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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera dott. A causa di problemi famigliari, instabilità di coppia, paura di essere lasciato e perdere la famiglia,lavoro ecc.. Da anni vivo una situazione di stress mentale emotivo intenso..mi sto accorgendo che ormai basta un piccolo pensiero negativo per farmi cadere in uno stato confusionale, tachicardia e ansia. Spesso sto a letto per soffrire di meno, e la mia vita sociale e' nulla in quanto tendo ad isolarmi, e quando sono fuori cammino sempre . Il mio psichiatra mi ha dato del xanax 1mg al giorno e lo prendo da sei mesi, ho notato che sospendendo lo anche gradualmente peggiorano gli attacchi di stress...ne sono dipendente! Informando mi mi rendo conto di essere in uno stato di stress mentale cronico. Vuol dire che non ho più' speranze di guarire se è' cronicizzato? Che terapia mi consiglia? Grazie del suo tempo

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Fabio,
non mi pare di aver letto sua età.
Lei un po' come tutti " i depressi" tende un po' a esagerare. E' probabile si tratti di un po' di depressione in una struttura, la sua, di tipo un po' ossessivo.
Che terapia? Intanto riveda quella con il suo psichiatra, forse solo benzodiazepine sono insufficienti.
La psicoterapia la potrebbe aiutare molto ma sceglierei una psicodinamica, sapendo però che il cammino è un po' lungo. Mi pare che lei cammini volentieri, ed allora, al lavoro.


Aggiunto: Settembre 28, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Grazie mille Dottore per i suoi consigli.. sto cercando in tutti i modi di recuperare il nostro rapporto senza nessun risultato..non riesco a capacitarmi per questa situazione..non voglio rassegnarmi! Non credo sia giusto perdere la persona amata per le bugie che riguardano il mio passato. davvero non so come venirne fuori, mi sembra un incubo! Mi scuso ancora per le mie "chiacchiere"..buona serata

Aggiunto: Settembre 26, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


La ringrazio per la sua risposta. Il problema adesso più grave è che mi considera una bugiarda..non vuole ne sentirmi ne vedermi questo mi fa stare male perchè ci tengo tanto a lui. Si sente deluso. Devo stare ferma ad aspettare quel che sarà o devo insistere e cercare di fargli cambiare idea? grazie ancora...

Risposta del Dott.Zambello: Lei può fare quello che vuole, quello che le sembra più giusto ma, non si vergogni mai. E' un problema del suo ragazzo se forse "invidia" il suo passato.


Aggiunto: Settembre 23, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dott. Zambello, il mio fidanzato mi ha lasciata dopo 8 mesi perchè ho mentito sul mio passato sentimentale più volte, non per ferirlo ma per paura di essere giudicata e per paura di perderlo ma nonostante ciò i sensi di colpa mi assalivano e un pò alla volta raccontavo qualcosa di me.. All'ennesima domanda non ho potuto che dirgli tutta quanta. la verità. Lui nn mi crede dice che sono una bugiarda perchè quando lui mi chiedeva le cose non dicevo subito la verità.. Ho bisogno di un consiglio perchè non so se sono io che sono troppo sbagliata o è lui che insistendo cn le domande mi ha portata a mentire?..magari è perchè sono stata per lui l'unica ragazza della sua vita?. Ha il diritto di farmi certe domande? non vuole ne vedermi ne sentirmi! Non so come comportarmi..non so come fargli cambiare idea.. lo amo davvero tanto! La ringrazio in anticipo

Risposta del Dott.Zambello: Che noia con 'sta storia della verità, tutta la verità. Come se fosse possibile raccontarla e come se la verità fosse la verità.
Sono cose da bambini. La verità è che a lei ora piace quel ragazzo, sta bene con lui. Stop!. Lui prima non c'era e lei non ha nessuna responsabilità rispetto a lui per quella che è stata la sua vita.
Difenda il suo passato, non se lo lasci derubare, è suo, è lei.


Aggiunto: Settembre 22, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


chiedo aiuto ragazzo trentenne ,psicosi organica ,prende risperdal ,en disipal e depakin perche fa la cacca e la pipi ovunque è devastante questa cosa grazie infinite

Aggiunto: Settembre 18, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore per favore mi aiuti mia mamma si sveglia terrorizzata xche sente una voce che le dice di buttar si giù dal balcone!!!!!e vedova da dieci anni !!!!!!vive sola!!!!!che le sta succedendo??????grazie!!!,

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Carmen,
porti sua madre da uno psichiatra. Non deve avere dubbi su questo. Non si tratta "di matta o non matta" ma probabilmente di un sintomo di disturbo psicotico che se riconosciuto immediatamente, può risolversi in poco tempo.


Aggiunto: Settembre 16, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore, non sappiamo come comportarci con un figlio quindicenne che non mi parla piu' e pretende che io non interferisca in alcun modo nella sua vita, nemmeno riguardo allo studio, non posso piu' nemmeno dirgli di studiare che scatta la lite furibonda e non mi rivolge piu' la parola per settimane.
Capisco la ribellione degli adolescenti, ma questo mi sembra un odio senza fine nei confronti dei genitori che comunque cercano di lasciarlo libero il piu' possibile di vivere la sua vita come vuole.
non sappiamo piu' cosa fare ne' come comportarci con lui, se gli imponiamo qualche punizione e' anche peggio, perche' studia meno e ci odia ancora di piu'.
Ignorarlo? Continuare a richiamarlo ai suoi doveri? Pretendere almeno un po' di educazione e di rispetto? Lasciargli fare tutto quello che vuole?
E' una situazione davvero dolorosa.
Le saremmo molto grati di un Suo gentile consiglio.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Francesca,
vorrei tanto aiutarla ma, posso sole dirle che conosco la situazione e so quanto sia difficile trovare il comportamento giusto.
Le suggerisco alcune considerazioni generali, non conoscendo né voi genitori e tanto meno il figlio.
Nessuna situazione, comportamento, decisione di suo figlio deve essere considerata da voi come "decisiva". Vostro figlio è un adolescente e ogni giorno è diverso. E' diverso lui fisicamente e anche il suo modo di pensare. Non cristallizzatevi troppo su alcune cose che potrebbero sembrare brutte: cambieranno.
Vostro figlio ha bisogno di risposte ferme e rassicuranti. Quindi, non temete a mettere dei paletti, regole che non devono avere il sapore della punizione ma, difesa di voi, della famiglia. di quelle regole che voi ritenete importanti. Non temete troppo le sue minacce, mostratevi forti.


Aggiunto: Settembre 15, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottoressa,
Sono una ragazza di 24 anni e da un po d tempo m sono resa conto k forse c'è qualcosa che non va.
Da un paio di anni non riesco più a vivere una relazione senza bugie senza tradimenti senza uscire con altre persone.. Nn sono mai convinta k la persona sia quella giusta e cerco semprw altro continuamnte in particolare mi rifugio in una relazione di sesso/amicizia con un ragazzo 10 ani piu grande di me, single che nn vuole nessun legame.
Certe volte penso d volere d piu da qst rapporto xk è la persona a cui nn resco a rinunciare da 4 anni ma poi se capita che lui m dice che è stato a letto con altre non m scatta neanche la gelosia perchè?
Vivo sentimentalmente uno stato confusionale nella quale all'inizio sono super presa e poi piu si va avanti piu la cosa nn va... Mi faccio mille paranoie xo allo stdsso tempo non riesco a rinunciare a quel rapporto che ho sotto controllo. Nn ho mai avuto bellossome esperienze nel senso k ogni volta k qualjcuno m piaceva davvero ho sempre ricevuto pugmalate.
Per non parlare del fatto che mio padre nn c e piu da quando ho 14 anni e ho scoperto che stava oltre che con mia madre che nn calcolva con un altra donna. Questa cosa mi ha ferita moltissimo io ero molto legata a lui. Mi chiedo se questo in qualche modo possa essere la causa e qualche consiglio au come comportarmi x risolvere il problema.
La ringrazio

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
non so se quello che le dico la potrà aiutare, ci provo.
Credo che la sua vita sia stata veramente difficile e che ora lei sia "ferita". Il problema è che ora "il male" se lo fa da sé. Lei vive in un mondo dove esiste solo lei. Vede solo se stessa e si attorciglia in storie sempre più insipide. Si è circondata di specchi e vede solo la sua immagine.
Riesce a trasformare pure me in una parte di sé: mi creda, non sono una donna.


Aggiunto: Settembre 12, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Dalla nascita di nostro figlio il rapporto con mia moglie è cambiato: naturale che un evento del genere scateni dei cambiamenti nella sfera affettiva delle persone, ma ora dopo oltre due anni mi sembra che ci sia qualcosa che non va...nonostante la babysitter full time (lei lavora tutto il giorno) ed i miei suoceri che ci aiutano nelle piccole-grandi faccende che riguardano il bimbo (nido, pediatra eccetera)lei ha rinunciato a curarsi nell'aspetto fisico (palestra, coiffeur eccetera), ad uscire con me (cinema, teatro eccetera) ed ha progressivamente perso le poche amicizie che aveva. Vive solo per il lavoro e per il bambino; dice che ormai la priorità è lui e che è vero che esiste una famiglia ma ora tutte le attenzioni vanno riversate sul piccolo.
Mi giudica freddo nei suoi riguardi quando io al contrario ritengo di essere un buon papà. Io ho pazientato, cerco in tutti i modi di aiutarla la sera nella "logistica" domestica (cena, pulizia, riassetto della casa) per evitare che si stanchi ma la situazione non cambia. Lei, 39 anni, che è sempre stata molto introversa sembra ora aver acuito questa situazione di "chiusura". Ovviamente ha anche perso quasi del tutto lo slancio sessuale verso di me...vorrei affrontare la situazione con un terapista ma lei rifiuta ogni consulto, forse per la sua estrazione culturale un po' bigotta (paesino) e perbenista. Io, da parte mia, soffro di disturbo bipolare dall'età di 30 anni (ne ho 44) e sono in cura psichiatrica costante dal 2005, anno in cui si sono "accumulati" due aborti (voluti da lei) per gravi malformazioni ed un licenziamento illegittimo, di cui porto ancora le "ferite".
Sento che la situazione è esplosiva ma non so come uscirne: ho provato a discuterne con lei ma si chiude a riccio ed io divento quello "matto" che si arrabbia ed è verbalmente aggressivo (ma mai offensivo)...Che ne pensa? Grazie in anticipo...

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,
le cose bisogna sempre affrontarle, per quanto possibile, su un piano di realtà. Ha ragione quando dice che l'intervento di prima scelta sarebbe una terapia di coppia ma, lei non vuole. Sarebbe inutile continuare a proporglielo o tanto peggio, colpevolizzarla. Ne approfitti per chiedere lei un po' di aiuto. Cerchi di capire un po' di cose che la riguardano.
"Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto."


Aggiunto: Settembre 11, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Ho avuto una storia di 11 mesi con un uomo convivente da 15 anni con una donna a cui è legato da una dipendenza affettiva e dalla presenza ingombrante della famiglia di lei. Vivono da sempre in case attigue condividendo lo stesso giardino, casa pagata dai genitori di lei con cui hanno convissuto i primi due anni del rapporto e sempre troppo accudenti e presenti.
Lui si fa carico dei problemi di tutta la famiglia senza mai pensare una volta a se stesso.
Non hanno figli, né interessi in comune, dormono da 10 anni in camere separate e lei non conosce quasi nessuno dei suoi amici. In coppia, peraltro, hanno pochissime amicizie e nessuna di vero spessore, più che altro piacevoli conoscenze. Condividono la passione per i cani.
Non hanno liti ma nemmeno un sano trasporto.
Dopo gli ultimi 4 anni trascorsi vani tentativi per coinvolgere la sua compagna di più nella sua vita e nei suoi mille hobby, ci siamo conosciuti e piano, piano, innamorati.
Si è trattato di un relazione piena di sinergie positive che hanno prodotto in lui moltissime emozioni che, per sua stessa ammissione, non aveva mai provato. Ha scoperto cosa vuol dire emozionarsi per il piacere di una lettura condivisa, di una serata a sopresa, di una mostra, di un teatro, di una passeggiata in montagna.
Non conosceva l'entusiasmo e l'ha conosciuto.
Credeva di essere un uomo estremamente razionale e invece si è trovato sopraffatto dalle emozioni che lo travolgevano sempre di più e che non riusciva a gestire, diviso dalla consapevolezza che con me potrebbe avere una vita felice e i figli che si è accorto di desiderare (e che lei non desidera), mentre dall'altra parte ha il suo mondo di sempre.
Ha provato per due volte ad andare via di casa.
Solo al primo tentativo di andarsene la compagna, fino ad allora assolutamente sorda alle sue richieste e al suo allontanamento, ha cominciato a promettere di cambiare e ad organizzarsi per uscire insieme a lui pregandolo di restare.
Entrambe le volte che si è staccato di casa, non sentiva la mancanza della compagna, eppure provava il peso di non fare il suo dovere verso tutta la famiglia e di non dare a lei l'opportunità che gli chiedeva.
Entrambe le volte, ha scelto di lasciarmi per poi tornare definitivamente da lei, chiudere la nostra relazione e abbandonare la psicoterapia che aveva iniziato da un paio di mesi e che stava dando i suoi frutti.
Dice che mi ama, ma che lui vuole solo smettere di soffrire e che sa che così non sarà mai felice ma preferisce la sua vita di routine alla felicità perché i sensi di colpa che prova sono troppo grandi ed è sopraffatto dal panico.
Io non voglio trattenere nessuno per forza e non lo sto contattando in alcun modo né intendo farlo.
Credo del resto che, a questo punto, ogni speranza di un futuro insieme sia vana, ma provo un bene incredibile per quest'uomo così fragile e sensibile e mi chiedo, anzi, le chiedo, a prescindere dalla natura del mio rapporto con lui:

è possibile scoprire che esiste un modo diverso di vivere e ritrovare la serenità in quello che già prima non ci bastava?

la sopraggiunta presa di coscienza dei problemi tra loro (che lui all'inizio negava e nemmeno vedeva) e al contempo la scoperta di un nuovo mondo possibile, emotivamente appagante e ricco di apertura all'esterno, potrà riaffacciarsi in lui, una volta che avrà placato l'ansia spasmodica di riportare il suo status quo nel rapporto con lei?

Grazie anticipatamente

Risposta del Dott.Zambello: Che bello. Che storia perfetta, peccato che lui sia tornato con la moglie.
Ma è certa che lui abbia voluto anche solo un attimo qualcosa di diverso che non fosse "l'animazione" che lei gli regalava?


Aggiunto: Settembre 5, 2013
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
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