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Domanda allo psicoterapeuta:


grazie infinite dottore

Aggiunto: Dicembre 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve dottor Zambello da un mese soffro di attacchi di panico e ansia e un pensiero fisso alla morte che non mi fa piu vivere perche ho paura facendo un percorso psicoterapico questa paura si puo alleviare?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
si, direi che è uno degli scopi della psicoterapia.


Aggiunto: Dicembre 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve...ho appena 20 anni..e mi trovo in una situazione un pò anomala! Qualche mese fa ho conosciuto una ragazza molto più grande di me..e ci siamo innamorati un pò inaspettatamente...dato che è una cara amica di famiglia! Comunque nonostante l'età differente abbiamo progettato un futuro assieme...Lei ovviamente aspetta che io possa rendermi autonomo...in modo tale da non dover dar conto a nessuno! Ma nel contempo ha avuto un'esperienza molto brutta circa un anno fa...è stata piantata all'altare dal futuro marito dopo dieci anni di fidanzamento..e in più quest'ultimo le ha lasciato parecchi debiti...lei ha un lavoro duro..di circa 10 ore al giorno..e in più non riesce ad arrivare a fine mese...poichè è sommersa dalle spese! Inoltre nè i genitori e nè le sorelle possono aiutarla poichè navigano in brutte acque...io d'altronde cerco in tutti modi di aiutarla..ma il mio è più un aiuto morale dato che non ho un lavoro...pertanto è sempre molto stanca, triste e delusa dalla vita...non crede più alla felicità...e la paura di finire in mezzo alla strada è molto forte...In questi giorni è molto fredda nei miei confronti...(dice che mi ama..ma comunque sta molto giù)!! Inoltre proprio ieri mi ha detto che non ha la forza di avere un compagno in questo momento...io ho provato a rassicurarla soffermando che per lei ci sarò sempre..e che voglio comunque starle accanto...quel poco che ho da parte ho provato a darglielo con il solo risultato di farla innervosire..dicendomi che non vuole l'elemosina...Non volevo offenderla volevo semplicemente dare il mio contributo anche se molto piccolo...In ogni caso un lavoro ce l'ho ma prima che io possa guadagnare una somma discreta ci vuole un pò di tempo...A me ultimamente sembra di sbagliare tutto e ho paura di doverla perdere...e in più ho continui attacchi di panico..sinceramente non so più che fare per aiutarla...C'è anche la possibilità che vada via e possa ricominciare daccapo da un'altra parte...In ogni caso ho bisogno di sapere cosa posso realmente fare per lei...a me sembra di impazzire...la ringrazio per aver letto la mia storia! Spero di avere presto una sua opinione in merito a questa situazione....

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Stefano,
lei non ha bisogno del parere dello psicoterapeuta ma di un “buon padre di famiglia”.
Signor Stefano, lei non può cambiare la realtà: la sua amica ha tanti debiti e una esperienza affettiva brutta e lei col suo lavoro, per il momento, non può farsi carico neanche parzialmente della situazione.

Cerchi di starle vicino, per il tempo che avete ma, non si proponga per ciò che non può fare. Diventa solo un ulteriore disturbo fra voi due.


Aggiunto: Dicembre 4, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Carissimo dottore io da oltre 12 anni soffro non so bene ancora come definire questa mia malattia depressione attacchi di panico faccio uso dello zoloft la mia pillola della felicita perche dopo questa terapia o incominciato a rivivere dottore perche questi brutti pensieri far male a le person piu care paura di impazzire secondo lei si puo davvero impazzire o fare del male alle persone vicine distinti saluti

Risposta del Dott.Zambello: Signor Tonino,
lasci stare la paura di impazzire. Dopo i 27 anni “non si impazzisce” più. Si può star male ma, non si “diventa matti”. Sono contento che lei abbia trovato la sua terapia ma, si accorge e, ha ragione, che forse il problema della depressione è legato alla capacità di elaborare la propria aggressività. Per far questo, le pastiglie servono a poco, bisogna fare un percorso psicoanalitico. L’opportunità o meno di farlo è prevalentemente soggettiva.


Aggiunto: Dicembre 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore,
il mio medico mi ha associato carbolithium da 300 x volte al di' e samyr da 400, lei la crede eccessiva come terapia??ho cominciato con un disturbo bipolare una terapia interrotta poi sfociata in una depressione.quello che mi fa paura e il samyr ho paura perche' ne ho sentite tante sugli antidrepressivi che magari sono proprio quelli che ti portano al suicidio......e poi vengono assunte come il litio per un lungo periodo??
grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Antonio,
il litio non è un antidepressivo ma un equilibratore dell'umore e il Samyr, pur essendo usato come un antidepressivo, in realtà negli Stati Uniti è considerato un integratore ed era entrato sul mercato italiano come un antiossidante. Stia tranquillo che non avrà particolare effetti colaterali, ad un'aunica condizione che lei controlli il range ematico del litio.


Aggiunto: Dicembre 4, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dottore,
Sono una donna di 42 anni, da quasi due anni ho problemi di tipo psicosomatico. Cerchio alla testa, nodo in gola e allo stomaco, senzazione di pesantezza e tensione fisica costante all'altezza sia del fegato sia del collo, sensazione di estrema stanchezza. Naturalmente da innumerevoli esami effettuati non c'è alcuna malattia organica. Leggendo il post di un utente qui sul suo sito ho notato la definizione di "isteria", con la quale combaciano i miei sintomi. Sono in terapia analitica da un anno (psicoterapia di stampo analitico) ma purtroppo questi sintomi, fatta eccezione per una breve parentesi, non mi hanno mai abbandonato. Aggiungo che ho, per mia scelta, rifiutato soluzioni farmacologiche, perchè provando ad assumere serotoninergici, all'assunzione di una sola compressa mi sono sentita malissimo, con vertigini, sbandamenti, nausea e altro. Questo si è verificato 2 differenti di farmaci, sempre serotoninergici.

Vorrei avere un parere sull'opportunità di effettuare sedute di pranoterapia e sull'eventualità di affiancare la terapia analitica ad un altro percorso terapeutico.(se sia possibile e opportuno).
Oppure optare direttamente per un altro dipo di terapia psicologica. Grazie per sua gentilissima attenzione.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora Grazia,
se mi permette di "giocare" un po' con la sua domanda, non potrei far altro, non la conosco, lei prova la teoria sull'impronta isterica nelle psicosomatizzazioni: si ritira, scappa, al "rapporto" terapeutico. Perchè non ne parla con il suo terapeuta? Si, ci sono varie approcci possibili nelle psicosomatizzazioni. Ad esempio, Alexander Lowen, ha elaborato un tipo di lavoro sul corpo che ha chiamato bioenergetica ma, se il problema a monte, è "il rapporto" con l'altro, forse, anche Lowen fallirebbe.


Aggiunto: Dicembre 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dott. Zambello,
3 anni fa ho sofferto di forti attacchi di panico che ho tamponato con un ansiolitico e un antidepressivo. Pensando di stare di nuovo bene, ho smesso i farmaci e lentamente sono scivolata in un vortice di apatia e angoscia profonda.
Ho resistito alcuni mesi prima di rivolgermi nuovamente allo psichiatra perchè ero e sono convinta che la vera cura non è una pastiglia, soprattutto perchè l'ho già sperimentato sulla mia pelle. Un giorno però non ho più resistito e da poco sto assumendo un antidepressivo e uno stabilizzatore dell'umore. Io credo di essere consapevole di tante cose. Di carattere sono sempre stata una ragazza profonda e introspettiva e direi anche iper sensibile. So che c'è un motivo per tutto. Ma nonostante la consapevolezza non riesco a prendere in mano la mia vita.
Da 2 mesi ho iniziato una psicoterapia strategica con una terapeuta ma non sono sicura che sia l'orientamento giusto per me e forse non è scattata ancora l'empatia. Mi sento bloccata e priva di interesse per il mondo esterno. Che tipo di terapia crede sia più utile per me?
Grazie di cuore

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Sofia,
lei chiede a me che faccio lo Psicoanalista, qual’ è la terapia sia più idonea. E' una domanda un po' retorica e forse anche un po' provocatoria ma, c'è un fondamento di verità. Personalmente e anche le ricerche lo confermano, non ci sono grandi differenze nei risultati tra una terapia e l’altra. Le variabili sono altre, non l'indirizzo teorico. Ad esempio dipende da cosa il paziente chiede e dal feeling che si crea tra terapeuta e paziente. Quindi, tornando un po’ a lei, mi sembra che ci sia una certa incongruenza tra il lavoro che lei dice di fare da anni sul suo "profondo" e, una "terapia strategica" di Nardone, o no?


Aggiunto: Novembre 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Salve dottore,
soffro di extrasistoli da un anno e mezzo, non mi lasciano in pace e diventa come un circolo vizioso, quando mi vengono mi sale ansia angoscia, ho sofferto di attacchi di panico e tachicardie, il mio stato d'animo è a terra!! Vado da una psicologa ma con scarsi risultati, premetto che ho fatto più analisi io che una persona anziana, gli esami sono tutti nella norma, i cardiologi dicono che ho il cuore sano, solo in piccolo soffietto dalla nascita ma nulla di preoccupante.
Un dottore mi ha chiesto se ho mai provato la ipnosi medica, per questo chiedo a lei di cosa si tratta e se può fare al mio caso.

P.s mi Sà che soffro un po' di ipocondria....
Cordiali saluti.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Carlo,
la situazione è un po' più complessa di quanto forse a un primo sguardo potrebbe sembrare. Lei riconosce a se stesso una certa nevrosi ipocondriaca di base. Sappia che quella, se lei lo volesse fare, la potrebbe affrontare solo con una psicoanalisi. Si veda, se ha voglia, il mio video sulla ipocondria in Youtube. Diverso però è il discorso sulle exstrasistole. Come lei dice, sono presumibilmente delle somatizzazioni. Sappiamo che quando noi intraprendiamo la via somatica, ben difficilmente poi torniamo indietro o abbiamo la possibilità di tornare indietro, soprattutto a livello cardiaco. Pensi ad esempio alle ipertensioni essenziali. Cosa fare? Curarsi e non preoccuparsi. Però, è necessario limitare e curare il sintomo, nel caso suo, le estrasistole. A cosa serve l'intervento psicologico? A limitare i danni. A limitare che si utilizzi in maniera sempre più massiccia la via somatica.
Serve l'ipnosi? Poco. Se lo scopo è di liberarsi delle estrasistole, allora il fallimento è assicurato. Serve invece capire quali siano i meccanismi psicologici profondi ma, per questo occorre ben altro che 10 sedute di ipnosi.


Aggiunto: Novembre 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


non capisco, cosa intende?

Risposta del Dott.Zambello: Una cosa semplice, se uno/a continua ad "amare" una persona che, uso le sue parole, le ha fatto del male, vuol dire che quella persona fa quello che lei avrebbe voluto fare a se stessa.


Aggiunto: Novembre 27, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


BUONASERA DOTTORE,
PERCHE' NON RIESCO A SMETTERE DI AMARE L'UOMO CHE MI HA FATTO DEL MALE?TUTTE LE PERSONE CHE MI CIRCONDANO NON FANNO ALTRO CHE RIPETERMELO MA IO NON RIESCO PROPRIO A TOGLIERMELO DALLA TESTA.
GRAZIE

Risposta del Dott.Zambello: Forse perchè ha fatto fare a lui quello che avrebbe voluto fare lei a se stessa?


Aggiunto: Novembre 27, 2012
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