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Pseudonimo: luke
Pseudonimo: luke
Domanda allo psicoterapeuta:
Caro dottore ho 28 anni soffro di erezioni ma questo non lo posso sapere perché non ho mai avuto contatto con una ragazza dall'età di 20 anni ho avuto un rapporto con una prostituta e non ho avuto una bella esperienza e da quel giorno stó passando un inferno che non mi fá più vivere sono entrato in depressione sono in una situazione critica con il lavoro che ormai dal 2007 non trovo ho difficoltà a comprendere le cose a socializzare con le persone per il mio carattere troppo timido e fragile.. la maggior parte della gente mi dice che è normale non avere erezioni finché non si ha un contatto fisico e altra gente vedo sempre arrapati che parlano solo di quello è si godono la vita..secondo me è l'indole del uomo avere voglia di fare sesso e quindi avere pensieri sulla donna sempre portandole rispetto e gentilezza e chiedendole di fare l'amore sé lei lo vuole a me dopo aver ricevuto troppe delusioni sia nel campo lavorativo che sul campo della vita intima non riesco neanche piú voglia di provarci con le ragazze perchê só già di fallire mi dicono tutti che é un problema di cervello in fatti penso che la normalitá sia quella avere il piacere di fare sesso e conoscere la persona invece per me è il contario ho vissuto fino ad adesso in un mondo virtuale..dice che è per questo che non riesco a vivermi il mondo reale???
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Luke,
esca dal suo mondo, come dice lei e, cominci a fare le cose più semplici come ad esempio andare da un andrologo. Ci vada anche con il Sistema Sanitario. Chieda al suo medico l'impegnativa e vada all'ASL.
Poi, verificato che non ci sono problemi fisici, si porrà quello dell'eccitazione. Sento in lei una buona struttura autoironica, vedrà che ce la farà.
Aggiunto: Maggio 12, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
lo scorso 25 aprile,mio fratello si èsuicidato in modo atroce,ovvero impiccandosi e dandosi fuoco, non accettava la separazione dalla moglie che viveva con un altro uomo,ma ha lasciato 2 figli di 4 e 8 anni,io mi sento assalire dall'ansia che mi serra la gola e ho attacchi di terrore e mi sento in qualche modo responsabile x non aver capito la sua sofferenza/depressione....non riesco ad accettare il modo atroce con il quale si è tolto la vita,cosa mi consiglia?...grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
ci sono dolori che non si possono negare.
La morte di suo fratello è stata atroce.
Lei può onorarlo, vivendo, prendendosi cura, in quanto può dei due bambini, evitando, con forza di mettere giudizi. Ma, non neghi nemmeno lei la fragilità, si faccia aiutare da un medico.
Aggiunto: Maggio 10, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Buona sera dottore sono un ragazzo di 24 anni soffro all’eiaculazione precoce?che non durò né anche 10 secondi cosa devo fare ti prego aiutami
Risposta del Dott.Zambello: Gemt.mo Wali,
deve andare da un andrologo, far valutare che non ci siano cause organiche poi, come è molto probabile non ci sarà nulla di patologico, iniziare una terapia farmacologica sintomatica che funziona bene nella stragrande maggioranza dei casi. Sarebbe cosa utile che lei, parallelamente a queste indagini mediche, si facesse aiutare da uno psicoterapeuta allo scopo di lenire un po' quello stato di ansia che la disturba.
La visita andrologica e gli eventuali esami clinici lei li potrà fare col Servizio Sanitario, ASL.
Aggiunto: Maggio 6, 2014
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Pseudonimo: Andrea
Pseudonimo: Andrea
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dottore! praticamente una settimana fa mentre stavo nel dormiveglia mi è venuto uno spasmo alla testa e da quel momento in poi non ce la facevo più a prendere sonno, sudavo, e quando mi toccavo certe parti del corpo non sentivo più dolore! cioè dolore lo sentivo ma molto di meno rispetto al solito! premetto che sono una persona molto ansiosa che si preoccupa per qualsiasi dolore! vado subito in paranoia! è passata una settimana dall'accaduto ma ancora quando mi tocco in tutto il corpo sembra che sento molto di meno dolore! è possibile che sia una cosa mia mentale??? ansia che mi sia successo qualcosa di brutto ?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Andrea,
lei "lo sa" che è solo ansia, forse, quello che non sa è che se non "la cura" rischia di farsi veramente male.
Chieda aiuto ad uno Psichiatra, si faccia aiutare con una psicoterapia. Nessuno di noi può vivere continuamente sotto tensione.
Aggiunto: Maggio 5, 2014
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Pseudonimo: Giada
Pseudonimo: Giada
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dottore,
Vorrei chiederle se secondo lei è il caso che faccia terapia di coppia,considerato che sto con il mio compagno da 11 anni e abbiamo un figlio di due anni,ma stiamo in crisi perché io sono stanca
Di dover sopportare il suo essere burattino della sua famiglia;preciso che la sua famiglia nn ha accettato mio figlio,volevano abortissi e ci hanno fatto lasciare per tutta la gravidanza più sei mesi di vita di mio figlio. Nn riesce a staccare il cordone e capire che ora la sia famiglia siamo noi;sono sul punto di mollarlo;ho pensato che forse la terapia di coppia potrebbe aiutarci,e se può consigliarmi qualcuno su Lecce.
Grazie, attendo due notizie.
Cordiali saluti.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
le conviene fermarsi un po' e chiedere aiuto a qualcuno, poi, eventualmente deciderà col terapeuta se trasformare o meno la terapia in terapia di coppia.
A lecce c'è il
Dott. Benegiamo Stefano
VIA ARNESANO 6
73100 - LECCE (LE)
Cell: 328 8829999
Aggiunto: Maggio 3, 2014
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Pseudonimo: leo
Pseudonimo: leo
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Pseudonimo: Grazia
Pseudonimo: Grazia
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno. Sono al sesto mese della mia seconda gravidanza e mi sento un po'fuori fase. Devo dire che alla prima gravidanza son stata molto male tanto da passare parecchi mesi in casa. Questo ha fatto crescere in me paure e timori. Per mesi ho avuto paura di sentirmi male fuori di casa per cui uscivo solo se accompagnata. Con la ripresa del lavoro son lentamente sparite queste paure. Son tornata ad andare al supermercato, a portare il bambino all'asilo, a mangiar fuori ecc ecc.
Abbiamo cercato un altro bambino che è subito arrivato. La situazione fisica legata alla gravidanza è brutta come la prima volta per cui son stata subito messa a riposo. Però mi sentivo invincibile. Uscivo, facevo la mamma casalinga, andavo per negozi finchè un giorno mi son sentita male in coda al supermercato. Ho sfiorato lo svenimento e il giorno dopo ancora.
Son ripiombata nel tunnel della paura per cui sono in casa, esco solo se accompagnata e alterno momento felici ad altri in cui vedo tutto nero e mi sento senza speranza.
Mi consolo pensando che sarà una fase passeggera ma se così non fosse???
Risposta del Dott.Zambello: E' così, è una fase legata alla produzioni di ormoni gravidici.
Lo so, è un peso ma, passerà e lei avrà i suoi due bei bambini.
Sia felice e non si angusti troppo se la devono accompagnare, lei fa già "così tanto".
Aggiunto: Aprile 26, 2014
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Pseudonimo: Luca
Pseudonimo: Luca
Domanda allo psicoterapeuta:
salve. Faccio una psicoterapia da quattro anni e mezzo, ma ancora non mi sento bene. Mi sono autodiagnosticato un disturbo borderline, dico autodisgnosticato perchè faccio molte cose che fanno i borderline per esempio ' evitare a tutti i costi un reale o immaginario abbandono ecc'. con onesta intellettuale devo dire che è davvero così molto spesso, il fantasma dell' abbandono è sempre presente. A volte quando vado in giro per strada ho la bruttissima sensazione di sentirmi come se fossi nudo, senza vestiti. e che tutti possano vedere le mie 'vergogne'.Poi ho notato alcune cose tipo la difficoltà di mentalizzazione , nel senso, appena penso a una cosa che vorrei fare subito provo l'emozione ad essa collegata eccetera. Il mio terapeuta è di indirizzo dinamico, e ultimamente si presenta questa situazione. Io gli descrivo una situazione in cui sono stato a disagio e lui mi dice 'vediamo di capire perchè si è sentito così, di andare più a fondo'. E' come se mi riportasse nella stessa situazione di casino mentale in cui ero, come se mi ributtasse di nuovo lì ed è durissima. Questo l'ho capito dopo aver letto un saggio su fonagy e la mentalizzazione che parlava della difficoltà di mentalizzazione nei pazienti borderline.Lei perchè crede che sia sbagliato farmi una diagnosi? Lui non ha mai voluto dirmelo, al massimo mi dice solo che sono un ragazzo che ha vissuto situazioni stressanti, che ci sono delle parti di me che devono crescere.. ecc. Direbbe anche che la dovrei smettere di leggere queste cose perchè 'mi confonderebbero le idee e rallenterebbero il processo'.Ma smetterla è difficile per me per due motivi: uno schietto schietto è il fatto che leggere queste cose mi rassicura, mi fa sentire protetto sapere che c'è stata gente che ha dedicato la propria vita a trovare il modo di fare stare meglio gente come me. E' come se avessi un sostegno impersonale.
Due queste cose mi interessano, studio psicologia,e una volta risolto i miei problemi vorrei fare il terapeuta dinamico, vorrei fare una scuola di specializzazione e diventare abbastanza forte per aiutare la gente che sta male davvero e che non trova via d'uscita. Sono rimasto letteralmente folgorato per dire dalla lettura di hillman ( il codice dell'anima), e la sento un pò come una vocazione.
Cosa dovrei fare? Io in generale per ora vorrei stare meglio e favorire l'andamento della mia psicoterapia...
Grazie in anticipo
Risposta del Dott.Zambello: Direi che lei è sulla buona strada se, riconosce che è ancora lunga e, si cresce un po' alla volta "step tu step" come dicono appunto gli inglesi.
Lei è un po' in contraddizione con se stesso, le piace la psicoterapia dinamica ma vorrebbe "bloccare" il paziente in una diagnosi che per definizione "cristallizza" il comportamento del paziente.
Non c'è uomo al mondo che non sia un po' borderline, un po' nevrotico e non abbia qualche nucleo psicotico e allora che facciamo, gli mettiamo una bella etichettata e così abbiamo risolto il problema? Non le sembra che Hillman vada un po' più in profondità e veda la, oltre i comportamenti, dove c'è il bene ed il male. E' la strada per l'individuazione junghiana.
Aggiunto: Aprile 22, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Esimio dottore per buona parte della vita ho creduto che io, figlia unica, dopo aver vissuto da sposata insieme ai miei genitori per ben 35 anni, fossi legata a loro e quindi immatura ed incapace. Mi accorgo invece , dopo aver perso entrambi i miei genitori che tanto immatura non sono e non sono stata e che la persona che è al mio fianco lo è molto di più .E' una sensazione che ho da poco tempo dopo che sono successi fatti spiacevoli .
E' possibile?
Grazie!
Risposta del Dott.Zambello: Certo, "buona pasqua".
Le auguro di non trattare mai le persone che ha accanto come "minus", come si è sentita lei. Al mondo non ci sono persone piccole e grandi, minime e massime ma, ognuno ha un suo carisma ed è unico.
Auguri.
Aggiunto: Aprile 21, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dottor Zambello non so a chi rivolgermi,lei mi dirà che è un problema psichiatrico,ma dato che lei è un dottore sicuramente avrà la giusta risposta.Essendo noi 7 miliardi sulla Terra,è possibile che di questi 7 miliardi qualcuno sia riuscito a guarire dalla schizofrenia e riesca a vivere bene,senza sdoppiamento della personalità?Non so scrivere molto bene,spero che la mia domanda sia stata capita.Grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Perchè la cosa le sembra così strana?
Non abbiamo ancora sconfitto il diabene, né l'ipertensione,né la stragrande maggioranza dei tumori, né quasi tutti i dismetabolismi e potrei continuare lungamente.
Non siamo dei maghi. Alcune cose si capiscono, la maggior parte no.