Inserito da
Pseudonimo: lina
Pseudonimo: lina
Domanda allo psicoterapeuta:
da 8 mesi dopo un attacco di vertigine acuta(SONO STATA AL PRONTO SOCCORSO MA NON MI HANNO TROVATO NULLA SECONDO LORO POTEVA ESSERE L'ORECCHIO MA DOPO SUCCESSIVE VISITE NON HANNO TROVATO NULLA .SOLO CHE IO DA QUEL MOMENTO HO PAURA AD USCIRE DI CASA ED ANCHE IN CASA HO PAURA DI STAR MALE E LA SENSAZIONE CHE PROVO E' BRUTTISSIMA COMINCIO A SUDARE BOCCA ASCIUTTA CHE MI COSTRINGE A SORSEGGIARE ACQUA CONTINUAMENTE. I MIEI INSISTONO PERCHE' IO ESCA E MI DISTRAGGA NON RIESCO NEMMENO AD ANDARE DA PARUCCHIERE SOLO AL PENSIERO COMINCIO CON I SINTOMI . MA PERCHE' TUTTO QUESTO COME LO COMBATTO HO TRE NIPOTINI CHE HANNO BISOGNO DI ME ED IO NON SO COME SARA' IL GIORNO DOPO SONO AMMALATA? COME SCONFIGGERE TUTTO QUESTO ?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Lina,
lei comincerà a star bene dal momento in cui si concederà di chiedere aiuto, non fisico ma psicologico.
Vada da uno Psicoterapeuta ed inizi e verifichi la possibilità di una psicoterapia. Non escluda, almeno all'inizio anche un'aiuto farmacologico.
Aggiunto: Settembre 26, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
l'ipnosi è un metodo efficace per curare la depressione???
quante sedute più o meno sono necessarie?
che costo ha una seduta d'ipnosi?
grazie in anticipo
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
personalmente ho rinunciato all'uso della ipnosi, tranne pochissimi casi. Il motivo è che i risultati non sono duraturi nel tempo. Preferisco la psicoterapia dinamica, magari con un progetto più concentrato. Costi e tempo sono definibili solo in una seduta personale.
Aggiunto: Settembre 25, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Cecy
Pseudonimo: Cecy
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo Dottore, avrei tanto bisogno della psicoanalisi ma sono separata e ho tre bimbi piccoli...lavoro con contratti a progetto saltuariamente. Perchè con tutta la carica umana che aveva Jung, la psicoanalisi deve restare una possibilità per gente benestante? La ringrazio da ora, cordiali saluti
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Cecy,
ha ragione ma, lo Stato col Sistema Sanitario Nazionali non solo non prende neanche in considerazione la Psicoanalisi ma neppure la Psicoterapia. Personalmente mi piacerebbe molto avere la possibilità di organizzare un gruppo di Psicoanalisti impegnati socialmente ma, per il momento non mi è possibile.
Aggiunto: Settembre 23, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Maria Sole
Pseudonimo: Maria Sole
Domanda allo psicoterapeuta:
Gent.mo Dott. Zambello, le scrivo perchè ho necessità estrema di chiarire a me stessa una situazione che mi sta facendo molto male. Sarebbe troppo lungo ovviamente, spiegare in modo totale quanto sta accadendo. Sintetizzo il mio rapporto con il mio attuale compagno in pochi punti: 1) Conosco quest'uomo, di 20 anni più grande di me in un momento di sua grande difficoltà lavorativa. Sento che è persona meravigliosa e lo ospito nella mia casa, provvedendo per diversi anni alle sue necessità, pur avendo io stessa uno stipendio esiguo. 2)Siamo entrambi separati con 2 figli dal precedente rapporto e riusciamo a stabilire una buona amicizia con rispettivi figli. Si sta molto spesso insieme, con affetto. 3)Qualche anno fa la situazione cambia. Perdo il lavoro e inizia una mia ricerca continua che approda in lavoro precari e mal pagati. Lui invece trova lavoro che lo porta a stare lontano dalla ns. città anche x periodo lunghi (Mesi)ma la sua situazione migliora. 4) Sono molto dispiaciuta x questo suo partire, ma capisco la necessità di sistemare la sua vita, di portare contributo mancato x troppo tempo ai suoi figli. Auspico che ciò possa servire anke x nostra vita insieme. Invece Sono passati diversi anni e lui mi dice chiaramente che nonostante mi ami molto, la sua attenzione ed il suo impegno sono concentrati sulla sua precedente famiglia. Ritiene di avere un grosso debito morale con la moglie e quindi ogni suo sforzo, oltre ovviamente ai figli, è rivolto a lei e al suo benessere x colmare le mancanze degli anni in cui non è stato economicamente presente. Nega quindi la possibilità di un figlio tra noi (io ho 30 anni) e mi ricorda spesso le sue priorità che ricorda, non potranno finire mai. Mi parla dei suoi progetti x favorire figli ed ex compagna, e x la mia attuale difficoltà poche parole, gesti di aiuto limitati. A questo punto le chiedo. Qual'è il giusto equilibrio in questo rapporto? E' sbagliato per me pensare che anche io ho diritto ad un sostegno economico e morale nel tempo? Sbaglio a sentire che manca un progetto comune di vita? La mia sensazione è di essere una donna che sta sempre due passi indietro. Che non ha diritto neanche ad un sogno. GLi sono molto legata, molto. Ma sta nascendo del risentimento profondo.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Maria Sole,
in amore non c'è riconoscenza. Sono due sentimenti che non sussistono all'interno di un rapporto d'amore. Non può chiedere al suo uomo di esserle riconoscente, non potrebbe farlo se non schiacciando definitivamente la sua capacità di amare. Lei potrà dirmi che è incoerente che non sa essere costante ma, lui è così e lei già lo sapeva. Se le va bene, se le piace così, se lo tenga ma, se non le piace, sappia che “nessuno cambia nessuno”.
Aggiunto: Settembre 21, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera!
Volevo sapere cos'ha il mio ragazzo e sopratutto se ha qualcosa e se il problema potrei essere proprio io!
Le racconto tutta la storia arrivando ai problemi sessuali:
Noi ci conoscevamo da prima, io ho 23 anni e lui 35, ma praticamente ci salutavamo e basta, senza essere interessati forse anche perchè notavamo i 12 anni di differenza, io e la sorella eravamo invece molto amiche; quest'estate tutti e 3 abbiamo preso una casetta per 9 giorni al mare!
Lui non faceva sesso da circa 4 mesi, l'ultima volta l'aveva fatto con una prostituta, (gli è capitato più volte nella vita di stare con loro perchè faceva dei lavori nelle loro case...e insomma si scontava così) è anche grazie a prostitute che afferma che la durata dei suoi rapporti sono sempre stati sopra la media, perchè se gli altri uomini durano un 20 minuti, lui era capace di farlo durare 1 e mezza venendo 3 volte e però non di più.
La prima notte della vacanza mi ha chiesto un massaggio, gliel'ho fatto con la crema, poi ci siam messi a parlare prorpio di sesso, lui mi diceva parlando genericamente che ci mette molto a caricarsi e poi molto a scaricarsi e io pure ho detto che facevo qualcosa che non fanno tutte le donne durante il rapporto o meglio qnd venivo (cioè raggiungo spesso l'orgasmo, perdendo molto liquido, diciamo che eiaculo!).
A lui è venuta la curiosità e così si è fatto qualcosa, più che altro mi ha masturbata e il divano ha verificato di cosa parlavo prima! ;)
Nelle notti a seguire abbiamo continuato a vederci petting, masturbazione e ho deciso ben presto (forse avrei dovuta fargliela desiderare di più, ma gli ormoni sono ormoni e la voglia c'era per entrambi..!) di essere anche penetrata, ma non è andata bene, ha eiaculato subito. Comunque lì per lì ci è sembrato strano ma gli dicevo che non lo era nemmeno tanto siccome era una novità, eravamo molto eccitati e anche molto tesi, perchè nella stanza a fianco "dormiva" la sorella ed oltre ad avere la vergogna se ci beccava ormai aveva capito ed era totalmente contraria secondo me per gelosia e cmq diceva anche perchè si sentiva responsabile di me in quella situazione.
Lui mi aveva detto che voleva chiudere, che non era il tipo da storie serie, che sarebbe finita lì e che anche lì dovevamo stare attenti perchè nn voleva figli ecc. Però man mano che continuavamo, lui mi cercava, e ha capito che io invece mi stavo affezionando e che volevo provare a continuare, che ovviamente avrei preferito qualcosa di serio e lui ha detto ok, mo che torniamo non ci vediamo nè sentiamo per una settimana così mi rendo conto se mi manchi, che proviamo ecc (anche perchè era ancora con la sorella!) e poi nel caso riprendiamo a vederci.
Per portare parti delle valigie e cambiare macchina io e lui siamo tornati a casa e abbiamo riprovato e la cosa stava andando bene, stava durando ma c'abbiamo dovuto lascir perdere chè dovevamo andar a riprenderci la sorella ecc.
Più o meno per 8 giorni nn ci siamo visti e poi abbiamo iniziato. Ci vediamo spesso, lui che non è il tipo di coccole, attenzioni ecc, anzi, è abbastanza freggo in genere, con me qualche piccola attenzione la sta avendo, mi ha dato le chiavi di casa spiegandomi che sì ha avuto tante donne ma l'unica che le ha avute sn io apparte la sorella; però nonostante assieme stiamo bene e spesso mangiamo e trascorriamo tempo sia a casa e sia sul suo lavoro assieme, nn ci troviamo d'accordo ma solo su qualcosa tipo ha capito che non sono una perfetta donna di casa come lui avrebbe voluto che fosse la sua donna, ma cm gli ho detto deve apprezzare la buona volontà e non deve esagerare sulle varie pretese, lui ha provato a spiegarmi che non mi ama, che non prova quella sensazione in cui non si capisce più niente, si rincretinisce e si pensa a lei ogni secondo, che mi vuole bene questo si, che prova attrazione ma nemmeno questa dice che è abbastanza, non è al 100%. Prima si provava ad andare avanti con questa situazione che sapevamo che io ero molto presa e lui lo era solo ad un 60-70%, e iknfatti sessualmente non andava bene.
Ci siamo lasciati perchè pensava che se queste cose in più non gli erano nate dopo un mese, non nascevano, ma siccome cmq mi vuole bene e ha visto che stavo malissimo, al momento stesso abbiamo continuato!
Poi ci siamo lasciati nuovamente, il problema è sempre quello che sessualmente non va bene!!
Dopo due ore di pianti miei, ha detto che provavamo ancora a stare assieme, cmq io non voglio stare assieme ad uno che non sta bene con me.
Ora se è un suo problema fisico, spero anche che si possa risolvere e lo facciamo, gli resto vicina, altrimenti, non è possibile che per un mio egoismo, sl perchè mi sn affezionata troppo a lui, pretendo che stiamo una vita senza riuscire a godere fino in fondo.
In pratica in tutto questo tempo, apparte quella volta appena tornati dal mare e poi una domenica che abbiamo trascorso praticamente tutta assieme, tutte le volte che abbiamo provato non è andata bene!
Che significa? Ci stimoliamo, baciamo, strofiniamo e ci viene voglia, io sono una che basta una leccatina all'orecchio e si può dire che mi sono già bagnata, ma lui pure ovviamente si eccita, allora ok, si vuole spogliare, andare nell'altra stanza...
si arriva lì qualche leccata, toccata (non tantissime, ma molto piacevoli per me, lui con le sue storie mlt brevi, lunghe o ovviamente anche con le prostitute, non ha mai fatto petting, ma direttamente la penetrazione!), e poi mi penetra.
La sua posizione preferita sarebbe la classica lui sotto e io sopra, ma non so perchè non riesco io a farla, ho come vergogna di saltare tnt, poi mi muovo ma dice che invece muovo troppo il corpo e dovrei invece muovere di più il bacino...poi cmq facciamo quella al contrario sia io stesa pancia all'aria e sia verso sotto e sia la pecorina così deve gestirsi lui il movimento e io sono più tranquilla e contenta. E lui innanzitutto non ce l'ha molto molto duro, è già questo è un problema, perchè boh, significa che non è abbastanza eccitato e poi cmq significa che abbiamo difficoltà a farlo entrare ecc; poi dopo pochissimo che entrato (e non credo di esagerare perchè non si tratta dell'ora e mezza che racconta lui che ha sempre raggiunto, non si tratta dei 20 minuti della media degli altri, ma proprio di secondi, tipo va verso dentro e fuori per circa ... 5 volte!
E dnq soffre di eiaculazione precoce?!
E cm mai?
Cioè non è un controsenso? Se uno non ce l'ha abbastanza rigido, come può venire? O non sei eccitato o lo sei troppo!
Poi io non riesco a godere, anche se a volte mi ha fatto divertire molto col dito che riesce proprio a toccarmi i miei 2 punti interni, e anche col pene quando in confronto alle altre volte è durata di più tipo dopo la prima volta che ha eiaculato.
Il problema però è che lui, anche se non me lo dice sempre esplicitamente per non farmi andare il morale a terra cm anche il mio che mi faccio la forte sta andando, non prova affatto piacere, forse lo prova ma anche provandolo in così poco tempo ne prova per forza poco!
Il problema, che leggendo su intenet stiamo cercando di capire, ma gli ho detto di andarsene da un andrologo che è l'unico, invece delle nostre tante supposizioni da ignoranti in materia che ci può risolvere, ovviamente non sta migliorando, anzi, pure peggiorando! Invece per più volte arriva dopo poco, poi adesso qnd sembra che non c'è il problema che un pochino in più va, si secca, prende e si ferma, non gli va di farlo e questa ovviamente ci sembra l'ennesima cosa assurda, perchè uno in quel momento non dovrebbe voler altro che ancora la vagina, che ancora continuare a far sesso, altro che non prenderci gusto e fermarsi.
Ora abbiamo pensato che anche questa sorta di calo di voglia sia sempre dovuto a questo strano e ipotetico problema che ha, infezione, infiammazione ecc che sia, perchè se non avesse avuto il problema di non essere totalmente eretto e dell'eiaculazione precoce, saremmo stati sicuri che lui nn era attratto e quindi dovevamo lasciarci.
Tutto ciò cos'è?
Io leggendo in giro ho pensato alla prostatite, ma lui la esclude perchè dice che mica non riesce a trattenere la pipì, o ha dolori o altro! Solo questi che le sto spiegando io sono i sintomi! Inoltre ha guardato lo sperma e dice che non è giallo come sapeva che è qnd uno soffre di prostatite! Io, non ho molte esperienza di sesso, ma a me sembra che sia liquido solitamente l'ho visto più denso, non dico come la crema per le mani, ma questo mi pare quasi acqua! Boh!
Poi ho pensato che non sia niente, solo stress e stanchezza, per lui è un periodo che ha molti pensieri e impegni e ciò so che influenza tantissimo! Poi il fatto che va peggiorando perchè ormai si sta fissando che ha qualche problema o che cmq tra noi nn va e allora, ci pensa e sempre psicologicamente sta già! Cioè lui ormai dice andiamo nella stanza da letto ma tanto non ce la faccio! Lui esclude che sia questo, ed effettivamente...purtroppo su tutte le volte che ci abbiamo provato...e sono tantissime, ha funzionato un paio, può essere che tutte le volte è stanco, preoccupato per qualcosa così tanto da avere modi e tempistiche proprio opposte alle sue potenzialità?!
Ah poi altre cose che posso dire di lui che forse sono rilevanti è che ha l'omocisteina molto alta, proprio a rischio infarto! Gli hanno prescritto la folina, ma praticamente è da un pò che ha smesso di prenderla! Lui ha sospettato, ma senza in realtà dargli tantissimo peso, che può essere questa perchè sa che chi non se la prende nelle donne porta nella gravidanza alla perdita del feto e agli uomini proprio a questo! é vero?
Poi ci sarebbe anche un sonnifero che invece prende perchè non riesce a dormire di sonno buono anche con questo se ne fa circa 3 ore che penso siano poche per tutti figuriamoci per lui che fa tante ore attive e di lavori manuali e pesanti! I sonniferi portano a questi problemi? Se si, sarebbe un problema lo stesso perchè senza prenderlo non riesce pr a dormire e già si sente stanco e ha mal di testa! Lui esclude che sia questo farmaco perchè dice che lo prende già da 3 anni e prima andava tutto bene, è solo da qnd sta cn me che le cose non vanno!
Io mi sento cattiva ma sto augurandomi che abbia qualcosa, ovviamente non di grave, ma che si possa con una curetta risolvere, altrimenti è quello che pensa lui e cioè che tutto ciò in un certo senso è colpa mia, chè non è abbastanza attratto da me (effettivamente era partita come una cosa di una massimo 9 notti e basta, mi vede e mi ha sempre vista cm piccola, non mi vede come una bellezza esagerata, vorrebbe cambiare mlt di me almeno cm look...!); se così fosse lo dovremmo sapere pure, perchè anche se ci starei malissimo per un pò, la cosa migliore da dover fare è chiudere in modo che ognuno può stare con altri e dnq godere nei rapporti fino in fondo perchè è una giusta esigenza per una ragazza a 23 anni, ma anche per uno di 35, mica è vecchio, ancora vuole giustamente fare tnt sesso e di quello come si deve!
Chiedo scusa per essere stata così prolissa, ma così m i sono sfogata perchè questa situazione sicuramente fa star male lui, ma dopo i mezzi rapporti nel vedere lui arrabiato e pure demoralizzato sicuramente non fa stare me ed ora che praticamente mi respinge ancora di più la mia autostima, uomore ecc, vanno giù; e poi credo che per poterci aiutare sia meglio dirle più particolari possibili!
La ringrazio tanto anticipatamente, sicura in una sua risposta la saluto cordialmente!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora, quante parole per tentare di rimandare una cosa che sapete entrambi: non state bene assieme. Lui somatizza, lei piange si dispera perchè, in fondo capite che tutte e due avete un grande bisogno di amore ma, voi due, non ve lo potete dare.
Aggiunto: Settembre 20, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve Dottore, ho trovato il suo nominativo facendo una ricerca su google.
Io soffro da settembre fino a inizio gennaio di una fobia legata ai "botti di capodanno" che mi costringe a limitare di molto le uscite in questo periodo per evitarne la possibile esposizione, naturalmente ne soffro tanto e per una persona che ama stare in mezzo alla gente e divertirsi in compagnia diventa un problema.
Tre anni fa ho intrapreso una strada farmacologica fatta di efexor e xyprexa, varie dosi ma mi accorgo che, puntualmente, arrivato settembre iniziano i problemi (ne soffro nonostante ad oggi non ho sentito uno scoppio, ma per casistica). Quest'anno soffro di pi? perche' mi son dovuto trasferire a milano per lavoro e non ho riferimenti, non so come si comporta la "piazza" con i botti (se e' meno calda di bari, da dove vengo). Con l'ipnosi regressiva risolverei?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,non le so proprio dire se a Milano festeggiano Capodanno più o meno che a Bari ma, faccio veramente fatica ad immaginare che la sua sia una fobia invalidante. A capodanno vada a farsi la settimana bianca in Montagna. Io non faccio più Ipnosi, eventualmente chieda all'AMISI, ma non mi sembra proprio che la via da seguire sia quella del superamento dello stato fobico.
Aggiunto: Settembre 20, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Stefy
Pseudonimo: Stefy
Domanda allo psicoterapeuta:
Vi scrivo perchè non so come comportarmi con il mio lui. M. ha la mia stessa età, 31 anni, stiamo insieme da 6 mesi e nonostante i frequenti rapporti sessuali, non ha mai raggiunto l'orgasmo se non con l'automasturbazione. Qualsiasi cosa io faccia, non riesco a fargli raggiungere il culmine del piacere. Ne abbiamo parlato e mi ha confidato che aveva lo stesso problema anche con le altre ragazze prima di me. Io lo so che lui è l'uomo per me ma ogni volta che facciamo l'amore non riesco a non sentirmi soddisfatta perchè non lo è lui. Gli ho chiesto se sa da dove nasce questo suo problema e mi ha detto che probabilmente è nato tutto la sua prima volta, perchè la ragazza sembrava non provare nulla, come una bambola. Lo amo profondamente ma temo che questo problema un giorno potrebbe allontanarci. Cosa devo fare? Scrivo a voi, sperando in un consiglio. Grazie. Stefy
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Stefy, si, quello che lei descrive potrebbe essere un problema tra voi. Conviene affrontarlo, mi sembra da come lei si pone non sia tanto di coppia ma, suo, di lui. E' quindi lui che deve chiedere aiuto. Può andare da un sessuologo oppure da uno psicoterapeuta ma che abbia un po di esperienza in tematiche sessuali. Lei comunque, non gli stia troppo addosso, usi molta leggerezza e una volta chiarito la sua posizione, non la ribadisca più, se la dimentichi e lasci che sia il suo ragazzo, con i suoi tempi, a decidere.
Aggiunto: Settembre 19, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Carlotta
Pseudonimo: Carlotta
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve Dott. Zambello
Come si fa a trovare a 30 anni una via d'uscita dalla confusione e finalmente capire qual'è il nostro posto? Credo di aver fatto scelte sbagliate o meglio non inerenti a quella che sono io...ma il fatto è che ora non so più chi sono, un tempo lo sapevo ma è come se quel tempo non essendoci più non avesse più valore così pure le cose che credevo importanti e adatte a me...
Da quando è morto mio padre all'improvviso pochi anni fa mi sembre come se fossero sparite anc he le cose che volevo fare prima...è assurdo e non riesco a spiegarlo con parole migliori mi perdoni...
CHE FARE???
C.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Carlotta,
uno dei pochi vantaggi che da la vecchiaia è di poter guardare un po' da distante gli avvenimenti e, come vedevo fare a mio nonno, quando noi giovani ci angosciavamo nelle nostre difficoltà, con dolcezza, ci guardava e sorrideva.
Io proprio vecchio ancora non sono ma purtroppo neanche saggio come mio nonno.
Ho però imparato una cosa, mai una situazione è irreversibile. Mi verrebbe da dire, soprattutto a trenta anni, nel pieno della sua forza fisica e psicologica. Deve riconoscere che la vita è proprio sua, non c'è più l'illusione o la delega a nessuno. Se capisce questo può chiedere a qualcuno di camminare con lei per un po', ma stando dietro di lei, seguendola. La psicoterapia è questo.
Aggiunto: Settembre 18, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
ho 45 anni, vivo da sola, non mi sono mai sposata e non ho figli. Ho un rapporto molto stretto con i miei genitori che adoro, ma riconosco che la mia vita è stata fortemente condizionata da una grave malattia neurologica che ha colpito mia madre, da circa 15 anni. Ho un lavoro tranquillo che non mi crea stress, ma che nello stesso tempo mi da poche soddisfazioni. Gli altri mi ritengono una persona affidabile, gentile e disponibile, ma anche un po' troppo seria e controllata. Non amo i conflitti e tendo ad evitarli.....ma spesso vengo assalita da sensazioni di rabbia che tendo a controllare e dissimulare e ci riesco benissimo, salvo poi sentirmi esplodere dentro. Le mie relazioni con gli uomini, alcune di lunga durata, sono sempre state sbilanciate: come dire se lui ha un carattere forte e sicuro io mi anniento, se è buono mi irrita, se è arrogante ed egoista sto male ma non riesco a lasciarlo. La costante è che mi lasciano loro e io soffro...soffro troppo mettendo sempre in discussione me, il mio carttere, le mie scelte, la mia incapacità di vivere. Ma non voglio dilungarmi oltre, solo riassumerle il mio "quadro clinico": sono spesso triste e poco motivata, sento un vuoto esteriore ed interiore, piango con faciltà (mai davanti agli altri), la mente si concentra ossessivamente e con angoscia su ciò che non ho e che avrei potuto avere (soprattutto dei figli);soffro occasionalmente da diversi anni di attacchi di panico che ho in qualche modo imparato a gestire. Il tutto è accompagnato da sintomi di malessere fisico: bruxismo, mal di stomaco, problemi intestinali, rigidità muscolare. Al termine di questa lista "nera" che solo a leggerla mi spaventa, mi domando e le domando: come posso ora, a 45 anni, uscire da uno scafandro che mi sono costruita addosso! E'possibile da adulti riprogrammare il proprio modo di pensare, sentire,agire, rapportarsi agli altri, per provare ad essere se stessi?
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Manuela,
per la mia esperienza, anche personale, non solo è possibile ma, è un "dovere", la sua vocazione. Io credo che noi tutti abbiamo "il compito" di crescere, svilupparci, mettere a frutto ciò che la natura, "Dio" per chi ci crede, ci ha dato. Clinicamente, per usare i suoi termini e possibilissimo, anzi Jung prevedeva proprio un'analisi adulta che iniziasse proprio dai 45 anni. Certo, a 45 anni non bisogna giocare a far finta, se lei decide di iniziare una terapia la deve fare con una persona formata e in maniera ben strutturata. Per capirci, il lavoro psicoterapeutico non può essere né breve né troppo dilatato nel tempo. Se ha voglia, si cerchi uno psicoanalista che faccia parte di una delle Società storiche: SPI, AIPA, CIPA.
Aggiunto: Settembre 18, 2011
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Pseudonimo: Zucchema
Domanda allo psicoterapeuta:
Quando gioco a Biliardo e c'è molta gente a vedere mi viene da pensare ma se non riesco , ma se non prendo il punto ,poi in alcuni casi si peggiora mi arriva una forte tachicardia e mi siparalizza la ma no con cui gioco , questo dura fino che non perdo la partita poi pianpiamo mi rimetto a mio agio. Come posso evitare questo ? Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent,mo Signore,
il suo è uno dei pochi casi dove la terapia ipnotica è a mio avviso la terapia di prima scelta.
Se è di Milano può rivolgersi all'AMISI, altrimenti in ogni altra parte chiedendo una Psicoterapia ericksoniana.