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Domanda allo psicoterapeuta:


se è come dice lei posso fare per guarire?

Risposta del Dott.Zambello: Esagerato, chi ha parlato di malattia?
Sempre l'idea che ci sia dietro una malattia. No, solo la difficoltà a scoprire la propria strada, liberandoci dai preconcetti. Tutti i preconcetti.
La via? Cercare, nella lettura, nell'arte, sospendere il giudizio, come diceva il filosofo.
Con questo, le faccio tanti auguri e la lascio.


Aggiunto: Giugno 19, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


si sono quasi sicuro.
si diciamo che essere gay è diventata anche una fobia ma perché lo sono.
ma il punto è che non riesco a capire se mi ero innamorato o no?o non riesco a capire come mai mi batteva il cuore per una donna!!

Risposta del Dott.Zambello: Vede, c'è del "etero-fobia".
Mi creda, sono gli stessi meccanismi che mantengono l'omofobia: la paura della propria omosessualità. Lei ha paura della sua eterosessualità.
In realtà l'una e l'altra sono categorie sociali, non esistono in natura. Noi, quando siamo capaci, ci innamoriamo di un altro/a, diverso/a da noi. I genitali sono una piccola parte di questo "diverso". Invece, spesso, vediamo l'altro/a solo in quella parte. Lei è riuscito a vedere la sua amica, oltre i genitali e, si spaventa. Difesa Fobica.


Aggiunto: Giugno 19, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve sono gay e 8 mesi fa ho conosciuto una ragazza di cui penso di essere stato innamorato.
è possibile?
o meglio è possibile essere innamorati di una donna etero e di non essere attratti?

Risposta del Dott.Zambello: Lei lo racconta.
In amore e anche nella sessualità, non ci sono barriere, quelle le mettiamo noi. Ma, lei è sicuro che non le piacciono le donne? Anche l'omosessualità può nascondere una fobia ed essere una difesa.
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Aggiunto: Giugno 19, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gent.mo Dott. Zambello, dopo 16 anni peraltro non sempre felici di matrimonio, due mesi fa, mia moglie mi ha annunciato di volersi separare. Devo dire di essere stato presso alla sprovvista e la reazione che ho avuto è stata spropositata, in quanto sono stato colto da inappetenza, insonnia e depressione. I tentativi di avere una reazione mediante antidepressivi hanno dato risultati catastrofici in quanto ho reazioni pazzesche a dosaggi considerati normali o anche sotto. In più, sento che questi farmaci tolgono spazio alle emozioni (anche solo quella del piangere). Meglio magari soffrire un po' di più, ma cercare di elaborare senza pastiglie?

Grazie

Risposta del Dott.Zambello: Certo, se è possibile.
A nessuno dovrebbe piacere una soluzione farmacologica, però bisogna che sentirci sufficientemente sicuri e non disturbare troppo gli altri con il nostro malessere.
A volte il depresso si sente in diritto di "rovinare" la vita agli altri per via del fatto che ha sofferto e soffre. E' una percezione della realtà distorta.


Aggiunto: Giugno 19, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera Dottore,
Ho 36anni, un marito, due bimbi e uno in arrivo. Le scrivo perché mi sento letteralmente soffocare dai miei genitori.
In breve.. Si separano quando ho 7 anni, tra botte, guerre e insulti sempre davanti a me. Mio padre troppo impegnato a fare la guerra e odiare mia mamma per occuparsi di me. Si dedica solo alla carriera e quando ci vediamo passa il tempo a parlami male di mia mamma, mi sveglia di notte per parlarmi di quanto sia una donnaccia, mi umilia e tormenta per anni. Mia madre troppo presa a rifarsi una vita per accorgersi che io esisto ancora. Si barcamena tra amici, serate, uscite, fidanzati e io sballottata tra un parente e l'altro.
Passano gli anni e finalmente mi creo una mia famiglia, trovo un uomo che mi ama e ho dei bambini meravigliosi.
Il problema sono sempre loro. Non li ho mai esclusi dalla mia vita ma mi accorgo solo ora che non é per niente un bene.
Ora sono a fine gravidanza e non ho mai un aiuto da nessuno, sono davvero stanca eppure non c'é una volta in cui mia madre mi venga anche solo a portare un pezzo di pane. Il suo compagno le rinfaccia ogni ora persa con me e lei da anni ormai ha sempre scelto lui. Salvo poi, quando il signore é impegnato con i suoi di figli o nipoti, chiamarmi per accamparsi qui. Mio padre da quando ci sono i nipoti sembra il nonno modello, sa educare solo lui, conosce i pericoli solo lui e dispensa consigli a tutti. Insomma, io non li sopporto. Ho troppa rabbia verso di loro, mi creda.. Mi basterebbe sentirmi dire un "mi dispiace, ho sbagliato" ma so che non arriverà mai e la cosa che mi fa arrabbiare é che per esempio mia madre parla degli altri come se lei fosse stata la madre modello, (esempio...guarda quella, ha dei bambini a casa e va a ballare. Mi sento ferita,offesa e non rispettata perché é come dire che tutto ciò che mi ha fatto di male non é mai esistito e che lei é stata una brava madre)
Ho cercato di perdonarli, non tanto per loro quanto per me stessa ma non riesco. Mi irritano e ogni volta che li vedo divento fredda e rabbiosa. Spesso mi lascio impietosire per il tempo che passa o per la loro solitudine e quindi li invito da me. Ma non sopporto questo loro voler far parte della mia vita nei tempi e modi a loro comodi della serie..a natale sono da sola quindi ci vediamo ma 10 anni fa avevo da fare per cui se passavi il natale sola come un cane non era un problema

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Isabella,
lei testimonia i danni, il dolore che i genitori inadeguati possono causare.
E' ancora li, piegata sul suo dolore, appesantita dalla rabbia ma, rischia di riprodurlo come veleno che trasmette ai suoi figli.
Basta. Perdoni, dimentichi. Lei non cambierà né i suoi genitori, né la sua realtà. Può solo evitare che il male continui a crescere e, lo deve fare certo per sé ma, soprattutto per i suoi figli.
Perdoni. Si perdoni.


Aggiunto: Giugno 18, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottor Zambello secondo lei ci sono persone che per creare un opera d'arte e farla cercano di nutrirsi di sentimenti divini per realizzarla?

Risposta del Dott.Zambello: Un'opera d'arte è l'espressione del divino già presente in noi. L'artista lo fa emergere.


Aggiunto: Giugno 17, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Non sto facendo psicoterapia attraverso di lei,quindi non c'è bisogno che mi dica che qui non si fa psicoterapia via internet non si preoccupi.Volevo chiederle dov'è possibile per uno psicologo imparare l'ipnosi clinica?Esiste solo la Misi di Milano in Italia?Che differenza c'è tra ipnosi clinica e ipnosi regressiva?Dove si impara quest'ultima?E cosa ne pensa di quest'ultima tecnica?

Risposta del Dott.Zambello: Non mi sembrava di essere stato così scorbutico ma, l'età forse mi fa dei brutti scherzi.
Non sono informato sulle scuole di ipnosi, quando frequentavo l'Amisi, 20 anni fa, ci dicevano che era l'unica scuola di ipnosi clinica riconosciuta. Poi, non lo so.
Non ho mai avuto una particolare simpatia per l'ipnosi. Mi sembra di avere capito che è uno strumento molto, molto delicato che può servire ma, bisogna saperlo usare bene e soprattutto per cosa.
Ho sempre avuto l'impressione ma, forse mi sbaglio che l'ipnosi non si sia mai staccata dalle aspettative magiche.
In psicologia non vi è niente di magico, ma soprattutto non vi sono scorciatoie. Però, sono miei pensieri, osservazioni.


Aggiunto: Giugno 15, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottor Zambello,
Sono preoccupato. Ho fatto psicoterapia per tre anni perche' ero borderline e sono stato recuperato del tutto. Ora il mio psichiatra vuole iniziare a scalare i farmaci che ho preso per anni, fino ad eliminarli del tutto. Se dovessi tornare a fare il matto come prima? Anche se sono guarito, non e' chesono i farmaci che ora mi danno la stabilita' dopo che ho terminato l'analisi? Ossia, i farmaci sono determinanti per mantenere nel tempo la guarigione o potrei tornare ad essere come prima? Grazie se mi vorrà dare un suo parere

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Ciro,
lei non ha preso solo i farmaci, ha fatto una psicoterapia.
Il superamento del suo disagio non è dovuto all'utilizzo dei farmaci ma al lavoro di consapevolezza che la terapia le ha dato. Con questo non significa che sottovaluto l'azione dei farmaci ma, ne riconosco il ruolo.
Per capirci é come per un cantiere per la costruzione di una casa, i farmaci e la terapia stanno i primi, alle condizioni del tempo, la psicoterapia, alle ruspe, pale, mattoni, travi e tutto quello che serve per costruire una casa.
I tempi e i modi, vengono decisi, in accordo col proprietario, dal capo-cantiere, alias, il suo terapeuta.


Aggiunto: Giugno 11, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile Dottore,
Le e' mai capitato, in tanti anni di professione, che cio' che non si era sboccato in anni di terapia con un paziente, si alitasse, all'improvviso, durante una sola seduta profonda? Mi sembra che sia accaduto a me. In terapia da due anni con resistenze e agiti di ogni tipo, all'improvviso, durante una seduta profondamente empatia e quasi magica, ho sentito quasi un click e da quel momento mi sembra di aver compreso piu' di decine di sedute. E' usuale o possibile a suo avviso o solo solo mie fantasie?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Anna,
certo che è possibile, anzi, è un evento auspicabile e per la verità anche un po' enfatizzato. E' l'inside analitico. E' "l'illuminazione" per gli orientali, la "vocazione" per i cattolici, la direzione per l'individuazione per gli Junghiani, etc.
In realtà non è mai un evento solo, un episodio che nasce dal nulla, anzi, è il risultato di un lungo lavoro, personale, analitico, spirituale. La nebbia improvvisamente si dirada e, uno vede. Non è l'arrivo, è l'inizio del cammino, come per gli Apostoli dopo la discesa dello Spirito Santo.


Aggiunto: Giugno 9, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve,ho avuto una frequentazione con una ragazza x circa un mesetto,apparentemente le cose andavano abbastanza bene fino a quando lei nn e ripartita perché studia fuori, in questo periodi devo ammettere di essere stato assente ,al suo ritorno mi sono di nuovo fatto sotto e lei dopo qualche giorni ha deciso d troncare con il fatto che nn vuole legarsi ecc...per recuperare la situazione ho provato a scriverle un messaggio dopo qlk giorno al quale non c'è stata risposta ,ma la sera o per caso o per volere suo me la ritrovo allo stesso tavolo d Cena ,ora lei fa tutto x evitarmi é appare molto fredda ho possibilità di recupero ?? Grazie in anticipo

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Paolo,
più che a me dovrebbe rivolgersi a qualche cartomante o mandare a fare la stessa domanda ad una rubrica di "cuori infranti".
Io posso solo domandarle perchè insiste tanto con quella ragazza? E' sicuro che le piace proprio o ne ha fatto una questione di "orgoglio personale"?


Aggiunto: Giugno 9, 2014
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