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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno, sono una studentessa al primo anno di università e a breve avrò il mio primissimo esame universitario! Sono agitatissima e inoltre è un esame orale quindi non so come riuscirò a gestire le emozioni.. Solo al pensiero di trovarmi di fronte al prof. mi terrorizza: temo mi tremerà la voce come alla maturità e non voglio fare brutte figure visto che adesso vengo considerata "grande". Cosa mi consiglia? grazie mille!!

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Elisa,
a consigli vado male, anche perché servono a poco.
La verità è che lei deve affrontare le sue paure. Domani ci sarà quel Prof, dopo domani un altro e poi un altro ancora e, come dice diceva Totò: "nella vita gli esami non finiscono mai". Il problema però non sta il questa o quell'altra persona, ma dentro di noi. Se ci accorgessimo che siamo noi a fare paura a noi stessi, probabilmente molte ansie svanirebbero.


Aggiunto: Gennaio 16, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno Dottore,
Faccio psicoterapia da due anni e la mia terapeuta, di tanto in tanto mi invita a scrivere quello che ho dentro o scrivere delle fiabe come metafora di ciò di cui abbiamo parlato. Cosa ne pensa?

Risposta del Dott.Zambello: Penso che tutto ciò che serve a superare le barriere del controllo dell'Io, permettendo all'inconscio di farsi intravvedere, sia buono. La terapia è un continuo oscillare tra conscio e preconscio dove lo scopo del terapeuta è quello di aiutare il paziente a vedere che immenso spazio lui abbia dove essere.


Aggiunto: Gennaio 16, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Caro Dottore, la leggo spesso, ho molta stima per lei e mi piacerebbe fare una terapia con lei ma per il momento non me lo posso concedere ma, non perdo la speranza. Ho alcune curiosità personali, non so se gliele posso fare, se vuole mi risponda.
Lei è sposato, ha figli, crede in Dio?
Se anche non mi risponde, grazie lo stesso.

Risposta del Dott.Zambello: Grazie Alda, non è che non voglio rispondere a lei, é che preferisco non parlare della mia famiglia. Non l'ho mai fatto e, continuerò a non farlo. Un tema diverso è invece quello della fede in Dio. Faccio mia la risposta di Jung :In una famosa intervista della BBC con John Freeman, fu chiesto a Jung se credeva in Dio. La sua risposta, “Adesso lo so. Non ho bisogno di credere“, suscitò molte domande e commenti, Jung proseguì dicendo che non avrebbe mai potuto “credere” alcunchè sulla base dell’autorità e dell’insegnamento della tradizione; la sua era piuttosto una mente scientifica e aveva bisogno di conoscere le cose sulla base di fatti e di prove. Intendeva dire che sapeva di Dio per esperienza personale. Questo genere di “sapere”, tuttavia, è personale e “gnostico”, e non è verificabile o confutabile scientificamente.“
Vede Alda, il problema secondo me non è tanto quello di credere o non credere in Dio. In fondo non credo sia così difficile "intravvedere" Dio nella nostra vita, il problema è: che faccio io? Voglio dire, parlo in senso simbolico, gli apostoli avevano "conosciuto" Dio, alcuni addirittura avevano visto la trasfigurazione di Gesù su monte Tabor. Tutti incontrarono Gesù risolto, eppure li troviamo dopo quaranta giorni paurosi e chiusi nel cenacolo. Non sanno cosa fare. Ci sarà bisogno della discesa dello Spirito, del riconoscimento, diremmo da un punto di vista psicologico, dei propri doni, di sé, per poter "realizzare" la chiamata di Dio che verosimilmente corrisponde all'individuazione junghiana. Come vede Alda è un percorso difficile, lungo ma è quello che ci può risparmiare la condanna di Nietzsche: il nichilismo.


Aggiunto: Gennaio 10, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buongiorno dottore io ho fatto psicoterapia per circa un anno e mezzo con due psicoterapeuti distinti e mi hanno detto che secondo loro la causa che mi crea ansia è l'insoddisfazione nel lavoro ma ora la mia situazione lavorativa è migliorata moltissimo eppure l'ansia non cala anzi aumenta.Quindi un suo consiglio è di continuare con la mia psicoterapeuta o cambiare?,e quanto ci vuole all'incirca per risalire veramente alla causa?Grazie mille

Risposta del Dott.Zambello: Signor Roberto,
l'ansia è il risultato di una combinazione molto complessa di stati psichici e fisici prevalentemente negativi come l'apprensione o addirittura paura accompagnati da un corollario fisico di tipo neurovegetativo: mal di stomaco, palpitazioni, dolori al petto, cefalea, respiro corto, capogiri, nausea, tremore etc.
Lei avrà visto che ho fatto un video sull'ansia, dove distinguo l'ansia primaria da quella secondaria. L'ansia secondaria dipende da una causa esterna e di per sé non è un male, anzi è "buona", fisiologica. Pensi che brutto se andassimo al primo incontro con una donna senza provare ansia. Quella brutta, patogena, fastidiosa è la primaria, quella che ha quella sequela di emozioni e sintomi fisici di cui sopra senza un motivo apparente e che si trasformerà nel tempo in stress. E' chiaro che se si tratta di quest'ultima, io non posso lavorare sulle "cause esterne" e poco valgono anche i farmaci ansiolitici. Devo affrontare le cause dentro di me e li ci arriva, solo con una psicoterapia dinamica.

Il link del video é: http://youtu.be/Y3w7qjuiink


Aggiunto: Gennaio 9, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Se mi sentirei omosessuale, certamente accetterei la mia sessualita
Ma mi sento eterosessuale adoro le donne e ho un forte bisogno di sesso con loro ho queto dubbio dovuto a delle pusioni anali che ebbi in gioventu ma che ho capito ila provenienza tutto questo ha creato il dubbio ingigantendolo
Grazie dott Renzo della sua cotresia
Paolo

Risposta del Dott.Zambello: Gentile Signor Paolo,
avrà letto dalle mie risposte precedenti che sostengo come naturale e "giusto" quello che lei trova essere un gran problema: siamo tutti "bisessuali". Questo non significa che andiamo con uomini e donne indifferentemente, sarebbe troppo costoso. Facciamo una scelta di genere ma, dentro di noi rimangono tracce d una bisessualità che per la verità dovrebbe essere vissuta come una ricchezza.
Con questo la saluto e le faccio tanti auguri di un Buon Anno.


Aggiunto: Gennaio 5, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Egregio dottore buon giorno
Da una vita che soffrendo di DOC, per la paura di essere omosessuale
Gentilmente, le chiedo, per questo motivo, ho fatto 14 di psicanalisi,
La terminai dopo questo lungo periodo, scappandone, senza una risoluzione del mio problema,le chiedo, qual e' il motivo di questo fallimento terapeutico,? Come posso uscirne, da questa malattia mentale ancora ancorata nella mia mente ,addirittura si e'ingigantita
Premetto che dopo i 14 di psicoanalisi ho avuto 3 psicoterapie con differenti psicologim1in italia 2in londra dove attualmente vivo da molti anni, quale consiglio posso ricevere da lei, in merito a questo mio devastante problema
La ringrazio anticipatamente augurandole buon anno
Paolo

Risposta del Dott.Zambello: Signor Paolo,
non crederà veramente che io possa dire "la parolina magica" dopo che lei ha fatto quasi 20 anni di psicoterapia e a suo giudizio, senza portare a casa un risultato, Se l'ha pensato le dico subito che non ce l'ho la parolina. Ho un dubbio però, anzi una domanda: non è che lei riterrebbe devastante riconoscersi come omosessuale?


Aggiunto: Gennaio 5, 2015
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Domanda allo psicoterapeuta:


Gentile dottor Zambello anzitutto la ringrazio per il lavoro che fa e ne approfitto per farle tanti auguri. Mi conceda poi una piccola curiosità che forse non ha neanche tanto senso. Volevo chiederle perchè nella sua pagina di Facebook Psicoterapia Dinamica, lei ha scelto come sfondo il cubo di Rubik? Credo di seguirla bene, lei è molto attento nella scelta delle foto e allora mi chiedo, cosa centra il cubo di Rubik con la psicoterapia dinamica soprattutto quella junghiana? Mi scusi, forse esagero io e non ho capito. Di nuovo tanti auguri.

Risposta del Dott.Zambello: Francesco, lei è proprio una persona arguta. Ha proprio ragione, il cubo di Rubik da un punto di vista simbolico non centra proprio niente con la psicoterapia dinamica, anzi, ne è l'antitesi. Lo psicoterapeuta non cerca affatto di sistemare le cose ma, di farle conoscere. Ci penserà poi il paziente a "sistemarle" come lui vuole.
Ed ora la foto su Facebook. Deve sapere che i siti ed anche l'account su Facebook non li ho fatti tecnicamente io. Ci metto i contenuti, scelgo le foto ma la parte tecnica la fa chiaramente il tecnico. Mi aveva preparato la base della pagina e aveva scelto quella foto li, io dovevo cambiarla. Mi sono accorto però che il "messaggio" della pagina era già presente nella foto piccola e il cubo mi ricordava una delle tante cose che non sono riuscito a fare. Nella mia vita non ho mai completato un cubo di Rubik. Ho pensato che i pazienti non correvano un grande rischio e così l'ho lasciato.
Grazie Francesco e tanti auguri anche a lei.


Aggiunto: Dicembre 31, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Perchè non ho ricevuto risposta sul mio Natale svolto dai poveri?

Risposta del Dott.Zambello: Mi scusi, di cosa parla? Non ho ricevuto niente.


Aggiunto: Dicembre 30, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Grazie della rapida risposta e scusi se ieri sera ho scritto male alla fine.. Volevo chiederle anche cosa ne pensa della bisessualità in quanto mi ritrovo in quella categoria. E' solo una fase per poi trovare anch'io la mia strada o è già una via?

Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Laura,
ha solo 20 anni, davanti a sé ha ancora una vita, non abbia fretta, si dia il tempo per crescere e capire. Cerchi solo di rimanere libera cercando di rispondere a quello che sente dentro con cuore e mente sincera.
La bisessualità è uno stato normale dell'uomo/donna. Gli adolescenti vivono a volte drammaticamente questo stato "totipotente" che spinge fisiologicamente dentro di loro. Il problema nasce proprio da questa spinta verso una identità definita che può creare dei veri disastri psicologici. Ad esempio, la società su questo tema è molto più normativa verso gli uomini che verso le donne. Il risultato è che il ragazzo ha fretta di identificarsi sessualmente e così, etero o omosessuale che sia, ben difficilmente ha voglia di scoprire in sé l'altra parte. Per le donne, su questo aspetto le cose sono un po' meno direttive e così è facile vedere ragazze che fluttuano da una esperienza omo ad etero o viceversa, senza particolari problemi.
A lei auguro di avere davanti un solo programma: l'amore.


Aggiunto: Dicembre 28, 2014
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Domanda allo psicoterapeuta:


Buonasera gentile Dott. Zambello, ho 20 anni e volevo sapere come mai nei confronti di certi personaggi di spicco ho una vera e propria ossessione ma solo per quanto concerne la loro immagine, ovvero le foto/video. E' da un po' che per più volte al giorno sfoglio le fotografie di un'attrice in particolare, la protagonista de "La vita di Adele". Ha un anno più di me e amo il suo viso! Il film l'ho visto solo un paio di volte ma lei mi ha stregata.. cosa significa tutto questo?? Forse mi condiziona il personaggio dell'adolescente che scopre la sua sessualità, a condizionarmi? Grazie! E auguri!

Risposta del Dott.Zambello: Ma si, c'è sicuramente un processo di identificazione e anche di idealizzazione. In fondo lei può pensare a quella attrice come "piace a lei". Peccato che non si accorge, per il momento, che quella è lei, con un'unica differenza: lei esiste, la sua attrice è di carta, una immagine, una fantasia.
Ma, è così. E' la forza delle favole, il naturale meccanismo di proiettivo e idealizzante presente nei bambini, adolescenti e, speriamo sempre un po' in tutti. Però, non si confonda, quella non esiste ma, c'è lei.


Aggiunto: Dicembre 27, 2014
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