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Domanda allo psicoterapeuta:


buonasera dottore,volevo porle una domanda,anni fa' una mia zia e' stata in depressione e piangeva da mattina a sera poi per fortuna e' riuscita a venirne fuori.adesso un'alta persona di mia conoscenza sta vivendo un periodo non molto bello e credo che stia attraversando una fase di depressione pero' a differenza dell'altra lei se in compagnia riesce a nasconderlo.ne esistono di diverse??grazie.

Risposta del Dott.Zambello: Una per ogni persona.
Ognuno di noi si comporta ed esprime il proprio disagio in maniera personale.


Aggiunto: Ottobre 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio Dottore,
da 5 anni ad intervalli assumo Xeristar, quando decido di sospenderlo perchè credo di stare bene, dopo alcune settimane ricompaiono gli stessi sintomi di ansia e depressione.
Sono giunta alla conclusione che per stare bene lo dovrò assumere per tutta la vita.
Ma secondo Lei un antidepressivo lo si può assumere davvero per tutta la vita?
Ho 52 anni e mi chiamo Mariella.
La ringrazio se cortesemente può rispondere alla mia domanda.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
soprattutto l'antidepressivo va gestito dal medico, non dal paziente.
Interrompere improvvisamente un antidepressivo significa andare incontro a problemi, a volte anche gravi, inutilmente.
Chieda aiuto ad uno Psichiatra.


Aggiunto: Ottobre 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentilissimo Dottore, ho 32 anni, soffro da anni di depressione che mi provoca paura di uscire di casa, paura di guidare, sconforto totale verso qualsiasi cosa e senso di inadeguatezza verso tutto. Negli ultimi due anni per degli sbagli che ho fatto, quindi per coscienza sporca, e prima o poi potrebbero venire a galla, vivo in un costante stato di ansia,con pensieri ossessivi riguardo ciò,con conseguenti tachicardia, vomito, sudorazione, insonnia. Se io non fossi depressa, e vivessi, forse riuscirei a non pensarci dicendo “quando e se si presenta il problema,ci penserò”, ma vivendo in stato depressivo, forse, il pensiero ossessivo diventa più difficile da scacciare.
Cosa posso fare?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Sara,
lei parla di due cose diverse: da una parte una sintomatologia depressiva, dall’altra una “colpa” che teme venga scoperta.
Credo che lei debba andare da qualcuno a farsi aiutare a gestire la sua “colpa”, valutare bene, oggettivamente cosa è successo e nel contempo superare questo eccessivo stato ansioso depressivo che la schiaccia.
La valutazione del come, è da farsi solo in sede terapeutica con il medico che la seguirà.


Aggiunto: Ottobre 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


gentile dottore ,vorrei chiederle se l ansia e la depressione possono far venire dolori ai muscoli dorsali e dolori diffusi in tutto il corpo ,dal momento che io accuso tutto questo ,ma dagli accertamenti fatti non c'emula di negativo ,quindi il medico mi ha detto che si tratta di ansia e depressione cosa mi consiglia di fare grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,
confermo quanto le ha detto il collega, per quanto mi riguarda, come ipotesi diagnostica. Spessissimo la depressione si presenta come depressione nascosta, convertita in organo. Lei può chiedere aiuto ad uno psichiatra e fare una terapia farmacologica o rivolgersi ad uno psicoterapeuta, meglio psicodinamico e intraprendere una psicoterapia


Aggiunto: Settembre 29, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore.Oggi mi stavo guardando allo specchio e per un secondo ho notato che il mio mento per così dire mi sembrava diverso dal solito, più grande di come lo ricordavo. Subito mi ha attraversato il pensiero di un articolo che avevo letto su internet che parlava di schizofrenia, dei sintomi dell'esordio della malattia per la precisione e tra questi c'era la cosiddetta prova dello specchio, cioè insomma, lei saprà, la paura che il mio corpo si stia in qualche modo trasformando. E ho avuto paura che una cosa del genere possa succedere anche a me. Non l'ho detto ma io ho ventanni!Riflettendoci,è normalissimo notare che la fisionomia,la forma del corpo cambi. Ho sempre pensieri simili, è angosciante. E' da tre anni che vado avanti così, tre anni che sono in picoterapia, un analista junghiano come lei. Da 'grande' vorrei fare anche io questo lavoro.Ho letto cose di jung, ho come un sentimento incredibile di curiosità verso tutto ciò che riguarda la psicanalisi. Un urgenza di capire me stesso, e gli altri. Oggi mi rendo conto però a malincuore che continuo a ruminare 'alti discorsi', per evitare certe problematiche. Nel rapporto con me stesso e anche con il mio analista, 'vorrei ma non posso' rapportarmi, e cado appunto nel pensare cose tipo 'ho paura di poter diventare pazzo' o simili. Vorrei che fosse tutto un pò più lineare e semplice, vivere così è un grande fardello.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Mauro,
l'importante è sapere cosa vogliamo e dove stiamo andando, Il resto mi creda come dice Gesù "Prendete su di voi il Mio giogo e imparate da Me, perché Io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il Mio giogo è dolce e il Mio carico è leggero” (Matteo11:28)
Glielo scrivo da Junghiano, sapendo bene che lei coglierà la parte simbolica, non certo quella teologica che non è mio compito.
Certo, a 20 anni ci sono dubbi di ogni tipo ma, non esageri, la schizofrenia è altra cosa, La vita può essere anche dura ma, se abbiamo un progetto, il giogo diventa “dolce”.


Aggiunto: Settembre 29, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio Dottore
ho 53 anni, sposato da 32 e con 3 figli, è una vita che ho problemi sessuali con mia moglie, io sessualmente iper attivo e lei da sempre molto fredda e con difficile rapporto verso il sesso. Due volte vicini alla separazione, una volta per motivi economici e una poichè io avevo un altra donna (sessualmente attivissima), ma per amore dei figli abbiamo sempre continuato a stare insieme.
ora non ho problemi di impotenza, anzi, mi sento ancora più attivo che da giovane. purtroppo la mia attività sessuale è basata sulla masturbazione, una o anche due volte al giorno. Quando qualcosa attira la mia attenzione sessuale risolvo masturbandomi, da sempre, ora però mi sento un po' depresso e da un po' la notte, soffro di insonnia, mi addormento bene e rapidamente ma poi, dopo 4 ore di sonno mi sveglio e le rimanenti 2-3 ore è una tortura, con la testa presa da mille pensieri su lavoro, figli, moglie, vita, sesso......
Per varie ragioni io mi sento sottomesso al carattere dominante di mia moglie, da sempre una donna più posata e matura di me (era donna matura già da adolescente) e non me la sento di chiedere aiuto a lei e nemmeno di andare da uno psicologo perchè dovrei comunque spiegare a lei. La domanda è: scontato che fisicamente masturbarsi non fa male ma bene, a me, psicologicamente, può far male? Grazie.
Cordiali saluti.
PS: Ultimamente sono attratto da immagini e video di trans e trav (non so se può essere altro segno di problema o solo una normale nuova tendenza).

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signore,
io credo che la situazione sia leggermente un po' più complessa di come lei la descrive. Certamente questa non è la sede per parlare di questo non la conosco e non servirebbe da un punto di vista terapeutico.
Però, visto che mi interpella mi sento in dovere ad invitarla ad andare o da uno psichiatra per intraprendere una terapia farmacologica o da uno psicoterapeuta.
Non capisco perchè dire alla propria moglie che si vuole affrontare qualche disaggio personale con un medico, sia chiedere aiuto a lei. Non è mica obbligato a parlare dei contenuti dei suoi colloqui.


Aggiunto: Settembre 29, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Grazie per la risposta dott, quindi non tutte si
Lasciano....personalmente ho pensato potrei seguire uno psicoterapeuta e utilizzare farmaci per de, cosa ne dice? Ho già provato e funzionano io da un pezzo ho perso il meccanismo involontario dell'erezione ma con stimolazione un po' si riesce....ho 40 anni e lei trenta, e mi dice sempre che la vita non e'sesso...ma?Il mio e" un problema di testa, e provandoci sempre ho accumulato tanti fallimenti che come le dicevo involontariamente non funziono piu....per non cadere nel viagra e company ci sono alltri farmaci? Grazie ancora

Risposta del Dott.Zambello: Mi scusi, ma non posso dirle cosa fare o non fare.
Viagra, Cialis e similari, funzionano un po' tutti allo stesso modo.


Aggiunto: Settembre 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio dott. Buonasera,
A mia domanda e' semplice e chiara, soffro di disfunzione erettile e vivo con la mia compagna
da sei anni. Un po' si riusciva a fare l'amore e tante volte no...
avrà senz'altro avuto pazienti con matrimonio bianco, conosce coppie serene ed innamorate senza sesso? Meglio, che hanno una sessualità senza penetrazione? grazie e buon lavoro

Risposta del Dott.Zambello: Tante. Alcune rassegnate, altre sublimano,altre, fanno altro.


Aggiunto: Settembre 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera dottore, sono una donna di 57 anni . Ho sempre sofferto di ansia fin da giovane ,ma ora non ce la faccio proprio più .Prima prendevo pasaden e diciamo che mi faceva abbastanza bene,poi dopo la morte della mia mamma avvenuta 5 anni fa ,io rimasi talmente scioccata per una morte così improvvisa ,che gli dissi al mio medico curante che il pasaden ormai non mi faceva più nulla.Mi diede il minias in gocce solo per dormire,ma purtroppo una sera ebbi dei dolori dorsali molto forti, gli antidolorifici non mi facevano niente e provai a prendere un po più gocce del solito di minias, dopo 1 minuto tutto sparito ,mi sentiti un altra ,in conclusione io il minias lo prendo come se fosse acqua ,ma sento che ormai non mi fa più nulla ne per l ansia ne per i dolori che anzi dei giorni sono insopportabili

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
il Minias è un farmaco appartenente alla classe delle benzodiazepine a breve durata d’azione. Viene impiegato esclusivamente per i disturbi dell'addormentamento e della continuità' del sonno su base ansiosa.Da sia dipendenza che assuefazione.
Perchè pasticcia con la sua salute?
Vada da uno psichiatra e si faccia guidare nella terapia giusta.


Aggiunto: Settembre 28, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Grazie per la sua risposta,a scuola le cose hanno alti e bassi,le insegnanti dicono che sputa fa pernacchie,butta gli astucci dei compagni nei cestini urla in classe,ma a casa e con gli stessi compagni al di fuori della scuola non e' così.....sta venendo a casa nostra e lui va a casa sua al pomeriggio del compagno di classe e si comporta benissimo,le maestre mi dicono di castigarlo,ma come faccio se a casa non si comporta così....a parte i capricci che fanno piu o meno tutti i bambini...pensi che una maestra e pure nostra parente,quindi Sto arrivando! Come ci comportiamo a casa,eppure non ci crede,perché lui va a dire che lui a casa sputa risponde male,le hanno dato delle schede da fare a casa,le ha fatte bene ,va be' che non credono che le abbia fatte lui? E lui viene a casa piangendo.....non so piu come comportarmi e cosa fare....sto aspettando la psicologa della scuola , ma per ora non so nulla......

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
solo un terzo, lo psicologo o uno neuropsichiatra infantile, che si prendesse in carico il bambino per un po' di tempo, potrebbe essere di aiuto al bambino stesso, indirizzare le insegnanti e tranquillizzare voi.
Se fossi in voi, eviterei ogni giudizio, anche non espresso. Se l'assistenza psicologica della scuola è insufficiente, portate il bambino da un neuropsichiatra infantile


Aggiunto: Settembre 28, 2012
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