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Domanda allo psicoterapeuta:


La disturbo l'ultima volta, lei la ritiene una cosa difficile da risolverai, e penso che forse sia meglio lasciare libera mia moglie di rifarai una vita che restare assieme ad una persona con turbe così importanti....ma si immagini la mia sofferenza, la mia bambina adorata ecc...mi dica la verità e' veramente quasi impossibile guarire? Grazie ancora

Risposta del Dott.Zambello: Questo non lo so. Dipende da quanto lei si concede o meglio si vieta. Lei sembra più severo con se stesso di un nazista.
Perchè non inizia a pensare che può? Può concedersi di essere "libero".
Le auguro un Anno Nuovo.


Aggiunto: Dicembre 28, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentilissimo dott. Ne approfitto per raccontere la mia storia visto che la sua risposta mi ha infuso sicurezza sulla sua capacità' come persona e quindi ne deduco anche come professionista, io ho problemi con la mia sessualità', alquanto bizzarri, ovvero, quando cerco un eccitazione anche autonoma o tentò di fare l'amore con mia moglie mi viene un pensiero auto indotto ovvero mi creò una situazione d'ansia, cioè' mi faccio venire l ansia, e penso cavolo se rovino tutto e ' terribile e lo faccio. Questo mi succede ogni volta che faccio una cosa essenziale per una vita serena, dormire, giocare con la mia splendida bambina ecc..ma sopratutto nel sesso.ho veramente tutto dalla vita, una donna meravigliosa figli stupendi un buon lavoro un sacco di gente che mi vuole bene e il terrore di perdere tutto, come faro ha dimenticare per esempio che durante un momento di intimità non mi crei pensieri del genere, o mentre gioco con mia figlia o come faro ad addormentarsi senza sonnifero? L' ansia non sopraggiunge da dentro ma la chiamo io, non so se capisce....cosa mi consiglia di fare ho troppa paura di avere così tanto e poter perdere tutto... Saluto i e buon anno

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Giordano,
lei descrive una situazione nevrotica, dove cioè lei non si concede di star bene usando apparentemente in maniera volontaria, pensieri disturbanti, di carattere auto-svalutanti. E' fin troppo facile pensare a figure parentali, padre o madre, introiettati dentro di sé che le impediscono di essere un adulto felice.
Però, detto così potrebbe sembrare tutto chiaro ma, non lo è. Non centra niente chi veramente sia stato e cosa hanno fatto i suoi genitori, ciò che importa è quello che lei percepiva e questo, forse aveva poco a che fare con la realtà. Cos'è che la può aiutare? Una rapporto terapeutico, di tipo psicodinamico, dove lei potrà scoprire la sua "vera realtà interna". Le consiglio una psicoterapia ad indirizzo psicodinamico.


Aggiunto: Dicembre 28, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gent.le Dott. Lei è davvero un ometto simpatico!

Risposta del Dott.Zambello: Grazie, si fa quello che si può.


Aggiunto: Dicembre 27, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve dott. Ho letto un suo interessantissimo artico a proposito di un uomo che dopo molti anni a risolto il problema della disfunzione erettile grazie al lavoro fatto assieme a lei, ma la cosa che non mi è' chiara e' se un de si è' cronicizzato si puo' risolvere o meno.questo ragazzo e' stato con sua moglie per tanti anni senza avere rapporti, quindi ne deduco che in un matrimonio dove non c' e' il sesso non sempre ne consegue una separazione, insomma esistono davvero i matrimoni bianchi? Grazie e buon lavoro

Risposta del Dott.Zambello: Si, esistono tanti matrimoni bianchi e tanti che "diventano bianchi". In realtà l'espressione matrimonio bianco è impropria, almeno secondo la nostra tradizione cattolica. Premesso che due possono decidere liberamente di stare assieme su ogni tipo di presupposto purché condiviso, secondo la nostra tradizione, non esiste matrimonio senza che questo sia stato suggellato nel rapporto sessuale. E' il rapporto sessuale il "momento sacro" dove "Dio unisce" nell'eternità quelle due persone, uomo e donna. Le cose nella realtà sono molto più complesse, e i tipi di rapporti con le mille variabili che ne conseguono sono tantissimi. Noi abbiamo sempre bisogno di semplificare per regolamentare e in qualche modo controllare. Ad esempio il termine cronicizzazione per quanto riguarda la disfunzioni erettile è impropria. Il termine cronico infatti è mutuato dall'organico ma nella stragrande maggioranza di queste disfunzioni di organico non c'è nulla. Quindi il termine cronico in questo caso significa solo che si prolunga nel tempo ma che non ha nessun riscontro organico, nessun significato reale.
La mia esperienza è che in questi casi non importa quasi nulla la variabile tempo ma i motivi psicologici che si esprimono nella difficoltà.


Aggiunto: Dicembre 27, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentissimo Dott. Zambello,

una mia amica ha perso la bambina ed ha assistito alla sua morte durante il parto. Io memore della mia esperienza della morte di mia madre ho avvertito una profonda delusione nei confronti della vita che secondo lei la vita è tutta una presa in giro ed altro ha aggiunto. Non vuol parlare del fatto e vive secondo me in casa trincerata e protetta dal padre che nega quasi sempre che sia in casa. Una volta mi ha detto che si sentiva la depressione addosso. Ho capito per mia esperienza personale che qualcosa in lei non va avendo passato una simile questione personale.

cordiali saluti

Risposta del Dott.Zambello: Facciamo tanti auguri anche alla sua amica, augurandole di superare questo lutto e trovare la forza di investire e credere in una nuova vita.
In fondo il Natale è questo.
Tanti auguri anche a lei.


Aggiunto: Dicembre 24, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore,
cosa vuol dire per lei perdonare?
Perdonare un padre che non si è mai interessato di te e che ora si rifà avanti?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
non so bene cosa significa perdonare, so che non farlo costa troppe energie, tempo.
In fondo perdonare è un atto egoistico; conviene.
Si vada a vedere l'ultimo film di Woody Allen: Blue Jasmine


Aggiunto: Dicembre 23, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera Dott,
Durante le prime fasi di una gravidanza si puo' continuare la psicoterapia o e' meglio sospenderla?

Risposta del Dott.Zambello: Non vedo che controindicazioni ci possano essere tra la psicoterapia e la gravidanza. Anzi, alcune psicoterapie sono strutturate proprio nella preparazione alla gravidanza.


Aggiunto: Dicembre 22, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Io mi sto curando dal 1996 con Alprazolam, e molti medici, mi dicono che non serve a niente, perchè dopo tanti anni il fisico si è abituato e non fanno più niente. Io ne farei a meno volentieri, e sarei tentata di smetterle, ma il mio medico curante,dice che è meglio non smetterle, che sarebbe impossibile interrompere la cura. Lei? cosa ne pensa di tutto questo? Quello che so è che a volte se capita durante il giorno che mi sento la testa strana, pesante ed un pò in confusione, quando vado per prendere la pastina, mi accorgo di averne dimenticata una, dato che ne prendo tre al giorno. 1 alla mattina, 1 al pomeriggio ed 1 alla sera. di conseguenza per spiegare ciò che ho detto faccio un esempio: Se un pomeriggio mi capita di aver avuto la testa strana, oppure un pò confusa tutta la mattina, quando è il momento che vado a prendere la seconda pastina del giorno, mi accorgo che quella della mattina, non l'avevo presa. In attesa di una sua risposta la ringrazio.

Risposta del Dott.Zambello: Non deve fare un atto di fede, né al suo medico, né agli altri e tanto meno a me.
Cominci a scalare, piano, piano il farmaco, ma, lentamente.
Es: 3/4 di pastiglia tre volte al giorno per 7 giorni.Poi, 1/2 pastiglia al giorno per 7 giorni, poi, 1/4 per tre volte al giorno per altri sette giorni.
Non rischia niente, al massimo le va bene e lei esce da questa dipendenza, con la possibilità di prenderne una al bisogno.


Aggiunto: Dicembre 22, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore, a volte mi sento un nodo allo stomaco e un'angoscia che non passa. Ho deciso di andare ad indagare in profondita il mio passato per scopire (e possibilmente) eliminare le cause del mio perenne stato di angoscia e di tristezza (che mi segue fin da bambina). So che non sara' facile e sara' un duro percorso ma voglio ritrovare il piacere e la gioia di esistere...ho 41 anni.
Volevo chiederLe cosa ne pensa della psicoanalisi junghiana, se la ritiene adatta al mio scopo o se ci sono dei suggerimenti migliori e delle psicoterapie piu' adatte.
E inoltre, se su Roma lei conosce un bravo pscioanalista a cui potermi indirizzare, visto che ce ne sono tanti e io non ne conosco nessuno...
Grazie!
Rita

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Rita,
lei è proprio simpatica. Chiede a me che sono uno psicoanalista junghiano se penso che la psicoanalisi junghiana serva. SI, è la migliore. Scherzo.
E' chiaro che un po' io ci credo, non a caso lo sono.
A Roma ci sono bravissimi terapeuti, molto bravi.
Le lascio un link dove lei potrà scegliere.

http://www.aipa.info/index.php?p=cerca_analista


Aggiunto: Dicembre 21, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore buona sera,
Pensa che sia buono per un borderline seguire una terapia umnistic integrata o serve solo la psicoanalisi?

Risposta del Dott.Zambello: Lei si riferisce alla Terapia Umanistica Integrata. Di questa hanno fatto parte terapeuti come Erich Fromm, Fritz Perls, Alexander Lowen, e molti altri.
Si immagini se posso dire in maniera preventiva che non è adatta.


Aggiunto: Dicembre 21, 2013
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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