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Pseudonimo: Claudio
Pseudonimo: Claudio
Domanda allo psicoterapeuta:
Grazie dott, ma la mia impotenza e' intrattabile, quindi le chiedo di nuovo se è possibile che la mia compagna resti con me, le chiedo se ha mai conosciuto coppie serenamente assieme senza sesso, le mi giura che non gliene importa ma sarà possibile?in futuro? Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Lo chieda a lei. Non conosco sua moglie né uso i tarocchi e, come già le dissi un anno fa, in medicina, come nella vita, è possibile tutto.
Aggiunto: Febbraio 16, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
salve mi kiamo sara,ho 27 anni cn un figlio di 8 anni separata da un anno.da due anni soffro di depressione dovuta ad 1 aborto alla 24 settimana.ho tentato il suicidio prendendo tutto qllo ke cera a casa di medicinali vari.sono viv per miracolo e grazie ai dottori.sono in cura da un psicologo dopo ho fatto una cura cn gli anti-pressivi,soffro di ansia e attacchi di panico,non riesco a relazionarmi con gli e soprattutto non riesco ad andare a lavoro,cio provato ma mi sentivo sempre più aggressiva e per paura di fare male agli altri non ci sono più andata.ho al dottore che ne voglio uscire ritornare come ero prima ma mi dice che e ancora troppo presto però questi anti-depressivi che prendo mi stanno creando disturbo sto diventando dipendente e nn ce la faccio più.come posso reagire????i farmaci che rendo son:sertralina 50mg e lorans 1mg cosa mi consiglia di fare grazie
Risposta del Dott.Zambello: Di seguire i consigli dei suoi medici.
Aggiunto: Febbraio 16, 2013
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Pseudonimo: tiziana2013
Pseudonimo: tiziana2013
Domanda allo psicoterapeuta:
E' difficile spiegare tutto via email dott. Zambello...
Però vorrei chiederle come si fa a scegliere la persona giusta per fare psicoterapia o psicoanalisi e quali caratteristiche deve possedere?Nell'ultima seduta lo psicologo mi è venuto a dire che non ci sono secondo lui le condizioni per continuare le sedute perchè non c'è più fiducia ma non c'è stato il modo di confrontarsi su questo perchè non mi lasciava parlare, alla fine ho pensato che nemmeno io avevo più fiducia dato che lo sentivo così rigido...io non ho bisogno di questo ma di confronto la ringrazio e saluto
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora, lei mi "tira dentro" il rapporto con il suo terapeuta, le ripeto: non ne so niente. I terapeuti si scelgono, come in tutti i rapporti umani, si verificano. Però il terapeuta deve rimanere tale. Se il presupposto è di cercarne uno col quale "confrontarsi", bhe! forse dovrebbe ripensare un po' alle sue aspettative. Il terapeuta non si confronta, è una dimensione amicale, il terapeuta ascolta, prescrive, interpreta ma, certamente non si "confronta" con il paziente.
Una precisazione: lo psicologo non fa terapia.
Aggiunto: Febbraio 15, 2013
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Pseudonimo: marco
Pseudonimo: marco
Domanda allo psicoterapeuta:
buonasera dottore. ho un senso di vuoto come di aver sprecato la mia vita, fino a questo momento.
Ho vent'anni, sono molto giovane e per questo mi dicono di non farne un dramma, che tanto ho tutta la vita davanti.. lo capisco, ma ci penso e sempre mi sfugge qualcosa...Secondo lei come può il resto della mia vita rimpiazzare tutto quello che mi sono perso prima?
Faccio una terapia dinamica, da qualche anno. Ho questa sensazione come se in quello studio ci fosse quello che mi serve, come una sorta di equipaggiamento che potrà servirmi per realizzare i miei sogni e che grazie a quello potrò sentire quella pienezza, quel sentirmi parte di qualcosa...non so come spiegare. So solo che devo trovare qualcosa di molto importante e contemporaneamente bellissimo. Le religioni ne parlano, la grazia, il nirvana, l'unione degli opposti. Allora ho pensato il mio bisogno fosse di un qualcosa del genere. E che senza vivrò come molti fanno una vita insignificante e inconsapevole. Lo dico perchè questo sentimento non si assopisce mai, mi ritorna sempre. Secondo lei ha senso questa cosa?
Risposta del Dott.Zambello: Lei mi chiede se credo al "religioso" dentro di noi. Certo che si, è l'energia, la nostra parte vitale, è dio. Ma, si ricordi che dovrà conoscerlo, per la verità anche chi gli sta vicino: il diavoletto ma, non potrà mai "toccarli", come Mosè sul Sinai, ricorda? «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». L'analisi ci dovrebbe aiutare a riconoscere, dio, il diavolo dentro di noi ma contemporaneamente darci quegli strumenti che ci salvano dalla tentazione di perderci nella onnipotenza.
Aggiunto: Febbraio 15, 2013
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Pseudonimo: Claudio
Pseudonimo: Claudio
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo dott. Ho problemi di impotenza a38 anni e una compagnadi 31 che mi giura fedeltà e amore ugualmente( abbiamo una splendida bambina ) dice che lei non ne sente e non ne sentirà mai la mancanza ma è' possibile questa cosa. Dottore? Conosce coppie felici senza sessualità'? Mi dia un suo autorevole parere, anche perché non so cosa fare, tipo lasciarla libera.....grazie
Risposta del Dott.Zambello: Più che autorevole, un po' di esperienza. Ad esempio, signor Claudio, lei sembra preoccuparsi di sua moglie ma, lei, non si preoccupa che a 38 anni si sente già impotente? Il problema non è se sua moglie è più o meno contenta, il problema è: perché lei tende ad accontentarsi.
Ci sono oggi molti presidi farmacologici che aiutano a superare la difficoltà ma, soprattutto lei dovrebbe superarla a livello psicologico.
Aggiunto: Febbraio 15, 2013
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Pseudonimo: Oscar Wilde
Pseudonimo: Oscar Wilde
Domanda allo psicoterapeuta:
La ringrazio Dott. Zambello per questa possibilità di essere ascoltati, a volte poche parole possono cambiare la vita di un uomo e il suo futuro,ed è una cosa enorme se uno ci pensa. Abbiamo tante strade davanti a noi ma spesso non le vediamo...rifletterò su quello che mi ha detto, lei ha ragione da padre non ci si dimette mai perché comunque quella nascita, quel bimbo per quanto lontano comunque ci ha cambiato dentro e non siamo più le persone di prima e chiunque sia diventato padre credo sappia di aver acquisito qualcosa di indecifrabile e indescrivibile rispetto a prima. Grazie ancora.
Aggiunto: Febbraio 15, 2013
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Pseudonimo: tiziana2013
Pseudonimo: tiziana2013
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dott. Zambello.
ho finito un analisi da poco tempo che è durata circa 2 anni. Da circa 1 anno sono entrata in crisi a causa di varie situazioni della mia vita: licenziamento, cambio casa,progetti mancati ecc. Stavo veramente male ad un certo punto ho detto all'analista che non ce la facevo più e che avrei gradito sentire il parere di uno psichiatra e che ero arrabbiata con lui perchè non mi ha proposto una visita da uno psichiatra per tirarmi fuori da questo incubo. Mi ha risposto che secondo lui io non ne avevo e non ne ho bisogno ma che se volevo mi avrebbe dato un contatto. Alla fine ho scelto uno psichiatra diverso che mi ha confermato che ho bisogno di una terapia. Ho continuato a vedere l'analista per qualche seduta ma poi l'ultima volta mi ha detto che non possiamo continuare e dobbiamo smettere perchè non c'è più fiducia e gli ho dato ragione. Ho chiesto perchè pensava che non avessi bisogno di farmaci ma non mi ha risposto...e mi ha messo di fronte un muro.
Non sono riuscita a dire tutto quello che volevo dire e dopo mi sono sentita piena di emozioni.
E' giusto non dare una risposta? e' corretto?
Si è sentito messo in discussione?
Voglio essere io a decidere in ultimo quello che va bene per me.
il fine dell'analisi non dovrebbe essere il bene del paziente? e la fiducia non si costruisce con il confronto e lasciando spazio di libertà al paziente?
Sono delusa ma devo dire che ci sono stati altri momenti in cui non mi sono sentita capita e penso che è per questo che non ho più fiducia anche se poi mi sono sentita aiutata e capita in altri momenti...mi sento confusa. La ringrazio della risposta e la saluto.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Tiziana,
io non ho una risposta, perchè dovrei averla? Le sue sono domande un po' retoriche, ha ragione ma, non so perchè "avete deciso" che l'analisi era finita e tanto meno so il pensiero del suo analista. Se proprio vuole, ma in maniera del tutto teorica, faccio fatica a pensare ad una "analisi" di 2 anni. E' un tempo breve per poter "analizzare" e "cambiare" una vita. Sulla questione farmaci si, farmaci no, anche li è evidente che lei non sta bene, ma, quanto c'è di diverso rispetto a due, tre anni fa? Però, come vede, non lo so.
Aggiunto: Febbraio 14, 2013
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Pseudonimo: Oscar Wilde
Pseudonimo: Oscar Wilde
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottore, per motivi vari legati alla relazione con la mia ex compagna sto riflettendo molto circa la possibilità di mandare all'aria tutto e ritrovare un equilibrio e una vita mia.Il pensare a questo mi ha come rivitalizzato e dato nuove energie mi da l'impressione di avere ancora potere sulla mia vita .Lei è andata via quando il bimbo aveva 1 mese. In questi anni tutte le volte che andavo a casa da lei per vederlo mi urlava dietro e spesso mi cacciava sbattendo anche la porta. Devo dire veramente umiliante, altre volte dopo 2 ore di treno me ne andavo io per non sentirla. Lei da giovane ha sofferto di anoressia è stata anche in cura con psicofarmaci ecc, ma non pensavo sarebbe arrivata a tanto. Poi ovvio è andata in depressione post-parto ed è andata da altri psicologi, e da allora è cambiata, non era più lei non so cosa le hanno fatto o detto, sono convinto che prendesse psicofarmaci spesso aveva gli occhi sbarrati. Non so come sia stato possibile un cambio di personalità da una settimana all'altra. Facevamo progetti e poi di colpo mi lascia per telefono. Non lo so forse ha fatto un figlio con un uomo che non amava, non lo so, non mi spiego questo suo delirio questa sua rabbia e ostilità nei miei confronti ma non ne sono più interessato.Comunque, le dicevo sono molto stufo di tutto questo, di solito andavo da mio figlio ogni sabato, adesso sono più di 20 giorni che non lo vedo, sto riflettendo. Ho molta voglia di rifarmi una vita di pensare a me di staccare da questa situazione e questo mi da un'insolita forza e voglia di vivere che avevo perso. Di nuovo l'ultima volta mi ha urlato contro dopo un periodo in cui sembrava equilibrata e tranquilla. Le avevo detto posso passare dieci minuti che lo saluto, dice ok fai come vuoi, arrivo lì e urla dicendo che io li controllo ecc. Ma non è assolutamente vero! E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mi sono sentito proprio al limite ho guardato mio figlio, era lì contento che giocava gli ho dato 2 baci e ho pensato che ero un padre a metà che infondo cosa c'entro io con loro, con lui, non so cosa pensa lui di me ma mi sono sentito fuori luogo, mi sono detto ma io ho una relazione finta con questo bimbo non ci vediamo mai e ci vedremo poco in futuro cosa ci faccio io qui? Vorrei non vederla più come capita per le altre storie che finiscono e tornare a pensare a me. Ma questo comporta rinunciare a mio figlio non vederlo più e rimandare al giorno in cui sarà più grande.Le ho scritto una mail dicendole ma come ti permetti di urlarmi dietro e poi davanti al bimbo, nessuna risposta come al solito, lei è gentile solo quando io devo firmare qualcosa. Sono un burocrate niente di più mi chiedo perché ho riconosciuto il bambino per essere riconosciuto solo in questo e non come padre. E'incredibile come non abbia nessun rispetto per me e non mi riconosca neanche come persona con dei sentimenti e emozioni verso il bimbo. Lei non vuole più vedermi, anche se a volte è ambigua sembra volermi bene dietro il disprezzo è strano ma io lo percepisco ma può darsi che mi sbagli di grosso. L'accontenterò e io forse ritroverò me stesso staccandomi da questa situazione. Ho bisogno di staccare sono quasi 3 anni che vado avanti così, viaggio ogni fine sett. per andarlo a vedere in un clima perennemente ostile salvo qualche raro caso. Lei crede che potrei pentirmi in futuro per essermi sentito oggi una figura inutile in questo scenario e per aver scelto di rinunciare alla relazione con mio figlio?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Oscar Wilde,
lei non ha capito una cosa: da padre, non ci si dimette. Come vede ci si può dimettere da Papa ma, non da padre. Diventare padri è una responsabilità che non prevede la scelta di ripensarci. Suo figlio non ha chiesto di venire al mondo e ora ha il diritto di crescere, viverci nel migliore dei modi possibili e, di avere un padre ed una madre. Ho capito che la sua ex moglie è una donna fragile ma, questo non significa che lei ha la possibilità di abbandonare suo figlio. E' un suo diritto e dovere stare con lui nel migliore dei modi, cerchi che questo avvenga. Si informi con il suo Avvocato cosa potreste chiedere al Giudice. La realizzazione del suo futuro non potrà mai essere disgiunta dalla crescita, realizzazione di suo figlio.
Aggiunto: Febbraio 14, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
dottor. Renzo. la smetto di lamentarmi?! guarda che non e uno scherzo avere 150 di bpm ! non e facile passare i piu belli anni della gioventu andando da un dottore aal altro e non avere una risposta.
e la risposta che voglio e: guardi lei ha questa cosa che va curato in questo modo.
sa cosa vuol dire avere 150-160 di frequenza cardiaca,2,3,4 volte alla settimana. le assicuro che non e una cosa da niente. e una vera sofferenza. fisica e psicologica. mi dispiace che un esperta come lei mi dice cosi. e come se ignora i miei sintomi. cmq grazie del suo tempo.
cordiali saluti
Aggiunto: Febbraio 13, 2013
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Pseudonimo: simona
Domanda allo psicoterapeuta:
dottore zambello. mio fratello e andato per la seconda volta al pronto soccorso dove gli hanno fatto un ecg perche aveva una frequenza molto alta.dal ecg cuore non e risultato niente di anomalia ,ma i battiti erano di troppo. la frequenza era al momento del esame fatto di 156 bpm.
la domanda e questa. e conosciuta quetsa frequenza nel campo del panico? aggiungo che mio fratello e molto ansioso. ho parlato con diverse persone anche con due miei collegi di lavoro che soffrono di dap e sono molto ansiosi troppo ansiosi e mi hanno detto che nel pich dei loro attacchi di panico avevano 120 di bpm. la cosa mi ha fatto tanto preoccupare e mi sono permesso di chiedere un parere a lei. da quanto e conosciuta quetsa frequenza nel campo del panico? e una frequenza normale quando si ha attacchi di panico? aggiungo che gli esami per il cuore non parlano do cuore malato. grazie
Risposta del Dott.Zambello: Si, è una frequenza "normale" negli attacchi di panico. Ma, fatti gli esami cardiaci e, come mi sembra di aver capito, non ha niente al cuore, non conviene proprio alimentare la sua preoccupazione. Meglio sarebbe consigliare sua fratello a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta.