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Domanda allo psicoterapeuta:


Sono Michela di Bologna, ho' un problema di non sapermi amministrare, e tendo a spendere troppo, volevo sapere se cè la possibilità di una cura per venirne fuori. Tanti saluti

Risposta del Dott.Zambello: Non saper amministrare bene le proprie "ricchezze", piccole o grandi che siano e un segno di fragilità dell'Io. Anche il Vangelo usa parole forti, si ricorda la parabola della vergine stolta? (Matteo, 25, 14-30)
Io non lo so se tutto questo può essere motivo di "condanna" ma , certamente lei non usa bene i suoi doni, qui, li sperpera.
E' un motivo serio per chiedere aiuto.


Aggiunto: Giugno 13, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


sono una mammma che non sa più dove sbattere la testa specie quando un figlio ti dice che non hai fatto abbastanza. E' iniziato con un attacco di panico e dopo circa 7 anni l'ansia lo assale continuamente, adesso ha 24 anni e da poco lavora in un supermercato. Combatte tutti i giorni, la notte dorme nel mio letto, passa dalla tachicardia al respiro corto, dalla lingua che si muove da sola all'essere rigido in tutto il corpo.Abbiamo provato di tutto,psicologo,psicoterapeuta,neurologo ecc..Lui vorrebbe fare degli esami perchè dice di non essere convinto che si tratti di ansia, sa indicarmi per favore cosa posso fare? grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora
non avete mai preso in considerazione che suo figlio potrebbe essere isterico?
Non ci sono vie magiche per guarire, solo la psicoterapia ma, una psicoterapia dinamica.
Approposito, fin che suo figlio se lo tiene a letto con lei, può fare tutte le terapie del mondo ma non serviranno proprio a niente.


Aggiunto: Giugno 13, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore buon pomeriggio, una semplice domanda, si guarisce dalla sindrome dell'abbandono? Vivo ogni distacco come un grande abbandono che mi procura questo forte senso di paura, terrore, agitazione, così forte da sentire dolore al petto! Prima la morte della mamma, ora l' uomo che amo con tutta me stessa mi ha lasciata. Dove trovo un angolo di mondo per respirare?

Grazie

Giulia

Risposta del Dott.Zambello: Si, andando oltre i rapporti "fusionali" che sono sempre rapporti mortiferi.


Aggiunto: Giugno 13, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


buona sera dottore
ho la sclerosi multipla e mi sto prendendo eutimil anti depressivi si puo' avere un figlio prendendo eutimil
grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Deve essere il suo farmacologo o il ginecologo che devono decidere la terapia giusta per lei.


Aggiunto: Giugno 12, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentile dott. Zambello,

sono una donna di 35 anni,la seguo da tempo e la ringrazio per la sua disponibilità e il suo impegno nei confronti di tutti noi.

Si parla spesso in questo suo spazio di rapporti di coppia del tipo adulto (donna) / bambino (uomo).
Ho constatato con grande amarezza e delusione che è veramente difficile trovare tra i miei coetanei un uomo adulto.
Spesso ho desiderato che mi piacessero le donne pur di non avere a che fare con uomini/bambini sempre + fragili, insicuri e spaventati.
Vorrei tanto relazionarmi con uomo adulto; la mia domanda, forse un pò insidiosa è:
perchè molti uomini (sicuramente di + rispetto alle donne..) non vogliono o non riescono a crescere?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Asia,
è sicura che gli uomini restano dei bambini e le donne invece crescono? Se lei ci pensa, è una contraddizione, vorrebbe dire che uomini e donne non interagiscono e non si influenzano a vicenda. La mia impressione è che evidenziano in maniera diversa la loro difficoltà. Vede, è vero che ci sono tanti "bamboccioni" ma tanti, quante sono le mamme e poi le mogli, finanche le amanti che fantasticano e agiscono una loro onnipotenza "materna" che è fondamentalmente una "nevrosi di invidia" che si esprime in fantasie di castrazione.
Diceva una madre di un mio paziente: "mi raccomando, non mostrare il tuo pene a nessuna, le donne sono tutte "uguali" e portano malattie". Risultato: a 35 anni è ancora terrorizzato dalle donne. Certo, lui fa fatica a crescere ma la mamma, è cresciuta?


Aggiunto: Giugno 12, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottor R.Zambello, vorrei avere un informazione, cosa ne pensa del vigor? Secondo lei è utile questo prodotto? Crea dipendenza o porta problemi? Aspetto con ansia una sua risposta, grazie mille.

Risposta del Dott.Zambello: Geent.mo Giò, ho già risposto altre volte a questa domanda...
Non conoscevo questo prodotto. Ho visto in internet di cosa si tratta. Certamente male non fa. Si richiama ad alcuni concetti dell'ago puntura. Che le posso dire? A volte "la fede" fa miracoli.


Aggiunto: Giugno 12, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,sono una ragazza di 28 anni...e da circa 1 anno soffro di depressione,sono sempre stata una ragazza solare,piena di vita,paura di nulla..ad ottobre del 2009 ho conosciuto il mio ragazzo appassionato di moto pure io lo sono...la prima domenica ke siamo usciti in moto non ce stato nulla ke mi abbia fatto prendere paura,anzi non vedevo l'ora...soltanto ke,il giorno dopo ho cominciato ad avere mille paure,mille pensieri su di lui,visto ke come lavoro fa l'autista e trasporta gasolio..ho paura ke gli possa succedere qualkosa,ho perennemente paura della morte..non riesco ad accettare che un giorno questa cosa ci separerà x sempre...io lo amo tantissimo,lui sta facendo di tutto per starmi vicino anke se non è x niente semplice...mi sveglio la mattina con un 'ansia e un'angoscia terribile,piango quasi tutti i giorni e mi sento una nullità x tutto e x tutti,molte volte penso di uccidermi così smetterei far soffrire lui e la mia famiglia...è terribile quello ke sto vivendo,voglio tornare a sorridere e sentirmi forte come prima,xke adesso non sto vivendo x niente...ho fatto delle sedute da 1 psicologa,ora sono sotto un'altra psicologa molto più brava della precedente..ho cambiato 2 psichiatri ke mi hanno prescritto lo xeristar el prazene,poi ho aumentato lo xeristar e ho smesso con il prazene x assumere l'alprazolam..non vedo alcun rimedio,cosa mi consiglia?...si può guarire da questa brutta malattia?...grazie,cordiali saluti.. Alessandra..

Risposta del Dott.Zambello: Gentma Alessandra,
ho l’impressione che lei abbia “toccato” un nucleo psicotico. Niente di eccezionale ma la terapia da preferire dovrebbe essere la psicoterapia dinamica, meglio una psicoanalisi ben strutturata. Se lei fa questo non solo potrà superare il suo disagio ma potrà fare buon uso di questa dolorosa esperienza.


Aggiunto: Giugno 11, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


si sono tante ma quando dice che rischio la salute fisica allude forse a qualche malattia organica?

Risposta del Dott.Zambello: La smetta di farsi "le pippe mentali". Uno stress fisico, qualunque sia la causa, debilita l'organismo e le difese. Se capisce che da solo non ce la fa, chieda aito da uno psicoterapeuta.


Aggiunto: Giugno 11, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


grazie per il consiglio ma mi puo' spiegare un po' piu' nello specifico la terapia di elezione e la psicodinamica di che cosa si differenziano dalla cognitiva. Le chiedo in tanto se mi puo' dare un riferimento che lei mi consiglia a torino o provincia.la ringrazio per la sua disponibilita'

Risposta del Dott.Zambello: Nella terapia di coppia si cercano e si vedono i problemi del "sistema coppia". E' questa che genera il sintomo e il linguaggio è comportamentista, razionale. Nella psicoterapia dinamica il campo di intervento è l'inconscio individuale e il linguaggio è interpretativo del transfert, simbolico.
A Torino c'é l'ARPA che è una Associazione di Psicoanalisti Junghiani: http://www.arpajung.it/


Aggiunto: Giugno 11, 2011
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Domanda allo psicoterapeuta:


Caro Dottore,
cosa intende lei quando dice che gli animali ci pongono dei limiti. Non capisco bene a cosa si riferisce.
Francesca

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Francesca,
qualsiasi persona che abbia un cane, un gatto, qualsiasi animale che interagisce con l’uomo, dopo un po’ riconosce che ha un “carattere”. Significa che l’animale entra in contatto ma senza fondersi con noi. Anche nel caso in cui questo si adatti il più possibile alle nostre compulsioni affettive, rimangono comunque i suo bisogni organici. Bisogna dargli da mangiare, pulirlo, se é necessario portarlo fuori. Bisogna cioè, dedicarsi a lui, secondo i suoi bisogni, non ai nostri. E’ un primo esercizio di amore oggettivo. L’animale non può essere solo una nostra parte narcisistica ma “qualcosa” che sta fuori e ci chiede amore. E’ anche per i nostri figli, un bel esercizio per iniziare.


Aggiunto: Giugno 10, 2011
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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