Studio: Via Amico Canobio, 7 – 28100, Novara Cell :347 2282733
Menu


Domanda allo psicoterapeuta:


mio marito medico settantenne contrario a psicofarmaci sta attraversando da solo la sua crisi ansioso depressiva iniziata circa 2 anni fa , con tanto disagio per me.
ora è a buon punto, gli è rimasto un leggero affanno in alcuni momenti del giorno che lo blocca in casa. Passera da solo? grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Se c'è riuscito fino ad ora, mi sembra che ci siano buone speranze. Ma perché questa ostinazione a "fare da solo" ?


Aggiunto: Giugno 2, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


Dottore,sono una ragazza di 24 anni.Da tanti anni convivo con una fortissima ansia ma adesso sta evolvendo...in modo particolare capito a gennaio di vedere un servizio in tv su una ragazza anoressica , e siccome l'ansia mi coinvolge lo stomaco causandomi nausea ed inappetenza, mi venne la paura , il TERRORE di poter avere anche io questi disturbi....adesso quelle immagini mi tormentano, ho paura di mangiare perchè ho paura di vomitare... nella mia mente ci sono spesso queste paure, non mi sento mai tranquilla....ho paura di entrare nel vortice di questi disturbi...e mi vengono pure dei pensieri sulle calorie dei cibi, quando a me di queste cose non è fregato mai niente...cosa mi sta succedendo??Sto andando da una psicologa, ma lei dice che è solo ansia....

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
si fidi della sua terapeuta. Collabori e cerchi di trovare con lei il motivo del suo disagio.


Aggiunto: Maggio 30, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


Salve Dott.Zambello,soffro di e.p.ho fatto tutte le visite,tutto ha posto il medico mi
ha prescritto il Priligy pero’ non ha funzionato ho preso anche il 60 priligy e niente
se lei mi puo’ indicare altri farmaci?Ho sentito che deve uscire il zertan.grazie
per un eventuale suggerimento.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Roberto,
non ha mai pensato che la “cura” potrebbe essere psicologica. Ci pensi, fisicamente non ha niente, i farmaci sintomatici non funzionano, forse è meglio pensare ad una psicoterapia.


Aggiunto: Maggio 29, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


salve Dr. ZAMBELLO io soffro di e.p. solo quando ho rapporti sessuali con mia moglie , prima di penetrarla la accarezzo la bacio , per un buon 15 minuti, quando vado nella penetrazione vengo subito , da che dipende. grazie di un evetuale suggerimento

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo signor Nicola,
lei "pensa troppo" al suo pene. Se lo dimentichi, funziona lo stesso. Pensi alla ragazza che ha li con lei. E' possibile che ci sia uno stato di ansia un po' elevato e lei concentra l'attenzione sul suo glande e ne aumenta la sensibilità. Si rilassi. Eventualmente usi qualche crema desensibilizzante ad esempio il LUAN Pomata.


Aggiunto: Maggio 24, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


Caro Dottor Zambello io leggo spesso le sue risposte e molte volte ho come l'impressione che lei stia parlando di me. Io credo che lei sia molto bravo ho però una domanda da farle, perché lei suggerisce spesso la psicoterapia dinamica. Mi chiedo se lei pensa che quella sia migliore rispetto alle altre e se è così, perché? Attendo la sua risposta. Grazie per quello che fa.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Alessia,
lei mi deve concedere nelle mie risposte, un piccolo errore di valutazione, di base. Sono uno psicoanalista e credo nella psicoterapia dinamica che sicuramente conosco un po' meglio degli altri approcci.
Comunque lo schema a cui mi rifaccio con tutti i limiti di una domanda e risposta su un blog, è il seguente: Se da quello che leggo penso che il disturbo sia comportamentale, superficiale e non pervada l'Io limitandolo nelle sue capacità relazionali e produttive, allora penso che la terapia migliore sia quella cognitivo-comportamentale, nel caso contrario, meglio una terapia psicodinamica. Fra le terapie cognitivo comportamentali inserisco anche un po' impropriamente l'ipnosi che per la verità dovrebbe essere trattata in un capitolo a parte. Però per l'ipnosi c'è un ulteriore problema diagnostico, ad esempio, è bene non fare ipnosi se si pensa che nel paziente vi siano importanti nuclei psicotici ora silenti. L'ipnosi è sicuramente sconsigliata per tutte le persone con tratti borderline.
Ma, sono solo categorie diagnostiche e cliniche frutto della mia esperienza. Nulla più.


Aggiunto: Maggio 22, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address



Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dott. Zambello, io ho un caso di dermatite che "cambia forma e zona". 5 anni fa mi sono rivolta ad una omeopata, e lei mi ha consigliata di andare da uno psicologo e provare con l'ipnosi, poichè sosteneva che la mia dermatite è psicosomatica.
dopo un anno questa dermatite è scomparsa, quindi non mi sono più interessata a seguire il consiglio.
Un anno dopo mi si è presentato un altro episodio di dermatite in un'altra zone del mio corpo,e sono 4 anni che ne soffro. Ho sentito svariati specialisti ma nessuno sa dirmi come mai la mia "dermatite" non risponde a nessuna cura! Mi hanno fatto svariate diagnosi ogni una diversa dall'altra...inconsciamente so che dentro di me ho qualcosa di irrisolto, ma non riesco a visualizzarlo...come se l'avessi insabbiato...sto pensando di seguire il consiglio dell'omeopata...è l'ultima strada che ho, poichè le ho provate tutte. Attendo un suo gentilissimo consiglio. Grazie mille. sara

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Sara,
se devo darle un consiglio: lasci stare l'ipnosi, "porterebbe a casa poco". La via da seguire, nel suo caso, è la psicoterapia dinamica.
Comunque lei può sempre contattare un collega ipnotista dell' AMISI www.amisi.it


Aggiunto: Maggio 21, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address



Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dott. Zambello, nonostante i miei 48 anni credo di non avere ancora raggiunto una maturità affettiva a causa di una ferita narcisistica sofferta nell'infanzia. A causa di questo credo di non essere stata una buona madre. Mio figlio ha ora 20 anni e da bambino l'ho lasciato emotivamente solo, viziandolo su cose stupide perchè non mi infastidisse, ma totalmente sorda alle sue esigenze profonde. Lui non si è mai sentito compreso, ne sono sicura. ora da adulto ha degli scatti di ira quando le persone non comprendono all'istante cio' che per lui è importante o non reagiscono come lui si aspetta e pensa sia giusto. E' terribile ma sembra veramente un narcisista. e il pensiero di esserne stata la causa mi distrugge. Non se ne rende conto e non vuole andare in terapia. La domanda è: posso recuperare il tempo perduto facendolo sentire compreso almeno ora? E come posso fare ad avere un atteggiamento costruttivo con lui almeno per il futuro? Quando si calma ragiona in modo intelligente e sensibile....non ha mai alzato le mani ne con me ne con la sua ragazza, ma a volte mi da l'impressione di essere sul punto di farlo...grazie per la risposta

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
intanto rinunciando "a fare" la psicologa, anche se solo dentro di sé. Lei è sua madre, faccia quello. Significa comprenderlo ma, non accettare, mai, che lui vada oltre il suo spazio. Non è suo compito capire perché suo figlio esagera é suo compito, assolutamente non rinunciabile, non permetterglielo. Se ci riesce, lo aiuterà sicuramente.


Aggiunto: Maggio 17, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore, ho 24 anni e soffro da sempre da ep. io premetto che vivo in calabria e specialisti del genere non c’e ne sono.. vorrei tanto guarire da questa patologia. come posso fare dottore? grazie, distinti saluti

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Giuseppe,
vada dal suo medico e gli chieda di farle fare una visita specialistica da un urologo. A questo gli spieghi il suo problema e valuti con lui la possibilità di prendere il farmaco Priligy


Aggiunto: Maggio 9, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address



Domanda allo psicoterapeuta:


Spett.le dott. Zambello, sono una donna di 37 anni.
Ultimamente sono molto giù di morale, mi guardo continuamente indietro e vedo che nonostante gli sforzi non sono riuscita a crearmi una posizione lavorativa stabile. Da quando ho lasciato un lavoro ultra sicuro, avevo 26 anni, perchè non sopportavo più di non essere considerata, gratificata e messa in condizione di crescere all'interno dell'azienda, ho nell'ordine: 1) aperto un'attività poi ceduta perchè non me la sentivo di aumentare gli investimenti - non avevo nessuno, nemmeno i miei genitori ai quali ricorrere se le cose non fossero andate bene - 2) Intrapreso la carriera nel settore immobiliare, ora in crisi nera.
Mi sento tagliata fuori dal mondo del lavoro, continuo a ripetermi che non ho dato il massimo e che avrei dovuto ricominciare l'università a 23 anni anche se ero senza i genitori e il problema più imminente allora era mantenermi. In poche parole mi sento un fallimento completo e questo nonostante chi mi conosce abbia un'ottima opinione e stima di me come professionista e come persona. Sono tentata dal cambiare settore rimanendo nel commerciale ma sono scoraggiata perchè mi sembra di non andare bene per nessuna azienda. Sono tentata dal mollare tutto e prendermi almeno un mese a vivere di rendita e raccogliere i penseri ma ho paura di agire solo per impulsività, in un periodo storico in cui molto difficile.
Non so che fare, non voglio pesare sul mio compagno ma così facendo non mi vede più sorridere da quasi un anno. Ho bisogno di una stabilità che ad oggi avrei dovuto avere ma che non ho.
Spero che lei possa darmi un consiglio.
Grazie, un cordiale saluto.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Anna,
ho l'impressione che lei continui a chiede a se stessa e agli altri una perfezione, "un massimo", una sicurezza che esistono solo nella sua mente. Lei smette tutto, non porta niente a termine perché "non corrispondente" alle sue enormi aspettative. Così che tutto alla fine la delude, compreso se stessa. Non vede le cose belle, positive che ci sono nella quotidianità. Continua ad essere alla ricerca di un "eccezionale" che esiste solo nella sua testa. la storia della crisi, se pur vera, parzialmente vera, è forse una difesa.


Aggiunto: Maggio 8, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address


Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio dott.zambello, volevo un chiarimento sulla questione farmaci per la disfunzione erettile.se una persona ha questo problema su base organica la soluzione e' una sola cioè l assunzione almeno un paio di volte a settimana di queste pillole.Ma nessuno ti dice se si possono assumere per sempre! Parlano sempre di supportare il tutto ad un aiuto psicoterapico per accettarsi farmaco dipendente, ma non spiegano mai sul fatto della possibilità di assumere per anni.Conosce lei persone che vivono la loro sessualità prendendo viagra da 10 anni ad esempio? Grazie infinite

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,
lei mi chiede di quale può essere la risposta del suo fisico dopo anni di assunzione di un farmaco quale il Viagra. Non lo sa nessuno, tanto meno io. Certo che conosco persone che sono dipendenti dal farmaco da tanti anni, ognuno di loro ha una risposta diversa.
Il farmaco è una parte del problema, come è una parte, solo una parte, del problema la questione fisica.


Aggiunto: Maggio 2, 2013
ELIMINA QUESTA DOMANDA RISPONDI ALLA DOMANDA Guarda IP address
Powered by PHP Guestbook 1.7 from PHP Scripts
 
Numero di domande: 2298 Numero di pagine: 230 « First ‹ Precedente 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 Successivo › Ultima »

Medico psicoterapeuta e psicoanalista


Dott. Renzo Zambello
Via Amico da, Via Canobio, 7, 28100 Novara
Cell. +39 347 2282733

Per appuntamento contattare telefonicamente
o via email
zambello.renzo@gmail.com