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Pseudonimo: Enrico
Pseudonimo: Enrico
Domanda allo psicoterapeuta:
Cosa potrebbe farmi intendere che il 'controtransfert' sia in atto (erotico e/o amorevole (?), e che non sia un atteggiamento terapeutico ,perdonate il gioco di parole,del terapeuta?
Risposta del Dott.Zambello: Il controtrasfert è un sentimento che riguarda solo il terapeuta.
Sulla questione poi: erotico o amoroso, dipende dai bisogni del terapeuta. Evidentemente non coincidono.
Aggiunto: Dicembre 13, 2019
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Pseudonimo: Ego
Pseudonimo: Ego
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno, è normale che un terapeuta non prenda appunti durante la seduta? Il mio non lo fa mai
Risposta del Dott.Zambello: Anch'io non prendo mai un appunto ma credo di ricordare tutto quello che il paziente mi dice.
Lo seguo di più ascoltando e pensando a quello che mi dice.
Aggiunto: Dicembre 7, 2019
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Pseudonimo: Francesco
Pseudonimo: Francesco
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dottore,
volevo chiedere se è possibile superare gli interventi di paura da interventi chirurgici (intervento miopia).
Lavorando su me stesso ho scoperto le cause della paura che derivano da forme di bullismo che sono sfociate in un quasi violenza sessuale e nella assenza dei miei genitori.
Grazie e buon Week end..
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Francesco,
si è possibile con l'ipnosi. Per le cause e le dinamiche sucessiva lei si dovrebbe rivolgere ad uno psicoterapeuta dinamico.
Aggiunto: Dicembre 1, 2019
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Pseudonimo: Fabio
Pseudonimo: Fabio
Domanda allo psicoterapeuta:
Domanda:
Buongiorno, sono il ragazzo che le ha scritto qualche tempo fa perché, dopo la prima seduta con una psicoterapeuta, non ero sicuro della mia scelta. Con questa terapeuta ho fatto tre sedute e le ho detto che devo pensarci. Penso di prendere appuntamento con un'altra psicologa, fare tre sedute anche con lei e poi decidere con quale mi trovo meglio. Può essere una cosa giusta per decidere da chi farmi aiutare?
Risposta del Dott.Zambello: Si, va bene. L'importante è che si tenga presente che non si tratta di mettere alla prova un certo numero di terapeuti ma, essere certi di aver trovato quello col quale riusciamo ad avere un buon rapporto-terapeutico
Aggiunto: Novembre 30, 2019
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Pseudonimo: D.E.F.
Pseudonimo: D.E.F.
Domanda allo psicoterapeuta:
Ho un progetto di vita: vorrei fare l'autore. Con tutta l'umanità del mondo, posso affermare che quello che scrivo non è male; tuttavia, non riesco a farmi considerare da nessuno, cerco di inviare e-mail a persone che potrebbero darmi una mano, ma, per ora, non ricevo risposta. Secondo me, neanche leggono il materiale che mando loro, perché, mi creda, non è da buttare e potrebbe "funzionare". Sono molto frustrato, perché fare l'autore è l'unico obiettivo che ho nella vita e ho il terrore di non riuscirci. Penso che fare l'autore sarebbe davvero la strada per la mia "individuazione" (lei sicuramente capirà a cosa mi riferisco). Io voglio fare l'autore con tutte le mie forze. Come si fa ad avere successo nella vita? Come e cosa posso fare per far sì che ciò che scrivo venga "notato" da qualcuno?
Risposta del Dott.Zambello: Caro Signore, pensi che persino Cent’anni di solitudine del premio Nobel Gabriel Garcia Marquez fu rifiutato seccamente.
Scrittori come Herman Hesse si pagò la sua prima pubblicazione. E tanti, tanti altri.
Io stesso, l'ho scritto nel mio libretto, fui mandato via quando mi presentai per fare l'analista.
Si faccia coraggio, lei è l'unico che deve crederci. E, non abbia fretta, c'è un tempo per tutto.
Aggiunto: Novembre 25, 2019
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Pseudonimo: Eva
Pseudonimo: Eva
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dottore
secondo lei quali sono i segnali che una psicoterapia sta volgendo al termine? Per quanti anni durano poi gli effetti?
Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Una terapia è finita quando paziente e terapeuta sentono che è finita.
Non si pongono neanche più la questione.
Finché uno se lo chiede non è finita.
Quanto dura? Per sempre, fin tanto che uno sente che si pone questioni nuove che desidera eventualmente verificare in un rapporto terapeutico.
Aggiunto: Novembre 24, 2019
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Pseudonimo: Morto dentro
Pseudonimo: Morto dentro
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno, mi sento morto dentro. Nella mia vita ho dovuto affrontare mille difficoltà (che continuano anche adesso). Ho avuto un'infanzia da dimenticare, con un padre violento fisicamente e psicologicamente e una madre che non manifestava molto affetto nei miei confronti. Mi sono sempre sentito inferiore degli altri. L'adolescenza è stata anche peggio: mi sono sempre di più chiuso in me stesso, dopo le superiori, non ho fatto l'università per paura non tanto dello studio, ma perché ero terrorizzato dai rapporti umani (infatti ho faticato immensamente per terminare le superiori), non ho nessun amico, sono solo come un cane. Se non ci fossero i miei genitori, io sarei un barbone, perché non riesco a lavorare perché non so fare nulla e non so stare con le persone. Ho sprecato gli anni che avrebbero dovuto essere i più spensierati della vita. Adesso non ho nulla. I miei coetanei sono sulla via della realizzazione professionale, alcuni ho saputo che hanno avuto figli; io non ho niente di niente. Sono un nulla, una totale nullità. Non ho la forza di sperare che le cose migliorino, perché so che verrò tradito e deluso dalla vita. Io non ne posso più di (non) vivere così. Io non so fare nulla, niente di utile. C'è un mio cugino che sta concludendo brillantemente gli studi universitari e sicuramente troverà un buon lavoro, ecco, io comincio a odiarlo, non è giusto che lui abbia avuto tutto dalla vita (genitori amorevoli, talento nello studio, talento nello sport) e io niente di niente. Io mi sento morto anche se sono vivo e vorrei avere il coraggio di farla finita. Forse mi piango addosso, ma non ho davvero la forza per fare qualcosa, anche alzarmi al mattino è diventata un'impresa titanica. Dottore, cosa potrei fare in una situazione così disperata? Grazie se mi risponderà, buona giornata
Risposta del Dott.Zambello: Penso che dovrebbe fare una cura seria, ben impostata per almeno otto mesi.
Deve andare da un medico specialista. Meglio uno psicoterapeuta medico.
Lo cerchi, c'è sicuramente nella sua città.
Aggiunto: Novembre 20, 2019
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Pseudonimo: Vinjafanja
Pseudonimo: Vinjafanja
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dottor Zambello, per curare l'eiaculazione ritardata esiste solo la psicoterapia? Pare che esistano migliaia di pillole per curare l'eiaculazione precoce, ma per quella ritardata niente, possibile che in cento anni di medicina e di freudismo non abbiano scoperto una medicina per questo? Lei che è anche psichiatra, dato che ho letto che è neuropsichiatra, sa di dirmi il nome di qualche medicina? Ovviamente non sto cercando di farmi prescrivere una terapia da lei, magari lei sa qualcosa che i comuni medici o medici di base non sanno, dato che tanti medici sono dei grulli, o non sono aggiornati. Grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore, il problema non è essere o non essere rincitrulliti. Molto spesso in medicina non ci sono terapie.
Il suo disagio è ai limiti di questa possibilità. La letteratura parla di risultati ottenuti con l'ipnosi e con farmaci simpaticomimetici come catecolamina, epinefrina (adrenalina), noradrenalina, dopamina, etc
Sono farmaci che danno importanti effetti collaterali e vanno monitorati da specialisti.
Aggiunto: Novembre 17, 2019
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Pseudonimo: ipocrizia
Pseudonimo: ipocrizia
Domanda allo psicoterapeuta:
dottore e che vuol dire?
Risposta del Dott.Zambello: Che a sua madre e sua sorella piacciono gli uomini con i muscoli sviluppati ma, non se lo possono riconoscere. Che a sua madre piacerebbe o le sarebbe piaciuto andare in palestra, così per sua sorella ma non se lo possono riconoscere.
Se ne freghi.
Aggiunto: Novembre 16, 2019
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Pseudonimo: franco
Domanda allo psicoterapeuta:
dottore,
sono un laureato in economia e devo svolgere il tirocinio di 18 mesi presso uno studio.
dopo anni di porte in faccia, dove nessuno mi ha mai voluto prendere, questa settiman ho trovato tre studi che mi hanno fissato un appuntamento. ovviamente faccio le mie valutazioni, ma come posso domani salutare in modo elegante un dottore per dire faccio le mie valutazioni?
Risposta del Dott.Zambello: Mi scusi Dottore, noi facciamo sempre delle valutazioni e siamo sottoposti a valutazioni.
Tutti i rapporti umani, tutti, si basano su questo presupposto che condividiamo.
Ora la questione è cosa vale la pena di dire e cosa no.
Direi che in ogni rapporto, soprattutto se siamo il valutato, conviene rispettare i ruoli. Risponda, ascolti e poi, con la massima libertà decide.