poco. Ma sa, io sono uno psicoanalista e ragiono come tale, so bene che ci sono casi dove le cose funzionano diversamente da come le descrivo io. Ma non è il caso suo, lei continua a star male. Che fare? Per quello che capisco io lei ha due possibilità: o si sceglie uno/a psicoanalista, formato e inizia una psicoanalisi o, almeno 2 volte all'anno lei fa una terapia farmacologica, antidepressivi di almeno di tre mesi ogni volta.


Aggiunto: Settembre 27, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


buona sera sono un ragazzo di 24 anni e vorrei sapere xche per raggiungere il secondo orgasmo ci vuole molto tempo tipo 20 30 minuti se ci riesco praticamente il membro e sempre retto ma nn riesce a raggiungere l'orgasmo?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Pako,
ma dai, veramente non sa che il nostro piacere sessuale è legato agli ormoni sessuali che produciamo a livello delle ghiandole surrenali? Queste si "scaricano" alla prima e poi ci impiegano un po' a ricaricarsi. In una persona giovane come lei i tempi sono molto brevi ma non immediati. Ecco allora che un secondo rapporto, molto ravvicinato può non avere una carica ormonale al massimo livello.


Aggiunto: Settembre 27, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore.sono circa due anni che sono in analisi.credo di essere cambiato, soprattutto per il fatto che non ricordo più com ero quando sono entrato in analisi.in questo periodo sono molto teso, credo di somatizzare molte delle mie emozioni e ansie.e non riesco a capire quello che mi succede.è da un pò he mi frequento con una ragazza e adesso ne parliamo spesso, in seduta.solo che non sto bene da dire sto bene, e neancora mi sento felice e soddisfatto della mia vita.dopo quanto l'analisi darà i suoi frutti?il mio analista, dice di non preoccuparmi, che lavoreremo, solo che mi sembra di essere rrivato a un punto morto..

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Marco,
non conosco proprio né lei né il suo rapporto con il terapeuta. solo li, in terapia può capire cosa succede. Sappia che due anni sono "tanti" ma, forse pochi per cambiare ciò che si è strutturato in decenni


Aggiunto: Settembre 26, 2011
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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