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Pseudonimo: teo
Pseudonimo: teo
Domanda allo psicoterapeuta:
Salve dott. non so se la mia domanda sia piu' a sfondo andrologico o psicologico, ma sono certo che Lei qualcosa mi sapra' dire.IO soffro di depresssione e ansia e non ho tra le altre cose nessun desiderio sessuale.Non riesco neanche nella masturbazione, questo va avanti da tanto tempo, ho 40 anni e ho paura che lo mancato sfogo fisiologico possa portare un atrofizzazione testicolare. cosa ne pensa? devo sforzarmi, mi farebbe bene psicologicamente e fisiologicamente?buon lavoro
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Teo,
penso che lei dovrebbe andare da un andrologo.
Aggiunto: Aprile 2, 2014
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Pseudonimo: Chiara
Pseudonimo: Chiara
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo Dott. Zambello
Mi sento una persona orribile e sento il bisogno di confidarmi con qualcuno. Sono mamma di due splendidi bambini e di un terzo in arrivo. Abbiamo una coppia di amici (erano amici di mio marito e con gli anni ovviamente sono diventati amici anche miei, anzi ora li sento molto più io di lui) che sono anche i nostri testimoni di nozze che di bambini non ne hanno mai avuti. Tempo fa parlavano anche di separazione perché non andavano più d'accordo.
Ora hanno iniziato l'iter per l'inseminazione. Mi son mostrata felicissima per loro ed é così che vorrei sentirmi, ma sono orribile e non mi sento felice nemmeno un po' . Settimana scorsa avevano gli esami per sapere se la cosa era andata a buon fine ma la possibilità di riuscita era molto scarsa. Gli ho fatto i miei migliori in bocca al lupo..capisco bene il desiderio di una donna di voler diventare madre ma dentro di me speravo non ci fosse alcun bambino. Risultato positivo. Incinta.
Mi fanno una gran tenerezza, stanno realizzando il loro sogno ma io non riesco ad essere così felice come dovrei e mi sento un mostro.
Non mi é mai capitata una cosa simile, siamo circondati di amici con figli e altri con figli in arrivo e sono sempre stata sinceramente felice per loro. Che persona terribile può non esserlo nei confronti di due persone squisite come loro? Mi auguro siano solo gli ormoni ballerini della gravidanza a farmi sentire così.
Tra l'altro vivono al sud quindi non siamo nemmeno persone che si frequentano quotidianamente, nella nostra vita non cambierebbe assolutamente niente. Ripeto, mi sento una persona davvero meschina
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Chiara,
la smetta di autoflagellarsi, è una donna, non una santa e come tutte le donne, uomini del mondo è soggetta a pensieri, emozioni che a lei appaiono come "brutti". E' parte della sua "ombra".
Perchè ora? La sua è una situazione peculiare, quella della gravidanza, dove si allentano un po' le difese dell'Io e questo le permette di venire più facilmente in contatto con il suo inconscio, ed ecco: l'ombra.
La psicodinamica di questi pensieri in lei, proprio non la so. E' probabile siano legati a fantasie onnipotenti ma, poco importa, se ne faccia una ragione, non c'è uomo o donna che non abbia la sua. Poi, quando vorrà, potra eventualmente cercare la dinamica, intanto, pensieri positivi per il suo bambino.
Aggiunto: Marzo 31, 2014
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Pseudonimo: alice
Pseudonimo: alice
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dott. Zambello
mi piacerebbe sapere, se non le procuro troppo fastidio,cosa pensa delle " Life Skills" di cui ora si parla tanto anche in ambito scolastico. Me ne sto occupando per motivi professionali - insegno - e condivido molto di quello che a proposito vado via via leggendo,aggiungo anche che ritengo sempre utile e fondamentale per la crescita personale l'aumento delle conoscenze individuali, delle capacità comunicative, relazionali e di autoanalisi, ma, forse perchè tendo sempre a fare il " bastian contrario ", mentre condivido mi chiedo anche : fino a che punto strategie e tecniche di addestramento possano effettivamente incidere positivamente e risolvere difficoltà cognitive, comunicative e relazionali, riferibili a nodi psicologici e caratteriali, problemi personali,ambientali e sociali, sistemi di valori diversi. Tra l'altro mi chiedo, può un insegnante, per quanto aggiornato e sensibile pretendere di attivare con gli alunni, tra l'altro minori, e pertanto molto influenzabili e delicatissimi nei loro processi mentali, pratiche che pretendono di insegnare " come gestire emozioni, stress, problematiche esistenziali" che potrebbero aprire la strada a dichiarazioni,situazioni e richieste di aiuto che non si è ben attrezzati a contenere senza l'aiuto almeno di uno psicologo ?
Spero di essere stata chiara nell'esprimere i miei dubbi e ringraziandola per la sua disponibilità la saluto.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora
lei è stata chiarissima e capisco i suoi dubbi però mi trovo in una posizione che non mi permette di aiutarla: conosco la tematica ma non conosco proprio le tecniche proposte, soprattutto a livello scolastico.
Mi permetto di proporle un pensiero assolutamente generico.
Per la chiarezza di quanti ci leggono, IL termine "Life Skills" viene generalmente riferito ad una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base che permettono alle persone di operare con competenza sia sul piano individuale che sociale. Sono abilità e capacità che ci permettono di acquisire un comportamento duttile e positivo rispetto alle sfide della vita quotidiana.
Chiarito che non so come queste abilità personali vengano rivelate e stimolate il tutto non mi sembra poi così distante da quello che Jung definiva come processo di adattamento, prima tappa essenziale per quello che poi diventerà un processo di Individuazione. "L’individuazione è un processo di differenziazione che ha per meta lo sviluppo della personalità individuale." Ma precisa ancora Jung: "Prima di potersi proporre come scopo l’individuazione, occorre raggiungere la meta educativa dell’adattamento. Una pianta che debba essere portata alla massima possibile fioritura delle sue peculiarità deve anzitutto poter crescere nel terreno in cui è piantata". (C. G. Jung, Tipi psicologici, Boringhieri)
Aggiunto: Marzo 31, 2014
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Pseudonimo: Lalla71
Pseudonimo: Lalla71
Domanda allo psicoterapeuta:
Forse dottore è lei che fraintende: le avevo chiesto un parere, non di decidere per me, di aiutarmi a decidere cosa fare. MI ha risposto "lei ha già deciso" che oltre a non essere vero è pure offensive sicuramente non aiuta a decidere . Mi sembra che dovrebbe rendersi conto lei di qualcosa, a proposito di proiezione. In ogni caso, la finisco qua pure io.
Aggiunto: Marzo 31, 2014
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Pseudonimo: Lalla71
Pseudonimo: Lalla71
Domanda allo psicoterapeuta:
Sono molto confusa. Allora dovrei lasciare il mio ragazzo con cui volevo costruire una vita assieme. Io però non voglio mettermi con il collega, è una persona che mi attrae solo fisicamente, non ha nessuna delle caratteristiche che mi hanno fatto innamorare del mio lui. Pensavo che lei aiutasse le persone a costruire qualcosa, non a distruggere.
Risposta del Dott.Zambello: Pensi un po', che "stranezze"!
Prima chiede a me di decidere, le rispondo che non posso decidere per lei, che non so niente e che la invitavo solo a prendere atto che non le piaceva fisicamente il suo uomo. Lei mi risponde accusandomi di distruggere le coppie.
Esemplare esempio di proiezione.
Io non distruggo e unisco niente, cerco solo di aiutare le persone a capire come funzionano, poi, fanno quello che vogliono.
Comunque, io mi fermo qui.
Riferimento: domande e risposte del giorno 29 marzo.
Aggiunto: Marzo 30, 2014
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Pseudonimo: leo
Pseudonimo: leo
Domanda allo psicoterapeuta:
Caro dott che cos è quella sensazione quando in un situazione di dormi veglia ci si sente bloccati e si cerca di gridare ma senza emettere suono nella voce?Grazie per l attenzione.
Risposta del Dott.Zambello: E' uno stato che tecnicamente viene definito Ipnoide e si verifica nello stato di dormiveglia. Lo stato di coscienza con la possibilità di un movimento volontario è il risultato dell'integrazione di diverse strutture celebrali del sistema nervoso centrale e periferico. Nello stato Ipnoide si verifica una "fisiologica" interruzione fra queste strutture e lei ha la sensazione che ha descritto. Nulla di patologico.
Aggiunto: Marzo 29, 2014
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Pseudonimo: Lalla71
Pseudonimo: Lalla71
Domanda allo psicoterapeuta:
No, non ho deciso niente: al momento non ho più rapporti con il collega perché non voglio continuare a tradire il mio ragazzo, l'ho fatto e mi sento malissimo. Non voglio fargli male, provo amore e affetto per lui, ma mi rendo conto che non posso vivere così; la cosa che mi sconvolge è che tutto dipenda dal fatto che il collega ha un pene più grande, io non avrei mai pensato che le dimensioni contano, non sono mai stata una di quelle donne che guardano solo all'aspetto fisico. Cosa si può fare se amore e sesso non vanno d'accordo? La prego mi aiuti.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
ripeto, lei ha capito con certezza che il suo ragazzo non le piace fisicamente, sa che probabilmente non avrà mai con lui una vita "felice", però vorrebbe che qualcuno decidesse per lei. Se poi questo, dovrei essere io, che non conosco niente, è proprio "un delirio", Signorina la vita è fatta di scelte, a volte dolorose ma, bisogna farsene carico.
Aggiunto: Marzo 29, 2014
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Pseudonimo: Lalla71
Pseudonimo: Lalla71
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore, mi vergogno un po' della mia domanda, ma non so più cosa fare. Sto con un ragazzo da tempo, gli voglio bene e pensavo di amarlo; il problema con lui sono sempre stati i rapporti sessuali, nel senso che non ho quasi mai avuto orgasmi. Ho pensato che la colpa fosse mia, che avessi un blocco fisiologico o altro, poi l'anno scorso mi è capitato di avere una relazione con un mio collega e ho scoperto con sorpresa di avere dei forti orgasmi. Mi sono sentita in colpa per il tradimento e mi sono data della poco di buono, poi pensandoci meglio ho capito che il problema dell'orgasmo non era mio, ma del partner. Questo collega è molto più dotato del mio ragazzo e mi dà molto piacere. Adesso non so più cosa fare, mi sento cattiva però vorrei anche essere felice. Mi può consigliare cosa fare? Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Lella,
mi sembra che lei abbia già deciso, perchè chiede conferma a me?
Aggiunto: Marzo 29, 2014
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Pseudonimo: 90
Pseudonimo: 90
Domanda allo psicoterapeuta:
salve . sono una ragazza di 23 anni . io sono sicura di avere dei problemi ma vorrei poterne uscire da sola . mi aiuti .. sono costantemente triste , insoddisfatta di quasi tutto quello che mi circonda . della mia famiglia, del mio lavoro del mio ragazzo. HO PAURA di perderlo prima o poi perché in fondo so che mi sta sopportando ma primo o poi lo perdero'.. sono ossessionata dal suo passato . ho paura che lui abbia amato di più lei che me. sono gelosa , paranoica .. e gli impongo dei limiti .. e non riesco a sentire il suo amore per me. Premetto che lui ha un carattere un po' freddo e ha 10 anni in piu' di me pero' .. io non riesco a darmi pace .. non mi sento amata abbastanza . è un problema mio dottore? non riesco ad essere felice . eppure apparentemente non mi manca nulla . perché ?ma aiuti :(
Risposta del Dott.Zambello: Scusi Signorina, perchè deve fare tutto da sola, cosa c'è di male o svalutante a farsi aiutare? Mi sembra un po' "tirata", avrebbe invece bisogno di più controllo e sicurezza di sé, di essere meno ansiosa. Si faccia aiutare.
Aggiunto: Marzo 27, 2014
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Pseudonimo: Francy
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera Dottore,
Vorrei sapere se durante l'attacco di panico si ha sempre questa sensazione di morte imminente e di infarto, se durante l'attacco di panico si sviene e se può capitare di notte.
Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Francy,
ogni persona descrive l'attacco di panico in maniera personale. Vi sono però delle costanti che servono anche a fare diagnosi e descritti nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) :
Tremori fini o a grandi scosse
Dolore o fastidio al petto
Sudorazione
Sensazione di soffocamento
Respiro corto o sensazione di asfissia
Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di svenimento
Palpitazioni o tachicardia
Paura di morire
Sensazioni di torpore o di formicolio
Paura di impazzire o di perdere il controllo
Nausea o disturbi addominali
Sensazioni di irrealtà, di stranezza, di distacco dall’ambiente
Vampate o brividi.
Non conosco, né sono elencati sintomi di svenimento.
Si, sono descritti attacchi di panico notturni.
Anche se lei non me lo ha chiesto, lo aggiungo io. Gli attacchi di panico si affrontano sempre su due fronti: farmacologico e psicoterapeutico. Fermarsi alla pastiglia non risolve, allevia il "sintomo".