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Pseudonimo: pippa
Pseudonimo: pippa
Domanda allo psicoterapeuta:
buongiorno dottore, un dubbio mi assale...mio fratello si e' separato da qualche mese, all'inizio sembrava piu' distaccato ma da un po' di tempo nn si dedica ad altro che nn siano i suoi figli e il lavoro, a smesso di uscire con gli amici, se puo' evitare di stare tra la gente lo fa' xche' nn si sente a suo agio dice che gli altri "parlano di lui e della sua storia" nn fa altro che rimuginare su quello che sta vivendo difficilmente si puo' toccare un altro argomento.vorrei capire e una fase normale che ogni persona che vive qst situazioni deve vivere o si parla di depressione.grazie mille
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signora,
non conosco suo fratello e tanto meno come si comporta ma, é naturale, fisiologico che una separazione sia vissuta come un lutto. E' un lutto e questo ha bisogno di tempo per essere elaborato.
Aggiunto: Settembre 5, 2012
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Pseudonimo: Andrea
Pseudonimo: Andrea
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno dottore
Volevo chiederle una persona che ha un esaurimento e non è depressa ,cioè non si chiude in casa ed esce , gli e stato dato entact a gocce 15 ogni sera , e vidi il cambiamento t,itale di aggressività . Oggi non ne fa uso da 2 anni ma purtroppo non rientra in se e sempre indifferente alle persone vicine . Può essere che il medicinale le ha dato problemi .
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Andrea,
no, penso che questa persona abbia bisogno di un ulteriore aiuto.
Aggiunto: Settembre 5, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
Buon giorno dottore sono una ragazza di 34 anni, vivo un grande problema fin da bambina sono ossessionata dalla vista delle lucertole. piu vado avanti piu questa situazione mi crea disagio non so piu come fare non riesco neanche a spiegare davvero come mi sento e qual'e la sensazione che vivo quando le vedo... Credo a questo punto di avere davvero bisogno di aiuto. In attesa di risposta le auguro buona giornata.
Aggiunto: Agosto 19, 2012
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Pseudonimo: Lilly
Pseudonimo: Lilly
Domanda allo psicoterapeuta:
gentile dottore soffro da anni di panico agorafobia depressione ma mi accorgo ogni giorno che le persone come me , malate seriamente non sono credute o sono sottovalutate queste malattie. per farsi credere bisogna veramente arrivare ad un gesto estremo? veramente i farmaci servono? si puo' veramente guarire?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Lilly,
io le credo ma, lei creda a me che ogni giorno vedo tante persone che come lei, sono state male, a volte anche molto ma ora, vivono libere. Molte di loro ringraziano di aver avuto gli attacchi di panico perchè è stata una occasione per "iniziare a vivere meglio". Si, i farmaci servono ma, soprattutto serve che lei capisca il perchè di questo potente disagio. E, per far questo bisogna associare alla terapia farmacologica, la psicoterapia.
Aggiunto: Luglio 12, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile Dott. Zambello,
sono alla ricerca di una risposta che abbia un senso reale alla mia domanda...
Le spiego:
Dopo una lite con la mia ragazza mentre facevamo l'amore mi ha messo al corrente di alcuni suoi pensieri...
(premessa) La lite era iniziata dal fatto che, mentre si faceva l'amore non la vedevo rilassata totalmente.
Ciò che lei mi ha riferito alla fine della nostra discussione è la seguente frase:
"Non faccio sesso spinto quando amo ma, solo quando non amo".
Onestamente questa frase a caldo non mi ha creato problemi anzi, ci ho anche scherzato con lei ma poi, non ho fatto altro che far strani pensieri;
perchè una frase del genere?
perchè non lasciarsi andare quando ci si ama?
In aggiunta, ho iniziato (non so perchè) anche a ricamarci sopra, nel senso che, penso continuamente se lei è la donna giusta per me, se è realmente attratta da me ed in fine, che avrà mai combinato nel suo passato.
Del suo passato so solo che ha avuto qualche storia (tutto nella norma) ma, ogni volta che ho provato a chiedere o capire, mi ha sempre detto che è meglio non conoscere il passato per evitare di pensare in maniera errata dell'attuale compagno.
Io ho scoperto qualcosa del suo passato (da una settimana prima di me a due mesi addietro) e la cosa non mi è apparsa per niente simpatica ma, tornando al discorso iniziale, non so d'avvero cosa pensare di questa donna, io la amo, ma allo stesso tempo non sto altro che male...
Confido in un suo giudizio che mi permetta di poter scavalcare questa forma di installo.
Grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Bruno,
se per "giudizio" si riferisce alla mia barba bianca, questo non lo so, se invece si aspetta che dia un "giudizio" sul comportamento della sua ragazza, li proprio la devo deludere. Non la conosco, né si può ipotizzare da una frase.
La frase però la conosco. Racconta della difficoltà, di noi tutti, di vivere l'impulso sessuale e quello aggressivo assieme. Spesso scambiamo l'aggressività come antitetica all'amore. Mi creda Signor Bruno, la gran parte delle difficoltà affettive sessuali all'interno di una coppia nascono proprio da questa incapacità di "alimentare" con l'aggressività l'impulso sessuale.
Risultato: gli uomini si cercano un'amante per "fare" quello che non fanno con la moglie e a sua volta le mogli un amante per fare altrettanto.
Il gioco erotico è qualcosa di estremamente complesso e risente di tutta una serie di pulsioni e variabili ma soprattutto deve crescere, pena, la noia.
Tutto questo richiede molto coraggio ma anche l'umiltà di voler imparare. Bisogna, all'interno della coppia, ascoltarsi, parlare e, soprattutto, mai giudicare.
Aggiunto: Luglio 11, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
quindi secondo lei conoscere attraverso l 'ipnosi eventuali traumi infantili che io sospetto essere la causa di uno stato di forte e invalidante ansia non sarebbe utile al fine di stare meglio!
Risposta del Dott.Zambello: No, non le servirebbe a niente. Con buona probabilità, parlo in generale, lei "costruirebbe" dentro di sé una "sua" storia che non la aiuterebbe affatto.
Lo vuole un esempio? Per anni ho avuto richieste da chi "credeva" di aver avuto contatti con gli alieni. Bene, messi in ipnosi questi raccontavano con dovizia di particolari un vissuto che era loro “interno" ma che, forse, nulla aveva a che vedere con ciò che realmente era accaduto. C'era un problema: dopo quelle "catarsi" ipnotiche quella realtà interna si era cristallizzata e forse non sarebbe più stato possibile scalfirla.
Io, propongo e faccio, ora, solo psicoterapia psicodinamica.
Non sono molto seguito in questo, Lei troverà, tanti, tantissimi, colleghi che le diranno il contrario.
Questa è la medicina e ancor più la psicologia.
Aggiunto: Luglio 9, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
con l'ipnosi è sempre possibile ricordare traumi infantili ?
Risposta del Dott.Zambello: Forse ma, non è utile. Dopo tanti anni di studio, la mia prima specializzazione fu come ipnotista e di pratica della Ipnosi, sono arrivato alla conclusione che questa non è utilizzabile nelle terapie post-traumatiche. Non ho qui il tempo e lo spazio per documentare la mia affermazione ma, non è originale. Freud ci era arrivato 120 anni fa.
Aggiunto: Luglio 9, 2012
Domanda allo psicoterapeuta:
come devo fare xkè il mio ragazzo mi creda e tenga fiducia in me io lo amo tanto :!cry:
Risposta del Dott.Zambello: Giusy, lei ama tanto il suo ragazzo ma, Giusy ama altrettanto Giusy? Se questa seconda situazione non fosse vera, perchè dovrebbe farlo il suo ragazzo?
Aggiunto: Luglio 9, 2012
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Pseudonimo: PEPPE
Pseudonimo: PEPPE
Domanda allo psicoterapeuta:
GRAZIE X LA RISPOSTA MA A QST PUNTO MI PONGO UNA DOMANDA POTREBBE ESSERE CONFUSA CON DEPRESSIONE LA SITUAZIONE A DIR POCO TRAGICA CHE STO VIVENDO IN QST PERIODO????GRAZIE
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Signor Peppe.
lei confonde. E' possibile che la sua situazione personale sia "tragica" ma, lei soffre di depressione. L'una non esclude l'altra. La situazione personale la aggiusterà col tempo e come potrà ma, dell'interruzione della terapia a base di litio lei ne è responsabile. Ritorni dal suo medico e, smetta di "filosofare" e si curi.
Aggiunto: Luglio 8, 2012
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Pseudonimo: Sere
Domanda allo psicoterapeuta:
buonasera
ho una profonda stima per tutti voi psicologi, ne sapete una più del diavolo. fatta questa premessa, se il mio psicoterapeuta cerca sempre di darmi del tu (gli ho già ribadito che non mi va) e mi fa spesso complimenti ("lei è uno spettacolo" - ovviamente non in senso fisico - "mi fa morire" ecc.) sta cercando banalmente di provocare il me in transfert oppure vuole che lo aggredisca dicendogli di piantarla di prendermi in giro, e con i suoi giochetti? non mi va di dargliela vinta facendomi manipolare
grazie
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Signorina,
non credo che noi "psicologi" siamo dotati di chi sa quale conoscenza. Si spera solo che siamo capaci di ascoltare per capire quello che il paziente ci dice.
L'ascolto richiede "un ambiente" particolare che è il setting analitico o psicoterapeutico. Sono una serie di regole che terapeuta e paziente decidono di mettere in atto e rispettare per permettere, appunto, l'ascolto. Una di queste regole è il distacco professionale del terapeuta che non è mancanza di empatia ma non coinvolgimento nel mondo affettivo. Il "lei" è indispensabile. Ora, lei paziente, si trova nel paradosso di difendere, ciò che invece dovrebbe essere difeso dal terapeuta.