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Pseudonimo: Sisifo
Pseudonimo: Sisifo
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dottore,
Come si fa a considerarsi una donna quando, a causa della tua patologia, medici, biologi e ricercatori ti definiscono in un modo orribile: intersessuale?
Come si fa a considerarsi una donna quando ti metti in contatto con un centro ospedaliero specializzato nella tua patologia genetica e, a 33 anni, vieni indirizzata in pediatria?
Io, con tutta la buona volontà , non ci riesco.
E a cosa serve fare psicoterapia per trovare un modo di esprimere in qualche modo la propria femminilità , nonostante la malattia, se poi la realtà fuori dallo studio del terapeuta è questa?
Sarò sempre, per gli altri, un essere schifoso che non sarebbe mai dovuto nascere.
Risposta del Dott.Zambello: No. Credo che il valore della vita sia la vita stessa. Poi ognuno di noi ha doni e limiti diversi. Lei dice che i suoi, a livello fisico, sono più pesanti.
Può darsi, non la conosco, ma il problema è che non ci dobbiamo misurare su questi ma su come riusciamo a sviluppare e far fruttare quelli che abbiamo.
Aggiunto: Novembre 21, 2018
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Pseudonimo: Chiara
Pseudonimo: Chiara
Domanda allo psicoterapeuta:
Buoansera Dottore,sono mamma di due bambini. Il grande 8 anni appena compiuti e la piccola di 4. Il grande è un bravo bambino, davvero tanto intelligente. A due anni parlava già molto bene, a due anni e mezzo scriveva il suo nome, a 4scriveva frasi intere. Ama la scienza, la storia.. È un bambino. Molto delicato da un lato e tanto testardo ed esplosivo dall'altra.
Il problema è la scuola.
I suoi voti sono alti, difficilmente sotto il 9 ma, dalla prima elementare le maestre nei colloqui sono sempre negative. Esco dagli incontri che sono demotivata, spesso al limite del pianto. Il problema? Il suo essere testardo e distratto. Detti cosi possono sembrare problemi da niente visto che sono loro che mi dicono che il bambino è educato, mai violento, ancora ingenuo, non prende in giro, non è un bullo, studia, ha un q.i.molto alto ecc ecc ma, c'è sempre un ma.
Distratto. Sempre nel suo mondo,a volte lento nello svolgimento di compiti che sa fare perfettamente. Lo scorso anno le maestre hanno insistito per mandarci dalla psicologa della scuola che non ha riscontrato alcun tipo di problema, se non la sua insicurezza.
A casa è motlo migliorato, torna e dopo 8 ore di scuola studia e fa i tanti compiti che ha senza protestare piu di tanto. È molto dolce e affettuoso a volte anche ribelle ma niente di anomalo. Oggi al colloquio ho temuto stessero per alludere a qualcosa di grave, hanno definito preoccupante la sua distrazione visto che lo vedono spesso nel suo mondo. Lo vedono molto 'rigido' forse troppo pressato da noi, non riesco a capire dottore. È cosi grave questa distrazione? Può nascondere particolari patologie di cui noi non ci rendiamo conto? Il bambino però fa sport, doposcuola, lavoratori ecc e nessuno, a parte loro, mi ha mai segnalato niente, se non la sua sensibilità e la sua educazione
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Chiara,
è possibile che suo figlio semplicemente si annoia. Si stufa a sentire ripetere cose che lui ha già capito.
Si legga, se non l'ha già fatto l'articolo:
6 cose da sapere sui bambini prodigio (e come riconoscerli)
Aggiunto: Novembre 20, 2018
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Pseudonimo: D
Pseudonimo: D
Domanda allo psicoterapeuta:
Per far sì che una psicoterapia funzioni e abbia esiti positivi, un paziente cosa dovrebbe fare?
Risposta del Dott.Zambello: Rispettare il setting.
Significa, andare in terapia secondo le modalità concordate e, sapere che in seduta si può dire tutto.
Aggiunto: Novembre 19, 2018
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Pseudonimo: Nick
Pseudonimo: Nick
Domanda allo psicoterapeuta:
Grazie per la risposta. Ma si può guarire dal narcisismo patologico? Mi dia una speranza, la mia vita sta andando a rotoli
Risposta del Dott.Zambello: Si. Ho scritto un libro per testimoniare questa possibilità. Veda se ha voglia di leggerlo. È quello che io so, la mia testimonianza sul tema. Il titolo è: "Ricordi e riflessioni di uno Psicoanalista". Ed Kimerik. Lo trova anche su Amazon.
Aggiunto: Novembre 14, 2018
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Pseudonimo: Nick
Pseudonimo: Nick
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno, quanto può durare una psicoterapia per narcisismo patologico?
Risposta del Dott.Zambello: È possibile, auspicabile che dopo alcuni anni il paziente inizi a diventare consapevole dei propri meccanismi e quindi modifichi il suo rapporto con la realtà. Ci vuole comunque tempo ma soprattutto un rapporto terapeutico di tipo psicodinamico.
Aggiunto: Novembre 13, 2018
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Pseudonimo: Mario
Pseudonimo: Mario
Domanda allo psicoterapeuta:
Buona sera dott.
Ho 42 anni e miei genitori vivono con me da 15 anni, perché hanno un reddito di 1000 euro in due. Io sono un impiegato, non sono ricco, sto pagando un mutuo.
Ogni volta che affronto il discorso, loro iniziano a cercare casa poi si fermano e si fa finta di nulla e intanto il tempo passa...
I miei fratelli hanno famiglia quindi siccome io sono single ne sto pagando le conseguenze
Apparte il fatto che non lo meritano nemmeno, per come mi hanno cresciuto.
Va bè lasciamo stare
Manco di personalità, perché sinceramente non c'e la faccio più e non so imporre la mia volontà.
Vorrei vivere la mia vita. Poi mi vengono i sensi di colpa..
Cosa fare? Io vorrei stare lontano da loro.
Con mio padre addirittura non mi parlo, con mia madre il minimo, praticamente in casa mia sono costretto a vivere in una stanza.
Secondo lei, se gli dò un tempo preciso, di lasciare la casa, mi comporto male?
Ho devo pensare a me stesso e andare secondo miei desideri?
Non so perché mi comporto così.
Perché in fondo non gli voglio male,
ma non mi sento affettivamente legato a loro
Perché li aiuto? Nonostante tutto....
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Mario,
sarebbe facile dire che lei deve pensare alla sua vita, staccarsi dai suoi genitori, etc.
Purtroppo bisogna sempre fare i conti con la realtà. Dove vuole che vadano i suoi genitori con 1000€ in due? E lei, come farebbe a sopportare la colpa?
È molto probabile che lei non lo farà mai né forse lo potrebbe fare.
E allora, cerchi di trovare nella situazione attuale il mondo migliore per vivere il meglio possibile la sua vita.
Aggiunto: Novembre 12, 2018
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Pseudonimo: alda
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Pseudonimo: alda
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Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore scusi, per completezza di informazioni la informo che viste le problematiche suscitate dall'acquisto auto ha deciso di rivenderla subito. Mi ero dimenticata di dirglielo. Sua decisione appena comunicata. Non sono d'accordo. Non sono prestanome e burattino di nessuno. Non ho piu parole. So solo che non firmero alcun atto di vendita. Non lo faro'. Della macchina non mi importa nulla
Certo mi vergogno per mio figlio. Conosce il caratterino ma certo non puo pensare che sua madre possa essere trattata cosi. E lui stesso e' stato bravissimo ad accettare un uomo in casa dopo 15 anni vissuti solo con me. Penso che ora a 25 anni si possa versmente arrabbiare pure lui per tutta questa orribile e grottesca situazione. Io alla totale nerce' dei suoi voleri e capricci. Vuole vincere. Sempre. Anche se ha torto marcio. Se non puo avere la macchina la rivende....io e mio figlio non esistiamo...amche se andassi dallo psicoterapista chi puo rimarginare tutto questo? E' ipotizzabile restare insieme dopo tutto questo? Grazie per risposta. Non mi aspetto ovviamente che lei dia soluzione alla domanda. Ma e' ovvio che quell'auto adesso e il controlli su di me valgono per lui ben piu di noi e di me.
Risposta del Dott.Zambello: Mi scusi Signora ma non è compito mio dirimere controversie familiari.
Lo psicoterapeuta non ha nulla da dirle sul piano pratico inerente alle decisioni familiari. In virtù di cosa dovrebbe essere in grado di dare un giudizio?
Ho però la certezza che lo psicoterapeuta potrebbe aiutate lei a capire cosa la spinge a mantenere o rompere una relazione. Li si ferma il suo lavoro.
Aggiunto: Novembre 7, 2018
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Pseudonimo: alda
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Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore, sono in uno stato di grave difficolta'a tal punto da accusare coliche addominali per lo stress. Come lei sa la nostra situazione di coppia e' veramente difficile. Le ho detto della laurea di mio figlio. L'ha comunicata a suo fratello (che vive lontano) il primo novembre(laurea dei primi di ottobre)..
Proprio la settimana scorsa, visto che abbiamo due auto in casa. La piugrande a suo uso esclusivo. La piccola mia da prima che ci conoscessimo in uso a me e a mio figlio. La macchinetta, vecchia ha avuto spesso bisogno di riparazioni anche costose e frequenti. E' capitato che fosse in vendita una auto con pochi chilometri e carrozzeria nuova. Mi ha detto che voleva comprarla perche e' un'occasione. In due giorni si e' fatto tutto. Macchina intrstata a me. Adesso dice che la vuole lui per uso esclusivo e noi dobbiamo prendee in uso la sua vecchia auto?!. Gli ho proposto di condividerle secondo esigenze di famiglia. Risponde che l'auto contiene le sue cose. Deve disporne quando vuole...del resto l'ha comprata lui e ha pure sostenuto spese per la laurea di mio figlio....mi sono a quel punto infuriata.in una vera famuglia questi discorsi non esistono!!!! Gli ho rinfacviato che per suo figlio non avrebbe battuto ciglio e che alla moglie defunta quando stava molto bene economicamente aveva fatto bwn altri acquisti e che quindi non si deve permettere mai piu di dire cose del genere. Mi sono realmente offesa. Trovo terrificante la situazione in cui mi trovo. Dice che non e' sereno ne' felice e che lo sto massacrando (letterale). non ce la faccio piu. Dice che se sono diventata cosi(cioe' non subisco muta e rassegnata) forse e' anche colpa sua. Ma le cose stanno cosi. Ha concluso la discussione dicendo che quando( se mai accadra') prendero il nuovo incarico in un altro uff. Sa lui come mi cimportero',,,,lui ha scritto tutto in un foglio. Il suo oracolo....accadra come lui sa. Lui sa come mi comportero...perche lui mi conosce.....
adesdo dice che la macchina posdiamo prenderla noi e che continuera a usare l'altra..sono sconceryata e avvilita. Anche debikitata fisicamente. Firei esausta. Ogni cosa e' duscussione o silenzi interminabili. Aguzzi e tormentati silenzi. non posdo farcela cosi. E lui torna a casa con macchibetta automatica caffe, adget e ogni altra cisa per smorzare tensione senza dire nulla. Accumula ma non dona...anzi intesta rinfaccia e pretende ?!. Sono veramente molto triste
Risposta del Dott.Zambello: A suo tempo le avevo proposto una terapia di coppia. Ricordo che lui si era sottratto. Credo che ora sia un suo dovere chiedere aiuto per sé.
Personalmente non posso dirle niente su quanto lei racconta. Non so niente ma, sento troppo dolore, forse da ambo le parti, per continuare come se nulla accadesse.
Aggiunto: Novembre 7, 2018
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Pseudonimo: D
Domanda allo psicoterapeuta:
Grazie per avermi risposto, vorrei farle ancora due domande:
1)Ogni quanto si devono fare le sedute? Una volta a settimana o una volta ogni 15 giorni?
2)Gioca un qualche ruolo l'identità di genere di paziente e terapeuta? Cioè un uomo dovrebbe andare da un terapeuta uomo, una terapeuta donna, oppure è indifferente? grazie
Risposta del Dott.Zambello: La frequenza delle sedute viene decisa durante i primi colloqui.
No. Il genere del terapeuta è assolutamente ininfluente ai fini della terapia ma, la terapia è una scelta di un rapporto e questa prevede una preventiva conoscenza terapeutica.