Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dott Zambello,
Mi chiamo manuel ho 26 anni e mi rivolgo a lei perche nn so piu cosa pensare, di ciò che mi circonda,sembra che tt vada a rotoli e tt ciò che ho costruito in un anno e sei messi con una persona sia tutto sfumato. Mi spiego meglio, per quasi un anno e piu ho frequentato una ragazza, con le facevo di tutto uscivamo insieme ci cofidavamo di tutto paralavamo ore e ore al telefono io premtto che dalla prima volta che lo vista,sonon sempre stato innamorato di lei e dopo varie cose che ci sono successe tra essersi ripresi e lasciati come morosi ci eravamo rimessi insieme. la nostra storia e durata per due mesi poi sua madree a scoperto che eravamo insieme e mi ha impedito di vederla sentirla e parlarci e lei per nn fare un torto a sa madre mi ha lasciato nn solo ha fatto questo ma sua madre l'a in qualche modo obbligata con il " lavaggio del cervello" ad abortire il figlio che aspettava da me lei ha 20 anni e lei e sempre stata contro l'aborto e di comune accordo avevevamo deciso insieme di tenere il bambino ma io sono stato trattao come il primo che passa e mi sento sempre di pu vuoto passo i giorni come se quqlsiasiasi cosa mi deicessero nn mi fa alcun effetto.. mi sento vuoto le passioni che ho anche se le faccio nn mi soddisfano e piu i giorni passano piu sono triste dentro come nn mai bevo fino a ubriacarmi per nn pensare al dolore che ho dentro esto bn pero poi la tristezza mi attaglia i miei amici tentano in tt i modi di farmi ffelice ma nn ci riescono... io ci provo in tt i modia ricomincire a vivere ma piu passano i giorni piu ho smpre piu voglia di sparire per sempre perche mi sento inutile per tt ho fallito su tt e nn so come fare per tornare a sorridere nn voglio diventare una persona cuopa e fredda senza un briciolo di umanità.... cosa dovrei fare che consigli mida aspetto una sua risposta.
Cordiali Saluti
Nodari Manuel
Risposta del Dott.Zambello: Signor Manuel,
lei è come uno che è andato sotto un autocarro, ha le "ossa rotte" e, giustamente, non si sente tanto bene.
Chieda aiuto. Vada dal suo medico e gli dica quello che ha detto a me. Si faccia prescrivere una terapia. Vedrà che in poco tempo, ritornerà a sorridere.
Però, ora, si faccia aiutare.
Aggiunto: Ottobre 9, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Dott. Buongiorno,
Sono ormai circa 10 anni che effettuo visite mediche specialistiche senza avere soluzione ai miei sintomi.
Le cose sono cominciate per caso 10 anni fa, corse al pronto soccorso con la paura di stare per morire, scoperta di problemini ed operazioni varie (es. tirato dente del giudizio obliquo per problema disfunzione temporo mandibolare, tolta la colicisti per presunte coliche dovute forse alla presenza di un calcolo di 1,8 cm, occhiali da vista per disturbi visivi e mal di testa, massaggi per cervicalgia, etc) Nonostante tutto i sintomi sono sempre qui!!! Sono 4 mesi che sto frequentando uno psicoterapeuta con seduta settimanale e sto piano piano capendo che forse i miei problemi sono psicologici, ma non me ne convinco!!!
Al mattino mi sveglio e non ho nulla, bastano 10 minuti e si scatena l'inferno... La coso piu invalidante per me e' la diarrea poiche viaggio molto e non mi e' mai piaciuto andare nei bagni pubblici, il dottore dice che da piccolo mi hanno insegnato delle cose che ora mi deviano... Forse e' cosi ma non mi fido ancora del tutto...
Ogni sintomo mi scatena pensieri catastrofici!!!
La mia domanda e' questa, possibile tutto questo?
Sono stato operato di peritonite e successiva occlusione intestinale da piccolo...
Si puo guarire da tutto questo? Quali sono i tempi? Ci si puo fidare di uno psicoterapeuta dopo le varie diagnosi errate negli anni da parte di tutti gli altri professionisti?
Grazie
Saluti
Francesco
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Francesco,
lei sembra farmi un complimento invitandomi a dare un giudizio super partes e affibbiandomi una capacità che però non ho.
Io non lo so se lei è ammalato o no, se i suoi sintomi sono "solo" frutto della psiche o hanno una base organica. Mi chiede, se questo è teoricamente possibile, si ma, cosa succeda in lei, non lo so proprio.
Poi dice: "come faccio a credere al mio terapeuta?". Lei non deve fare degli atti di fede, né al contrario svalutare tutto e tutti, come ha fatto con i medici che l'hanno vista ma, riconoscere le "cose piccole" che ogni giorno vede come vere.
Voglio dire che non deve diventare un discepolo del suo terapeuta ma, se riconoscere, sperimentandole giorno per giorno ciò che è vero e trattenerlo come tale. Forse la chiave, per tutti, non solo per Francesco, è abbandonare la voglia di ricominciare sempre da zero.
Aggiunto: Ottobre 9, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Dottor Zambello è venuto prima l'uovo o la gallina?
Risposta del Dott.Zambello: Se lo chiedevano anche due Padri nel deserto che guardavano estasiati lo schiudersi delle uova che una chioccia aveva terminato di covare.
- Quel che mi stupisce – dice il primo – è come i pulcini riescano ad uscire dai gusci.
- Quel che meraviglia me – fa l’altro – è come vi siano entrati.”
R. KERN
Poi, aggiungo io, andarono a pregare e ringraziavano.
Aggiunto: Ottobre 9, 2014
Inserito da
Pseudonimo: Elena
Pseudonimo: Elena
Domanda allo psicoterapeuta:
Buonasera dott. Zambello, volevo chiderle se esiste un corrispettivo femminile dell'eiaculazione precoce perché io vengo molto prima del mio ragazzo mentre tutti dicono che per le donne ci vuole pazienza... Mi sta molto bene la cosa ma che lei sappia é diffusa?
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Elena,
L'orgasmo corrisponde all'epilogo dell'eccitazione sessuale conseguente alla stimolazione fisica e psicologica degli organi sessuali, di alcune zone erogene ma direi, di tutto il corpo e mente. Nell'uomo corrisponde all'eiaculazione, mentre nella donna consiste in contrazioni perivaginali.
A differenza dell'uomo la donna dopo l'orgasmo non ha un periodo refrattario e può avere più orgasmi di breve durata. Pertanto, se la stimolazione sessuale è continua, la donna potrebbe raggiungere un successivo orgasmo in tempi relativamente ravvicinati. La ricerca clinica iniziata negli anni '60 ha dimostrato che circa il 13% delle donne riuscirebbe ad avere più orgasmi quasi in successione chiamati orgasmi multipli.
Aggiunto: Ottobre 1, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Ho sentito parlare del Narciso fragile...mi può dare una definizione e alcuni dettagli riferito ad un uomo adulto?
Grazie immensamente
Risposta del Dott.Zambello: Gent.ma Adriana,
le ricordo che quando parliamo di psicologia e soprattutto di psichiatria ci riferiamo sempre a teorie, dati clinici, mai, per fortuna, a dinamiche sicure e ripetibili e uguali per ogni persona.
Detto ciò, la nevrosi narcisistica si riferisce, in psicologia, ad una persona che contrariamente a quello che letteralmente si pensa, è tutt'altro che "sicuro di sé". Il narcisista, parlo di adulti, è una persona che non trovando in sé parti che tanto le piacciono e di cui ne sente il bisogno, proietta tali parti sugli altri, "amandole profondamente". In realtà non ama l'altro/a per quello che è, come "oggetto" esterno a sé, ma come proiezione di se stesso. Il risultato è drammatico ma scontato.
L'altro/a non essendo ciò che viene immaginato, inevitabilmente delude e viene allontanato.
E' un meccanismo dolorosissimo che provoca forti lacerazioni psicologiche, incomprensioni che si sostiene su delle illusioni.
Ha visto i miei video sul Narcisismo patologico?
https://www.youtube.com/watch?v=Sbh4vt3fy9w
Aggiunto: Settembre 30, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Grazie per la sua disponibilità. Ho una figlia di 19 anni che, ne sono sicura, mi vuole tanto bene ma da 2 o 3 anni non la sento più vicina a me. Rifiuta ogni mio gesto di affetto verso di lei quasi con schifo (si giustifica dicendo che puzzo!!), non tiene in ordine le sue cose e se ne frega di aiutarmi in casa o in qualsiasi altra cosa. In più io faccio davvero fatica a capire quando parla perchė è velocissima e si mangia le parole, lei mi insulta con ironia. Il suo chiodo fisso ė trovare un fidanzato (l'anno scorso si è lasciata col suo ex) e, secondo lei tutto si risolverebbe con il trovare il suddetto. Non si vuole occupare di altro al di fuori della scuola, poco anche qui direi, L'anno scorso si è fatta bocciare alla maturità per i problemi post boy Friend....tutti le hanno parlato fino alla nausea ma lei non recepisce. Premetto che é una ragazza intelligente e sveglia, unico neo il carattere difficile
.Mi aiuti a trovare la chiave giusta...grazie mille
Risposta del Dott.Zambello: La ignori. Cambi un po' registro anche lei. Pretenda con severità un minimo di corresponsabilità in casa ma, la lasci sola.
Non continui ad inseguirla, ad interessarsi di quello che sua figlia fa. Tanto con cambia niente. Alla fine sua figlia, fa o non fa quello che vuole. Tanto vale se ne prenda in toto la responsabilità. Educare, amare, significa responsabilizzare e, i genitori, devono sapere mettere i propri figli davanti alle loro responsabilità.
Si ricorda il Vangelo? "Da quel momento molti dei suoi discepoli... non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gv 6,66-68
Ripeto: distaccata e severa.
Aggiunto: Settembre 30, 2014
Inserito da
Pseudonimo: anna
Pseudonimo: anna
Domanda allo psicoterapeuta:
Gentile dottore, sono molto preoccupata per la mia salute mentale.
Ho notato che da un po' di tempo alterno periodi diversi e personalita' differenti.
Mi spiego: ci sono dei periodi in cui mi sento abbastanza bene, mi butto nel lavoro, mi do' degli obiettivi che mi mettono euforia, entusiasmo. E le giornate scorrono.
Poi a poco poco mi sento scivolare in un'inquietudine che non saprei definire, che si trasforma in rabbia, e vuoto di vivere e solitudine immensa, non senso assoluto e noia e dolore che ferisce l'anima, e fa male...fa male sul serio.
E divento arrabbiata, persecutoria, mi aggroviglio in pensieri cattivi e negativi, ossessivi, perversi, tendo a perseguitare le persone (mio figlio adolescente, in particolare, perche' mi convinco che non mi voglia piu' bene...) e anche se non sfogo materialmente la mia rabbia, mi faccio male da sola, perche' la cosa mi genera un tale malessere che vorrei solo scomparire dal mondo.
E inizio a pensare ossessivamente alla mia morte, a pianificarla, a sognarla.
Poi magari basta una canzone e...il mondo riprende a sorridere e quei pensieri negativi mi sembrano folli, insensati. E ricomincio a darmi degli obiettivi, dei punti d'arrivo. Ricomincio a lavorare. E consolo mio figlio.
Ma poi ci ricasco.
E' un ciclo continuo.
Mi sembra di essere due persone.
Quando sto male, lo capisco benissimo che quei miei pensieri sono falsi, che li genero solo per ferire me stessa, ma non posso proprio impedirmi di stare male e di soffrire.
Non sto mai bene, al fondo c'e' come una tristezza, una noia di vivere, un'insofferenza, un voler non essere mai qui, ma sempre in un altrove dove tutto si smaterializza...
Lo so che fare una diagnosi cosi' non e' semplice, ma almeno un suo parere, potrebbe darmelo?...che cosa potrebbe essere, secondo lei?...
Uno sdoppiamento di personalita'?...
Grazie in anticipo.
Anna
Risposta del Dott.Zambello: No, non si preoccupi di psichiatrico non c'è niente, non è un disturbo dissociativo ma una depressione bipolare.
Vada da uno psichiatra e vedrà che potrà sentirsi veramente meglio "anche con poco".
Saluti.
Aggiunto: Settembre 28, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
salve dottore io sono massimo d ho la sclerosi multipla da 10 anni quando assumo levitra ottengo l'erezione ma poi mi peggiora tutti i sintomi della malattia:le gambe non vanno piu',giramenti di testa violenti,mancanza di forza generale,pressione bassa.peggio di cos'i' non so che dire
chiedo un consiglio e aiuto grazie
distinti saluti massimo d
Risposta del Dott.Zambello: Gent.mo Massimo,
lei lo sa, la sclerosi multipla è una malattia neurologicach può dare conseguenze anche sull'erezione. Evidentemente il farmaco per l'erezione che lei prende peggiora i sintomi della malattia, non lo deve usare.
Questo non significa che lei deve rinunciare ad avere rapporti, ci sono altri presidi medici e chirurgici.
Deve però valutare bene la situazione con un urologo in concerto con il suo neurologo.
Aggiunto: Settembre 27, 2014
Domanda allo psicoterapeuta:
Lei è molto gentile Dottor Zambello,non so se posso chiederglielo,forse oserei troppo,ma potrebbe dare delle risposte più lunghe?
Risposta del Dott.Zambello: Grazie Signor Petrus,
premesso che lei può dire e chiedere quello che vuole, il mio compito in questo spazio non è di fare terapia, né di affrontare tematiche psicoterapeutiche, per questo c'è il blog ma, dare indicazioni: vada di qua, di la, veda questo o quell'altro...Stop.
Comunque grazie di leggermi.
Aggiunto: Settembre 25, 2014
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Pseudonimo: Marco
Domanda allo psicoterapeuta:
Buongiorno Dott. Zambello, ho 23 anni e il mio non é un problema, giusto una curiosità relativa ad una mia caratteristica. Quando trovo una canzone che mi piace non posso farne a meno finché i miei genitori non si stufano di ascoltare la stessa canzone per la millesima volta.. Ho questa cosa solo con la musica, per il resto mi piace molto variare. Cosa ne pensa?
Grazie, buona domenica
Risposta del Dott.Zambello: La musica. per alcuni, ricorda qualcosa di molto primario, antico. Diventa quasi una droga.