Inserito da
Pseudonimo: Paperino un anno dopo
Pseudonimo: Paperino un anno dopo
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore
mi scuso con l'interferenza ma non potevo non intervenire, io mi riferivo a una situazione in cui è proprio il paziente che seduce il terapeuta, e il terapeuta mette in pratica tutte quelle strategie per gestire al meglio la situazione, ma il più delle volte fallisce perchè il paziente è un ammaliatore, un manipolatore, un simulatore, uno nessuno centoomila.
Risposta del Dott.Zambello: Speriamo che il terapeuta faccia "Pirandello".
Aggiunto: Giugno 5, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Paperino
Pseudonimo: Paperino
Domanda allo psicoterapeuta:
Egregio dottor Zambello
Ok grazie per la risposta, pensavo che il controtransfert era un'altra cosa tipo, che il terapeuta si comportava come un paziente non so se ho capito male.
Risposta del Dott.Zambello: Se ho capito io, lei si riferisce ad una situazione dove il terapeuta non è capace di gestire il transfert del paziente. Ad esempio, il paziente è seduttivo e il terapeuta si sente gratificato di questo.
Il terapeuta è un uomo, o donna, con tutti i suoi difetti, limiti e anche bisogni ma, se vuole essere di aiuto al paziente, deve scindere le propria realtà interna da quella del paziente. Deve evitare che questa interferisca nel rapporto con il paziente ad esempio nella lettura del transfert e controtransfert. E' facile, sicuro? No, anzi è una delle cose più difficili forse, nel lavoro terapeutico. Quali sono le garanzie? La formazione del terapeuta cioè: l'analisi personale, quella didattica, le supervisioni, etc. La formazione è una certezza? No, niente nel campo medico è certezza, meno ancora in psicologia.
Aggiunto: Giugno 5, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Paperino
Pseudonimo: Paperino
Domanda allo psicoterapeuta:
Egregio dottor Zambello
Scusi se la disturbo col dovuto rispetto, vorrei chiederle come faccio a capire se il mio terapeuta sta facendo controtransfert, ci sono dei segnali che posso recepire quali sono? Grazie per la sua cortese attenzione e per la sua eventuale risposta la sua gentilezza e disponibilità.
Arrivederci
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore, mi creda, non capisco la domanda. Cosa significa "sta facendo il controtransfert"? Secondo la teoria psicoanalitica il controtransfert sono le emozioni che il terapeuta prova a contatto con il transfert del paziente. Esempio, il paziente racconta un episodio e il terapeuta prova rabbia, imbarazzo. Partendo da presupposto che quest'ultimo "non ci metta qualcosa di suo", che sia sufficientemente schermato rispetto ai propri limiti, può pensare: provo rabbia, vuol dire che il paziente, inconsciamente, mi vuole fare arrabbiare, perché? Questo, esemplificando è il controtransfert. Uno strumento sofisticato per capire cosa succede in seduta.
Aggiunto: Giugno 4, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Giulia
Pseudonimo: Giulia
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore buonasera, sono in uno stato pietoso, scopro che l amore della mia vita mi tradisce, sono una donna molto gelosa ed impulsiva...mi aspettavo una reazione violenta, ed invece con toni pacati ho sentenziato la fine della nostra relazione! Ovviamente senza diritto di replica! Non che lui abbia cercato di negare o di recuperare( anche perché mi conosce bene)!
Ora la domanda difficile.... Dice di non amarmi più come prima, se chiedo se innamorato della sua amante non risponde, inutile parlare si questo il suo commento! Io gli sto dando la possibilità di restare in casa, sino a quando velocemente non trova un altra soluzione! Ma mi chiedo uscirà mai da questa casa? È vero che deve trovare casa... Ma non impacchetta nulla? So che devo dare un ultimatum perché come sempre decido io!!!! Ma non ci riesco... Amo sopra ogni cosa
Grazie Giulia
Risposta del Dott.Zambello: Giulia che si sente "strappare le carni" ma che non urla, non si ribella, non sbatte il compagno fuori casa, ossia: non lo tratta da adulto.
Ho l'impressione che sia una drammatica "rappresentazione" dove lei mantiene la fantasia onnipotente di essere l'adulta che salva, scusi che ama, e l'altro il bambino che non capisce, non cresce mai.
Aggiunto: Giugno 3, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
mi scusi ma non riesco per niente ad interpretare il finale della sua risposta. Chi sa amare, io o lui? E mi usi una terminologia più semplice del narcisismo. Non conosco la materia.Le ho chiesto una risposta defini tiva, ma forse non la può sapere nemmeno lei, perchè l'amore non è matematica.
Risposta del Dott.Zambello: quest'ultima mi sembra già una buona consapevolezza. Auguri
Aggiunto: Giugno 2, 2011
Domanda allo psicoterapeuta:
Spett.le Dott. Zambello,
le ho già scritto altre volte ma voglio riassumere per chi non ha letto prima. Frequento un corso, mi innamoro del mio tutor (psicologo cognitivista) il quale mi fa presupporre che la cosa sia reciproca. Gli confesso il mio stato d'innamoramento e lui cosa fà .. mi dice che da parte sua non c'è nulla. Sto male ma non gli credo perchè alla lezione successiva, dopo aver parlato solo di situazioni nostre reciproche (abbiamo vicissitudini di vita quasi identiche con le ns. famiglie) mi chiede dove abito e mi dimostra che con me sta bene ... addirittura mi dice che gli si blocca la salivazione quando deve parlarmi.
Io gli scrivo un paio di e-mail ma lui, a parte in due casi, non mi risponde mai .... ma quando mi vede a lezione i suoi occhi mi sembrano innamorati, anzi lo sono per certo, queste cose si intuiscono.
A questo punto penso sia PHILOPOBIA (sono ignorante in materia), lui invece mi parla di transfert.
Sta lasciando la sua compagna (pedagogista) e mi dice che prima di aprire un'altra storia, bisogna chiudere quella esistente.Deve esserci fedeltà. Ma poi penso, non è che queste vicissitudini di vita identiche siano strategia tecnica per estrapolarmi i miei stati d'animo? A me sembrava sincero mentre parlava, vedevo in lui sofferenza ma allo stesso tempo liberazione. Io penso che (ha dovuto far divorziare i suoi genitori) abbia problemi irrisolti.
Gli ho proposto un mio appartamento in locazione dopo la sua separazione e non ha rifiutato la proposta ... però mi ha detto necessità di un periodo di riflessione.E' molto sfuggente e questo mi fa stare male.
Ma mi dica? Non riesco a capire se è innamorato di me o se gentilmente non vuole offendermi.L'altro giorno, molto arrabbiata, gli ho scritto di non salutarmi se mi vedeva nell'istituto con altri tutor ... lui invece è venuto chiedendomi sulla porta se poteva entrare e poi mi ha salutato soffermandosi un attimo.
La ringrazio e per cortesia mi dia una risposta sincera ma più che altro esaudiente. Le confesso che soffrire per amore è atroce.L'unica cosa che mi interessa sapere e che non riesco a capire è se può essere innamorato, il resto verrebbe da solo.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
Ci risiamo: ancora l'ossessione dell'innamoramento che prevede illusioni, allucinazioni, struggimento e poi frustrazione e magari la depressione se l'investimento è stato massiccio.
Lei come tutti gli innamorati, non "ragiona" e mi usa come una margherita per "strappare" la verità: "mi ama o non mi ama". Non si accorge che la domanda é: Ma è capace di amare? E' amore l'investimento narcisistico dei bambini?
Provi a rispondersi e troverà la risposta ciò che chiede a me.
Aggiunto: Giugno 2, 2011
Inserito da
Pseudonimo: Iori
Pseudonimo: Iori
Inserito da
Pseudonimo: Andrea
Pseudonimo: Andrea
Domanda allo psicoterapeuta:
salve dottore sono un ragazzo di 18 anni,e ho avuto problemi in famiglia.La separazione dei miei genitori ,le mani adosso di mio padre a mia madre,i problemi economici di un uomo “costretto ” a chiedere prestiti a varie finanziarie.Inoltre ho vissuto 4 anni solo con lui in casa visto che mia madre era andata a vivere da mia nonna.La vedevo sporadicamente ,però adesso abito con lei a casa sua.A gennaio purtroppo ho fatto uso di marjuana (capodanno)e mi sono sentito molto male.Già però prima di questo evento,ho avuto diversi attacchi di panico.Ora sto prendendo un antidepressivo lo zoloft e un ansiolitico lo xanax, ma dentro mi sento cambiato,dei giorni sto”bene” altri veramente male.Sono in cura da una psicologa e da una psichiatra per il trattamento farmacologico.La mia paura è adesso quella sostanza stupefacente ha cambiato qualcosa dentro di me? Oppure c era già qualcosa che non andava prima?Visti anche i primi campanelli d allarme dati dagli attacchi di panico?grazie per l attenzione dottore,cordiali saluti.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Andrea,
un po' di mesi fa avevo risposto ad un suo coetaneo che si chiamava nicolas e poneva la stessa domanda. Ripeto anche a lei quello che avevo già detto a Nicolas: "la sua storia giustifica ampiamente uno stato depressivo. Continui a farsi aiutare e vedrà che riuscirà ad uscirne e molto presto.
Non se ne faccia una colpa, la marijuana non fa bene ma, non è certamente la causa del suo disagio"
Aggiunto: Maggio 28, 2011
Powered by PHP Guestbook 1.7 from PHP Scripts
Pseudonimo: Paperino due anni prima
Domanda allo psicoterapeuta:
incrociamo le dita