Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo Dottore
sono un ventenne che vorrebbe dedicarsi alla psichiatria e alla psicoterapia (psicoanalisi) come scelta di vita. Ho sofferto di ansia in passato e sono tuttora in terapia (orientamento Rogersiano):il mio psicoterapeuta sostiene che io sia molto portato per una professione simile. C'è però un problema (c'è??): il mio orientamento sessuale, sono omosessuale...Freud sostenava che l'omosessualità era una condizione psicopatologica...e qui la domanda nasce spontanea: posso, io, avendo un trascorso di attacchi di panico ed essendo gay intraprendere la pratica psicoanalitica?
faccio tale domanda alla luce di numerose ricerche circa psichiatri che sostengono, nonstante il DSM-IV la patologicità dell'orientamento dìsessuale diverso da quello etero.
Grazie anticipatamente,
Mattia.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Mattia,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva tolto, già negli anni '80, l'omosessualità tra l'elenco delle Parafilie. L'identità sessuale è assolutamente irrilevante sulle capacità di poter fare o meno lo psicoterapeuta e tanto più lo psicoanalista.
Sono altre le variabili, non ultima la formazione. Questa richiede come base: la laurea in psicologia o medicina, l'esame di stato alla professione, quattro anni di specializzazione in una scuola di psicoterapia. Poi e, solo poi, se vuole diventare psicoanalista: una analisi personale riconosciuta dalla società a cui si vuole appartenere, una analisi didattica, almeno 2 super-visioni, corsi teorici. Tempo minimo di formazione dopo la scuola di psicoterapia: 10 anni.
Però, se piace, è un grande investimento personale e professionale.
Per quanto riguarda Freud, tenga conto che anche lui, nonostante la sua genialità, era figlio del suo tempo.
Non solo l'omosessualità era considerata una deviazione ma anche ogni altro rapporto che non fosse genitale. Ad esempio, i rapporti orali. Non a caso, lui vedeva tante isteriche e isterici. Oggi sono quasi scomparsi ma in compenso c’è un dilagante narcisismo patologico.
Aggiunto: Gennaio 10, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
Purtroppo non posso permettermi tante spese..So che non si possono fare osservazioni ben precise online ma le sarei grato se mi desse almeno un idea di cosa potrei avere. La diagnosi del mio medico è stata corretta? Questi dubbi mi vengono poichè il mio medico non è specializzato in queste cose. Non sapere cosa mi succede mi agita tantissimo e mi fa stare male spingendomi a fare ricerche su svariate malattie in rete. La ringrazio per le risposte fornite fin ora e in attesa di una sua ultima risposta le auguro un buon lavoro
Risposta del Dott.Zambello: Luca, ripeto, si fermi un attimo. Come direbbe Monti "but please relax". Le ho già dato una risposta alla domsnda: "che cosa ho?". (Si rilegga la prima risposta)
Forse non le piace ma, quello è quello che io penso.
Con questo la saluto.
Aggiunto: Gennaio 10, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
La ringrazio per la risposta.Il punto è che mi sento schiacciato per la maggior parte del tempo, ho dei momenti tranquilli nei quali trovo una profonda pace e altri in cui ho un malessere generale.Riesco a stare bene quando mi autoconvinco che sono solo 1 pò ansioso e mi dico: io non sono depresso e questo mi aiuta ma non per molto perchè torno a stare male e ho pensieri negativi ma non di farla finita o cose del genere ma paura di impazzire,di morire, di non riuscire a controllarmi dopo 1 pò tanto da andare a dormire tardi e fare brutti sogni come affogare o aspettare treni e svegliarmi più volte di notte.I primi 3 mesi sono stati devastanti perchè stavo la maggior parte del tempo a letto...ora per fortuna vado a scuola anche se non ho dei buoni risultati ma questo da sempre . Ho comunque difficoltà a concentrarmi e certe volte ho voglia di fuggire dalle situazioni (odio le attese per esempio andare a fare la spesa, la confusione ecc) Penso che tutto questo sia frutto a delle forti emozioni che non riesco a gestire.Mi è stato consigliato di fare dello sport ma per ora mi sono limitato a fare qualche corsa e piccoli esercizi da me.Forse sono sempre stato cosi e probabilmente lei ha ragione a dire che sono nevrotico. Probabilmente sto troppo a far caso ai sintomi che ho e mi faccio tutti questi problemi.Avevo pensato di rivolgermi all asl. Comunque sia spero di liberarmi da questo disagio al più presto, tempo al tempo :)
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Luca,
non so dove lei abita ma, le assicuro che le ASL sono, per casi come il suo mediamente insufficienti. Questo non per le capacità di chi ci lavora ma, per la mole di lavoro che devono svolgere e i pochissimi mezzi che hanno a disposizione.
Lascerei stare le ASL.
Aggiunto: Gennaio 10, 2013
Inserito da
Pseudonimo: Luca
Pseudonimo: Luca
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Dottore
Prima di tutto volevo dirle che ho una grandissima stima nei suoi confronti, leggendo tutte queste persone con dei problemi e rispondere ad ogni singolo e ho notato che in ogni risposta lei cerca di far capire che da certe situazioni si può uscire dando 1 briciolo di speranza che in questi casi credo significhi molto.
Sono un ragazzo di 19 anni e da più o meno 5 mesi (da quando sono ritornato dalle vacanze) sto male.All inizio del mio malessere ho avuto 1 gastroenterite acuta che mi aveva messo a tappeto e da allora non mi sento come prima.Sono diventato molto sensibile, pessimista .. ero dell idea che avevo qualche malattia grave e questo pensiero mi metteva ancora più a disagio tanto a farmi avere delle crisi..Non riuscivo a respirare, avevo una grande confusione in testa e mi sentivo morire.Tutto ciò ha fatto si che finissi al pronto soccorso più volte e dopo aver consultato il mio medico ho fatto tutti gli esami per vedere cosa c’era che non andava.Tutti gli esami erano ok, ho fatto pure un elettrocardiogramma e non ha dato problemi.Fatto sta che continuo a vivere nell ansia, mi basta poco per farmi sentire male, ho smesso di fumare, bere anche 1 bicchiere di vino magari e tutto questo perchè sono convinto che mi farebbe stare peggio , Ho i battiti accellerati anche senza fare niente e appena avverto un malessere mi metto a contarli., mi tocco i capelli o guardo se per caso sono dimagrito. ( in questo momento sto bene e capisco che tutto questo è stupido ma non durerà a lungo) Non prendo alcun farmaco poichè il medico ritiene che è dato da 1 periodo di stress e che ne posso uscire anche da solo e mi ha diagnosticato la depressione. Anche questo non mi ha aiutato molto poichè ogni volta che penso di avere questa malattia sto peggio .Devo dire di essere migliorato nel corso del tempo poichè all’inizio mi sentivo proprio mancare e avevo dei attacchi di panico, ora ho tanta ansia prima di uscire (specie di sera e quando devo tornare tardi) Mi sento comunque molto a disagio e sono pochi i momenti in cui mi sento bene. Sono sempre a lamentarmi e so che è stupido ma questo sentirmi “Diverso” mi mette tanta rabbia.Sento come se non mi bastasse l’aria e ultimamente avverto anche dei fischi nelle orecchie come quando si è passato la serata in discoteca a musica alta.Ho molta paura che mi possa accadere qualcosa di grave più che altro.. Lei cosa mi consiglia?
Risposta del Dott.Zambello: Di "fermarsi" un po'. Lei non è né ammalato e tanto meno depresso è semplicemente un po’ nevrotico, e, chi non lo è?
Lei usa meccanismi somatizzanti per spostare il suo disaggio psicologico sul fisico. E' una difesa, nevrotica. La psicoanalisi ci ha insegnato poche cose sicure, ma una è questa: siamo tutti nevrotici, chi più chi meno, ciò che fa la differenza è la quantità.
Per arrivare a lei, aspetti un po', se si accorge di potercela fare da solo, bene, se invece, ad un certo punto si dovesse sentire troppo schiacciato, limitato da questi meccanismi nevrotici, chieda aiuto ad uno/a psicoterapeuta.
Aggiunto: Gennaio 10, 2013
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Pseudonimo: manuel
Pseudonimo: manuel
Domanda allo psicoterapeuta:
salve dottore volevo parlarle della mia depressione, o almeno credo lo sia(cosa che però io non vorrei avere e mi pare anche un pò strano averla), io ho 15 anni e vado comunemente a scuola ma appena penso un istante alla scuola o agli amici entro in una grande trsitezza e mi sembra di essere una nullita. i miei amci non mi dicono nulla, non mi prendono in giro non mi alzano le mani ma il problema persiste, ho provato a vedere se era la scuola e lo cambiata ma niente. i miei genitori sono un pò delusi perchè io sono sempre stato gioioso e allegro con tutti, ora non so che succede. mi potrebbe aiutare?
Risposta del Dott.Zambello: Gentile Manuel,
non confonderei uno stato depressivo con la depressione.
Lei soffre l'insicurezza, per molti versi, fisiologica degli adolescenti e questo le genera un "malessere" psicologico che mi creda, nulla a che vedere con la depressione. Insisto su questo perché lei non concentri la sua attenzione sul sintomo, lo stato depressivo, invece di cercare in sé la forza per sgusciare fuori dal bozzolo adolescenziale.
Non abbia fretta, c'è tempo, troverà sicuramente il modo e l'energia.
Aggiunto: Gennaio 10, 2013
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Pseudonimo: MELANIA
Pseudonimo: MELANIA
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentilissimo Dottore,
per cinque lunghissimi anni, ho sopportato in silenzio le cattiverie, le angherie, la maleducazione di mia figlia, le offese, la mancanza di rispetto di questa figlia ingrata a cui ho dedicato tutta la mia vita, tutto fino a qualche mese fa,ho sopportato anche per amore dei miei nipotini che amo tantissimo, se non facevo quello che voleva lei, non me li faceva vedere, mi faceva subdoli ricatti. Un bel giorno non ne ho potuto più e le ho spifferato tutto il dolore e il male che mi faceva subire, le ho rinfacciato tutto, il mio spirito di sopportazione era arrivato al culmine, purtroppo in quei momenti non ho più pensato ai miei nipotini e alle conseguenze (forse avrei dovuto sopportare ancora per loro!) com'era prevedibile , ha portato via i bambini e da due mesi non me li fa vedere. Il dolore per la lontananza dei bambini è atroce, ho provato a parlarle,se lei non vuol vedermi non importa ma, che mi facesse vedere i piccoli, ho parlato con qualcuno a cui lei è più legata raccontando loro ciò che mi aveva fatto subire in tutti questi anni, pregandoli di non raccontare nulla, ma di dirle solo che la perdonavo e che mi facesse vedere i bambini ma, questi pseudo amici non solo hanno raccontato tutto a lei,ma anche ad altre persone di famiglia, con il risultato prevedibile, ancora più odio, rancore, rabbia. Ho perso mia figlia, i miei nipotini. Non potrò più vestirmi da babbo natale, nè da befana per loro, la mia famiglia non c'è più. Che stupida sono stata, non dovevo ribellarmi, dovevo tacere, subire fino alla fine dei miei giorni. Mi dica Dottore, non è troppo alto lo scotto che sto pagando? Cosa mi resta da fare, aspettare, aspettare, non ha senso la vita senza di loro!!!!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Melania,
le dicevo l'altra volta: non esageri. Non ipotechi il futuro e guardi la realtà per quello che è: oggi lei può solo aspettare. Aggiungo io, con un po' più di speranza.
Però, lo dico non tanto a lei ma per chi legge la sua storia, le sembra logico che bisogna arrivare ad avere dei nipotini per "chiarire" il rapporto con la figlia? Non credo che sua figlia sia "diventata cattiva" ora. Forse lo è sempre stata. Non pensa che sarebbe stato compito della madre, non ora, ma quando la figlia era bambina ed adolescente, modulare il rapporto con lei in maniera che fossero rispettati fin da allora i ruoli? Il compito dei genitori non è quello di colludere con i limiti caratteriali dei figli ma di responsabilizzarli. Il genitore passa la maggior parte del suo tempo a dire NO ai figli. E' l'unico modo per contenere la naturale onnipotenza dei figli fino alla fine della adolescenza. Poi, è troppo tardi.
Aggiunto: Gennaio 8, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
Quello che volevo chiederle e' se la mia e' solo suggestione.A volte aono serena e non ci penso a volte pero' ci penso e sono triste,lei coa be pensa,nel senao ci crede in queate cose o sono SOLO malattie mentali?Dio credo che mi ascolti,credo che mi protegga,ma ho paura davvero
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
in maniera ossessiva "non si stacca" dall'idea di volere da me, subito, un parere professionale, come dice lei, su qualcosa che obbiettivamente non conosco. Non conosco lei, non so come siano strutturati dentro di lei questi pensieri e, tanto meno ho una formazione teologica per parlare di Dio.
Le ripeto: non so come posso aiutarla.
Le auguro di imparare collaborare un po' di più con gli adulti, loro, la possono ascoltare se lei da loro un po' di fiducia.
Con questo la saluto.
Aggiunto: Gennaio 9, 2013
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Pseudonimo: Simona
Pseudonimo: Simona
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dottore.
Io vorrei avere una risposta da lei!
Vorrei sapere cosa ne pensa sull'argomento e di ciò che infligge la mia mente.Non vorrei una risposta secca di vedermi un film,vorrei una risposta da uno specialista come lei.
Mi scuso,ma davvero mi farebbe piacere una sua riflessione.
Risposta del Dott.Zambello: Vede Simona, io non volevo non risponderle, la volevo aiutare ad essere un po' più "chiara" con se stessa e permettere anche a me di capire qulcosa di più.
Nella sua lettera lei parla, se ho capito bene, della paura che lei sente dentro di sè rispetto a qualcosa che avverte come pericoloso.
Non volevo essere generico, volevo che lei si soffermasse un po' su quello che il film che le ho suggerito, dice su questo tema: guarda caso, un adolescente che anche lui fa i conti con i suoi fantasmi.
Magari trovava delle risposte o magari, le venivano pensieri un po' più focalizzati o, magari niente.
Aggiunto: Gennaio 8, 2013
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dottore.
Sono una ragazzina di 14,molto sensibile.Da piccola mi spaventavo di tutto,esse sono delle "fisse".Le faccio degli esempi che mi sono e mi stanno accadendo.All'inizio di Novembre mi cominciai a documentare sul web della fantomatica fine del mondo a meta' Dicembre.Non riuscivo a vivere,a sorridere,pensavo a quella data e mi rattristavo.La mia famiglia mi ha sempre detto che erano stupidaggini,ma io continuavo a documentarmi e ad avere paura.PEnsai tante volte alla morte ma poi tutto,ovviamente passo'.passata questa che per me e' stata depressione ne e' cominciata un'altra.Durante il periodo pre"fine del mondo" ho pegato,tanto.Giorni fa mi cominciai a documentare sulle possesioni malefiche,non so perche',io ho paura di queste cose...ma una sera guardai un telefilm che non parlava di cio' ma mi aveva
inquietato,allora non riusci' a dormire.E il giorno dopo mi cominciai a documentare e ad avere la paura.Io sono cristiana e allora la mia preghiera in quesri giorni e' piu' attenta.Dottore,ho tanta paura che io possa essere non...so posseduta?!non ho mai fatto niente di male.A volte mi vengono pensieri non miei,pensieri brutti,che mi pento,ma prego...le vorrei chiedere prima di tutto il suo parere si questo argomento e le vorrei choedere infine del mio caso?E' suggestipne quella che mi faccio?Il mio desidero e' essere felice con la mia famiglia e' questo che chiedo a Dio.Ma lei cosa ne pensa? Grazie della sua attenzione!
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Simona,
vada a vedere il film: "Vita di Pi".
Se pensa dopo aver visto il film, di dovermi chiedere ancora qualcosa, lo faccia pure
Aggiunto: Gennaio 8, 2013
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Pseudonimo: massimiliano
E-mail: Contatti
Domanda allo psicoterapeuta:
Sono un uomo di 37 anni tecnico elettronico sposato con un figlio. Ho problemi di disturbo nel sonno. Noto che dormo poco e male. La mia mente pensa sempre e che . Cercassi la risposta a cio che potrebbero dirmi gli altri. Fantastico con la mente,sembra che ogni cosa che vedo cerco di capire come farla. Sbadiglio spesso e mi capita spesso che mi disconnetto con la mente da ciò che sto facendo e come se andassi in ipnosi esempio vedo la tv anche vedendola la mia vista sfocalizza l'immagine e penso ad altro. Ho problema di memoria dimentico tutto. Non ho desiderio di niente. Noto gia' da tempo che ho problemi di erezione e assenza desiderio totale ho eseguito i esmi ormonali nella norma come se il cervello non inviasse l'impulso e ciò mi fa stare male. Mi sento stonato. Anche se parlo vado in tensione e si contraggono i muscoli della cervicale. Sono stato da più psichiatri i quali mi hanno prescritto dei medicinali come Alprazig e Citalopram usato per 4 mesi che non uso gia da qualche anno. Motivo o coincidenza che mi portavano beneficio per pochi giorni e successivamente insonnia completa per giornate intere. Credo che i medicinali possono avere un loro contributo ma se il modo mio di pensare non viene modificato.se devo fare psicoterapia su cosa mi devo basare sono disperato potreste darmi un consiglio, grazie.
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Massimiliano,
per prima cosa approfondirei bene il quadro neurologico. Non andrei da uno Psichiatra ma da un Neurologo.
Solo dopo, quando fosse certo che non c'è una base organica prenderei in considerazione la possibilità di una psicoterapia.
A questo punto si dovrebbe valutare bene se fosse più indicato un approccio dinamico o cognitivo. Ma solo dopo una valutazione neurologica.