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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera dott. Volevo capire una cosa , una persona a me cara in seguito ad un incidente in moto si è rotto la colonna vertebrale ed è' diventato impotente, cioè non ha erezioni ovviamente, ma la libido si conserva? Cioè
Se fa un operazione al pene con le pompe a rigonfiamento il piacere viene percepito o con la lesione spinale se ne va anche la libido?se così fosse senza libido e' matematica la caduta in altre complicazioni psichiche? Si può vivere sereni anche senza stimoli o libido sessuale? Penso gli pesi più questo che stare su una sedia per tutta la vita a 33 anni......grazie dott

Risposta del Dott.Zambello: Ma no, non è così. La libido secondo Jung è energia vitale e, la vita non è legata solo alla sessualità genitale. Il desiderio sessuale e piacere non è solo risultato della sensibilità tattile dei genitali, è molto di più. E' soprattutto mentale. L'incidente del suo conoscente avrà, momentaneamente, interrotto la sensibilità genitale, non ha certamente limitato il piacere mentale.


Aggiunto: Aprile 12, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore, sono una donna di 40 anni, volevo chiederle un consiglio ad un problema che non sono mai riuscita a risolvere, ho grosse difficoltà nell' esprimermi davanti a più persone in ambito lavorativo o scolastico, mi imbarazzo e non riesco a strutturare il discorso e dargli un senso, c'è un modo o terapia che mi possa aiutare?

Risposta del Dott.Zambello: Certo. Ci sono essenzialmente due modi: comportamentale e psicodinamico. Il primo le insegna dei "trucchi" per superare l'ostacolo, il secondo ricerca le cause di queste sue difficoltà lasciando che sia lei a trovare, sperimentare la via per superarle. Quali sono le indicazioni che dovrebbero indirizzare verso l'una o l'altra? Quanto queste sono poco strutturate nella personalità, voglio dire se un sintomo per quanto fastidioso è abbastanza superficiale e non limita sostanzialmente la vita affettiva e relazionale della persona, meglio una terapia comportamentale. Se il sintomo è in realtà l'epifenomeno di una struttura della personalità un po' disturbata, meglio una terapia dinamica.
Chi fa una diagnosi differenziale? Il soggetto a livello personale ma soprattutto lo psicoterapeuta nelle sedute conoscitive.


Aggiunto: Aprile 11, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Nel 2010 in seguito ad attacchi di panico e ansia, ho fatto psicoterapia cognitivo comportamentale e una cura farmacologia. Ho fatto psicoterapia per 8 mesi, e la cura farmacologia fino a maggio 2012. A febbraio del 2013 ho avuto nuovamente attacchi e ansia. Sono tornato in psicoterapia, ma ora sembra più una chiaccherata che altro, il mio medico dice che quello che avevo da apprendere l'ho appreso, ora bisogna scardinare il lato emotivo. La domanda è:" Ha senso fare terapia visto che ormai direttive e homework non ne ho più?". Il panico lo affronto come sempre, uscendo e stando con il malessere se e quando arriva, al momento ho evitato l'evitamento, faccio mindfulness giornalmente per abbassare l'ansia, e tengo un diario emotivo.
Grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,
mi dispiace ma lei non doveva porre questa domanda a me, faccio lo psicoanalista. Per lo psicoanalista il lavoro inizia li, dove il suo terapeuta ha finito. Egli infatti lavora prevalentemente nel campo delle del pre-conscio, inconscio e quindi delle emozioni. A lui le “prescrizione” o “homework” non interessano, anzi non le usa proprio. Questo non significa che una terapia sia giusta e l’altra sbagliata, una funzioni, l’altra no. Anzi. E’ provato che la terapia cognitivo-comportamentale funziona. Dico solo che come psicoanalista non posso proprio aiutarla.


Aggiunto: Aprile 11, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dott.
fino ad oggi non avevo mai provato questo sentimento e cioe' ODIO e' davvero brutto anche perche' sono cattolica,mi da' una definizione per questa parola?grazie

Risposta del Dott.Zambello: Amore, nero.


Aggiunto: Aprile 7, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Troppa ansia dopo qualche anno difficile. E' come se ora io stia "pagando" per le attenzioni che non ho saputo rivolgermi. Mi isolo per paura che gli altri capiscano che sono crollata. E' difficile, non c'è rapporto di causa-effetto nel presente, perchè il presente lo sto vivendo a piccolissime dosi. Possibile? Come un soldato che in guerra tiene duro, e al ritorno muore? Mi vergogno, non ho compreso l'entità del danno che mi sono procurata.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Silvia,
chi "va in guerra" molto spesso non ci va perché ha voglia di andarci, semplicemente non può fare diversamente. Farsi delle colpe anche per il "tempo perso", è tempo perso. Si fermi un po', chieda aiuto e, ricominci.


Aggiunto: Aprile 5, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Preg.mo dott.
Ho 33 anni, tempo fa ho sofferto di disturbi di tipo ossessivo sfociati in momenti (brevi) di delirio persecutorio. In tutto due episodi, di cui il primo più grave.
Al momento vivo in situazione di normalità, lavoro e ho discrete relazioni sociali, nessuna ossessione, solo una enorme curiosità, e una eccessiva tendenza alla interpretazione dei simboli.
Non assumo alcun farmaco.
Di recente mi sono "imbattuta" in un audio di ipnosi regressiva "fai da te" di quelli che si trovano qua su internet e ho provato, con un po' di scetticismo, ma consapevole della mia suggestionabilità.
Aggiungo che ho una leggera conoscenza e pratica delle tecniche yogi di "rilassamento" o meditazione, che dir si voglia.
Comunque sia, l'esperimento ha funzionato, se così si può dire, e in quello stato ho evocato, o immaginato, delle scene, alcune violente...
Mi rendo conto che non è prudente fare su internet questo tipo du sperimentazioni, ma ormai è stato fatto e il giorno dopo raccontando l'esperienza ad un mio familiare ho pianto forte.
Che tipo di specialista o di percorso può consigliarmi, considerando che da allora non ho avuto peggioramenti della mia situazione, ma che non ho nessuna intenzione di affidare il mio inconscio ad altre tecniche "fai da te"?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
se dovessi fare un'ipotesi diagnostica su di lei, scommetterei per una forma di isterismo. Questo per dirle che secondo la mia ipotesi la terapia consigliate sarebbe la psicoanalisi o comunque una psicoterapia dinamica.


Aggiunto: Marzo 31, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve dottore,ho 24 anni e sono stata sempre un tipo ansioso fin da piccola...mi ricordo che temevo il confronto con gli altri ed avevo, in situazioni di particolare ansia, nausea e vomito.Da circa 6 anni, queste somatizzazioni, anche tremori,tachicardia...si sono fatti più forti e invalidanti, non riesco a mangiare, ho paura di tutto, mi sento insoddisfatta, fragile, inferiore , incapace e depressa...la mia mente spesso pensa cose negative.Sto male e non ce la faccio più, vado da una psicologa di indirizzo cognitivo comportamentale da circa 1 anno,prima sono stata da altri psicologi, ma purtroppo non ho risolto un granchè. non so che fare,purtroppo, secondo me , tutto ciò denota una grande insicurezza di fondo, che affonda le sue radici nella mia infanzia e nella mia famiglia.I miei genitori litigavano sempre, ogni giorno ed io avevo paura, entravo in ansia e somatizzavo con vomito,poi mio padre spesso beveva ed io avevo paura, mi trovavo , piccola, a fronteggiare tutto ciò, con due genitori freddi, che mi hanno fatto crescere debole ed insicura.Nessuno c'era a consolarmi, a rassicurarmi.Ma il passato, per quanto doloroso non si può cambiare...come posso fare per riscattarmi, per debellare questo malessere? O il mio passato mi condizionerà sempre?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Elena,
lei descrive un disturbo che sembra toccare la personalità. Per disturbi così strutturati l'indicazione è la psicoterapia dinamica.


Aggiunto: Marzo 29, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve dottore.. sono una studentessa all'ultimo anno di Scienze Infermieristiche.. Avrei da porle una domanda.. Ho sempre sofferto di timidezza, rossore in viso che si accentuava nel momento in cui dovevo espormi in pubblico o durante gli esami..associato a sudorazione e tremori. Nell'ultimo periodo si presenta ripetutamente anche per piccole cose: comprarmi un abito, parlare con sconosiuti. Non posso farmi diagnosi da sola ma per farle capire simile ad eritrofobia.. la cosa sta diventando invalidante! come posso comportarmi? La ringrazio.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
premesso che neanch’ io posso fare diagnosi, non la conosco, dal suo racconto mi viene in mente che in lei ci siano "dei nodi" che non si sono per il momento sciolti. La sintomatologia, il rossore, è il sintomo di questi disagi ma anche del bisogno di risolverli.
Una psicoterapia, meglio se dinamica sembrerebbe la prima indicazione terapeutica.


Aggiunto: Marzo 28, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dottore,

per un malato cronico di psoriasi in stadio avanzato con evidenti stati di depressione è meglio inidirizzarsi a uno psicoterapeuta o ad uno psichiatra?
Esiste una terapia combinata per combattere il problema su entrambi i fronti?

grazie

Risposta del Dott.Zambello: L'uno e l'atro, non ho dubbi. Inizialmente una terapia farmacologica integrata da una psicoterapia poi, quando sarà possibile, solo la psicoterapia.
Quale psicoterapia? Quella dove sente di trovarne benefici. A volte bisogna cercarla, fare più incontri con psicoterapeuti diversi.


Aggiunto: Marzo 28, 2013
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore, sono un ragazzo di 17 anni, faccio sesso da circa un anno e mezzo, il problema dell’eiaculazione precoce è iniziato a presentarsi all’incirca 3 mesi fa, può essere dovuto al fatto che ultimamente faccio molta meno attività sessuale?? Come posso guarire al più presto??

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Manuel,
se lei fa sesso da un anno e nei primi sette mesi non c'era alcun problema, escluderei che ora ci sia un problema fisico, il suo è un disagio psicologico. Si faccia aiutare da un/a sessuologo/a. Molto spesso alla sua età, bastano poche sedute per averne dei benefici.

Ricordo però che lei in una precedente domanda mi aveva parlato di chemioterapia. In questo caso la situazione sarebbe un po' più complessa e andrebbe valutate dal medico curante.


Aggiunto: Marzo 28, 2013
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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