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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile Dott., è una psicologa che scrive, con anni di psicoterapia alle spalle..con mille imperfezioni e mille difficoltà ancora da risolvere, la cui consapevolezza a volte mi angoscia. Attraverso una profonda crisi, ho difficoltà di separazione, credo di avere ancora molto da imparare nonostante i miei 30 anni. Faccio cose di cui mi pento con una coazione a ripetere potentemente distruttiva. Distruggo ciò che l'amore costruisce, e non so più se sia in grado di amare, ho ferito le persone che amo, mi chiedo se ciò che credo di provare sia amore vero oppure un'illusione come dice mia madre, la quale crede ami solo me stessa e non usi la ragione. Spinta dal fare agiti e incapace di fermarmi ho lasciato e ferito la persona che credo di amare e dalla quale ora torno, per l'ennesima volta, che dice di accettarmi così come sono e di voler stare con me. Agli occhi dei miei genitori sembro incoerente e sembra lo stia prendendo in giro, ma io non lo sento in questi termini, pur riconoscendo di aver commesso molti errori gravi e forse imperdonabili. So che queste sono informazioni troppo parziali, ma vorrei una sua riflessione. La ringrazio per lo spazio concesso, grazie

Risposta del Dott.Zambello: Gentile Collega,
lei sa che, tutti, facciamo i conti essenzialmente con tre grandi difficoltà: La separazione dalla madre, alias il superamento del narcisismo primario, la gestione dei nostri impulsi, cioè, sessualità e aggressività. Come vede non è facile e molto spesso le cose si mescolano e confondono. Lei racconta di un disagio un po' più "sentito" rispetto alla media. Io faccio lo psicoanalista e, per come la vedo io, la psicoanalisi ha proprio questo come campo di lettura e intervento. Chiaramente non so che terapia lei abbia fatto ma, indipendentemente da ciò che ha già costruito con la terapia ma anche con la scuola, a mio parere, lei sente "il bisogno" di continuare a lavorare su se stessa e mi creda, non è assolutamente detto che sia un limite, anzi. Lei sa che Winnicott fece un lavoro analitico su se stesso che durò 19 anni. Tanto? Forse, ma alla fine è diventato e noi abbiamo avuto, Winnicott.


Aggiunto: Luglio 7, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve ho 25 anni e da 4 soffro di attacchi di panico ed ansia generalizzata, a volte mi sento confusa e non riesco a vedere il bello della vita. vivo continuamente con la paura he possa sentirmi male o che questo stato possa peggiorare portandomi a qualcosa di più grave. ho provato varie terapie farmacologiche l’ultima daparox 20 una compresa al giorno e prazene 10 alla sera. sono sposata ed ho scoperto di essere incinta, notizia bellissima che però mi porta tante preoccupazioni, ho iniziato a togliere i farmaci sostituendoli con samyr 200 due volte al giorno. questo mi porta un pò di sbandamento e sonnolenza e delle scosse alla testa! è normale? ci sono alternative? P.S. tutto questo l’ho fatto sotto consiglio di uno psichiatra. in anticipo ringrazio e le auguro una buona giornata

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Marilena,
direi di si ma, gli unici medici che possono seguirla sono lo Psichiatra e il Ginecologo. Solo con loro può verificare e monitorare la terapia. Le posso dare un consiglio: nel suo caso sarebbe particolarmente indicata una Ipnoterapia di tipo ericksoniano. Se le interessa chieda informazioni all’AMISI http://www.amisi.it


Aggiunto: Luglio 6, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore. Le scrivo perchè circa un mese fa senza avvisaglie, mi è arrivata addosso la depressione, manifestandosi con tutti i sintomi tipici, ma io non capivo cosa mi stava succedendo, finchè all'ospedale dopo avermi fatto ogni esame hanno escluso qualsiasi patologia. Premetto che due anni fa mi è stata diagnosticata una fibromialgia. Le settimane successive a questo inizio di depressione, sono state molto difficili ed estenuanti, faticavo ad accettare quanto mi stava succdendo, avevo perso ogni stimolo e ogni capacità di reazione, in più vivevo con la paura di non riuscire ad uscire da questo stato di cose e di diventare pazza. Non sto a raccontarle dei pensieri suicidi e del senso di inutilità che a volte ancora mi assalgono. Ora da circa un mese sono in cura con un antidepressivo e la situazione è leggermente migliorata, seguo una psicoterapia settimanale, la mia reattività è migliorata, nel senso che ora esco, lavoro un po' al computer, non sto più a letto tutto il giorno come facevo prima, e faccio anche attività fisica. Tuttavia non mi abbandona questa paura di non riuscire a superare questo periodo, e i miei pensieri sono sempre negativi....Mi sono documentata molto sulla depressione e cerco di non abbattermi. Vorrei solo che qualcuno mi rassicurasse e mi dicesse che anche per me finirà questo periodo. Grazie mille dottore per la sua risposta. Cordiali saluti. Lisa

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Lisa,
simpatica donna, mi scrive e mi racconta dei suoi "mali" e poi mi dice: io voglio solo che lei mi dica che ce la farò. Bhe! vista la simpatia ce la farà sicuramente. Comunque, dati certi, dalla depressione è possibile uscire, ci vuole un po' di pazienza ed un mese è troppo poco per fare dei consultivi.
La terapia che lei sta facendo, psicofarmaci più psicoterapia è quella giusta.


Aggiunto: Luglio 5, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio Dottore,
Esiste la telepatia? Cosa ne pensa?
La ringrazio e Le porgo cordiali saluti

Risposta del Dott.Zambello: Che esiste. Penso che tutti, chi più chi meno, l'abbiano sperimentata.
E' un residuo di quelle che erano le nostre capacità primarie o meglio, primordiali, prima della evoluzione razionale.
La utilizziamo, sempre inconsapevolmente, fuori dal circuito razionale, nei momenti di "minor difesa dell'Io".
Se vuole "vedere" dei fenomeni di telepatia li deve cercare tra i rapporti mamma-figlio, giovani innamorati o persone con un Io un po' debole.


Aggiunto: Luglio 4, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


buongiorno dottore,
le spiego brevemente la mia storia, da circa 6 anni soffro di un disturbo dell'umore di cui sono venuto a conoscenza solo qualche mese fa' di essere affetto da questa malattia.ho avuto ben tre cicli fino ad arrivare a dicembre scorso e affidarmi ad un medico, ho fatto una una cura di litio x circa tre mesi che poi ho deciso di sospendere perche' stavo meglio.da un mese mi sento molto svogliato,privo di interessi,sospiro in continuazione.quello che mi da la forza di andare avanti sono i miei due figli dato che anche il mio matrimonio nel contempo e' finito.ho fatto uso di canne x molti anni e da circa un mese ho deciso di smettere da allora l'ansia e' aumentata.vorrei sapere se dopo un disturbo dell'umore puo' seguire una fase depressiva o e solo xhe' x me e' un periodo nero, nn ho piu' una famiglia, nn ho un lavoro e mia moglie mi ha lasciato senza un centesimo, mi ha davvero tolto tutto anche la casa.grazie in anticipo.

Risposta del Dott.Zambello: Signor Peppe,
non capisco, è riuscito a capire, dopo sei anni, qual'è la genesi organica del suo disagio, trova la terapia che funziona e, lei appena si sente star bene, smette.
E' evidente che ora lei rischia di stare peggio di prima. Le terapie non si interrompono in quel modo, soprattutto quella a base di litio.
Torni dal suo medico e se ne faccia reimpostare una nuova. Se non lo farà, rischia di trovarsi, inutilmente, veramente nei guai, come già non ne avesse abbastanza.


Aggiunto: Luglio 3, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


ho 23 anni ho fatto una inseminazione in vitro,e da quell momento il mio stadio psiho la ho sentito cambiata,ero molto sensibile e piangevo spesso,adesso sto disperata a cercare doctori che mi salvano che speranze non credo che ho,anche il mio matrimonio se ha finito e io non sono capace di prendere decisioni,ho perso il contato con la gente e mi sono issolata sono in cura con prazene e ludiomil,ho provato anche togliermi la vita,vedendo che nesuno non mi crede,non so se guarirei come a lecce i doctori mi sembrano superficiali,mentalmente mi sento distruta e mi viene sempre l ideea di togliermi la vita e ho gia provato,mi puo consigliare come devo fare?non ho lavoro neanche non mi sento capace sono rumena sposata con un italiano che sta n gia con un altra e io dipendo di lui in tutti i modi

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Anca,

vada dal suo medico curante e gli chieda di prescriverle una visita psichiatrica urgente. Se non avesse un medico curante o non si fidasse del suo, vada al Pronto Soccorso e chieda di parlare con uno Psichiatra.


Aggiunto: Luglio 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottore, ho letto sul suo sito un intervento in cui ha distinto le principali figure che attualmente si occupano del campo mente-cervello (neurologo, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta...) e mi chiedevo se sapesse qualcosa della figura del "neuropsicologo"; io credo di iscrivermi a psicologia prossimamente e una delle lauree specialistiche è proprio in neuropsicologia, disciplina, però, di cui si sente parlare più all'estero che in Italia, a quanto ho notato.
Sa per caso cosa studia o come lavora un neuropsicologo?
La ringrazio

Risposta del Dott.Zambello: Eric Richard Kandel, premio Nobel per la medicina nel 2000, lo possiamo considerare un "Neuro-psicologo". C'è un problema lei diventerebbe un Psico-Neurologo. Non è un gioco di parole è una questione fondamentale, di formazione. Ora lo so che "disturbo" i colleghi psicologi che mi leggono ma, è molto più facile che un medico diventi psicologo che uno psicologo diventi medico. Tradotto, la vedo difficile che uno psicologo acquisisca poi, quella formazione medica che è indispensabile in queste discipline.
Però, siamo nel nuovo, nello sperimentale e, tutto è possibile.


Aggiunto: Luglio 1, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


probabilmente ha ragione nn sono stata molto chiara,io sono la sorella del soggetto in questione,e nn mi sognerei mai di mettere zizzania in un rapporto ,il loro matrimonio e' gia' finito e' gia' stata avviata la pratica di divorzio.la domanda che io le facevo e': il paese e' piccolo e la gente mormora, la voce che la moglie lo abbia tradito con il suo migliore amico sta prendendo piede, e' meglio che lo sappia da noi o qualcun'altro?dato che lui quando stavano insieme aveva gia' un forte sospetto....e probabilmente anche questo e' stato uno dei motivi che gli hanno scatenato questa depressione,essere traditi con il tuo migliore amico deve essere davvero brutto da accettare.grazie

Risposta del Dott.Zambello: Ma lasci perdere. Stia vicina a suo fratello e lo aiuti a superare il suo dolore, così come lui è capace. Ripeto, si astenga, sempre di dare giudizi. Questo è l'unico modo per aiutare veramente suo fratello.


Aggiunto: Giugno 30, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve ,sono francesco ho 30 anni ,sono malato di depressione da 4 anni ,ho iniziato a fare psicoterapia da qualche mese ,senza riscontrare risultati positivi,la mia malattia è iniziata un giorno da uno schok iniziale ,quando mi arrivò un messaggio della mia ex che nn voleva piu avere a che fare con me , il suo messaggio fù una risposta al mio che chiedevo lei di riniziare la nostra storia anche se con questa ragazza non c ' è stato mai vero amore,ma da parte mia volevo riniziare anche perche avevo dei sensi di colpa visto che nn sono stato mai un ragazzo perfetto.da quel giorno,anzi dopo quel messaggio un forte senso di paura e tremori per tutto il corpo si è manifestato ,e stato cosi forte quello evento che nn capivo piu nulla il giorno stesso e anche il giorno dopo al risveglio le persone attorno a me erano soltanto delle figure e io anche se sforzandomi ,nn percepivo la loro presenza ma vedevo soltanto figure,lei cosa pensa ,io dovrei soffermarmi e lavorare con il mio psicologo sul fatto che ho perso questa persona oppure ci possono essere degli altri fattori,so che cmq la mia depressione o quella di qualunque altro è piena di motivi che l hanno scatenata ,ma la mia, visto che è iniziata da quel messaggio di abbandono puo essere proprio quella la causa ?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Francesco,
lei mi chiede delle "interpretazioni" su del materiale che non conosco e soprattutto non conosco lei. Solo all'interno e nel rapporto con il suo psicoterapeuta lei potrà trovare delle risposte a queste domande.


Aggiunto: Giugno 30, 2012
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Domanda allo psicoterapeuta:


salve dottore,
una persona a me molto cara ha sofferto di una forma di depressione e a "causa" di questo il suo matrimonio e' finito.da un po' di tempo gira voce pero'che lei abbia una relazione con il migliore amico di mio fratello,lui e' ancora innamorato purtroppo della moglie ma lei nn ne vuole sapere....il problema e':e' giusto che lui sappia di questa storia da noi e cioe' dalle persona che gli vogliono bene o dare tempo al tempo e aspettare che gli arrivi la brutta notizia da altri?amo mio fratello e vorrei tutelarlo ma nn so davvero come comportarmi.grazie in anticipo.

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Marti,
le assicuro che ho letto la domanda tre volte ma non ho sciolto l'intreccio della parentela. Ma, è sicuramente un mio limite.
Mi spieghi per quale motivo dovrebbe andare lei a "rovinare" il rapporto di coppia tra suo fratello e sua cognata? In virtù di chiacchere? Ma che ne sa lei di cosa sia veramente accaduto e di cosa veramente "conti" all'interno del rapporto di coppia di suo fratello.
Lo vuole aiutare? Si astenga, sempre, di dare giudizi.


Aggiunto: Giugno 29, 2012
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Medico psicoterapeuta e psicoanalista


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